Farsi strada in montagna, nei mezzo dei boschi diventa a volte un’impresa quasi impossibile.
Se non ci sono già sentieri segnati è invece impossibile.
Spesso poi l’unico mezzo di trasporto sono….le proprie gambe. Però quanta soddisfazione c’è nel raggiungere la vetta o comunque qualsiasi posto impervio?
Proviamo ora a pensare agli interventi per la realizzazione o manutenzione delle strade forestali e alla difficoltà che hanno molte aziende a raggiungere i cantieri con i mezzi, a contenere quindi i costi e anche a non rovinare o alterare la natura. Ma certi lavori non possono essere rimandati, spesso sono necessari sia per evitare pericoli come frane o cedimenti oppure per consentire alla stagione turistica di aprire.
Per questo poter contare su macchine versatili, facili e veloci da usare è fondamentale.
Le unità MB Crusher spianano letteralmente la strada alle aziende che le utilizzano: si installano alle macchine operatrici già presenti in cantiere – quindi non serve arrovellarsi per trasportare altri macchinari ingombranti in loco – si manovrano direttamente dalla cabina dell’escavatore e si adattano a seconda del lavoro da fare.

MB Crusher

QUANDO LA STRADA MANCA...
Arrivare a destinazione è il primo scoglio e la prima spesa da preventivare soprattutto se si tratta di raggiungere luoghi isolati, con vie d’accesso difficili o addirittura nulle, come accade in montagna. I grandi macchinari necessitano di trasporti speciali, che risultano difficili e costosi per questo genere di contesti. Con la benna frantoio MB Crusher diventa tutto più facile, anche solo per il fatto che per funzionare e frantumare il materiale basta installarla alla macchina operatrice già presente in cantiere.

Così ha fatto l’ente forestale statunitense in Nevada, che per realizzare il sottofondo delle linee tagliafuoco ha utilizzato il Frantoio mobile MB Crusher per riciclare granito e pietre di fiume del luogo. In questo modo si sono azzerate le spese di trasporto del materiale: una scelta che, vista su larga scala, ha portato il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti a un risparmio di milioni di dollari l’anno sul trasporto degli inerti, tutti riutilizzati sul posto.

Lo stesso è successo in Serbia, dove l’ente statale Srbija Sume – che lavora unicamente per la realizzazione e manutenzione delle strade forestali – sta utilizzando una frantoio a mascelle BF90.3 sul suo escavatore. L’unità MB Crusher frantuma il basalto che sarà poi direttamente utilizzato in loco con sottofondo di nuove strade o per la manutenzione e sistemazione di quelle già esistenti.

La stessa scelta è stata fatta un’azienda italiana per realizzare la suggestiva stradina turistica che conduce in un bosco dell’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. Con il Frantoio mobile BF90.3 ha frantumato sasso e pietra naturale gestendo la differente durezza dei materiali in modo facile e veloce. Tutto si è svolto sul posto, con il massimo rendimento. Stessa cosa in Friuli Venezia Giulia, dove una benna frantoio più grande, la BF120.4 ha lavorato in cantiere per la realizzazione di una strada di montagna. Un posto quasi impossibile da raggiungere.

Ma in montagna non si va solo per camminare. D’inverno la neve trasforma molti paesi in rinomate località sciistiche. Le piste – le strade degli sciatori! - devono essere preparate con largo anticipo, quindi più tempo si risparmia nella realizzazione meglio è. In Austria una benna frantoio BF120.4 ha seguito passo passo il tracciato delle piste da sci in costruzione frantumando la pietra calcarea del luogo per utilizzarla come sottofondo.

Separare e gestire i materiali di scavo è il secondo punto critico nella realizzazione delle strade forestali: di solito la soluzione adottata è movimentare il materiale con i camion su e giù per la montagna. Con le unità Mb Crusher tutto questo andirivieni non è più necessario. Le benne vagliatrici MB Crusher raggiungono qualsiasi cantiere e direttamente sul posto selezionano il materiale di scavo.

In una cantiere nei boschi Canadesi il vantaggio è stato addirittura doppio: per realizzare una stradina di collegamento nella zona residenziale è stato utilizzato materiale selezionato – terra e sassi – da una benna vagliante MB-S10 direttamente sul posto. Eliminate quindi le spese di acquisto e trasporto del materiale e tutela dell’ambiente, in quanto è stato riutilizzato il materiale stesso del luogo.

QUANDO LA STRADA DEVE ESSERE LIBERATA...
Spesso le strade forestali devono essere liberate di gran fretta da tronchi, rami e detriti portati in carreggiata dagli eventi atmosferici.
Tutti ricordano la tempesta che si è abbattuta nel 2018 in Italia, in Trentino Alto Adige e Veneto, provocando enormi danni al patrimonio forestale della zona. Per rimuovere i tronchi e alberi interi dalle strade sono state utilizzate le pinze MB Crusher: con la loro specifica capacità di maneggiare materiali molto diversi tra loro sia nella sostanza che nella forma, le Pinze MB si gestiscono agevolmente e sono perfette per movimentare con potenza e precisione ogni genere di elemento.

Non solo tronchi, spesso le strade di montagna devono essere liberate dalla vegetazione e dalle ramaglie che crescono ai lati e impediscono il passaggio. Con le Pinze MB Crusher tutto diventa più semplice, basta installarle su una macchina operatrice, dotarle se necessario dei diversi accessori e iniziare a lavorare.

Le applicazioni dei cantieri in ogni parte del mondo dimostrano che i macchinari MB Crusher rappresentano un’opportunità per tutto il comparto agricolo e forestale, sempre alle prese con luoghi inaccessibili, elevati costi di operatività e un’attenzione particolare all’ambiente.
Agiscono sul posto, ovunque sia, frantumano il materiale di scavo, lo selezionano e lo rendono subito disponibile per altre applicazioni o per essere rivenduto. Movimentano ogni genere di materiale con grande agilità e duttilità e non necessitano di essere inviate in centri specializzati per la manutenzione, che può essere gestita in cantiere senza fermi macchina gravosi.

Non c’è dubbio, i macchinari MB Crusher sono i partner ideali delle imprese forestali che vogliono fare… molta strada!

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Pubblicato in Comunicati stampa

InnovazioneIl nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione di programmi di investimento finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 265 milioni di euro.

Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

Per la misura sono disponibili complessivamente 265 milioni di euro, per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature innovative, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni.

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 75%, ripartita come segue:
a) per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
b) per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un fi-nanziamento agevolato pari al 50%.

I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione previste dal nuovo bando sono stati definiti con il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 23/06/2020.

In particolare, l’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:
- 14/07/2020 (dalle ore 10.00): richiesta di accreditamento, esclusivamente per le imprese non residenti nel territorio italiano, imprese amministrate non da persone fisiche ma da persone giuridiche o enti, reti d’impresa non dotate di soggettività giuridica;
- 23/07/2020 (dalle ore 10.00): compilazione della domanda;
- 30/07/2020 (dalle ore 10.00): invio della domanda.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Concorsi & Appalti
Venerdì, 13 Marzo 2020 12:25

Cedimenti nelle pavimentazioni industriali

Le pavimentazioni rigide sono generalmente di calcestruzzo per marciapiedi, cantinati, autorimesse, piazzali, opifici artigianali, magazzini, stabilimenti industriali, banchine portuali poggianti direttamente su sottofondo e/o su terreno. Si distinguono in pavimentazioni industriali, dunque realizzate in calcestruzzo, costituite generalmente da una piastra normalmente rifinita in superficie da uno strato antiusura, oppure in pavimenti di calcestruzzo sommariamente definite in termini di spessore senza che siano preventivamente definite la destinazione d’uso operativa dunque meglio denominate pavimentazioni a composizione richiesta. Infine le pavimentazioni in calcestruzzo cosiddette a prestazione per le quali siano state definiti i principali parametri di progettazione della piastra, portanza e composizione dello strato di supporto, tipo di armatura, dimensione dell’aggregato etc.

Per ognuna di queste pavimentazioni rigide si dovrà poi considerare il normale deterioramento nel tempo in condizioni di ordinario esercizio, laddove i problemi riguarderanno principalmente la planarità delle pavimentazioni e/o la regolarità del piano soprattutto in luogo dei giunti che talvolta perdono la loro funzione a causa delle eccessive sollecitazioni statiche e dinamiche.

Non meno si dovrà preventivamente considerare la necessità di un piano di manutenzione della pavimentazione nel post messa in esercizio, che consideri sperabilmente la minor invasività sull’opera quand’anche sarà evidente la sua importanza intrinseca a supporto del ciclo produttivo generale.

Molte aziende infatti necessitano di dover intervenire per risolvere cedimenti differenziali verticali di pavimentazioni industriali con l’obiettivo prioritario di arrecare il minor disagio per le proprie linee produttive/magazzini e dunque possibilmente senza nemmeno interrompere/smobilitare oppure soltanto per brevissimi periodi le linee industriali.

Dalla sicurezza ed efficienza delle linee produttive si passa poi alla sicurezza dei lavoratori laddove ben sappiamo che pavimentazioni deteriorate, danneggiate, con presenza di inciampi e scalini per persone e mezzi di lavoro possono arrecare anche gravi danni agli operatori di turno.

Ecco che per risolvere questo genere di problematiche è possibile intervenire con metodologie rapide e mini invasive in grado di consolidare efficacemente il sottofondo e/o il terreno di fondazione della pavimentazione oltre che per ripristinare la planarità originaria eliminando in questo modo sia i cedimenti differenziali che gli scalini in luogo dei giunti.

Come intervenire? Con iniezioni mini invasive di resine espandenti. Grazie alla realizzazione di piccoli fori con trapani manuali e punte sottili del diametro di circa 3 cm max è possibile raggiungere il sottofondo e/o il terreno di fondazione per la successiva iniezione mirata di resine espandenti in grado di compattare e sollevare al bisogno la pavimentazione ceduta.

Si pensi dunque al grande vantaggio di poter intervenire ad esempio senza rimuove pesanti scaffalature e relative merci, piuttosto che poter rimettere a livello appoggi di linee produttive continue, oppure rimettere in planarità lastre contigue eliminando qualsiasi gradino al passaggio di carrelli elevatori e personale senza dover effettuare demolizioni, scavi, sollevare polveri importanti, ma soprattutto con il minimo disagio alla catena produttiva.



Una soluzione questa che ben si addice anche per quegli edifici di natura commerciale con apertura al pubblico, sui quali diviene preferibile intervenire rapidamente senza smobilitare scaffalature e prodotti, possibilmente negli orari di chiusura così che alla riapertura le corsie siano già pronte ad accogliere i clienti.

Tecnicamente la metodologia prevede una prima campagna di rilievo dei dislivelli e delle depressioni alle pavimentazioni tenendo ovviamente in attenta considerazione l’eventuale quadro fessurativo alla struttura orizzontale. A seguire nei punti di cedimento si potranno operare opportune maglie di singoli fori posizionati avendo cura di non interferire con gli impianti e i sottoservizi posti al di sotto oppure all’interno della pavimentazione. Detti fori serviranno per poter introdurre la resina espandente alla quota desiderata grazie a piccole cannule metalliche inserite a perdere attraverso la sezione interessata.

La resina espandente è materiale cellulare plastico rigido più comunemente della famiglia dei poliuretani a celle chiuse con specifiche densità progettate secondo lo specifico obiettivo operativo. La loro composizione finale è del tutto inerte ed un terreno non inquinato prima delle iniezioni rimane tale anche dopo il consolidamento.

Durante l’iniezione, eseguita normalmente punto per punto da un team specializzato, si potrà monitorare il consolidamento e laddove possibile il successivo sollevamento della struttura, mediante livelli laser di precisione oppure strumentazioni di controllo dei movimenti con calibratura predefinita in funzione dell’operatività desiderata.



Tutti gli interventi GEOSEC per il consolidamento delle fondazioni sono coperti da garanzia contrattuale e da un’ulteriore garanzia assicurativa postuma con primaria compagnia internazionale.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare senza impegno i tecnici GEOSEC al numero 800.045.645 oppure dal sito www.geosec.it


Entro il 2030 si assisterà ad una crescita del volume di produzione di edifici. Il settore delle costruzioni sarà messo di fronte ad una nuova sfida: andare sempre di più verso un'ottica di green building.

Secondo alcune stime, entro il 2030 si assisterà ad una crescita di circa l’85% del volume di produzione di edifici. L’edilizia del futuro punterà ad una maggiore sostenibilità, che potrà essere raggiunta anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale ed a macchinari sempre più avanzati ed efficienti.

L’obiettivo, sarà quello di arrivare a ridurre notevolmente i costi di costruzione e di gestione, i consumi energetici ed idrici, nonché le emissioni inquinati, che stanno mettendo profondamente a rischio la salute del pianeta e dell’uomo.

Per riuscire in tale intento si punterà tutto sulla modularità e sull’impiego della progettazione digitale, al fine di minimizzare gli errori e di operare in tempi brevi. Tra i materiali più gettonati per quanto riguarda le costruzioni, saranno, probabilmente, il legno e l’acciaio, ma non è da escludere che verranno proposte soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente.

La necessità di cantieri sempre più organizzati

Ovviamente, per riuscire in tale ambizioso intento, sarà necessario riuscire a realizzare cantieri sempre più organizzati, in cui i compiti saranno divisi in maniera efficace, così da ridurre i tradizionali tempi previsti per l’edificazione e la costruzione di strutture. L’intento, come già ricordato, in precedenza sarà quello di sprecare meno energie e risorse.

Di fatto, ciò comporterà ancora di più la necessità di utilizzare macchinari di qualità, in grado di compiere i diversi lavori efficacemente e senza causare sospensioni o ritardi. Di certo, non potranno mancare gru, escavatori e pale meccaniche, e nemmeno macchine per il trasporto ed il sollevamento dei carichi e piattaforme aeree.

Che dire poi degli accessori per le macchine da cantiere? Sicuramente, verranno utilizzate benne per miniescavatori, in grado di sollevare detriti, rifiuti, terra, sabbia e quant’altro, ma anche pinze per la movimentazione di rottami. Con tutta probabilità, vista la richiesta di una sempre maggiore efficienza, emergeranno soprattutto le ditte in grado di assicurare prodotti destinati a durare nel tempo, ma soprattutto in grado di garantire performance elevate.

Il Building Information Modeling (BIM)

Uno strumento che si dice risulterà molto utile nel campo dell’edilizia, è il Building Information Modeling, che consentirà l’ottimizzazione della pianificazione, della realizzazione e della gestione di costruzioni, tramite l’impiego di un software appositamente studiato. Tale sistema, attraverso l’elaborazione dei dati raccolti, permetterà di visualizzare la costruzione come un modello tridimensionale e di simulare una serie di parametri, così da riuscire a migliorare la logistica e le tempistiche ed abbassare i costi previsti.

Tuttavia, tra i vantaggi del BIM, che è la vera espressione dell’edilizia del futuro, vi sarà anche la minimizzazione degli errori di progettazione, che spesso portano ad attuare sprechi e ad allungare i tempi di realizzazione degli edifici e delle costruzioni. Dunque, nulla verrà lasciato al caso, ma sarà tutto progettato nei minimi dettagli. Se le previsioni dovessero effettivamente rivelarsi corrette, probabilmente il futuro dell’uomo e dell’ambiente sarà migliore.

Pubblicato in Edilizia & Materiali