Normativa Scuole 2019, come adeguarsi
Norme e Decreti:
Il termine per l’adeguamento delle scuole alla normativa di prevenzione e protezione dagli incendi, dopo diverse proroghe, è scaduto il 31 dicembre 2018.
Con l’avvento del nuovo anno, sono molte le priorità da tenere in considerazione per l’adeguamento delle scuole non ancora a norma. Tra i tanti aspetti, vi sono la messa a norma dei vani scala, dei percorsi di esodo, delle vie di uscita e degli impianti elettrici e di sollevamento, il tutto in riferimento al decreto 21 marzo 2018 di MIUR e Interno. Il primo ciclo di adeguamento comprende l’organizzazione della gestione della sicurezza e l’installazione di un numero adeguato di estintori, di idonei sistemi di allarme e della segnaletica.
In base al decreto del 7 agosto 2017 del Ministero dell’Interno in Gazzetta Ufficiale, gli impianti di Rivelazione ed Allarme devono essere strutturati coerentemente con il numero medio di occupanti del sito ed in relazione alla massima quota dei piani (Allegato 1 del decreto del 7 agosto 2017).
Livello di Prestazione:
Il numero di occupanti del sito e la quota massima dei piani sono i parametri chiave nella definizione del Livello di Prestazione richiesto (Capitolo S.7 Ministero dell’Interno: Strategia Antincendio – Rivelazione ed Allarme), il quale serve a stabilire le linee guida entro le quali operare per l’installazione dell’impianto di rivelazione ed allarme.
Adattamento dell’impianto con dispositivi RADIO:
Spesso può risultare complicato il processo di messa a norma di un impianto, presentandosi difficoltà nell’adattamento del sistema preesistente con le nuove regole e direttive imposte.
I nostri prodotti RADIO, di facile installazione, manutenzione ed integrazione con sistemi preesistenti, sono la perfetta soluzione in questo contesto di adattamento alle nuove normative, potendo inoltre soddisfare qualunque livello di prestazione!
Urmet “attiva” nella protezione di persone, beni e processi grazie alla sua gamma completa di soluzioni antincendio
Oggi più che mai, dotare un edificio - sia esso un ufficio, un negozio, una scuola, un ospedale o un impianto produttivo - di tecnologie innovative per la sicurezza antincendio, oltre ad essere un obbligo di legge, risponde alla crescente necessità di garantire la protezione delle persone, dei beni e la continuità dei processi aziendali, in caso di eventi dannosi.
L’ampia gamma di prodotti per la protezione attiva, firmata Urmet, composta da sistemi convenzionali, digitali e di evacuazione vocale, è concepita proprio allo scopo di fornire ai propri clienti tecnologie all’avanguardia per la rilevazione tempestiva di un principio di incendio o di perdite di gas.
Flessibilità, versatilità, modularità e attenzione all’estetica: questi i principali plus alla base delle linee Urmet, certificate secondo le normative europee più rigide, che si adattano perfettamente a qualsiasi tipologia di impianto, consentendo diversi livelli di personalizzazione in base alle specifiche esigenze progettuali.
In dettaglio, le soluzioni Antincendio Convenzionali Urmet permettono di scegliere tra tre tipologie di centrali dotate di un potente microprocessore, che consentono di gestire da 2 a 20 zone e le cui linee possono essere attivate o disattivate, in modo semplice ed intuitivo, tramite un comando direttamente dal frontale. Ad ogni linea sono collegabili fino a 32 rilevatori di diversa tipologia: di fumo, termico, oppure a doppia tecnologia, ottica e termica, ideale per applicazioni in ambienti critici. Le dimensioni ridotte 340x240x96 mm ed il design lineare delle centrali, ne assicurano la massima discrezione, soprattutto se installate in contesti sensibili come una banca.
Il sistema digitale fire Serie 500 di Urmet, rappresenta una vera e propria evoluzione sul mercato. Conforme alle norme EN54 è, infatti, dotato di una piattaforma di comunicazione che permette di collegare in rete più modelli di centrale, assicurando eccellenti performance. L’elevata modularità e versatilità di queste ultime, consente di realizzare impianti espandibili da 1 a 12 linee loop, in grado di monitorare fino a 480 zone, di impiegare fino a 240 gruppi di sensori di diversa tipologia e di registrare un massimo di 1.000 eventi in memoria: la soluzione ideale, dunque, per tutti i terziari con elevate esigenze di gestione. Infine, ulteriore punto di forza della serie 500 di Urmet è rappresentato dalla possibilità di configurare e gestire l’applicazione anche da remoto, a garanzia di un’installazione semplice e veloce.
Gli innovativi sistemi di evacuazione vocale Urmet sono diventati elementi essenziali nei moderni sistemi antincendio, soprattutto se utilizzati per la messa in sicurezza di ambienti come scuole, supermercati e luoghi di intrattenimento, caratterizzati da una forte affluenza di persone. In caso di incendio, infatti, risulta di fondamentale importanza allertare tempestivamente gli individui presenti negli edifici e convogliarli, nel modo più sicuro possibile, verso le uscite. In tal senso, i sistemi di evacuazione vocale permettono di guidare l’esodo con messaggi vocali preregistrati e studiati specificatamente per ciascuna tipologia di applicazione, al fine di aiutare le persone ad eseguire correttamente tutte le procedure di evacuazione.
1114-MX3250 è il cuore dell’impianto, che include un’unità master basata su DSP e fino ad un massimo di 6 amplificatori di potenza in classe D+, in grado di fornire fino a 250 W per linee di diffusori a tensione costante. In particolare, questi ultimi a plafoniera, sono provvisti di fondello antifiamma in acciaio e in grado di resistere alle alte temperature che si raggiungono durante un incendio e forniscono una riproduzione particolarmente intelligibile della voce. La soluzione può essere altresì completata con basi microfoniche monitorate per annunci e una pulsantiera addizionale a sei tasti, ciascuno dei quali agisce su una delle zone della centrale.
Enzo Lombardo, Product Manager Sistemi Antincendio del Gruppo Urmet dichiara “La prevenzione incendi sta diventando sempre più una priorità. Gli ultimi dati statistici rilevati pubblicati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco parlano di 234.675 interventi di cui il 29% richiesti per incendi ed esplosioni, ovvero il +0,3% rispetto all’anno precedente. Un trend poco rassicurante se pensiamo alle normative sempre più stringenti in materia. In tal senso, la nostra volontà è quella di continuare ad investire costantemente nella ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate e di mettere il nostro know-how a disposizione del mercato a favore di una superiore salvaguardia dell’incolumità delle persone e dei beni.”