Venerdì, 05 Febbraio 2021 17:58

Come eliminare la Muffa in casa?

Muffa

La presenza della muffa sui muri nelle nostre case è dovuta a vari fattori, quali la scarsa ventilazione, eccessiva umidità, insufficiente isolamento termico, mancata esposizione alla luce solare e inadeguata manutenzione.

Principalmente a causa dell'umidità, tendono a manifestarsi sulle parete quelle che definiamo "muffe", in particolare nei periodi invernali quando l’umidità raggiunge percentuali elevate a causa della marcata differenza di temperatura tra interno ed esterno; questa differenza genera punti di condensa causando la formazione di goccioline di acqua sulle murature. Inoltre, la presenza di ponti termici aumenta ancora di più il fenomeno.

Ma faciamo un passo indietro... Cos'è la muffa?
La muffa possiamo definirla come un agglomerato di miceli il cui aspetto e colore variano in relazione alla tipologia di spore coinvolte e alle condizioni ambientali in cui avviene tale proliferazione.
La sua formazione la si può ricondurre alla migrazione di minuscole spore prodotte da funghi che, trasportate dall’aria principalmente in estate e in autunno, si depositano sulle superfici di ambienti per loro “ospitali”, caratterizzati da umidità in eccesso e scarsa ventilazione.
Da qui, le spore germinano dando il via ad un processo di moltiplicazione attraverso la formazioni di puntini scuri all'inizio che ben presto si trasformano i vere e proprie macchie scure e spugnose, dette miceli.

Abbiamo quindi definito che la principale causa della formazione di queste "macchie" è l'umidità. Esistono diverse tipologie di umidità, ognuna delle quali genera la formazione di muffa sui muri in modo differente. In particolare:

- Umidità da infiltrazione: può essere di diversi tipi e può essere causata dalla presenza di acqua nel terreno a contatto con le murature esterne. Le cause che provacano questo tipo di umidità riguardano il contatto diretto dei piani seminterrati, non adeguatamente impermeabilizzati, con terreno contenente acqua, l’esposizione alla pioggia degli edifici posti a piano terra, eventuali rotture o perdite di condotte idrauliche che agiscono negativamente sulle pareti. Il fenomeno si manifesta con la presenza di macchie scure sui muri dei piani interrati, con conseguente formazione di muffa ed evidenti danni alle pareti, o sollevamenti, ossidazioni e zone opache sulla pavimentazione.

- Umidità di risalita: sfrutta la natura porosa dei comuni materiali da costruzione per risalire dal terreno, trasportandone i sali e depositandoli sulle pareti dell’abitazione. Le cause di questo fenomeno sono in particolare le modalità di costruzione dell’edifico (senza la posa di un adeguato strato impermeabilizzante nel solaio contro terra) e abitazioni non ventilate al piano terreno. Questo tipo di umidità si manifesta mediante la formazione di muffa sull’intonaco e distacco dello stesso, minacciando la stabilità dell’edificio e generando problemi per la salute e danni economici dovuti alla dispersione di calore.

- Umidità da condensa: deriva dalla condensazione del vapore acqueo dovuta a uno scarso isolamento termico  o alla presenza di ponti termici e si manifesta in modo stagionale interessando nei mesi invernali muri e locali fuori terra, in particolare angoli alti o bassi e pavimentazioni; mentre nei mesi estivi è possibile individuare gli effetti del fenomeno nelle pavimentazioni dei locali contro terra prive di isolamento termico.

Effetti dell'umidità...
Questo fenomeno può causare un deterioramento delle finiture dell’edificio, colpendo intonaci, arredi e tutto ciò che è presente all’interno degli ambienti confinati, e minacciare la salute degli inquilini con il manifestarsi di irritazioni agli occhi e alla pelle, patologie allergiche alle vie respiratorie con conseguenti sintomi di asma e bronchiti croniche, o peggioramento dello stato di salute di persone già affette da determinate malattie specifiche.

Soluzioni per combattere la muffa
In base al grado di criticità del fenomeno, si possono applicare rimedi naturali in presenza di piccole manifestazioni mentre in situazioni più estese  è consigliato l’acquisto di prodotti specifici o l’intervento di ditte specializzate.

Per l’umidità da infiltrazione è necessario, per prima cosa, richiedere l’intervento di professionisti che saneranno i danni riscontrati.
Opportuno è infatti scegliere materiali resistenti e posare adeguatamente gli isolanti durante le fasi di realizzazione o ristrutturazione dell’edificio.

Se poi i problemi di infiltrazione interessano il piano terra, è possibile evitare l’attacco di muffe realizzando un vespaio dotato di intercapedini vuote permettendo la corretta areazione del pavimento.

Per l’umidità di risalita, una situazione critica vuol dire che va a compromettere la stabilità dell’edificio; infatti si consiglia il tempestivo intervento di professionisti che possano mettere in atto la soluzione più adeguata.

Si può realizzare una barriera chimica generata mediante iniezione nel muro di miscele chimiche che formano uno strato protettivo che rappresenta una vera e propria barriera contro l’acqua, ostacolandone la risalita e proteggendo i muri.

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di intervenire con l’elettrosmosi, mediante cioè l’inserimento di due o più elettrodi all’interno della muratura, permette di applicare un campo magnetico opposto rispetto a quello naturale imponendo la migrazione dell’acqua infiltrata verso il polo negativo; generando, quindi l’attrazione verso il terreno e l’allontanamento dalla muratura.

Infine è possibile applicare un vespaio areato, realizzando un’intercapedine orizzontale disposta in corrispondenza delle fondazioni così da bloccare la risalita di umidità e al tempo stesso ridurre lo sbalzo termico.

Per intervenire sull'umidità di condensa, è importante realizzare un adeguato cappotto termico per arginare la dispersione di calore ed eliminare i ponti termici. Inoltre, si può intervenire con metodi meno invasivi utilizzando intonaci macroporosi, tinteggiature impermeabili al vapore, in grado di proteggere e risanare i muri con eccesso di umidità, o incrementare la ventilazione d’aria mediante installazione di un impianto di ventilazione forzata o di deumidificazione.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

DWS 1000 Drywall

Pietra in tufo trattata con Dws 1000: alla scoperta dello speciale prodotto idrorepellente utilizzato per fare deumidificazioni mediante iniezione contro l’umidità di risalita (umidità ascendente). Usato ininterrottamente da 41 anni (praticamente dall’apertura dell’azienda) Dws 1000 è stato sottoposto a un costante processo di sviluppo e miglioramento: in passato veniva diluito in solvente mentre dal 1994, attraverso il cambio della sua composizione con micro emulsione e tensioattivi, è diventato l’eccezionale idrorepellente che è oggi (inodore, ininfiammabile, che non altera assolutamente il colore).

Contro l’umidità di risalita: la prova con il tufo

Le capacità di Dws 1000 si possono osservare nel filmato che vi riproponiamo qui di seguito, in cui viene versata dell’acqua sulla pietra in tufo precedentemente trattata. Si evince come il tufo, grazie a Dws 1000, non accolga più l’acqua bensì la respinga, pur mantenendo la superficie polverosa. Ciò dimostra che Dws 1000 non crea pellicola. Una volta trattato con l’idrorepellente, il tufo, materiale di per sé fortemente assorbente, diventa resistente all’acqua. La stessa azione di idrorepellenza il Dws 1000 la esercita nei confronti dell’umidità di risalita, che si genera sui muri degli edifici privi di adeguata impermeabilizzazione. Ed è in quei muri umidi che il Dws viene iniettato, risolvendo il problema definitivamente.

Contro l’umidità di risalita: Dws 1000



Dws 1000 è disponibile in due versioni e viene utilizzato per:
- Deumidificazioni di monumenti
- Deumidificazioni pareti
- Deumidificazioni pavimenti
- Deumidificazioni materiali in pietra
- Deumidificazioni materiali edili
- Deumidificazione dei muri di qualsiasi struttura colpita da umidità di risalita

 

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Iglu’® è il prodotto leader di mercato, creato e brevettato allo scopo di realizzare vuoti sanitari, intercapedini aerate, vespai ventilati, pavimenti aerati e tetti ventilati nella costruzione e ristrutturazione di edifici civili e industriali.

Iglu' DaliformIl vespaio aerato, realizzato con Iglu’®, è un’efficace soluzione al problema dell’umidità di risalita sulla pavimentazione, in quanto la ventilazione dell’intercapedine posta sotto il pavimento lo asciuga naturalmente. Grazie al vespaio si permette all’edificio di respirare, eliminando costantemente l’umidità: tecnica nata già al tempo degli antichi romani.
Per garantire un’adeguata ventilazione è necessario, sia per ristrutturazioni che per edifici nuovi, collegare l’intercapedine d’aria presente nel vespaio all’ambiente esterno tramite semplici tubi.
Infatti, per ottenere un naturale "effetto camino" occorre posizionare i fori di entrata sul lato nord, ad altezza di poco superiore al terreno, e quelli di uscita sul lato sud, alla quota più elevata (preferibilmente fino al tetto), avendo cura di  collegare tra loro i diversi vani del reticolo di fondazione in modo che l’intero vespaio sia intercomunicante. Le canalizzazioni poste all'interno della parete esposta a sud surriscaldandosi provocheranno un moto ascensionale aspirando l'aria del vespaio.

Il vespaio aerato realizzato con Iglu’® rappresenta il rimedio efficace, rapido ed economico che consente la dispersione in atmosfera del pericoloso gas Radon (se presente) e dell’umidità a tutto vantaggio della nostra salute.

 

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Umidità risalita muri portanti

Quali sono le garanzie e le responsabilità legali

La maggior parte dei tecnici progettisti e delle imprese edili, quando progettano e affrontano un risanamento di murature umide, non pensano che la quasi totalità dei muri umidi sono anche portanti.
Esistono diversi studi e pubblicazioni che dimostrano comportamenti statici e dinamici anomali dei muri umidi rispetto a quelli asciutti.
Per questo motivo, quando si interviene su un muro umido dichiarando di risanarlo, ci si assume una responsabilità che investe anche l‘aspetto statico del muro. E questo porta ad assoggettare l’intervento ad una garanzia decennale.

Gli intonaci deumidificanti.
In Italia circa il 92% del fatturato speso per “risanare” i muri umidi è determinato dagli intonaci deumidificanti. Se questi sono applicati su muri portanti, con l’impegno di risanarli, scatta la garanzia decennale. Normalmente gli intonaci, secondo il Codice Civile, risentono invece della garanzia biennale.

Sistemi di consolidamento strutturale su muri umidi.
Le superfici umide potrebbero impedire o limitare l’adesione dei materiali collanti (sintetici o minerali) usati in alcuni sistemi di consolidamento strutturale. Anche in questo caso, numerose recenti esperienze eseguite su murature consolidate con i più moderni sistemi di consolidamento (es. FRP) dimostrano come l’adesione tra matrice e muratura sia pressoché impossibile in caso di muro umido.
I Sali che cristallizzano in superficie in modo discontinuo (fenomeno dovuto alle variazioni climatiche stagionali) possono provocare distacchi dei sistemi di consolidamento applicati sulle superfici delle murature.

Cosa succede se, nel periodo di 10 anni dall’intervento di risanamento, i muri umidi non si prosciugano?
Riportiamo alcune sentenze delle Corte di Cassazione, dalle quali si evince che, nel caso non si riesca a risolvere la patologia entro 10 anni dall’installazione, il cliente può pretendere non solo il risarcimento dei soldi spesi e dei costi per il rifacimento dei lavori ma, addirittura, i danni per compensare la perdita di valore di un immobile che presenta ancora problemi di insalubrità ambientale e muri più “sensibili” a eventi sismici rispetto ai muri asciutti.
“Oltre alla rovina, totale o parziale, ovvero al pericolo di rovina, la garanzia dell’appaltatore copre i “gravi difetti”, i quali, secondo la costante giurisprudenza della Cassazione, sono da ascriversi a quei vizi – non solamente strutturali ma – tali da incidere sulla funzionalità globale della costruzione, al punto da comprometterne in modo apprezzabile il godimento e così l’idoneità a fornire l’utilità a cui essa era destinata. Essi prescindono dall’importo in denaro necessario alla loro eliminazione, ma – ancorché afferiscano ad elementi secondari od accessori – riguardano lesioni, imperfezioni o difformità tali da incidere sensibilmente sul valore economico dell’edificio o di parti di esso (da ultimo, ex pluribus, si veda Cass. Civ. sez. VI, ord. N. 1423 del 18.1.2019).
Nell’ambito della casistica, va sottolineata la ammissibilità della garanzia per vizi “non totalmente impeditivi dell’uso dell’immobile, come quelli relativi all’efficienza dell’impianto idrico o alla presenza di infiltrazioni e umidità, ancorché incidenti soltanto su parti comuni dell’edificio e non sulle singole proprietà dei condomini” (ex multis, Cass. Civ. sez. VI, Ord. N. 3674 del 7.2.2019).”

Come tutelarsi nei confronti di chi ci promette di risanare i nostri muri umidi?

Le analisi diagnostiche
Per verificare se i muri affetti da patologia per risalita capillare stanno procedendo verso il prosciugamento è indispensabile monitorare, almeno per un certo periodo di tempo, minimo un anno, l’andamento dei valori di umidità.
Questo deve essere fatto con metodi diagnostici che analizzano ciò che sta avvenendo all’interno del muro. Parliamo delle analisi ponderali o conduttimetriche svolte ad una profondità di 5-10 cm dalle superfici. In un prossimo editoriale analizzeremo i vantaggi dei vari sistemi di monitoraggio.
Possono essere ripetute periodicamente, per poter vedere l’andamento dell’umidità attraverso grafici, oppure monitorate in continuo con sistemi di telemetria che trasmettono i dati direttamente nel nostro computer.
Le analisi diagnostiche si possono quindi attivare anche dopo anni da quando si sono svolti i lavori di risanamento. L’importante è che siano per un periodo precedente il termine dei 10 anni.

Come valutare se il sistema di risanamento applicato ha funzionato o sta funzionando
Il monitoraggio, periodico o continuo, deve indicare se i valori sono in calo, stabili, o in crescita. I valori della parte che inizialmente era umida devono essere confrontati con i valori della zona asciutta. E’ tollerabile una maggiore percentuale di acqua superiore del 20-30% rispetto alla zona sana. I muri compromessi per anni o secoli dalla patologia hanno un contenuto anomalo di sali igroscopici disciolti e veicolati dall’acqua che mantengono un maggior contenuto di acqua.

Atena ha brevettato un sistema di telemonitoraggio in continuo dell’umidità nei muri
La tecnologia si chiama Wired monitoring system by Atena, abbreviata Wired msa.
Clicca qui per maggiori dettagli

L’epoca in cui viviamo è un periodo storico difficile e importante per la salute degli esseri umani e dell’ambiente in genere. Lo sviluppo economico non ha avuto, purtroppo, attenzione al rispetto dell’ambiente, creando un aumento dell’inquinamento elevatissimo.

Oggi è possibile prevenire o rimediare gli effetti dannosi dell’inquinamento indoor, cioè all’interno degli ambienti. O quantomeno ridurne l’entità per limitare entro limiti accettabili gli effetti nocivi.

Atena Academy

Atena Academy effettua, su richiesta, un’offerta per un Check Up personalizzato, chiamato del BENESSERE, per valutare e conoscere la qualità e il benessere degli ambienti e dell’acqua nei luoghi in cui vivi o lavori.

In particolare, nell'analisi ambientale, sono rilevati e analizzati, per ogni locale, i seguenti parametri:
• PM 1
• PM 2,5
• PM 10
• VOC (composti organici volatili)
• Formaldeide
• Co (monossido di Carbonio)
• Co2 (anidride carbonica)
• Radon
• Inquinamento Elettrico e Magnetico (elettromagnetico)
• Inquinamento da radiofrequenze comprese tra 20 Hz e 6 Gigahertz (comprende anche le frequenze del 5G Italia)

Nell’analisi dell’acqua del rubinetto sono analizzati i seguenti parametri:
• Temperatura
• Conducibilità (EV)
• ORP (potere ossido riducente)
• TDS (totale solidi disciolti)
• Durezza in gradi °f.
• Ph

 

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Non puoi vivere con la paura verso l'incognito, è giusto essere consapevoli dei rischi per affrontarli in modo adeguato e risolverli

Atena qualità ambienti
I nostri consulenti di Atena Academy sono a vostra disposizione per un completo check up ambientale e dell’acqua, rilevando i seguenti parametri:

ANALISI AMBIENTALI
• Temperatura e umidità dell’aria
• Umidità dei muri per risalita capillare e/condensa

ANALISI Inquinamento indoor e outdoor per:
• PM 1
• PM 2,5
• PM 10
• CO2
• Formaldeide
• VOC
• Inquinamento elettrico e magnetico da apparati e impianti elettrici
• Inquinamento da radiofrequenza (compreso il 5G)
• Radon
• Indice AQI

ANALISI Acqua del rubinetto:
• Durezza, TDS, Ph, ORP, EV, Temperatura.

RICHIEDI L’OFFERTA PROMOZIONALE PER UN COMPLETO CHECK UP AMBIENTALE A:
https://www.quantumdryup.it/check-up-benessere

ATENA ACADEMY è il settore tecnico di Atena srl
Azienda di ricerca nel campo delle energie naturali, produce dispositivi ad impatto zero che migliorano la qualità della vita aumentando il benessere ambientale e la salubrità della casa.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel (anche whatsapp) 377-2949115

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Atena Academy

Nata nel 1999 su iniziativa privata di alcuni tecnici e docenti universitari specializzati nel restauro , con lo scopo di informare e formare sia il pubblico di tecnici sia le imprese dedicate al settore dell’edilizia leggera, nel 2015 ha assunto il nome di Atena Academy.

Atena Academy si occupa di:
Corsi intensivi di aggiornamento professionale per tecnici o/e applicatori, sui temi del restauro e recupero di edifici storici, dell’architettura naturale, della decorazione. Possibilità di ottenere i Crediti Formativi CFP.
Viaggi studio, in Italia e all’estero, per integrare e confrontare le proprie conoscenze ed esperienze professionali. In questi viaggi sono sempre presenti esperti e funzionari di Soprintendenze e organismi locali che illustrano l’architettura del luogo, moderna e storica, e gli eventuali interventi di recupero e restauro.
Stampa di dispense tecniche, manuali e pubblicazioni.
• Momenti di approfondimento e confronto sui temi menzionati, organizzati direttamente o in co-partner con istituzioni e associazioni, attraverso iniziative teorico-pratiche quali Convegni e Seminari.
Assistenza tecnica e diagnostica in abbinamento alle Quantum Technologies di Atena srl, che sono rivolte al benessere degli edifici e delle persone attraverso processi naturali che intervengono su muri umidi, impiantistica idraulica e ambiente.

Dal 2015 ad oggi i tecnici che hanno seguito i nostri corsi in aula e online (dal 2020) sono circa 3.000. Con la collaborazione degli Ordini e dei Collegi sono stati a loro assegnati CFP.
I corsi, in programmazione, da svolgere nei prossimi quattro mesi, sono oltre 20.
I tecnici dello staff di Atena Academy sono specializzati nei controlli diagnostici di muri umidi, nella diagnostica preventiva e nei controlli di qualità ambientale per valutare gli inquinamenti Indoor e Outdoor e controllo della qualità dell’acqua potabile.
Il settore di ricerca collabora con Università per testare nuove attrezzature aggiungendo il plusvalore ricavato da anni di esperienza diretta nei cantieri.

Per iscriversi ai prossimi corsi: https://www.atena-academy.it/iscriviti
Per maggiori informazioni www.atena-academy.it

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Pubblicato in Formazione
Venerdì, 31 Luglio 2020 16:27

Deumidificazioni muri delle camere da letto

Dry Wall System

L’intervento di deumidificazione muri delle camere da letto, eseguito nei giorni scorsi, è risultato fondamentale per due motivi: è servito da una parte per bloccare il fenomeno dell’umidità di risalita e delle sue conseguenze a livello strutturale (esfoliazione della pittura, sgretolamenti murari, umidità, muffa), dall’altra ad evitare la comparsa di problematiche di salute negli occupanti delle stanze (un ambiente interessato dall’umidità può provocare allergie e patologie, soprattutto di natura respiratoria).
Deumidificazioni muri: l’intervento nelle camere da letto
Le camere da letto per le quali è stato richiesto l’intervento dei tecnici Dry Wall System, specializzati nelle deumidificazioni dei muri, erano particolarmente segnate.
L’umidità di risalita, oltre a macchiare, scrostare e bagnare le pareti, aveva reso i locali impraticabili. E l’aria al loro interno risultava irrespirabile. Per recuperare le camere da letto e salvarle dall’umidità di risalita (umidità ascendente), è stata realizzata una barriera chimica deumidificante in grado di risanare il muro e di ripristinarne l’integrità.

Deumidificazioni muri: la barriera chimica deumidificante
Per realizzare la barriera chimica e procedere alle deumidificazioni muri delle camere da letto abbiamo praticato tutta una serie di fori sul perimetro interno dei muri (all’esterno non era possibile dato che l’immobile, di proprietà privata, era soggetto a vincoli storici). Nei fori ricavati con il martello rotobattente sono stati posizionati dei packer da iniezione (packer multiforo) attraverso cui è stato immesso nel muro l’idrorepellente e idrofobizzante DWS 1000, speciale prodotto che imbibisce la muratura rendendola impermeabile all’umidità di risalita (umidità ascendente).
Deumidificazione muri: la rimozione dei packer
Dopo circa 1 mese e mezzo dalla lavorazione un nostro operaio, deputato a intervenire nella fase post intervento, si è occupato di rimuovere i packer da iniezione, lasciati giustamente all’interno dei muri delle camere da letto per facilitarne l’asciugatura dall’umidità di risalita (umidità ascendente).

Per informazioni sulla deumidificazione muri prendere contatti con i nostri uffici.
Dry Wall System, azienda specializzata nel risolvere le problematiche di umidità di risalita (umidità ascendente) si occupa di:
•    Deumidificazione case
•    Deumidificazione uffici
•    Deumidificazione industrie
•    Deumidificazione immobili pubblici e privati
•    Deumidificazione condomini
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione chiese
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione oratori
•    Deumidificazione centri commerciali
•    Deumidificazione palazzi
•    Deumidificazione ville
•    Deumidificazione villette a schiera
•    Deumidificazione discoteche
•    Deumidificazione hotel, alberghi e strutture ricettive
•    Deumidificazione edifici storici
•    Deumidificazione dei muri di qualsiasi struttura colpita da umidità di risalita

 

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Cappotto termico

La Cassazione ha esaminato il caso di contenzioso nato tra i proprietari di un terrazzo e il condominio adiacente, in Via Monte Grappa 11 a San Donato Milanese, a causa di lavori per la realizzazione di un cappotto termico sull'edificio condominiale. I suddetti proprietari del terrazzo hanno dunque accusato il condominio di aver sconfinato, per uno spessore di 10 centimetri, nella loro proprietà con la realizzazione dell'opera. Il rappresentante del condominio invece, si difende affermando che l'opera realizzata si trova ad un metro di altezza dal piano del calpestio del terrazzo, lasciandolo quindi libero.
Il tribunale di Milano, con sentenza del 19 marzo 2017, respinse l'accusa verso il condominio, mentre la Corte d'appello di Milano ha parzialmente condannato questi, imponendogli la rimozione del cappotto termico.

A tale proposito si è dunque espressa la Corte di cassazione, affermando che in base a quanto prescritto dal Codice Civile “il proprietario non può opporsi, ai sensi dell'art. 840, comma 2, c.c., ad attività di terzi (quale, ad esempio, l'immissione di sporti) che si svolgano a profondità od altezza tali che egli non abbia interesse ad escluderle e, pertanto, ove ritenga di contestarle, è suo onere dimostrare che dette attività gli arrechino un pregiudizio economicamente apprezzabile, da intendere non in astratto, ma in concreto, avuto riguardo alle caratteristiche ed alla normale destinazione, eventualmente anche futura, del fondo, ovvero alla possibile utilizzazione di tale spazio a scopo di sopraelevazione”.
Non avendo quindi i proprietari del terrazzo prove tangibili per dimostrate la presenza di un eventuale danno, anche futuro, causato dall'intervento, i lavori di realizzazione del cappotto termico sono da considerarsi regolari.
Secondo la Cassazione, alla luce di quanto prescritto nel Codice, la Corte d'appello di Milano ha dunque errato nel condannare il condominio senza valutare se, e in che misura, sussista un concreto interesse del proprietario del terrazzo ad opporsi a tale opera. La corte quindi afferma che il ricorsa va accolto e la sentenza impugnata deve essere cassata, con rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano, la quale procederà a nuovo esame della causa.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo Asti

La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo è il principale luogo di culto cattolico di Asti, cattedrale dell’omonima diocesi. Con ottantadue metri di lunghezza e ventiquattro di altezza e larghezza è una delle più grandi chiese del Piemonte massima espressione dell’architettura gotica della regione e collocabile fra i maggiori esempi del gotico lombardo apprezzabili nel nord Italia.
L’attuale Cattedrale sorge sul sito di precedenti costruzioni riferibili sia ad una fase paleocristiana (V-VI secolo d.c.), sia ad una facies altomedievale (VII-XI secolo). Un’ulteriore fase costruttiva è riferita al XI-XII secolo.
Le prime fasi costruttive dell’attuale cattedrale (compreso il campanile) sono dal  XIII – XVII secolo

SUCCESSIVI INTERVENTI: XVIII – XIX secolo
La Cattedrale attuale è, dunque, il risultato di tre ricostruzioni succedutesi nell’arco di settecento anni.
La fabbrica presenta un’importante patologia delle murature per invasione di acqua dovuta al fenomeno della risalita capillare. Fenomeno che si eleva fino ad una quota di 2-3 metri dal pavimento.  (Vedi foto)

Sotto la cattedrale, desunta dai rilievi idrogeologici, scorre una falda d’acqua sotterranea, a pochi metri di profondità. La direzione dell’acqua e’ nord-sud e segue il declivio della collina.

Le murature sono in mattoni pieni. Le superfici esterne sono quasi completamente prive di intonaci, mentre quelle interne sono completamente decorate da affreschi e tempere fino al livello del pavimento.

L’Intervento e i primi risultati
A causa della vastità d’area pari a 2800 m2 sono stati applicati 3 dispositivi Dry Up per un periodo di prosciugamento previsto di 4 anni.  L’installazione e’ monitorata dal laboratorio di diagnostica multispettrale dell’ I.S.C.R. (Istituto Superiore per  la Conservazione e Restauro)


All’ultimo controllo, risalente ad ottobre 2019 il calo medio dell’umidità, rilevata con il sistema ponderale, risulta essere pari al 31,8%.

La tecnologia DRY UP è stata inserita, a pieno titolo, nelle "tecnologie non invasive" riconosciute dall’I.S.C.R. di Roma.
Essa è fortemente innovativa e, a differenza di altre (es. campi elettromagnetici pulsanti), non produce alcun danno né alle murature né alle forme di vita che permangono all’interno del raggio d’azione.
Ogni installazione della nostra tecnologia è seguita e monitorata dal nostro reparto tecnico, dotato di sofisticate attrezzature, in grado di analizzare e diagnosticare le problematiche, anche microscopiche o apparentemente occulte.


Per approfondimenti:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.quantumdryup.it

Pubblicato in Edilizia & Materiali
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