Semplificare il processo di esecuzione delle opere pubbliche: dalla Regione disponibilità all’accoglimento degli emendamenti

La Sicilia motore nazionale per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica

Cimino e La Mendola


Semplificare l’intero processo di esecuzione delle opere pubbliche, rilanciando la centralità del progetto.
E’ questo il messaggio emerso dall’evento webinar, svoltosi ieri pomeriggio, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento, con la collaborazione del Consiglio nazionale degli architetti e con il patrocinio di Cresme, Regione Siciliana, Rete delle professioni tecniche Sicilia, Ance Sicilia e Fondazione Architetti per il Mediterraneo (Amf). Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, e  i saluti del presidente della Fondazione Amf di Agrigento, Pietro Fiaccabrino e del presidente della Consulta regionale degli architetti, Pino Falzea, si sono susseguiti gli interventi del vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti Rino La Mendola; del direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini; del provveditore delle opere pubbliche in Sicilia e Calabria, Gianluca Ievolella; del presidente dell’Ordine regionale dei geologi, in rappresentanza della Rete delle professioni tecniche, Giuseppe Collura; del presidente della Rete delle professioni tecniche, Elvira Restivo; del vicepresidente di Ance Sicilia, Giuseppe Ricciardello; coordinati magistralmente dall’inviato del giornale La Sicilia Mario Barresi.

Il dibattito ha ruotato attorno agli emendamenti, proposti dalla Rete delle professioni tecniche al Governo regionale finalizzati a introdurre, nel testo attuale della L.R.12/2011, le modifiche necessarie per semplificare l’intero iter di esecuzione delle opere pubbliche: dalla programmazione al collaudo dei lavori, non trascurando la fase di progettazione, di verifica e di approvazione dei progetti e di collaudo dei lavori.
Durante l’evento sono stati presentati anche i dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sui servizi di architettura e ingegneria (Onsai 2020) in riferimento all’anno in corso dai quali si evince, nonostante la notevole crisi determinata dalla pandemia, un notevole incremento dei concorsi di progettazione e, più in generale, degli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti.
“Siamo sorpresi, ma al tempo stesso compiaciuti - afferma Rino La Mendola - nel rilevare che i dati Onsai 2020 evidenziano un aumento percentuale degli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti pari al 17,1 per cento. Tale percentuale assume in Sicilia la dimensione ancora più sorprendente di +88,7 per cento rispetto all’anno precedente. In un momento di piena crisi economica, dunque, la Sicilia si conferma, nei confronti del resto del Paese, quale motore per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica”.

“L’inversione di tendenza – commenta Alfonso Cimino - è stata certamente alimentata in Sicilia dall’adozione, da parte della Regione, con decreto dell’Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, dei bandi tipo per i concorsi di progettazione e per gli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria. Bandi tipo che costituiscono, per le stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale, un importante strumento per semplificare e accelerare i concorsi di progettazione e gli affidamenti di servizi ai liberi professionisti e quindi alle cosiddette “partite Iva” che sono in notevole sofferenza per effetto della oramai dilagante crisi economica che sta investendo il Paese e, in particolare, la nostra terra.”

Nel corso del webinar è intervenuto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, che ha condiviso la necessità di accelerare l’iter di esecuzione delle opere pubbliche, mostrando ampia disponibilità all’auspicato accoglimento degli emendamenti alla L.R.12/2011, proposti dalla Rete delle Professioni Tecniche. Nella seconda sessione dei lavori è stato presentato il funzionamento della piattaforma Onsai 2020, in uso a tutti gli Ordini degli architetti e ai professionisti, illustrato da Mercedes Tascedda del Cresme, e si è aperto un dibattito con i professionisti partecipanti al convegno coordinati dal presidente dell’Ordine degli architetti di Enna e responsabile del dipartimento Lavori pubblici della Consulta regionale degli architetti, Antonio Rizza.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha organizzato il convegno “Semplificare i Lavori Pubblici, rilanciando la centralità del progetto”, in modalità online, incentrato proprio sul mercato dei lavori pubblici e sulla necessità di una riforma.

ProgettazioneNel corso del convegno sono stati presentati i dati dell'Osservatorio ONSAI 2020 e il CNAPPC ha espresso tre proposte per la riforma del mercato dei lavori pubblici. Si ritiene necessario semplificare l'iter di esecuzione delle opere pubbliche, dalla fase di programmazione fino al collaudo, bisogna puntare sul concorso di progettazione a due gradi, quale strumento per garantire la qualità delle opere pubbliche e la riduzione dei tempi per acquisire il progetto esecutivo ed infine, è necessario costituire un fondo di rotazione per finanziare gli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria ai liberi professionisti.

Al convegno è intervenuta anche la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, la quale ha affermato che la qualità dei progetti è un fattore determinante per la qualità della sicurezza e dell'impatto ambientale e architettonico delle infrastrutture. Inoltre, afferma che nell'ambito del tessuto urbano, era stato già previsto per l 2020, prima dell'emergenza da Covid-19, un piano di rinascita urbana che prevede un poderoso intervento nelle città sopra i 60 mila abitanti.
Nel corso della conferenza il CNAPPC ha evidenziato i limiti del decreto semplificazioni, il quale ha previsto una semplificazione delle procedure di affidamento dei lavori, sottovalutando le criticità delle altre fasi di esecuzione delle opere pubbliche. Per tale motivo questi hanno proposto la stesura di un secondo decreto legge finalizzato a promuovere la semplificazione dell'intero iter di esecuzione delle opere pubbliche, prevedendo uno snellimento delle procedure nelle fasi di programmazione, verifica del progetto e collaudo dei lavori di importo inferiore alle soglie comunitarie. Gli emendamenti proposti sono dunque finalizzati anche alla promozione del concorso di progettazione a due gradi. Questo poiché risulta essere il migliore strumento per garantire la qualità delle opere pubbliche e per ridurre i tempi per acquisire il progetto esecutivo delle opere di architettura. Infine il CNAPPC ha proposto la costituzione di un fondo di rotazione per finanziare gli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria ai liberi professionisti.

Nel corso del convegno è stato presentato il nuovo Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria, ONSAI 2020. Questo estende le attività di monitoraggio ai bandi pubblicati dalle stazioni appaltanti sull'intero territorio nazionale. Questo per consentire la verifica, attraverso una check-list, la compatibilità delle procedure relative a concorsi e ad affidamenti di servizi di architettura e ingegneria rispetto alle normative vigenti. I dati raccolti servono anche per valutare le criticità che si ripetono con maggiore frequenza sul territorio nazionale per proporre adeguate soluzioni per il loro superamento.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Autorizzazione paesaggisticaIl TAR Veneto ha riaffermato che la Sovrintendenza, nell'esprimere un parere negativo relativamente ad una istanza di autorizzazione paesaggistica, non può limitarsi ad esprimere valutazioni apodittiche e stereotipate, ma deve esplicitare i motivi di contrasto tra le opere da autorizzare e le ragioni della tutela.

La ricorrente esercitava attività di ristorazione e preparazione di cibi da asporto in un locale al piano terra, fronte strada, del centro storico di Lazise, che era assoggettato a vincolo paesaggistico. La ricorrente, aveva chiesto al Comune di Lazise autorizzazione paesaggistica per il posizionamento dell’unità esterna di un impianto condizionatore, con pompa di calore, sull’unica facciata esterna del locale, precisamente sotto il soprastante poggiolo del primo piano, a contatto col medesimo. Detta unità aveva dimensioni di cm. 45x85x90 e, nella relazione allegata alla domanda, la ricorrente aveva proposto l’installazione di schermature a fini di mimetizzazione nella parete dell’edificio.

Nonostante il parere favorevole del Comune, la competente Soprintendenza si esprimeva negativamente, ravvisando “negative interferenze con le partiture architettoniche” della facciata dell’edificio, e con “la percezione del delicato contesto sottoposto a tutela paesaggistica, costituito dal centro storico di Lazise”, per cui “l’intervento non è compatibile con i valori espressi dall’ambito paesaggistico vincolato”.

Il TAR Veneto ha ritenuto che la motivazione del parere era carente di motivazione in relazione ad elementi rilevanti che erano stati rappresentati nella domanda, quali le ridotte dimensioni del manufatto, il suo posizionamento a ridosso del soprastante poggiolo del piano primo, e la disponibilità alla installazione di mascheratura e sistemi di mimetizzazione con la parete; tutti elementi potenzialmente idonei ad influenzare un giudizio di compatibilità, che tuttavia è stato formulato senza averli considerati (o almeno senza dare conto di averlo fatto).

Secondo Sent. TAR. Veneto 29/01/2020, n. 108, la motivazione era pure carente per non avere contemplato gli elementi necessari nell’iter logico di qualsiasi giudizio di compatibilità (o meno) paesaggistica. Mancavano infatti:
- la descrizione del manufatto (cioè nella fattispecie sia del condizionatore che dall’edificio e del suo prospetto);
- la descrizione del contesto tutelato in cui esso si colloca;
- la descrizione del rapporto tra l’uno e l’altro, dell’impatto visivo del primo sul secondo; e delle ragioni per cui esso è disarmonico o addirittura intollerabile.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Golden Cubes Awards

Riconoscere, incoraggiare e sostenere le persone e le organizzazioni che gettano le basi di una cultura architettonica e aiutano le nuove generazioni, dalla scuola materna fino ai 18 anni compresi, a comprendere la progettazione architettonica, è l’obiettivo del Golden Cubes Awards (GCA) promosso dall’Unione Internazionale degli Architetti (UIA) Architecture & Children Work Programme.

Il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori in virtù del progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda – I bambini e i ragazzi per un progetto di futuro prossimo”, nato per stimolare i gio­vani ad immaginare le città del futuro, ha deciso di partecipare, per la seconda volta, all’edizione nazionale del premio che l’UIA dedica a chi dà valore sociale all’architettura.

Per partecipare all’edizione nazionale dei Golden Cubes Awards è necessario presentare un'attività attualmente in corso oppure un prodotto o un evento che ha avuto luogo fra settembre 2017 e il 15 gennaio 2020 termine della presentazione degli elaborati e delle candidature.

Le candidature per i premi internazionali, i cui risultati saranno presentati in occasione del Congresso Mondiale degli Architetti che si terrà a Rio De Janeiro il prossimo luglio 2020, possono essere presentate esclusivamente dalla Sezione Nazionale del CNAPPC alla Segreteria dell’UIA Architecture & Children Golden Cubes Awards.


Calendario Fase Nazionale

 18 settembre 2019 Pubblicazione del Bando
 1 ottobre 2019 Termine per l’invio delle domande di chiarimento
 1 novembre 2019 Risposte conclusive alle domande a cura degli organizzatori Internazionali
 15 gennaio 2020 Termine per la presentazione delle Candidature e degli elaborati al CNAPPC
 Entro febbraio 2020 Giuria Nazionale dei premi e annuncio dei vincitori
 15 marzo 2020 Termine massimo per la comunicazione dell’esito

Pubblicato in Comunicati stampa