Intervista doppia in casa MB Crusher
Abbiamo intervistato la benna vagliatrice MB-S e la selezionatrice MB-HDS di MB Crusher per capire ruoli e punti di forza del loro uso in cantiere.
E’ passato più di un anno dal Bauma 2019, quando MB Crusher ha lanciato in esclusiva mondiale la nuova benna selezionatrice MB-HDS. I contorsionisti sul palco, le luci, la musica, tutto è un ricordo ormai lontano. Quel che c’era da fare è stato fatto, la nuova attrezzatura lavora già nei cantieri in tutto il mondo, ma un dubbio rimane.
Più che un dubbio, una chiacchiera in sottofondo. Per questo abbiamo deciso di fare due parole con le dirette interessate, in modo da dare alcuni punti di riferimento a chi vuole usarle in cantiere.
MB-HDS, dì la verità, sei qui per rimpiazzare il modello di vagliatrice MB-S, nato un bel po’ prima di te?
MB-HDS: Assolutamente no! Siamo due prodotti indipendenti ma complementari. Può sembrare complicato, però in realtà è molto semplice, ora provo a spiegarvelo con alcuni esempi.
In un cantiere negli Stati Uniti c’era bisogno di separare la sabbia dalle rocce per un progetto di canalizzazione. Ecco, in questo caso io sono stata la scelta migliore. Il motivo? Semplicemente perché il modo in cui vaglio il materiale e con cui sono stata costruita consente di convogliare il materiale in modo preciso sopra la trincea, senza dispersioni.
In Spagna invece è stata scelta una vagliante MB-S14 per pulire la spiaggia, in quel caso la scelta migliore è stata quella.
MB-S: sì, in effetti in questo cantiere a Valencia era necessario separare la sabbia dai rifiuti per prepararsi alla stagione estiva. In questo caso la cosa importante era proprio la dimensione di uscita del materiale: una volta scelto il cesto con i fori di dimensione idoneo qualcosa di più grande non sarebbe potuto passare.
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Ok, ho capito, quindi vagliate la sabbia in modo diverso, poi che altro?
MB-HDS314: Eravamo entrambe in Ungheria a trattare del terriccio, in tutti e due i casi si doveva ottenere un materiale ripulito molto fino. Nel primo cantiere – lo stadio di Bozsik – era necessario ripulire la terra per poterla poi riutilizzare come pavimentazione del campo da calcio. Nell’altro cantiere, invece, si stava costruendo una lunga canalizzazione per portare le tubature da una prigione a un nuovo complesso in costruzione.
In teoria entrambe potevamo essere utilizzate in tutti e due cantieri. Ma cosa ha determinato la scelta di una rispetto all’altra? E’ bastato guardare il terriccio per capire subito quale usare.
MB-S18: Io mi sono occupata del campo da calcio, con un cesto da 10x10 mm. La terra scavata era asciutta, ma conteneva un po’ di tutto, quindi bisognava ripulirla e stenderla in modo omogeneo per poi ospitare il tappeto d’erba.
Nell’altro cantiere la terra invece era bagnata e alcune zolle si erano compattate: questo era un lavoro perfetto per la selezionatrice con i vagli a stella, l’HDS, che con i suoi rotori riesce a rompere le zolle e a vagliarle, anche se umide.
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Quindi sembra di capire che è proprio il tipo di lavorazione che vi distingue, il lavoro che si deve fare e il risultato che si vuole ottenere?
MB-S: sì, esattamente questo. Prendiamo a esempio materiali come pietra e pietrisco in generale, entrambe li lavoriamo con facilità. La differenza sta proprio nel risultato che si vuole ottenere.
Io come vagliante con cesto vado bene se si tratta di separare il fino dal grosso e di ottenere pezzature regolari, insomma, materiale di qualità pronto all’uso. In Repubblica Ceca sono stata utilizzata per vagliare del materiale da usare per costruire parte di una rete ferroviaria. Qui la cosa importante era la dimensione in uscita, proprio perché richiesta dal tipo di lavoro.
HDS: Io ho lavorato materiale inerte da demolizione, in questo caso era necessario fare il lavoro in fretta e produrre la
maggiore quantità di materiale.
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Ma diciamo la verità, ci sono cose che una può fare e l’altra no? Dai dai, almeno una.
HDS In realtà sì, ci sono materiali e lavorazioni che sono più adatte a una o all’altra. Prendiamo a esempio il composting: io riesco senza difficoltà ad arieggiarlo e spezzettarlo, grazie al movimento dei miei rotori. Posso farvi due esempio, uno in Francia, dove per arieggiare il materiale hanno usato il modello MB-HDS320 e l’altro in Germania, dove invece il lavoro è stato fatto con un modello più piccolo, la MB-HDS314.
Lo stresso vale con i ramoscelli e le sterpaglie, che vengono spezzettate dai miei rotori e quindi possono essere poi rilavorate.
MB-S: in effetti io con la mia forza centrifuga non potrei lavorare il compost, sarebbe impossibile, anche solo per il fatto che si “impaccherebbe” tutto e il risultato non sarebbe quello desiderato.
Invece io vado benissimo se il materiale è abrasivo, oppure con i rottami di ferro o gli scarti di lavorazione siderurgica.
Con questi tipi di materiale ci sarebbe un consumo eccessivo dei rotori per l’HDS, cosa che invece con me non succede. Con il mio cesto posso selezionare e separare il materiale alla dimensione che serve e separarlo con facilità.
Ad esempio con i rottami, il ferro rimane nel cesto e la terra/polvere/scaglie esce.
Nemiche/amiche? No, solo due attrezzature che si completano, a seconda del risultato che si vuole ottenere e al tipo di lavoro che si deve fare.
Magari averle tutte e due in cantiere non sarebbe una brutta idea.
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L'asso del cantiere in alta quota
Una benna Frantoio BF120.4 impiegata nei lavori di creazione di un bacino di stoccaggio idrico tra le Alpi austriache
Quando parliamo di Austria subito ci vengono in mente montagne innevate, baite e vallate di straordinaria bellezza.
Ci troviamo infatti nel cuore delle Alpi, nella località sciistica di Gosau Hintertal, che d’inverno si popola di turisti alla ricerca di scenari mozzafiato da godersi tra una discesa sugli scii e una risalita in vetta.
Le aziende locali si preparano alla stagione sciistica già dall’estate, prevendento tutti i lavori per la messa in funzione di strutture e impianti. L’unica grande incognita, ma anche la protagonista indiscussa dello scenario invernale, rimane sempre lei, la neve.
Che cosa succederebbe, infatti, se i primi fiocchi tardassero ad arrivare?
Evento raro, in Austria, ma da prevedere, in modo da non essere colti impreparati. E’ proprio per questo motivo che gli addetti ai settore spesso costruiscono bacini idrici per l’innevamento artificiale. E così ha fatto la Dachstein Turismus AG – l’azienda turistica locale - realizzando a 1000 metri di altezza un bacino artificiale per gli impianti sciistici di Gosau- Zwueselalm e Annaberg-Zwieselalm .
L’infrastruttura serve proprio a questo: a creare la neve, quando la neve non c’è. E garantire così la funzionalità dell’impianto stesso.
A prendere in carico lavoro, la ditta Karl Pitzer GmbH, che ha raccolto la sfida di:
rimuovere 120.000 metri cubi di materiale
costruire 22 metri di argini
utilizzare 54.000 metri cubi di materiale per realizzare il bacino.
Ma le sfide, in alta montagna sono all’ordine del giorno.
Grazie a un parco macchine all’altezza del lavoro, e forte dell’esperienza in ambito alpino, la ditta si è messa all’opera con ben 9 escavatori tra le 30 e 60 tonnellate, 5 camion da carico, 1 frantoio con vagliatura, un rullo, un bulldozer e un telescopico.
E un asso nella manica, il frantoio mobile MB Cruher modello BF120.4, montato su escavatore Liebehrr936. Il frantoio MB è stato utilizzato per completare alcuni lavori che altrimenti gli altri macchinari non avrebbero potuto eseguire, sia per la difficoltà di lavorazione sia perché già impiegati per altri scopi.
Lavori di dettaglio, ma non per questo meno importanti, anzi: ad esempio, la benna frantoio ha frantumato la pietra calcarea usata poi come sottofondo per la viabilità stessa del cantiere e come materiale di drenaggio per la creazione del bacino di stoccaggio.
L’attrezzatura MB Crusher ci ha permesso di finire i lavori più in fretta e non avere tempi morti in cantiere – commentano dall’azienda - non solo, abbiamo anche risparmiato sull’acquisto di ghiaia, praticamente ce la siamo prodotti da soli direttamente in cantiere”.
Grazie alla sua versatilità e alla capacità di adattarsi ad ogni tipologia di applicazione, materiale e luogo, la Benna Frantoio MB è stata il lasciapassare per la riuscita dei lavori e ha permesso alla ditta di avere una soluzione pronta in cantiere per tutte le necessità di frantumazione che via via si presentavano.
Un vero asso nella manica, che per tutte queste ragioni ha contribuito significativamente alla conclusione del cantiere in tempo per la sua messa in opera nel Novembre 2019.
Il frantoio a mascelle BF120.4 è un’attrezzatura adatta ad ogni marca di escavatore a partire dalle 30 tonnellate. Permette la scelta della granulometria in uscita, grazie alla facile regolazione delle mascelle che si può ottenere direttamente in cantiere e in modo pratico e veloce.
E’ la soluzione facile per ottenere materiale frantumato di ottima qualità e subito utilizzabile per qualsiasi esigenza.
Strada in discesa per i lavori in alta quota con MB Crusher
Farsi strada in montagna, nei mezzo dei boschi diventa a volte un’impresa quasi impossibile.
Se non ci sono già sentieri segnati è invece impossibile.
Spesso poi l’unico mezzo di trasporto sono….le proprie gambe. Però quanta soddisfazione c’è nel raggiungere la vetta o comunque qualsiasi posto impervio?
Proviamo ora a pensare agli interventi per la realizzazione o manutenzione delle strade forestali e alla difficoltà che hanno molte aziende a raggiungere i cantieri con i mezzi, a contenere quindi i costi e anche a non rovinare o alterare la natura. Ma certi lavori non possono essere rimandati, spesso sono necessari sia per evitare pericoli come frane o cedimenti oppure per consentire alla stagione turistica di aprire.
Per questo poter contare su macchine versatili, facili e veloci da usare è fondamentale.
Le unità MB Crusher spianano letteralmente la strada alle aziende che le utilizzano: si installano alle macchine operatrici già presenti in cantiere – quindi non serve arrovellarsi per trasportare altri macchinari ingombranti in loco – si manovrano direttamente dalla cabina dell’escavatore e si adattano a seconda del lavoro da fare.
QUANDO LA STRADA MANCA...
Arrivare a destinazione è il primo scoglio e la prima spesa da preventivare soprattutto se si tratta di raggiungere luoghi isolati, con vie d’accesso difficili o addirittura nulle, come accade in montagna. I grandi macchinari necessitano di trasporti speciali, che risultano difficili e costosi per questo genere di contesti. Con la benna frantoio MB Crusher diventa tutto più facile, anche solo per il fatto che per funzionare e frantumare il materiale basta installarla alla macchina operatrice già presente in cantiere.
Così ha fatto l’ente forestale statunitense in Nevada, che per realizzare il sottofondo delle linee tagliafuoco ha utilizzato il Frantoio mobile MB Crusher per riciclare granito e pietre di fiume del luogo. In questo modo si sono azzerate le spese di trasporto del materiale: una scelta che, vista su larga scala, ha portato il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti a un risparmio di milioni di dollari l’anno sul trasporto degli inerti, tutti riutilizzati sul posto.
Lo stesso è successo in Serbia, dove l’ente statale Srbija Sume – che lavora unicamente per la realizzazione e manutenzione delle strade forestali – sta utilizzando una frantoio a mascelle BF90.3 sul suo escavatore. L’unità MB Crusher frantuma il basalto che sarà poi direttamente utilizzato in loco con sottofondo di nuove strade o per la manutenzione e sistemazione di quelle già esistenti.
La stessa scelta è stata fatta un’azienda italiana per realizzare la suggestiva stradina turistica che conduce in un bosco dell’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. Con il Frantoio mobile BF90.3 ha frantumato sasso e pietra naturale gestendo la differente durezza dei materiali in modo facile e veloce. Tutto si è svolto sul posto, con il massimo rendimento. Stessa cosa in Friuli Venezia Giulia, dove una benna frantoio più grande, la BF120.4 ha lavorato in cantiere per la realizzazione di una strada di montagna. Un posto quasi impossibile da raggiungere.
Ma in montagna non si va solo per camminare. D’inverno la neve trasforma molti paesi in rinomate località sciistiche. Le piste – le strade degli sciatori! - devono essere preparate con largo anticipo, quindi più tempo si risparmia nella realizzazione meglio è. In Austria una benna frantoio BF120.4 ha seguito passo passo il tracciato delle piste da sci in costruzione frantumando la pietra calcarea del luogo per utilizzarla come sottofondo.
Separare e gestire i materiali di scavo è il secondo punto critico nella realizzazione delle strade forestali: di solito la soluzione adottata è movimentare il materiale con i camion su e giù per la montagna. Con le unità Mb Crusher tutto questo andirivieni non è più necessario. Le benne vagliatrici MB Crusher raggiungono qualsiasi cantiere e direttamente sul posto selezionano il materiale di scavo.
In una cantiere nei boschi Canadesi il vantaggio è stato addirittura doppio: per realizzare una stradina di collegamento nella zona residenziale è stato utilizzato materiale selezionato – terra e sassi – da una benna vagliante MB-S10 direttamente sul posto. Eliminate quindi le spese di acquisto e trasporto del materiale e tutela dell’ambiente, in quanto è stato riutilizzato il materiale stesso del luogo.
- MB Crusher lavori ad alta quota MB Crusher lavori ad alta quota
- MB Crusher lavori ad alta quota MB Crusher lavori ad alta quota
- MB Crusher lavori ad alta quota MB Crusher lavori ad alta quota
- MB Crusher lavori ad alta quota MB Crusher lavori ad alta quota
- MB Crusher lavori ad alta quota MB Crusher lavori ad alta quota
- MB Crusher lavori ad alta quota MB Crusher lavori ad alta quota
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QUANDO LA STRADA DEVE ESSERE LIBERATA...
Spesso le strade forestali devono essere liberate di gran fretta da tronchi, rami e detriti portati in carreggiata dagli eventi atmosferici.
Tutti ricordano la tempesta che si è abbattuta nel 2018 in Italia, in Trentino Alto Adige e Veneto, provocando enormi danni al patrimonio forestale della zona. Per rimuovere i tronchi e alberi interi dalle strade sono state utilizzate le pinze MB Crusher: con la loro specifica capacità di maneggiare materiali molto diversi tra loro sia nella sostanza che nella forma, le Pinze MB si gestiscono agevolmente e sono perfette per movimentare con potenza e precisione ogni genere di elemento.
Non solo tronchi, spesso le strade di montagna devono essere liberate dalla vegetazione e dalle ramaglie che crescono ai lati e impediscono il passaggio. Con le Pinze MB Crusher tutto diventa più semplice, basta installarle su una macchina operatrice, dotarle se necessario dei diversi accessori e iniziare a lavorare.
Le applicazioni dei cantieri in ogni parte del mondo dimostrano che i macchinari MB Crusher rappresentano un’opportunità per tutto il comparto agricolo e forestale, sempre alle prese con luoghi inaccessibili, elevati costi di operatività e un’attenzione particolare all’ambiente.
Agiscono sul posto, ovunque sia, frantumano il materiale di scavo, lo selezionano e lo rendono subito disponibile per altre applicazioni o per essere rivenduto. Movimentano ogni genere di materiale con grande agilità e duttilità e non necessitano di essere inviate in centri specializzati per la manutenzione, che può essere gestita in cantiere senza fermi macchina gravosi.
Non c’è dubbio, i macchinari MB Crusher sono i partner ideali delle imprese forestali che vogliono fare… molta strada!
SAIE 2020. In fiera macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo.
A SAIE 2020 (BolognaFiere, 14 – 17 ottobre 2020) nell’area speciale InCalcestruzzo, saranno presenti macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo: autocarri Astra con allestimento Cifa, veicoli IVECO e Mercedes con allestimento Cifa, Pompa per Spritz Beton Cifa, Pompa Carrellata Cifa. Per il movimento terra saranno presenti, tra gli altri, escavatori JCB.
Si tratta di mezzi che, grazie anche all’introduzione di tecnologie innovative, di allestimenti particolari e l’adozione di specifici dispositivi, implementano l’efficienza della macchina, riducono i costi di gestione, ottimizzano il dialogo macchina-operatore e la sicurezza in cantiere.
Nell’area esterna, i professionisti in visita a SAIE potranno effettuare dei test di guida del nuovo Mercedes Arocs, veicolo da cantiere che introduce inedite soluzioni digitali altamente tecnologiche. Tra queste la MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori e grandangolari. Con la MirrorCam il conducente gode di una visuale panoramica della parte posteriore del veicolo e di una migliore visibilità generale, fondamentale soprattutto in situazioni di cantiere con fango e polvere, al crepuscolo o in galleria. Un grande vantaggio per effettuare le manovre di carico e scarico in totale sicurezza.
CAM2 lancia la nuovissima macchina CMM Gage 3D portatile
CAM2 Gage vanta livelli ineguagliati di convenienza, velocità, prestazioni e accuratezza che lo rendono la scelta ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni
CAM2 (filiale italiana del gruppo FARO Technologies, Inc., quotato al NASDAQ: FARO), leader mondiale di soluzioni di misurazione, imaging e realizzazione 3D per i settori di metrologia 3D, AEC e analisi per la sicurezza pubblica, oggi ha annunciato il rilascio della sua macchina di misurazione a coordinate (CMM) portatile 3D più precisa e conveniente della serie: CAM2 Gage. Ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni che eseguono lavorazioni ad alta precisione, Gage è il dispositivo CAM2® Arm portatile più intuitivo, ergonomico e versatile del suo genere, che consente alle officine meccaniche di eseguire le ispezioni 3D più complesse a tempo di record.
Questa soluzione all-in-one consente inoltre di ridurre i costi di calibrazione e l’ingombro, in quanto sostituisce gli utensili tradizionali come calibri, micrometri e altimetri, fornendo una portata superiore del 20% rispetto al braccio Gage della generazione precedente. Leggero e portatile ma con la precisione di uno strumento da laboratorio e la robustezza di un dispositivo da officina, Gage si configura in pochi secondi, riduce i tempi di ispezione e fornisce risultati di qualità grazie alla flessibilità eccezionale, con un conseguente aumento dei livelli di velocità e produttività.
“Quando si tratta di dispositivi di misurazione, il valore, la precisione, la portabilità, la velocità e la convenienza sono fondamentali” ha affermato Michael Carris, Ph.D, vicepresidente del reparto Product Marketing di CAM2. “Troppo spesso le officine meccaniche utilizzano macchine CMM fisse costose e difficili da utilizzare, che occupano grandi quantità di spazio nell’officina o utilizzano numerosi strumenti manuali che rallentano il processo. Gage elimina queste inefficienze. Questo strumento riduce notevolmente i colli di bottiglia durante le ispezioni, aumenta l’accuratezza delle misurazioni e diminuisce sensibilmente la variabilità tra gli operatori”.
Mentre gli Stati Uniti e il resto del mondo iniziano a emergere dalla pandemia del COVID-19, la proposta di valore di questo prodotto non potrebbe essere più evidente. Sebbene l’industria mondiale si trovi attualmente in una situazione di stallo, gli economisti prevendono una forte ripresa entro il terzo e il quarto trimestre. Ciò significa che molte officine meccaniche che sono state costrette a dimezzare le attività, aumenteranno velocemente la produzione. La domanda subirà un’impennata e i tempi di rilascio dei prodotti dovranno essere ridotti il più possibile.
CAM2 Gage consente di realizzare questo obiettivo aumentando l’efficienza e la produttività in modo del tutto esclusivo. L’efficienza inizia dalla configurazione. Lo sgancio rapido universale garantisce la compatibilità con una serie di opzioni di montaggio, che consente di installare questo dispositivo ovunque, anche sulla macchina. Il design essenziale con due soli tasti, l’articolazione in 6 punti e il controbilanciamento integrato forniscono un’eccezionale facilità di utilizzo e la massima praticità. Grazie al design compatto, questo prodotto è leggero e facilmente trasportabile. Gage è compatibile con l’intera linea di software di metrologia CAM2, tra cui l’intuitiva soluzione di misurazione a contatto CAM2 Probing. Il risultato è un sofisticato dispositivo di metrologia che fornisce prestazioni ineguagliate.
“Le aziende di piccole e medie dimensioni adesso possono ottenere tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia di misurazione 3D” ha aggiunto Carris. “Per le officine meccaniche, i problemi legati alla qualità, le misurazioni inesatte, i pezzi scartati, i tempi di attesa prolungati e il rifiuto dei pezzi da parte dei clienti, sono tutti fattori che contribuiscono ad aumentare le spese, che diventano ancora più gravose in un momento così difficile per l’economia. CAM2 Gage semplifica i processi, riduce notevolmente gli scarti e offre un rapido ritorno dell’investimento. Supportato dalla quarantennale esperienza di CAM2 nel campo dei dispositivi di misurazione portatili ad alte prestazioni, Gage consente a un numero crescente di aziende di usufruire di pratiche di produzione efficienti e rappresenterà il nuovo standard di settore in termini di prestazioni e convenienza in un formato compatto”.
Direttiva macchine: pubblicazione di nuove norme armonizzate
Pubblicati nuovi riferimenti di norme armonizzate a sostegno della Direttiva 2006/42/CE (Direttiva macchine) a seguito della revisione del CEN e del CENELEC.
Con la Decisione di esecuzione del 01/04/2020, n. 480, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea 02/04/2020, L 102, la Commissione ha modificato la Dec. Comm. UE 18/03/2019, n. 436, aggiungendo:
- nell'allegato I, nuovi riferimenti di norme armonizzate che conferiscono una presunzione di conformità alla Direttiva 2006/42/CE;
- nell'allegato III, i riferimenti che invece devono essere ritirati.
Viene inoltre sostituito il riferimento alla norma EN 62841-2-1:2018 nell'allegato I per includere il riferimento all’ultima modifica di tale norma.
La Decisione entra in vigore il 02/04/2020 (giorno di pubblicazione nella GUUE).
Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it