I processi innovativi digitali per le Costruzioni, saranno il tema centrale dell’ imperdibile giornata dedicata ai professionisti del comparto, organizzata dall’Università IUAV di Venezia e CSPFea.

L’evento si terrà venerdì 8 febbraio 2019 presso il Palazzo Badoer a Venezia, uno degli storici edifici dello IUAV, dalle ore 10.15 alle ore 16.30.

Il monitoraggio e la raccolta dei dati attraverso i SAPR (Droni), il BIM impiegato nella gestione dell’iter di progettazione, costruzione e manutenzione delle opere, la diffusione dell’automazione e robotica nei processi produttivi, sono solo alcuni degli strumenti tecnologici frutto della ricerca e dello sviluppo, che stanno segnando il cambiamento del settore secondario.

Le innovazioni, hanno rivoluzionato la nostra quotidianità e raggiunto tutti i settori. Tuttavia, gli investimenti nei processi innovativi digitali per le costruzioni, nella ricerca e sviluppo, negli anni passati sono stati minori rispetto a quelli di altri comparti, quali quello automobilistico e aerospaziale. Dal rapporto ANCE [2017], è emerso che nel decennio 2005-2014, tra i diversi settori dell’economia, le costruzioni hanno occupato l’ultimo posto, con il più basso grado di digitalizzazione ed una correlata decrescita nella produttività.

Seppure con ritardo, quello delle costruzioni sta adottando nuovi sistemi per la gestione dei processi, affinché la pianificazione del progetto risulti il meno possibile discordante con la realtà operativa.

È proprio grazie alle innovazioni, che le società di progettisti e di costruzioni sono riusciti a spingersi oltre, trovando soluzioni ottimali a problemi che senza l’aiuto della tecnologia, non si sarebbero potuti risolvere nei tempi e nei modi attuali. D’altronde, le grandi opere sono sempre più complesse, di dimensioni maggiori e le necessità crescenti di avere costruzioni efficienti ed eco sostenibili, rendono desueto il tradizionale modo di progettare e di pensare.

La valutazione del rischio sismico, idrogeologico e ambientale attraverso l’uso di software avanzati, consente di intervenire preventivamente. Il monitoraggio dello stato di conservazione degli edifici e delle infrastrutture esistenti, è un’altro campo dove l’indispensabile supporto dell’innovazione consente di raccogliere, quindi archiviare le informazioni necessarie per definire piani di manutenzione programmati.

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Martedì, 30 Gennaio 2018 16:23

La Scuola Innovativa di Renzo Piano

Il sogno diverrà realtà grazie ad uno stanziamento di ben 6.800.000 euro per la realizzazione del progetto di Scuola Innovativa dell'Arch. Renzo Piano

Queste le parole del Sindaco di Sora, Roberto De Donatis: «Care cittadine e cittadini, esco soddisfatto da Palazzo Giustiniani con una notizia che darà lustro alla nostra città proiettandola oltre i confini nazionali.

Il Senatore a vita Arch. Renzo Piano, che ha donato l’innovativo Progetto sperimentale di una scuola da realizzarsi a Sora, ha illustrato i particolari alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, del Capo di Gabinetto del MIUR D.ssa Sabrina Bono e della D.ssa Simona Montesarchio, a capo della Direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale, del Capo Dipartimento di Casa Italia Dott. Roberto Marino.

Il sogno diverrà quindi realtà grazie ad uno stanziamento di ben 6.800.000 euro: 5.800.000 euro saranno erogati da parte del MIUR e 1.000.000 euro da parte del Dipartimento di Casa Italia.

Alla presenza delle maggiori testate giornalistiche italiane, come il Sole 24ore, ed internazionali, tra le quali the New York Post, il progetto ha suscitato grande attenzione: per la qualità progettuale, per l’innovatività delle soluzioni tecniche oltre che per la trasparenza del procedimento che ha visto il coinvolgimento attivo della popolazione.

Un prototipo destinato ad influenzare le future modalità di progettare e vivere l’ambiente urbano, rispondendo con maggior sicurezza alle sfide che la fragilità del territorio ci impone di affrontare in maniera sistemica.

La città di Sora può guardare al futuro con maggior serenità, speranza ma sopratutto orgoglio di essere protagonista di un cambiamento di paradigma che fino a qualche anno fa sembrava solo un sogno.

Oggi si scrive un pezzo di storia, Sora c’è!»

Pubblicato in Architettura