Che il mercato della bioedilizia sia in crescita si sa ormai da tempo: secondo le stime di FederlegnoArredo, il settore delle costruzioni in legno continua a registrare una crescita costante ed in controtendenza rispetto all’industria delle costruzioni in muratura tradizionale.

Un po’ per i numerosi vantaggi abitativi e un po’ per la velocità di costruzione e, soprattutto, per le ridotte bollette e spese di gestione, sempre più nuove abitazioni sono case in legno.
Non solo case…

Le tecnologie di per le costruzioni in legno, telaio e xlam, consentono oggi di realizzare in estrema velocità e precisione anche edifici multipiano ad altissima efficienza energetica.

È il caso, ad esempio, di una palazzina in legno realizzata da Novellocase:, azienda che produce case in legno prefabbricate con sede a Oggiona Santo Stefano (VA): si tratta di un condominio di 3 piani, 12 appartamenti, che ha ottenuto la certificazione CasaClima A+ Gold Regione Lombardia, la più alta delle classificazioni energetiche. Questo consente ai suoi inquilini di avere, ogni mese, di bassissime bollette per il riscaldamento.

Palazzine in legno nel Canton Ticino

E questo condominio in legno realizzato dall’azienda costruttrice Varesina certamente non costituisce un caso isolato: negli ultimi anni sono stati costruiti anche immobili residenziali in legno di grandi dimensioni anche a Milano, in Piemonte ed in Svizzera.

Per citare qualche esempio, nel solo Canton Ticino Novellocase ha realizzato una palazzina di 9 appartamenti a Lamone, mentre sono attualmente in costruzione un edificio da 10 appartamenti a Cureglia ed un imponente condominio di ben 32 appartamenti ecologici a Gudo in bioedilizia.


Entro il 2030 si assisterà ad una crescita del volume di produzione di edifici. Il settore delle costruzioni sarà messo di fronte ad una nuova sfida: andare sempre di più verso un'ottica di green building.

Secondo alcune stime, entro il 2030 si assisterà ad una crescita di circa l’85% del volume di produzione di edifici. L’edilizia del futuro punterà ad una maggiore sostenibilità, che potrà essere raggiunta anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale ed a macchinari sempre più avanzati ed efficienti.

L’obiettivo, sarà quello di arrivare a ridurre notevolmente i costi di costruzione e di gestione, i consumi energetici ed idrici, nonché le emissioni inquinati, che stanno mettendo profondamente a rischio la salute del pianeta e dell’uomo.

Per riuscire in tale intento si punterà tutto sulla modularità e sull’impiego della progettazione digitale, al fine di minimizzare gli errori e di operare in tempi brevi. Tra i materiali più gettonati per quanto riguarda le costruzioni, saranno, probabilmente, il legno e l’acciaio, ma non è da escludere che verranno proposte soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente.

La necessità di cantieri sempre più organizzati

Ovviamente, per riuscire in tale ambizioso intento, sarà necessario riuscire a realizzare cantieri sempre più organizzati, in cui i compiti saranno divisi in maniera efficace, così da ridurre i tradizionali tempi previsti per l’edificazione e la costruzione di strutture. L’intento, come già ricordato, in precedenza sarà quello di sprecare meno energie e risorse.

Di fatto, ciò comporterà ancora di più la necessità di utilizzare macchinari di qualità, in grado di compiere i diversi lavori efficacemente e senza causare sospensioni o ritardi. Di certo, non potranno mancare gru, escavatori e pale meccaniche, e nemmeno macchine per il trasporto ed il sollevamento dei carichi e piattaforme aeree.

Che dire poi degli accessori per le macchine da cantiere? Sicuramente, verranno utilizzate benne per miniescavatori, in grado di sollevare detriti, rifiuti, terra, sabbia e quant’altro, ma anche pinze per la movimentazione di rottami. Con tutta probabilità, vista la richiesta di una sempre maggiore efficienza, emergeranno soprattutto le ditte in grado di assicurare prodotti destinati a durare nel tempo, ma soprattutto in grado di garantire performance elevate.

Il Building Information Modeling (BIM)

Uno strumento che si dice risulterà molto utile nel campo dell’edilizia, è il Building Information Modeling, che consentirà l’ottimizzazione della pianificazione, della realizzazione e della gestione di costruzioni, tramite l’impiego di un software appositamente studiato. Tale sistema, attraverso l’elaborazione dei dati raccolti, permetterà di visualizzare la costruzione come un modello tridimensionale e di simulare una serie di parametri, così da riuscire a migliorare la logistica e le tempistiche ed abbassare i costi previsti.

Tuttavia, tra i vantaggi del BIM, che è la vera espressione dell’edilizia del futuro, vi sarà anche la minimizzazione degli errori di progettazione, che spesso portano ad attuare sprechi e ad allungare i tempi di realizzazione degli edifici e delle costruzioni. Dunque, nulla verrà lasciato al caso, ma sarà tutto progettato nei minimi dettagli. Se le previsioni dovessero effettivamente rivelarsi corrette, probabilmente il futuro dell’uomo e dell’ambiente sarà migliore.

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Lo studio Kias Architects firma Four Leaves Villa, un rifugio nel bosco che imita le forme del paesaggio, con una struttura leggera in vetro e legno, e un tetto dalle geometrie ardite

Incuneato tra le fronde setose di un bosco, nella zona di Karuizawa, a 150 km da Tokyo, c’è un rifugio mimetico che si piega e si allunga come una foglia ritorta. Da qui il nome con cui è stato battezzato: "Four Leaves Villa", una definizione che calza a pennello, ed evoca una piena e gioiosa simbiosi con la natura, lontano dal mondo.


È questo che cercano i fortunati proprietari di questa casa nel bosco, in fuga dalla città, quando vengono a trascorrere qualche giorno tra i monti con gli amici, ed è questo che lo studio Kias Architects, responsabile del progetto, si è impegnato a realizzare, modellando uno spazio fluido e organico, dalle geometrie inconsuete, che asseconda e fa proprio il superbo paesaggio circostante.

La casa giapponese contemporanea si estende su una superficie di 104 metri quadrati, e si compone di tre volumi interconnessi dalle forme snelle e pulite. Visti dall’alto sembrano pagine rigate, cadute disordinatamente tra i tronchi, posate appena sul terreno, senza quasi lasciare traccia. E in effetti la struttura in legno e vetro è così leggera e discreta che quasi scompare nell’intrico dei rami.

Per prima cosa, gli architetti hanno provveduto a orientare i singoli ambienti in modo che godessero della migliore esposizione possibile, in rapporto alla loro funzione. Così la zona giorno si affaccia a sud-est, verso il sole, che spande la sua luce calda e avvolgente sugli spazi destinati ad accogliere i momenti di convivialità. Al contrario, la zona notte si allinea sul lato ovest della casa, per appropriarsi dell’ombra proiettata dagli alberi, particolarmente folti in quel punto, e dunque perfetti per formare una cortina naturale, che fornisce intimità e riparo.

L'elemento più interessante del progetto è certamente il tetto in legno, una copertura scultorea, che passa da concava a convessa, imitando appunto il profilo sinuoso delle foglie e conferendo così alla casa il suo aspetto unico e peculiare. Per realizzarlo, gli architetti di Kias hanno utilizzato un rivestimento laminato dritto, dalle rigorose proporzioni matematiche, cui corrisponde un ritmico gioco di travi, lasciate esposte all’interno, per enfatizzare il tratto dinamico e deciso del design.

Il risultato è una mappa mutevole di ambienti in cui il soffitto si abbassa e si alza come un’onda, con il legno scuro a sottolinearne plasticamente il movimento, in contrasto con le pareti candide e i colori neutri degli arredi, che scelgono linee minimal ed essenziali, per non “profanare” la grazia geometrica dello spazio e non insidiare con inutili artifici l’armonioso dialogo tra interno ed esterno.

fonte: elledecor.com - www.kias.co.jp

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Si moltiplicano gli esempi di architettura sostenibile integrata ai contesti urbani

Non ci sono più scuse. Le tecniche per costruire nuovi edifici, ampliare le città, continuare ad evolvere dal punto di vista urbanistico smettendo di incidere negativamente sull’ambiente esistono, e offrono mille possibilità. Dagli edifici ‘verdi’ a quelli passivi, dalle strutture in legno a quelle che riutilizzano luoghi abbandonati, l’architettura urbana in chiave green propone tantissime soluzioni. E parliamo di tecniche che vanno ben oltre l’uso di fonti rinnovabili o di materiali riciclati.
L’architettura urbana pensa in verde

E’ divenuto così celebre che dalla sua versione originale italiana che è stato replicato a Losanna, Utrecht, Nanchino, Liuzhou e Parigi. Parliamo del Bosco Verticale, capolavoro di architettura urbana verde che Stefano Boeri ha concepito per Milano. Un edificio che si sviluppa in verticale con una fittissima coltre di vegetazione che lo avvolge. Alberi, arbusti, piante spuntano da terrazzi e scanalature, cambiando di stagione in stagione, diventando un nuovo polmone verde della città. Ma se vogliamo parlare di edifici letteralmente avvolti nel verde possiamo anche citare 88 Market Street di Singapore. Il nuovo progetto di Carlo Ratti (firma che sta dietro la progettazione del padiglione Hortus di F.I.C.O.) prevede di inserire un parco cittadino con un grattacielo, nella città-stato asiatica è tra le prime al mondo per edilizia che integra il verde con l’urbanistica. O ancora Mille Arbres, vera e propria ‘foresta’ parigina: un maxi edificio polifunzionale che ospita un enorme parco verde. Progettato da OXO Architectes e Sou Fujimoto Architects.
Poco consumo, molta efficienza

Ulteriore interpretazione eco dello sviluppo cittadino è quella degli edifici passivi. Ovvero che, grazie ai materiali altamente isolanti, l’esposizione studiata nei minimi dettagli, e una serie di soluzioni architettoniche, non hanno bisogno né di impianto di riscaldamento. Perché sono in grado di mantenere una temperatura interna costantemente piacevole. E’ specialmente nei Paesi nordici che l’architettura passiva sta facendo passi da gigante. A Vancouver è stato appena inaugurato The Heights, un condominio di 60.000 metri quadrati dalle performance energetiche elevatissime.

Inoltre, grande attenzione viene rivolta alle micro-case autosufficienti. Abitazioni piccolissime, il cui design permette di disporre di tutto il necessario. Autosufficienti, grazie a pannelli solari, turbine eoliche, impianti di riuso dell’acqua. E magari anche mobili. Come le Ecocapsule. Inoltre, il tema degli spazi ristretti si collega ad una nuovissima, innovativa soluzione architettonica che diversi studi stanno sperimentando. Si tratta delle case plug-in, prolungamenti di abitazioni già esistenti che si ‘attaccano’ alle facciate dei palazzi. In pratica l’edificio si espande senza alcuna necessità di nuovi cantieri, ma grazie a prefabbricati di design. Un esempio è quello di Plug-In City 75 di Studio Malka.

Altre soluzioni

Tra le soluzioni che più si stanno facendo largo nel mondo dell’architettura urbana c’è l’impiego (anzi, la riscoperta) del legno. Edifici realizzati con strutture lignee per garantire salubrità, resistenza, e minimo impatto ambientale. Ogni mese un edificio si propone come il ‘grattacielo in legno più alto del mondo’. Al momento sembra che quello di Tokyo, che vedrà la luce nel 2041, sia il progetto più ambizioso. Si chiama W350, misurerà 350 metri ed è un progetto di Sumitoro Forestry Co.

Non è da sottovalutare poi l’importanza della riconversione di edifici in disuso, specialmente quelli industriali. Che magari nella loro realizzazione originale non erano affatto ecologici. Ma il concetto di riutilizzarli, ‘riciclarli’ dona loro una nuova aura green. Particolarmente curioso Wunderland Kalkar, un parco di divertimenti tedesco realizzato nella sede di un’ex centrale nucleare.

Infine, una soluzione che vanta una incredibile rapidità di costruzione (e quindi un bassissimo impatto ambientale dovuto all’assenza di cantieri) e una grande possibilità di personalizzazione. Sono gli edifici modulari, prefabbricati che si assemblano in poche ore, dando vita ad abitazioni ad impatto zero. Modscape è una firma di architettura che esplora i confini dell’architettura modulare e produce eccellenti esempi di questa tecnica. Tra i più recenti, Project Franklinford, una villa completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.

fonte: stile.it

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Giovedì, 30 Novembre 2017 10:29

UBI finanzia le imprese delle filiera del legno

Nuova intesa da UBI Banca per il credito alla bioedilizia. L’istituto stringe un accordo con FederlegnoArredo per offrire nuovi finanziamenti, mutui e consulenza alle imprese della filiera del legno associate.

Il protocollo S.A.L.E.

Le imprese coinvolte nel progetto di UBI aderiscono al protocollo S.A.L.E. (Sistema Affidabilità Legno Edilizia), un sistema certificativo privato, promosso da FederlegnoArredo, condiviso con istituti di credito e assicurazioni a garanzia degli immobili in legno.
Un’intesa per la bioedilizia italiana

L’obiettivo del nuovo accordo è sostenere il comparto industriale di Assolegno, l’associazione di FederlegnoArredo, che rappresenta le industrie di prima lavorazione e costruzioni in legno. Ma la sfida è anche quella più ampia di sostenere il segmento della bioedilizia, un settore in crescita che rappresenta circa il 7% del mercato edile nazionale.

«I numeri della filiera del legno descrivono un settore in ripresa e presente in maniera significativa nelle regioni in cui UBI Banca è maggiormente radicata – spiega Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI Banca. La Lombardia, per esempio, dove la Banca è presente con una quota di mercato di oltre il 12%, è al primo posto in Italia con circa il 20% delle costruzioni realizzate in legno. Con questa iniziativa il nostro Gruppo punta a contribuire alla ripresa di tutta la filiera con soluzioni creditizie adeguate per l’acquirente finale di immobili in legno, i costruttori e i loro fornitori».

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Schüco Italia presenta la gamma di finestre, porte finestre e scorrevoli con finitura Schüco SmartWood, che permette di unire le performance e la qualità di un serramento in alluminio Schüco a tutto il calore e le emozioni del vero legno. 

Caldo, elegante, autentico: il legno è storicamente uno dei materiali più apprezzati nei progetti d’interni, in quanto manifestazione dell’intenso legame tra design e comfort abitativo. L’unicità di ogni singola venatura rende ogni ambiente ricercato e allo stesso tempo intimo, regalando atmosfere accoglienti e dal fascino senza tempo. Grazie a Schüco SmartWood, da oggi le qualità del legno si fondono con i vantaggi dalla tecnologia dei sistemi in alluminio più innovativi, a vantaggio non solo della sicurezza, ma anche e soprattutto del benessere delle persone.

La tecnologia

Sviluppata da Schüco Italia in esclusiva per il mercato italiano, molto sensibile alle tematiche inerenti il design e la bellezza, la linea di infissi in alluminio con finitura Schüco SmartWood risponde alla sempre più sentita esigenza di serramenti in sintonia con l’estetica dell’abitazione. La tecnologia SmartWood, infatti, permette di rivestire i profili interni degli infissi in alluminio in vero legno – disponibile in un’ampia gamma di colorazioni – contribuendo a definire la personalità dell’ambiente e mantenendo inalterate la qualità, le prestazioni tecniche e l’eleganza minimale tipiche di un infisso in alluminio Schüco. 

Il processo produttivo di Schüco SmartWood prevede l’ossidazione dei profili in alluminio, a cui segue l’applicazione del tranciato in legno DIrovere, la sua levigatura e il passaggio di più mani di trattamento e finitura superficiale. Lo spessore delle lamine di soli 6 decimi di millimetro consente di realizzare un elevato numero di profili contenendo in modo significativo la quantità necessaria di materia prima. Il prodotto finale è dunque altamente durevole (la resistenza del rivestimento in legno è stata testata con severe prove cicliche a temperature e umidità diverse), ma nello stesso tempo si distingue per l’elevata sostenibilità ambientale.

Tecnica ed estetica

Con Schüco SmartWood è possibile ottenere infissi dall’elevata leggerezza, durabilità, resistenza e sicurezza antieffrazione. A ciò si uniscono notevoli prestazioni in termini di isolamento termico e acustico, che assicurano un miglior comfort abitativo indipendentemente dalla temperatura esterna e dal luogo in cui l’edificio si trova. Dal punto di vista del design, la tecnologia SmartWood offre l’opportunità di valorizzare l’abitazione creando degli accostamenti cromatici con specifici elementi dell’arredo: è possibile infatti abbinare i profili dei serramenti al colore del pavimento in legno, a quello delle porte interne, alle boiserie o al proprio mobile preferito, dando vita a progetti di grande fascino anche in caso di ristrutturazione.

La gamma

I sistemi in alluminio selezionati per questa gamma di finiture sono le finestre e porte finestre a battente Schüco AWS 65/75 BS con anta a scomparsa, la famiglia di scorrevoli Schüco ASS 70.HI Design Edition con montante snello, gli scorrevoli panoramici Schüco ASS 77 PD e il nuovissimo sistema scorrevole Schüco ASE 67 PD, lanciato in fiera BAU (Monaco, 2017). Ciò che accomuna queste soluzioni sono le sezioni ridotte, che regalano sia un design estremamente sottile – in linea con le tendenze minimal contemporanee – sia una grande trasparenza e luminosità. Se all’interno infatti è visibile un profilo snello e pulito (senza cerniere in vista o altri elementi di disturbo estetico), all’esterno i telai degli infissi a battente possono scomparire nella muratura, per un effetto “tutto vetro” perfetto anche in edifici di elevato pregio storico-artistico.

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panaria logoIn un tempo in cui l’originalità è un bene raro, le idee più innovative nascono dalla mescolanza, l’unione, l’incrocio di realtà parallele. Questo è il principio che ha dato vita alla collezione Cross Wood, in cui la resistenza e la durevolezza della ceramica incontrano la bellezza primordiale ed il calore del legno. Il risultato è una fitta foresta in cui le varie fibre lignee si alternano, si amalgamano l’una con l’altra e, pezzo dopo pezzo, creano composizioni e contrasti cromatici sempre diversi. Scopri la gamma

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himacs yachtUna lunghezza di 23 m e un’atmosfera interna lussuosa, resa unica da un mix di stili in bilico tra il classico e il contemporaneo, con la netta predominanza del legno ma dettagli in acciaio, pelle e HI-MACS®MY Selena è il nuovo yacht progettato da Van der Valk – Continental Yachts e che nel 2015 ha trascorso la sua prima estate sulle acque dell’Adriatico.

Lo spazio interno, organizzato secondo le richieste dei committenti, completamente su misura, si sviluppa su due livelli: la timoneria, che comprende un salone con sala da pranzo, cucina, cambusa e sala comandi, e il ponte inferiore, con quattro cabine per gli ospiti (tre matrimoniali e una doppia), i rispettivi bagni privati e la cabina per l’equipaggio.

L’esterno, invece, oltre a riservare uno spazio al secondo timone, presenta una zona lounge sul ponte provvisorio, con un grande divano a ‘L’ e una zona living sulla prua, pensata per quattro persone.

HI-MACS®, usato prevalentemente per i bagni e la cucina, si è rivelato fondamentale: la Pietra Acrilica di Nuova Generazione è ricca di caratteristiche che hanno contribuito alla buona riuscita del progetto, non solo in termini di estetica, ma anche di funzionalità. Termoformabile, HI-MACS® può assumere potenzialmente qualunque forma le si voglia dare, mentre la sua superficie, che una volta trattata elimina alla vista i segni di giunzione, impedisce allo sporco di annidarsi, essendo priva di pori. HI-MACS® ha dunque permesso non solo di realizzare i bagni in diverse sfumature cromatiche (attingendo a ben quattro versioni della collezione Lucent, luminosa e originale), ma anche di dare l’impressione che tutti gli interni siano continui tra loro, ricavati da un unico grande pezzo: l’esempio migliore in questo caso è fornito dai lavabi, integrati perfettamente nel piano, senza alcuna interruzione.

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Giovedì, 09 Aprile 2015 00:00

Workshop con Gruppo Forest

forest legno

Workshop - Castel Madama (RM) , 18 aprile

L’esperienza e l’innovazione tecnologica di Forest al servizio di professionisti e privati, in una giornata interamente dedicata alla bioedilizia. Il nostro team di esperti sarà pronto a rispondere a tutte le tue domande e curiosità, per conoscere da vicino i vantaggi dell’edilizia in legno e offrire al tempo stesso soluzioni originali, efficaci e fortemente innovative.
Porta con te il tuo progetto: ad attenderti un omaggio su misura.
I nostri esperti saranno a tua completa disposizione per offrirti una consulenza dedicata.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

09.30 – 09.45 Benvenuto ai partecipanti e registrazione
09.45 – 11-15 Presentazione del Gruppo Forest e focus sulle tecniche costruttive e vantaggi della bioedilizia in legno
11.15 – 12.00 Raccolta dei progetti e consulenza dedicata
12.00 – 13.30 Visita ad una realizzazione in bioedilizia Forest
13.30 – 14.30 Buffet di ringraziamento

forest workshop

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Venerdì, 30 Gennaio 2015 00:00

Legno&Edilizia

legno edilizia logo itIl calendario della Fiera di Veronavede fra i suoi appuntamenti più importanti la prossima nona edizione di Legno&Edilizia, mostra internazionale sull’impiego del legno per le costruzioni edili. La biennale di quattro giorni si terrà nel febbraio 2015 in due padiglioni con 15.000 metri quadrati di superficie espositiva e circa 150 aziende italiane e straniere presenti. Dalle prime adesioni risultano presenze da Austria, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera. Per industrie e artigiani dell’edilizia, come per progettisti e imprese collegate, l’appuntamento veronese con i professionisti rappresenta un prezioso punto d’incontro con le offerte della produzione internazionale, utile a programmare gli acquisti di nuove tecnologie di lavorazione, di prodotti e sistemi. Il legno nell’edilizia, anche grazie allo sviluppo delle case ecologiche e delle scelte di risparmio energetico, è sempre più presente nelle costruzioni italiane; e a Veronafiere gli operatori professionali troveranno un’esposizione interamente dedicata a questo particolare comparto, da sempre molto florido nel nord Europa e nell’America del nord. A loro volta gli espositori sanno di trovare a Verona numerosi e attenti compratori: 20.000 i visitatori professionali presenti nell’edizione del 2013. Incontri tecnici, convegni, dimostrazioni pratiche delle macchine per la lavorazione del legno, saranno assieme alla mostra i punti di forza della manifestazione che conta sulla collaborazione scientifica di alcune Università. I settori merceologici di Legno&Edilizia contemplano 13 linee di prodotto: legnami e semilavorati, macchinari e utensili, strutture portanti, carpenteria, case in legno, pavimenti soffitti scale e rivestimenti, sistemi di sicurezza, coperture e tetti, infissi controtelai per porte, colle vernici e impregnanti, sistemi di fissaggio, studi di progettazione, import e distribuzione.

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