BALCONE DI GIULIETTA: EFFETTUATA CON SUCCESSO LA VERIFICA STATICA DEL MANUFATTO – II comunicato Stampa
Iniziati gli accertamenti tecnici prodromi del restauro
BALCONE DI GIULIETTA
EFFETTUATA CON SUCCESSO LA VERIFICA STATICA DEL MANUFATTO
I dati ufficiali del quadro fessurativo saranno disponibili entro 15 giorni.
Verona II Comunicato stampa - Tecnored
Effettuate prove statiche e campionature di pietre per il restauro al Balcone di Giulietta
Sorpresa per i turisti sempre numerosi alla Casa di Giulietta: sotto il celebre balcone un’équipe di restauratori alle prese con complessi macchinari per i collaudi statici dello stesso e la verifica del suo stato di conservazione dopo 700 anni di usura.
Sono stati i prodromi tecnico-scientifici, in vista del restauro gratuito del verone – reso celebre da Shakespeare – della società Tecnored concittadina, con vistosi potenziometri posizionati nei punti significativi e l’analisi tomografica per lo studio diagnostico del piano di calpestio in lastra di marmo anche dei modiglioni d’appoggio in tufo dei parapetti.
L’ingegnere strutturista Paolo Bettagno ha gravato lo sporto più noto di tutto il mondo con 32 taniche da 25 chili d’acqua (pari ad un carico di 800 kg) senza disturbare l’abituale flusso di pubblico nel cortile di Giulietta, mentre il dottor Marco Zandonà della Veneta Engineering ha mappato ad ultrasuoni le superfici, individuando crepe e cricche di fessurazione che verranno analizzate ora in laboratorio per considerarne l’importanza e valutare gli interventi a garanzia della conservazione per una ritrovata integrità dell’insieme.
In coincidenza, senza manomettere lo storico manufatto, il restauratore Giordano Passarella ha effettuato prelievi delle varie tipologie di pietra per le indagini mineralogiche. Tutto è stato documentato dai fotografi della sede staccata spagnola della Tecnored, Diambra Mariani e Francesco Mion, della Blue Tomato Photos di Barcellona.
Gli specialisti operavano per la società Tecnored che ha offerto il restauro, alla direzione dei Musei d’Arte comunale scaligera, la cui responsabile dottoressa Margherita Bolla aveva delegato lo storico dell’arte dottor Ettore Napione, conservatore delle collezioni d’arte medioevale e moderna.
Nota per i suoi innovativi metodi ed i propri esclusivi prodotti di restauro per sistemi di deumidificazione e consolidamento di edilizia civile e monumentale, la società Tecnored, il cui amministratore unico, il veronese dottor Paolo Mariani, ha seguito e diretto la complessità dei vari interventi (che non hanno impedito il consueto afflusso dei visitatori, destandone anzi l’interessamento) è stata l’ideatrice dei vari interventi conservativi necessari per il bellissimo balcone gotico.
Mentre le prove di carico sulla base dell’affaccio, indispensabili per la verifica della sicurezza statica e la prevenzione, hanno confermata l’agibilità, quella sullo stato conservativo, oggetto ora di altri studi e ricerche, traccerà una mappa delle criticità cui ovviare, proprio coi prodotti Tecnored, per impedirne l’ovvio secolare ulteriore degrado d’uso. Al balcon
e, solo nel 2016 si sono affacciati 329 mila visitatori mentre si stima che oltre un milione entrino nel cortile.
La Tecnored prevede che i lavori al balcone, nell’autunno prossimo, dureranno 15 giorni; si cercherà di interferire il meno possibile con il flusso turistico.
BlueTomato Photo Barcellona, tutti i diritti sono riservati.
RESTAURO BALCONE DI GIULIETTA
TECNORED Verona
RESTAURO BALCONE CASA DI GIULIETTA
Ufficio stampa
Per chi conosce la tragedia immortale “Giulietta e Romeo” di William Shakespeare ha 700 anni. E’ il balcone più celebre al mondo, scandito da 20 nicchie gotiche. Ogni anno attira oltre un milione di persone nel cortile veronese di via Cappello 23, sede in stile della Casa di Giulietta. Nel 2016 quasi 329 mila visitatori si sono affacciati sullo storico cortile dal verone di arenaria, marmo rosso scaligero e tufo di Avesa, nel complesso medioevale della famiglia Dal Cappello, trasformato nella prima metà del 900 – su ispirazione del cinema hollywoodiano – e arredato con mobili d’epoca, per dare un preciso riferimento agli innamorati che, da ogni paese, giungevano già allora in città per confermarvi il loro pegno d’amore.
E’ stanco il verone di Giulietta: fessurazioni, abrasioni, consunzioni lo hanno intaccato.
Sponsor una ditta veronese ben nota in Italia e Spagna – per la sua produzione di sistemi per la deumidificazione ed il consolidamento di edilizia civile e monumentale – la Tecnored, arriva ora il suo restauro gratuito dell’affaccio consacrato all’amore, specie a quello contrastato ma quasi sempre vincente; anche a carissimo prezzo.
“Esso funge da simbolo di un affetto divenuto immortale grazie al genio di Shakespeare, e del sentimento amoroso in generale. – Dice Margherita Bolla, direttrice dei Musei d’Arte del Comune di Verona. – Siamo molto grati alla Tecnored che si è resa disponibile gratuitamente alla globalità dell’intervento che prevede un’indagine statica ed un accuratissimo restauro, con analisi dei materiali e studio delle più moderne tecniche non invasive di conservazione.
Responsabile della Tecnored il dottor Paolo Mariani: “Verona non solo è il mito mondiale dell’amore ma la sede della nostra società ed è anche la mia città, che amo in ogni suo aspetto. – Spiega Mariani. – E’ un dono impegnativo che facciamo volentieri, un contributo al suo mito che concreteremo in autunno quando l’afflusso dei visitatori sarà più contenuto, cosa difficile peraltro, visto che, dal 2015, sono cresciute di 20 mila unità solo i visitatori che sono salite ai quattro piani della casa dell’eroina e, naturalmente, si sono affacciate al celeberrimo verone di Giulietta. Evidentemente in tempi di crisi mondiale l’amore resta un sogno universale ed un mito concreto, scespiriano appunto”.