Bonus per ristrutturazione, riqualificazione energetica, mobili e elettrodomestici
Nel mese di febbraio è stata pubblicata una nuova guida relativa alle detrazioni per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici e una guida pratica alla ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici per gli Amministratori di condominio.
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Guida, aggiornata al mese di febbraio 2020, relativa alle detrazioni per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
L’agevolazione è stata prorogata dalla Legge di bilancio 2020 (comma 175, dell'art. 1, della L. 160/2019) anche per gli acquisti che si effettuano nel 2020, ma può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 01/01/2019.
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it
Bonus mobili ed elettrodomestici: la guida aggiornata maggio 2019
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida “Bonus mobili ed elettrodomestici” aggiornata a maggio 2019 vediamo insieme cosa contiene.
LA DETRAZIONE
Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio anche per gli acquisti che si effettuano nel 2019, ma può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2018.
Per gli acquisti effettuati nel 2018, invece, è possibile fruire della detrazione solo se
l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2017.
Come ottenere il bonus
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi
(modello 730 o modello Redditi persone fisiche).
QUANDO SI PUÒ OTTENERE LA DETRAZIONE
Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi, realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti.
Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.
ATTENZIONE
La guida bonus mobili ed elettrodomestici dice che per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Nella provincia di Bolzano la comunicazione preventiva va inviata esclusivamente all’Ispettorato del Lavoro.
Dal 2018, infine, vanno comunicati all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici). Tutte le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell’Enea. La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019).
INTERVENTI NECESSARI PER LA DETRAZIONE
Ecco gli interventi edilizi di manutenzione ordinarie e straordinaria dell’appartamento o del condominio che concorrono all’ottenimento della detrazione:
• manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus
• ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
• restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
• manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus
Manutenzione straordinaria
• installazione di ascensori e scale di sicurezza
• realizzazione dei servizi igienici
• sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
• rifacimento di scale e rampe
• realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
• costruzione di scale interne
• sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
Ristrutturazione edilizia
• modifica della facciata
• realizzazione di una mansarda o di un balcone
• trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
• apertura di nuove porte e finestre
• costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
Restauro e risanamento conservativo
• adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
• ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio
Esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus: tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta.
PER QUALI ACQUISTI
La detrazione spetta per l’acquisto di mobili nuovi (per esempio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.
È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.
Elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
L’IMPORTO DETRAIBILE
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici effettuato nel 2018 e riferito a interventi di ristrutturazione iniziati nel 2017 (anche se proseguiti nel 2018), l’importo massimo di 10.000 euro deve essere considerato al netto delle spese sostenute nel 2017 e per le quali si è già fruito del bonus.
Allo stesso modo, per gli acquisti del 2019 e riferiti a lavori realizzati nel 2018, o iniziati nel 2018 e proseguiti nel 2019, la detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a 10.000 euro, al netto delle spese sostenute nel 2018 per le quali si è già fruito dell’agevolazione.
Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
I PAGAMENTI
Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
Nella guida bonus mobili ed elettrodomestici si legge poi che non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia. La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento (circolare n. 7/2017). In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.
consulta la guida https://bit.ly/2QvfHz0
Mobilspazio, stile italiano per il mercato mondiale
Presente in 40 Paesi, l'azienda marchigiana trasferisce nei propri concept di prodotto l'armonia delle forme e dei colori che caratterizzano il paesaggio italiano.
Sul mercato dal 1982, da oltre vent'anni Mobilspazio si è specializzata nella produzione di arredi e mobili per il settore alberghiero e turistico.
L'attenzione per idettagli, lo stile tipicamente italiano e l'alta qualità delle rifiniture fanno si che i prodotti firmati Mobilspazio siano la scelta ideale per arredare alberghi, residence, bed&breakfast e strutture per l'accoglienza turistica in generale. I nostri mobili - spiegano i titolari Simone e Stefano Strologo - sono prodotti nella nostra sede, direttamente e in ogni minimo dettaglio. Per questo sono certificati l00% Made in ltaly.
UN MARCHIO PER 40 PAESI
Grazie a un team preparato ed entusiasta, un servizio di progettazione innovativo e un'assistenza attenta e dedicata, Mobilspazio è oggi presente in oltre 40 Paesi del mondo.
QUALITÀ A PORTATA DI MANO
Ma non è tutto. Per toccare con mano la qualità dei nostri prodotti - ricordano i fratelli Strologo - e anche per apprezzame lo spessore, il design e le modalità di produzione, ospitiamo all'interno del nostro stabilimento una fiera permanente del mobile, dove sono stati ricreati e arredate in ogni dettaglio oltre quindici ambientazioni suddivise tra camere di hotel e monolocali. L'obiettivo è creare spazi efficienti e funzionali che siano al contempo empatici. Dalle sedute ai tavoli, dai divani agli accessori, i designer lavorano per creare ambientazioni armoniose e coerenti.
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Mobilspazio: esportiamo il made in Italy in tutto il mondo
Vi raccontiamo la storia di due fratelli, quindi di una seconda generazione che ha preso le redini dell’azienda di famiglia per portarla a livelli di eccellenza. Siamo andati a trovare Stefano e Simone Strologo, titolari della Mobilspazio all’Aspio di Osimo che da più di 30 anni si occupa della progettazione e della produzione di arredi per hotel, complessi residenziali e strutture ricettive.
La vostra famiglia quando ha iniziato ad occuparsi di arredamento?
Tutto è partito nel 1982 con nostro padre Carlo che ha aperto l’azienda realizzando mobili per la casa così come era in voga in quegli anni. Con il nostro ingresso abbiamo provato a guardare oltre, consapevoli che se ci fossimo concentrati solo sugli allestimenti per la casa avremmo rischiato di sopravvivere, mentre il nostro obiettivo era di crescere ed affermarci. Così ci siamo buttati sul settore del contract, cioè delle forniture per grandi progetti di arredamento per alberghi e residence. Prima di farlo però abbiamo chiesto a nostro padre se era disponibile a fare questo salto, lui ha acconsentito lasciandoci l’azienda.
In pratica avete fatto una rivoluzione. Forse sarà perché eravamo giovani, e quindi un po’ spregiudicati, ma avevamo tanto entusiasmo e la convinzione che saremmo riusciti a convertire con successo la produzione. C’è da dire che oggi in Italia molte aziende lavorano sia per il mercato dell’arredo domestico che per quello delle grandi commesse, alberghi, villaggi turistici, centri congressi, impianti sportivi, aeroporti… Poche, pochissime però sono quelle in grado di fornire il cosiddetto “chiavi in mano”, in grado cioè di fornire tutto l’arredo di un grande progetto, sia esso un albergo o un complesso residenziale come la Mobilspazio che, anticipando i tempi, è riuscita a conquistarsi un’importante fetta di mercato.
Come siete riusciti in questa impresa?
Abbiamo colmato un vuoto che era presente nel mercato del mobile. Le aziende specializzate sul finire degli anni Novanta si contavano sul palmo di una mano. Come target abbiamo puntato sugli alberghi di 3 - 4 stelle, i più diffusi a livello internazionale, che però fino ad allora si rivolgevano ai classici mobilifici per la casa inconsapevoli che ci potessero essere anche per loro forniture al dettaglio affidabili e disegnate per garantire comfort alla clientela. Le grandi catene alberghiere avevano già i loro architetti o designer con relative aziende fornitrici, i più piccoli invece erano costretti a muoversi in ordine sparso. In albergo però non puoi mettere la camera che solitamente hai in casa, anche perché ci sono esigenze diverse. Così in poco tempo siamo diventati un punto di riferimento tanto che oggi esportiamo il 65% della nostra produzione. In questi giorni, ad esempio, ci farà visita un cliente del Giappone, i nostri container viaggiano in tutto il mondo dalla Norvegia alla Nuova Zelanda, da Saint-Martin a l’Île de la Réunion fino a toccare la penisola arabica e diversi paesi africani.
Qual è l’altro segreto del vostro successo?
Innanzitutto direi l’estro innovativo dei nostri designer e la grande flessibilità della nostra azienda che ha sviluppato una straordinaria capacità di adattamento al gusto della nostra committenza sempre più internazionale e diversificata. Cerchiamo sempre di soddisfare le richieste dei clienti e li seguiamo passo dopo passo garantendo la massima assistenza: dal momento in cui ci commissionano il lavoro fino a quando ricevono i nostri mobili. Non li lasciamo mai soli fino a quando non sappiamo che sono realmente soddisfatti, perché un cliente felice ci garantirà sempre ulteriori guadagni anche grazie al classico passa parola.
Il nostro punto di forza è anche il territorio. Noi non vendiamo soltanto la produzione di Mobilspazio, ma il made in Marche, un territorio unico nel suo genere che proprio per le sue caratteristiche ci permette di distinguerci in un mercato sempre più internazionale. I clienti che vengono a farci visita – rimarca Simone Strologo che si occupa della parte commerciale – nei pochi giorni di soggiorno devono vivere la marchigianità, il nostro incredibile paesaggio, le nostre bellezze storiche e naturali e, non ultimo, degustare le nostre eccellenze enogastronomiche. La bellezza del territorio in cui viviamo - aggiunge Stefano - la trasmettiamo nelle cose che facciamo! Noi puntiamo a creare spazi armoniosi ed empatici, funzionali ed efficienti. Gli oggetti che realizziamo devono dialogare tra loro e con l’ambiente nel quale vengono inseriti. Sedute, tavoli, divani, ma anche gli accessori, sono progettati all’interno di un sistema coerente in cui gli oggetti lavorano in sinergia, per identificare lo spazio. Le aziende che servono il settore alberghiero possono contare su una domanda trainata da un quasi costante aumento del turismo internazionale, attualmente pari a circa 1.180 milioni di persone, cifra che dovrebbe salire a 1.800 milioni nel 2030. Il 30% dei turisti scelgono l’Europa, che è prevista essere una delle principali destinazioni anche in futuro. Le vendite di arredi contract da parte delle aziende europee sono aumentate in modo significativo nel corso dell’ultimo anno. Il vostro mercato è diventato quindi molto competitivo anche se partite da una posizione di forza essendoci entrati da diversi anni.
Su cosa vi state specializzando per restare al top?
Uno dei punti di forza della nostra produzione sono senz’altro le mini-cucine: una soluzione salvaspazio ideale per apart-hotel, studentati, monolocali, caserme, moduli abitativi e residence. I nostri monoblocchi cucina sono versatili, compatti e completi di elettrodomestici, tutti gli articoli hanno lo spessore di 38 mm, la superficie antigraffio e sono al 100% made in Italy. Gli articoli Mobilspazio si adattano ad ogni tipo di ambientazione e sono perfetti per arredare piccoli spazi con ogni confort, grazie ai suoi articoli salvaspazio come gli stessi monoblocchi cucina. Pur non essendo clienti anche noi veniamo accompagnati allo showroom di 600 mq per vedere di persona la produzione. Mobilspazio ospita infatti all’interno del suo stabilimento una fiera permanente del mobile dove sono stati ricreati e arredati con ogni dettaglio più di 15 ambientazioni suddivise tra camere di hotel e monolocali, per dare la possibilità agli operatori del settore di toccare con mano la qualità dei prodotti, apprezzarne lo spessore di 38 mm, il design e la produzione 100% italiana. La nostra azienda - ci dice Stefano, responsabile della produzione - si sta concentrando per trovare nuovi mercati e per questo investiamo molto nella ricerca. Recentemente abbiamo perseguito la certificazione Iso 9001. Stefano e Simone, nonostante gli ottimi risultati ottenuti, non intendono fermarsi, l’anno scorso hanno esportato in 37 paesi tra cui la Nuova Zelanda, il mondo è ancora grande e Mobilspazio intende esservi presente il più possibile.
Fhiaba presenta la serie X-Pro
Il design della serie X-Pro, caratterizzato dalla griglia di ventilazione superiore e le maniglie tubolari in acciaio inox satinato è stato studiato per soddisfare gli amanti del look professional e rispecchia gli alti contenuti tecnologici di tutti i modelli della gamma Fhiaba.
La serie X-Pro di Fhiaba trasforma qualsiasi ambiente in una cucina professionale degna dei migliori ristoranti. Il design, caratterizzato dalla griglia di ventilazione superiore e dalle maniglie tubolari in acciaio inox satinato, è studiato per soddisfare gli amanti del look professionale e rispecchia gli alti contenuti tecnologici di tutti i modelli Fhiaba. Esternamente, l’acciaio inox satinato assicura un grande impatto estetico, mentre per le superfici interne, a contatto diretto con gli alimenti, è stato scelto l’acciaio inox micropallinato, di solito usato nelle strumentazioni medicali per le sue proprietà antibatteriche. A completare il tutto gli eleganti interni, dettagli in alluminio ed elementi in vetro temperato.
Fhiaba si posiziona ai vertici dell’offerta super premium nel segmento della conservazione domestica. Design innovativo, tecnologia e flessibilità all’adattarsi all’utilizzo quotidiano e alle singole esigenze, gli elementi che rendono Fhiaba un Brand innovativo e per questo riconosciuto a livello sia nazionale che internazionale. Con un’esperienza derivante dal settore industriale, Fhiaba ha trasferito nell’ambito domestico le prestazioni professionali, le innovazioni tecnologiche e il proprio know-how, diventando un punto di riferimento per chiunque cerchi soluzioni di alta gamma per la conservazione.