Martedì, 14 Gennaio 2020 16:50

URSA ti aspetta al KLIMAHOUSE 2020

URSA KlimahouseURSA Italia è lieta di invitarvi al KLIMAHOUSE, la fiera di riferimento a livello nazionale per il risparmio energetico in edilizia.

Vi accoglieremo presso il Padiglione AB stand A05/22 con le più innovative soluzioni di isolamento sostenibile.

L'evento sarà l'occasione per toccare con mano i nostri prodotti chiave: URSA XPS NVII, URSA MAIOR e URSA TERRA, da oggi ancora più sostenibili grazie a URSA BiOnic Performance.
Il massimo rapporto tra sostenibilità e tecnologia in termini prestazionali: resistenza a compressione; isolamento termico e isolamento acustico.

Anche quest'anno inoltre l'impegno di URSA sulla sostenibilità non si ferma qui: di fronte all'ingresso principale, e per il terzo anno consecutivo, ritroverete ISOLA URSA, il progetto culturale volto a promuovere la sostenibilità ambientale, verso i professionisti del settore e soprattutto verso le nuove generazioni.

URSA ti aspetta al KLIMAHOUSE 2020
KLIMAHOUSE, 22 - 25 Gennaio
Padiglione AB stand A05/22

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Giovedì, 28 Novembre 2019 21:22

URSA Italia adotta il proprio Modello 231

URSA modello 231

URSA Italia ha adottato il proprio Modello 231, un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo fondato sul Codice Etico del Gruppo XELLA, di cui URSA è parte, a garanzia dei propri obiettivi e principi aziendali sui temi di benessere, salute, sicurezza, qualità e legalità.

Tra i numerosi vantaggi che ne derivano per i dipendenti, per la Società e per tutti i nostri collaboratori e clienti:

  • Prevenzione del rischio di reati all’interno dell’impresa
  • Ottimizzazione dei flussi di informazione
  • Efficienza dei processi aziendali e miglioramento della governance
  • Monitoraggio continuo della conformità dell’impresa alla normativa di settore
  • Incremento del Rating di Legalità in tema di anticorruzione
  • Accesso a bandi, appalti e gare pubbliche che pongano l’adozione del modello come requisito
  • Raccolta e coordinamento delle procedure di controllo e certificazione in documentazioni unitarie e accessibili

Cliccando qui potrai accedere alla pagina dedicata, trovare tutte le informazioni di dettaglio e fare il download del nostro Modello 231 in formato pdf.

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Giovedì, 22 Agosto 2019 16:16

URSA XPS NVII tra prestazione e ricerca

URSA XPS

Le massime prestazioni sotto carico, nel tempo

Le tecnologie di produzione più avanzate, di cui si avvale l’impianto di polistirene estruso URSA di Bondeno (Ferrara), unitamente al know-how e alla costante attività di ricerca e sviluppo condotta da URSA Italia, consentono di produrre il pannello termoisolante URSA XPS NVII, il prodotto top di gamma in termini di resistenza a compressione (700 kPa) e di prestazioni meccaniche nel tempo, 100% made in Italy.

Grazie alla sua struttura cellulare, composta da quasi il 100% di celle chiuse, URSA XPS NVII:

  • È un ottimo isolante termico;
  • È estremamente resistente alla penetrazione di umidità;
  • Presenta una bassa permeabilità al vapore acqueo;
  • Mostra una altissima resistenza ai cicli di gelo-disgelo;
  • Ha comprovate prestazioni a lungo termine;
  • È resistente alla muffa e alla corrosione;
  • Mantiene costanti le proprie caratteristiche nel tempo.

Inoltre URSA XPS NVII è facile da applicare, è riciclabile, è totalmente esente da HBCD, CFC, HCFC e gas a effetto serra e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2.

Queste sono le principali peculiarità di questo materiale isolante e unita a queste non bisogna dimenticare l’elevata resistenza a compressione sia sul breve, ma cosa più importante, sul lungo periodo. Infatti nella prassi quotidiana, quando il progettista ha la necessità di garantire: buon isolamento termico e contemporaneamente un’ottima stabilità della pavimentazione sotto elevati carichi puntuali; la scelta non può che ricadere su un materiale isolante come URSA XPS NVII.

E’ stato questo uno dei temi  nella progettazione e poi nella realizzazione della Piazza Tre Torri di Citylife a Milano. La presenza sottostante la piazza, della linea metropolitana e della sua fermata, ha reso la stessa piazza anche una via d’uscita di sicurezza della metropolitana stessa in caso d’incendio. Questo ha fatto sì che oltre ad essere pedonale, la piazza Tre Torri diventasse, all’occorrenza, carrabile dai mezzi di primo soccorso dei Vigili del Fuoco per transitano e sosta sulla pavimentazione.

I carichi estremamente elevati, dati dal transito di tali mezzi, associati (per necessità di progetto) a ridotte altezze di massetto hanno indirizzato le scelte della progettazione ad optare per un isolante con altissime resistenze alla compressione. Per rendere l’idea il pannello URSA XPS NVII ha un valore di resistenza a compressione a lungo termine di 250 kPa (pari a circa 25.000 kg/m2) con una deformazione mai superiore al 2% dello spessore dopo 50 anni.

Sotto viene riportato lo schema funzionale, per meglio comprendere la distribuzione del carico puntuale che viene generato dall’impronta di una ruota (caso dell’autobotte dei VV.F.) e che ripartisce tramite il massetto i carichi al lembo superiore dello strato isolante.

URSA XPS schema
Fatto salvo quanto fin ora scritto, sono molteplici le applicazioni in cui si può impiegare URSA XPS NVII, esempi tipici sono: l’isolamento di platee di sottofondazione, nei sottofondi di pavimenti industriali, magazzini e magazzini refrigerati e nelle coperture carrabili/giardino. Ma inoltre può trovare impiego in altre applicazioni sotto carico, meno diffuse e meno conosciute (purtroppo, ndr), ma non per questo meno importanti. Ad esempio, le strutture per la viabilità destinata al traffico pesante sono maggiormente esposte al rischio di cedimenti o rigonfiamenti, e derivanti fratture, dovuti al gelo/disgelo. Predisporre uno strato isolante idoneo al di sotto della massicciata consente di mitigare gli sbalzi termici a carico di terreno e strutture ed, inoltre, di ridurre le vibrazioni date dal movimento dei mezzi, siano essi treni o autotreni, con ovvi benefici sia per quanto riguarda la durata e la manutenzione dei complessi assi viari, sia per quanto concerne il comfort acustico delle aree che su questi insistono.
Come le massicciate stradali e ferroviarie, anche le strutture per la manutenzione e l’atterraggio di velivoli beneficiano enormemente della progettazione e predisposizione di un idoneo strato isolante. Anche in questo caso, infatti, gli sbalzi termici a carico del terreno possono dare origine ad estesi ed onerosi, nonché scarsamente prevedibili e pericolosi, fenomeni di deformazione.

I pannelli URSA XPS NVII possono essere impiegati, infine, per applicazioni sotto campi sportivi, fornendo una base isolata per il layout di tappeti erbosi artificiali, piste di atletica, campi da gioco e piste su ghiaccio. Soprattutto per quanto riguarda quest’ultime, ricerche specifiche sull’argomento hanno dimostrato che una pista su ghiaccio correttamente isolata e progettata richiede un consumo energetico di appena il 7,6% rispetto alla richiesta energetica totale richiesta da una pista analoga non isolata.

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Insufflaggio Certificato

L’isolamento intercapedini tramite insufflaggio è una tecnica sempre più diffusa ed utilizzata.  Isolare la propria casa tramite insufflaggio porta una serie di vantaggi, che vanno da quelli economici all’efficacia e all’efficienza.

L’insufflaggio delle intercapedini è utilissimo per un certo tipo di edifici: parliamo di costruzioni realizzate dagli anni ’50 ai ’70. Le pareti di questi complessi residenziali, infatti, sono particolarmente sensibili alle basse temperature, in quanto presentano al loro interno una camera d’aria o intercapedine, ossia una cavità tra muro esterno e tamponatura interna.

È proprio questa cavità che l’insufflaggio dei muri si occupa di riempire, con l’obiettivo di ottenere un isolamento termico delle pareti capace di migliorare sensibilmente le prestazioni termiche delle abitazioni.

Come funziona l’insufflaggio?

Cosa fanno gli specialisti del settore per realizzare un miglioramento delle condizioni climatiche degli edifici?

Il metodo per l’insufflaggio di muri e pareti è molto semplice e consiste nel praticare dei fori nei muri e procedere a “soffiare” del materiale isolante al suo interno.

Le materie prime utilizzate al riempimento della parete sono diverse e spesso di origine naturale. Molto utilizzata è la lana di vetro, capace di colmare totalmente i vuoti presenti nelle pareti, evitando imperfetti riempimenti “a macchia di leopardo” che in presenza di corpi estranei quali tubature rischierebbero di compromettere il risultato finale.

Fra i principali vantaggi dell’insufflaggio di pareti e muri perimetrali, quindi, troviamo naturalmente benefici di ordine economico. Infatti, l’isolamento delle intercapedini risulta molto più conveniente rispetto ad altre alternative presenti sul mercato.

E’ una tecnica, che può essere realizzata senza comportare alcun disturbo per i residenti. Infatti, l’isolamento termico delle pareti è conseguito senza alcuna opera muraria, che potrebbe da un lato compromettere l’aspetto della facciata e dall’altro sporcare, arrecando disagi a chi non può per ovvie ragioni lasciare l’appartamento.

Si può lavorare benissimo sia dall’interno che dall’esterno degli edifici, nel pieno rispetto della privacy e della routine degli abitanti. Anche la velocità di realizzazione è indubbiamente uno dei plus che spingono molti consumatori a beneficiare dell’insufflaggio. A questo riguardo, basti pensare che i lavori per isolare l’intero perimetro di un appartamento di medie dimensioni vengono solitamente terminati nell’arco di una sola giornata, un vantaggio non indifferente, dato che spesso la maggior parte dei lavori di ristrutturazione si protraggono per settimane.

Se l’appartamento da insufflare si trova in un condominio, non è un problema perchè l’isolamento termico può avvenire su una singola unità abitativa.

Isolare la propria casa ricorrendo all’insufflaggio mette a disposizione una chance efficace ed economica per garantirsi un maggior tepore e comfort abitativo e per scongiurare le muffe e l’umidità che minacciano le case dai cosiddetti muri “a cassetta”.

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Edilizia antisismicaAzione sismica ridotta di oltre l’80% grazie a dispositivi di isolamento sismico molto deformabili in direzione orizzontale che, inseriti tra la parte in elevazione e la fondazione degli edifici, permettono di attutire notevolmente l’energia trasmessa dal terremoto alla struttura. “L’isolamento sismico è una delle tecnologie più avanzate per la protezione dai terremoti e si applica sia su edifici di nuova costruzione che su quelli esistenti”, spiega Paolo Clemente del Laboratorio ENEA Ingegneria sismica e prevenzione di rischi naturali a margine di un evento sulle tecnologie antisismiche nella storia delle costruzioni organizzato in collaborazione con INGV, CNR e Università del Molise. “Con l’inserimento di questi dispositivi alla base - prosegue il ricercatore - la struttura così isolata è in grado di sopportare l’azione sismica senza danneggiarsi e di garantire l’operatività anche in caso di terremoti violenti senza la necessità di interventi di riparazione”.

In particolare, ENEA e Politecnico di Torino hanno brevettato un sistema innovativo di isolamento sismico che punta a preservare gli edifici di particolare valore storico-artistico. “Questo sistema consente di isolare sismicamente la struttura al di sotto delle sue fondazioni, senza toccarla. Una caratteristica  particolarmente importante - sottolinea Clemente – che rende questa tecnologia adatta per la tutela del nostro patrimonio culturale dagli effetti disastrosi dei terremoti”.

L’idea di consentire all’edificio di muoversi rispetto al suolo era già stata studiata e applicata nell’antichità, come dimostrano tecniche di costruzione che hanno consentito di realizzare opere grandiose giunte fino ai nostri giorni. Nell’opera di Plinio il Vecchio ‘Naturalis Historia’, si racconta che il tempio di Diana a Efeso (VI sec a.C.) - una delle sette meraviglie del mondo antico - poggiava su uno strato di argilla mista a carbone e cenere. In questo modo, in caso di terremoto, l’azione sismica non veniva trasmessa integralmente all’edificio perché la struttura poteva subire movimenti orizzontali rispetto al suolo. La stessa tecnica era stata applicata anche in numerosi templi greci e nelle colonie greche del mar Nero e della Magna Grecia; i templi dorici di Paestum, ad esempio, poggiano su un sottile strato di sabbia che separa la fondazione dal suolo. Esempi sono presenti anche in America Latina, dove strutture complesse, fondate con tale tecnica, hanno resistito a forti terremoti nel corso dei secoli.

“Esempi come questo dimostrano che abbiamo molto da imparare dallo studio delle tecniche del passato, i cui principi oggi sono più facilmente applicabili grazie alla disponibilità di moderne tecnologie”, conclude Clemente.

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L’AZIENDA LEADER DELL’ISOLAMENTO TERMICO EDUCA AL RISPARMIO ENERGETICO

Ursa Isolamento TermicoA fine gennaio, nel contesto di Klimahouse, la Fiera dell’edilizia di Bolzano, URSA Italia ha sensibilizzato studenti e professionisti del settore sulle problematiche ambientali e i cambiamenti climatici. Nel suggestivo allestimento “Isola URSA” e in partnership con l’organizzazione di Klimahouse, l’azienda ha lanciato una nuova famiglia di prodotti per l’isolamento termico - URSA MAIOR - puntando però alla promozione della cultura della sostenibilità. All’inaugurazione le lodi del direttore generale della Fiera e un’ottima risposta dai partecipanti.

Bondeno, 29 gennaio 2018 – URSA Italia, azienda leader nel settore dell’isolamento termico, si è ripresentata, dopo circa otto anni, alla fiera internazionale per l’efficienza energetica ed il risanamento in edilizia di Bolzano – Klimahouse, investendo sulla promozione e sulla sensibilizzazione verso le problematiche legate ai cambiamenti climatici e al risparmio energetico. L’azienda ha scelto questa fiera come circostanza ideale per la presentazione di una nuova famiglia di prodotti isolanti ad alte prestazioni, denominata URSA MAIOR, ma ha voluto proporre una serie di eventi culturali che le ha permesso di distinguersi tra le imprese coinvolte in fiera, anche grazie all’allestimento in cui sono stati ospitati gli incontri.
A pochi metri dall’ingresso di Klimahouse, in stretta collaborazione con l’organizzazione generale della fiera, l’azienda ha allestito una struttura - dal grande impatto visivo e dal nome evocativo di “Isola URSA” - composta da tre cupole geodetiche, una delle quali adibita a spazio congressi della capienza di un centinaio di posti a sedere (Foto 1, Foto 2 e Foto 3). Durante l’inaugurazione della struttura, progressiva tappa dell’inaugurazione generale (Foto 4) della fiera, il Direttore Thomas Mur ha sottolineato il nobile intento educativo di questo progetto URSA Italia, spinta che ha determinato l’effettiva collaborazione di Klimahouse al progetto, concedendo lo spazio per l’allestimento e promuovendo gli eventi tramite i canali istituzionali della fiera. Il Direttore Generale di URSA Italia, Antonio Tenace, ha guardato con soddisfazione al progetto “Isola URSA”, segno che la filosofia che sottende URSA ha basi solide nel concetto di operare per il bene comune.

Dal 24 al 27 gennaio, URSA Italia ha coinvolto in particolar modo gli studenti degli istituti tecnici e universitari, i nuovi professionisti del domani: in prima e ultima giornata con la proiezione del documentario “Before the flood – Punto di non ritorno” (Foto 5) (della National Geographic, con Leonardo Di Caprio), sul riscaldamento globale e i suoi effetti sul Pianeta, introdotto, il 24, da Roberto Barbiero (Osservatorio Trentino sul Clima) con l’aggiornamento puntuale alla situazione contemporanea; il secondo giorno invece con una conferenza intitolata “Progettare la sostenibilità in edilizia”, allargata dalla sostenibilità ambientale, intesa come riduzione delle dispersioni dell’involucro, al più ampio concetto del termine “sostenibilità”: quella sociale, economica e del rispetto dei territori e dell’innovazione. Sono intervenuti gli architetti: Stefano Piraccini (Studio Piraccini), Marco Dell’Agli (Mario Cucinella Architects), Daniela Cardace e Cecilia Faccini (URSA Italia).
Il lancio dei nuovi prodotti, che ha interessato clienti, esperti e visitatori della fiera, è stato promosso dall’intervento del Direttore Tecnico di URSA Italia, Pasquale D’Andria, che, sul motto “per aspera ad astra” (= attraverso le asperità sino alle stelle) ha delineato le caratteristiche di URSA MAIOR (Foto 6); il termine evocativo della costellazione dell’Orsa Maggiore e del nome dell’azienda, sottolinea inoltre la qualità aggiunta dei nuovi prodotti per l’isolamento.

Nelle cupole, i numerosi visitatori hanno potuto assistere a video proiezioni o osservare, dagli speciali visori predisposti, il cielo stellato alla ricerca dell’Orsa Maggiore: un modo simbolico e divertente che insieme alle fiale di “polvere di stelle” (Foto 7) ha creato un’ambientazione emotivamente evocativa.

- URSA ed URSA Italia: i numeri

URSA: oltre 60 anni di tradizione ed esperienza; 50 mln/€ fatturato; più di 2.000 dipendenti; 13 siti produttivi; 9 nazioni strategiche; 40 mercati.

URSA Italia: vocazione internazionale per l’XPS 100% made in Italy. Con il suo nuovo polo produttivo di Bondeno (FE) − ricostruito integralmente dopo il sisma del 2012 e inaugurato a dicembre 2014 − URSA si avvale oggi in Italia di un impianto innovativo a due linee di estrusione, dotato delle migliori tecnologie disponibili per la produzione di polistirene estruso. Lo stabilimento italiano URSA risponde alla domanda di un mercato sempre più competitivo con processi evoluti e filiera rigorosamente controllata.
L’elevatissima capacità produttiva, sinonimo di efficienza impiantistica ed indice di obiettivi di successo, è anche fortemente orientata all’attenzione verso la sostenibilità, l’efficienza energetica, il rispetto dell’ambiente e l’aderenza alla realtà locale che ospita l’impianto.
Una sfida, quella del rilancio dello stabilimento italiano, che la multinazionale URSA ha vinto puntando sul radicamento e sull’integrazione nel tessuto economico e sociale ferrarese in cui è presente da quasi 15 anni.

- Concept “Isola URSA”

Le tre cupole geodetiche dell’allestimento Isola URSA hanno rappresentato una sorta di arcipelago in cui approfondire i temi della sostenibilità ambientale e riflettere sulle soluzioni per l’isolamento termico degli edifici; presenti schermi touch-screen, led wall e visori per la realtà virtuale.
Il termine “isola” è stato scelto per i molteplici rimandi di significato: dal latino in-sula, una terra emersa che si distingue; una meta ambita da chi vuole esplorare nuovi mondi; rinvia all’isola che non c’è raggiungibile prendendo la seconda stella a destra; è un imperativo che significa “isolare”: ad esempio gli immobili dal caldo o dal freddo; infine isola, non nel senso di creare distanza, ma aggregazione: catalizzare le risorse, gli interessi, le curiosità di tante persone per sensibilizzarle sulle problematiche ambientali, principalmente quelle riguardanti i cambiamenti climatici dovuti all’aumento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

- URSA MAIOR
Oggi, l’isolamento di domani.

Per aspera ad astra! Come dicevano gli antichi: attraverso le asperità, sino alle stelle!
Dopo un lungo, e faticoso, percorso di ricostruzione, non solo degli impianti di produzione, ma anche di tutta una varietà di certificati e documenti, che ha visto impegnata URSA Italia senza sosta dopo il drammatico terremoto del 2012, l’azienda è lieta di poter vantare il più innovativo stabilimento di produzione di materiali isolanti plastici d’Europa.
Lo stabilimento URSA di Bondeno possiede infatti le più avanzate tecnologie presenti sul mercato europeo ed è in grado di produrre oggi il più performante prodotto in schiuma plastica estrusa, URSA MAIOR (Foto 8).
Un pannello di nuova generazione 100% made in Italy, indicato per coibentazioni dove è richiesta un’alta resistenza termica in bassi spessori, contemporaneamente a un ottimo comportamento all’acqua ed elevata resistenza a compressione.
La raffinata composizione chimica e la trama estremamente regolare della sua struttura cellulare a celle chiuse, insieme allo straordinario mix di agenti espandenti messi a punto da URSA Italia, permettono infatti a URSA MAIOR di raggiungere un bassissimo valore di conduttività termica, 0,027 W/mK, e gli conferiscono altre importanti caratteristiche tecniche.
URSA MAIOR è infatti stabile all’acqua - anche nello stato di vapore – e all’aria, è resistente meccanicamente nel breve e lungo periodo e non subisce variazioni in termini dimensionali e di planarità; presenta inoltre un ottimo comportamento ai cicli di gelo e disgelo e può essere applicato in contesti dove si raggiungano temperature di esercizio anche elevate; presenta elevata resistenza meccanica sia sul breve che sul lungo periodo e mantiene costanti le proprie caratteristiche sia durante le fasi di stoccaggio che per tutto il suo ciclo di vita.
URSA MAIOR è inoltre imputrescibile e non è soggetto ad attacchi e deterioramento per causa di insetti e microorganismi.
URSA MAIOR è un prodotto riciclabile e non contiene o rilascia alcuna sostanza pericolosa per l’uomo o per l’ambiente. È totalmente esente da HBCD, CFC, HCFC e gas a effetto serra e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2.

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Giovedì, 25 Gennaio 2018 09:32

I portoni basculanti - Parte seconda


La scorsa settimana vi abbiamo raccontato i vantaggi e la genialità dei portoni sezionali. Eccoci ora pronti per i basculanti, la loro storia e peculiarità.

Un po’ di storia
I portoni basculanti sono stati introdotti sul mercato tra gli anni settanta e ottanta, come alternativa alle porte avvolgibili, considerate poco – o affatto – isolanti. Stava iniziando una vera rivoluzione.

I vantaggi
Così come i sezionali, anche i portoni basculanti di qualità offrono un buon livello di isolamento termico. Inoltre, grazie alla stabilità della struttura, rappresentano la soluzione ideale per le chiusure di grandi dimensioni. Essi non necessitano di guide a soffitto, poiché la loro movimentazione avviene su binari.

I portoni basculanti Breda
“Perché non impiegare l’esperienza nello sviluppo di portoni sezionali per creare dei basculanti di concezione avanzata?” È la domanda che si è posto il team del reparto Ricerca&Sviluppo Breda e alla quale ha risposto con Swing e Basculino, i due basculanti di casa Breda.
Esteticamente eleganti, tecnologicamente all’avanguardia, sicuri e altamente isolanti perché realizzati con pannelli coibentati, i portoni basculanti Breda racchiudono tutta la versatilità e la qualità all made in Italy del marchio Breda. Non solo: possono raggiungere i 2800 centimetri in larghezza per un’altezza che arriva anche a 3 metri e mezzo.

Che dire, quindi, se non che basculante o sezionale, un portone Breda è sempre la scelta migliore per il proprio box auto.

 

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