L’andamento del fatturato del settore dei Servizi di Ingegneria e Architettura (SIA) è stato pubblicato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri.

Calo fatturatoLa previsione del Governo di una flessione del 13% degli investimenti nel 2020 porterebbe un decremento del fatturato del 19% per l’intero aggregato di professionisti dell’area tecnica, impegnati nel processo costruttivo (ingegneri, architetti, geologi, geometri, periti industriali) e oltre il 16% per Ingegneri e architetti.
 
Infatti, per i soli ingegneri e architetti si tratterebbe di una riduzione del volume d’affari di almeno 1,2 miliardi di euro rispetto a quanto registrato nel 2019, mentre per il comparto SIA allargato (comprensivo dei diversi professionisti tecnici) la perdita rispetto all’anno precedente sarebbe di oltre 1,8 miliardi di euro.
 
Il 2021 prospetta una ripresa
Se si confermassero le stime riguardanti la crescita degli investimenti in costruzioni tra l’8% ed il 10%, il fatturato degli ingegneri e architetti potrebbe registrare nel nuovo anno un incremento del 10,7%, che per il comparto SIA allargato arriverebbe al 12,3%.
 
Le stime elaborate su un modello di simulazione, con dati a livello nazionale, sono comprovate dai risultati di un’indagine condotta nel mese di ottobre 2020 dal Centro Studi CNI su un campione di oltre 12.500 ingegneri iscritti all’Albo professionale. Queste previsioni si allineano alle stime realizzate con altri metodi di analisi.
 
Nel 2020 ci sono stati professionisti per i quali il fatturato è aumentato rispetto al 2019. Qusti rappresentano il 15% rispetto al 66% dei professionisti che hanno registrato un calo del fatturato.

Il Presidente del CNI, Armando Zambrano, in una dichiarazione afferma che “ Il settore dell’ingegneria potrà essere nel 2021 uno dei motori della ripresa solo a condizione che la classe politica comprenda che il Paese deve modernizzarsi realmente”.
Riguardo i Superbonus 110%, afferma che "avrebbero dovuto innescare un ciclo espansivo già alla fine del 2020 ma, a nostro avviso, per ora si è visto veramente poco, complici regole e procedure troppo complesse" mentre riguardo il Recovery Plan "il dibattito eccessivamente lungo e confuso su come utilizzare queste risorse depone già male; strumenti di politica economica sono diventati oggetto di confronto e di contrasto tra forze politiche, un confronto e uno scontro che in questo momento il Paese non può permettersi. Il CNI ha attivato una interlocuzione continua con il Governo sugli aspetti più tecnici dei nuovi incentivi alla crescita. Attendiamo ancora risposte".
 
Il sondaggio mette in evidenza come per più di un professionista su tre i nuovi Superbonus al 110% (ecobonus e sismabonus con detrazioni fiscali al 110%) possano rappresentare uno degli strumenti per ripartire nel 2021, recuperando gran parte di quanto perso nel 2020.
 
“Le stime inducono a tre riflessioni: - dichiara il Presidente del Centro Studi del CNI, Giuseppe Margiotta - la prima è che il comparto dell’ingegneria potrà contribuire in modo considerevole alla ripersa solo se nei prossimi mesi il Governo attuerà un vero piano di semplificazione delle procedure e delle regole più volte annunciato”.
 
“In secondo luogo, vanno riviste le regole e gli strumenti di tutela del lavoro autonomo ed in particolare di chi opera in un sistema ordinistico. Ricordiamo che nella fase più acuta della crisi i professionisti iscritti alle casse private di previdenza hanno goduto di misure di sostegno infinitamente più contenute rispetto a quelli di altri lavoratori autonomi (partite Iva, artigiani e commercianti)”.
 
“Il terzo aspetto è che questa crisi ha fatto capire che gli studi professionali hanno bisogno di un rafforzamento organizzativo rilevante e hanno necessità di acquisire una nuova visione del mercato ed una capacità di fare rete e sistema, oggi ancora tutta da sviluppare”.
 
Infine dall’indagine emerge come alcuni strumenti attivati nel pieno della crisi per sostenere le attività dei professionisti, come il prestito a tasso zero proposto da Inarcassa e il prestito fino a 30.000 euro garantito dal Fondo di Garanzia PMI, abbiano avuto una efficacia limitata: l'8% degli ingegneri non è riuscita ad accedervi per interruzione del servizio e solo il 4% ha fatto richiesta del prestito proposto da Inarcassa.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

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In audizione sul Recovery Fund, la ministra Dadone ha proposto, come obiettivo per la Pubblica Amministrazione, la sua reingegnerizzazione e di renderla più efficiente investendo sul capitale umano, soprattutto con l’assunzione di tecnici, e sulla digitalizzazione.

Ministro DadonePer fare ciò la ministra afferma che è necessario attuare un maxi-piano di assunzioni per far fronte alle uscite dovute al pensionamento con Quota 100, prediligendo ingegneri, geologi, architetti, oltre ai giuristi.
Servono, inoltre, secondo Dadone, anche figure con competenze tecniche per la gestione finanziaria dei fondi comunitari che vadano oltre le semplici competenze amministrative.
Una delle strategie per investire sulle competenze e sul capitale umano della Pubblica Amministrazione, è la cooperazione con le Università. Questa collaborazione ha l'obiettivo di orientare gli studenti universitari meritevoli alla scelta consapevole di una carriera nel pubblico impiego.
Secondo Dadone, attraverso le Università la Pubblica Amministrazione deve diventare un'attrattiva per i giovani. Ad oggi, invece, poco più del 2% dei dipendenti pubblici ha meno di 34 anni.
La ministra afferma che questo piano di nuove assunzioni potrebbe costare all'incirca 3 miliardi di euro in 5 anni, ma una volta a regime consentirebbe la velocizzazione di tutti i procedimenti.
Durante il lockdown in questi mesi di emergenza Covid-19 è emersa l'importanza del decentramento e del lavoro agile tramite smart working. Infatti,per la Dadone è proprio su questo che deve puntare la Pubblica Amministrazione per il suo efficientamento. È necessario dunque creare dei poli decentrati, da utilizzare sia per lo svolgimento delle procedure concorsuali sia come spazi di coworking e formazione per i dipendenti pubblici. Per queste strutture inoltre, si potranno utilizzare immobili confiscati alla criminalità o edifici dismessi o abbandonati da riqualificare.
Per facilitare lo smartworking i dipendenti potrebbero essere dotati di computer portatili e le attività progettate in modo funzionale, con dati e documenti digitali, videoconferenze e assistenti virtuali. In questo modo cambierebbero le modalità di lavoro diventando più flessibile. Ciò sarebbe possibile con un investimento di circa 4 miliardi di euro in 5 anni.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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BASF

Il webinar gratuito approfondisce, grazie anche a case history applicate al cantiere, le principali proprietà del supporto in termini di resistenza a compressione e flessione, planarità, umidità residua prima di procedere alla realizzazione del rivestimento

Lunedì 14 settembre, dalle 17:00 alle 19:00
2 CFP per ingegneri - Piattaforma utilizzata BigMarker

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Il seminario online - realizzato dal Collegio degli ingegneri e architetti di Milano in collaborazione con BASF - si pone come obiettivo quello di fornire le conoscenze di base per la realizzazione di qualsiasi tipologia costruttiva di massetto: non aderenti (desolidarizzati o flottanti), galleggianti, aderenti o inglobanti un sistema di riscaldamento/raffrescamento.
I massetti di supporto costituiscono un elemento costruttivo di fondamentale importanza nella realizzazione di pavimentazioni interne ed esterne rivestite con piastrelle di ceramica, lastre in materiale lapideo, parquet di legno, rivestimenti resinosi o resilienti.

Le proprietà del massetto, inoltre, sono strettamente correlate al tipo di rivestimento. Pertanto, il webinar ha come obiettivo quello di indicare le principali proprietà del supporto in termini di resistenza a compressione e flessione, di planarità, di umidità residua prima di procedere alla realizzazione del rivestimento.

Queste indicazioni vengono, inoltre, specializzate anche in relazione alla destinazione d’uso e, quindi, ai carichi cui la pavimentazione sarà assoggettata in servizio. Le specifiche relative alle proprietà dei massetti terranno in debito conto delle normative nazionali ed europee di riferimento oltre che dei documenti di comprovata validità e dei codici di buona pratica disponibili sull’argomento.

Particolare attenzione verrà posta nella presentazione degli argomenti alle problematiche connesse con le lavorazioni di cantiere e, quindi, alle condizioni climatiche esistenti al momento della realizzazione dei massetti in periodi sia caldi che freddi.
Il seminario, infine, vuole anche fornire i principali suggerimenti per poter ridurre al minimo il rischio di fessurazione e imbarcamenti tipico di questi elementi.

Casi reali applicati in cantiere
Le tematiche sopra menzionate verranno trattate nello specifico dal Prof. Luigi Coppola (Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate – DISA – dell’Università degli Studi di Bergamo) nella sua relazione introduttiva.

Seguirà l’intervento dell'Ing. Angela Mazzei (BASF) che attraverso l’analisi e la presentazione di alcuni case history, dimostrerà come le indicazioni suggerite nella prima parte del seminario possano essere concretamente applicate in cantiere alle situazioni reali facendo ricorso all’impiego di conglomerati cementizi autolivellanti.


PROGRAMMA

17:00 - Saluti di benvenuto e presentazione del seminario
17:05 - Prof. Luigi Coppola: “Il progetto, i materiali e le procedure per la realizzazione di massetti funzionali e durevoli”
18:30 - Ing. Angela Mazzei: “La realizzazione di massetti con conglomerati cementizi autolivellanti. Presentazione di alcuni case history”


Docenze qualificate

Prof. Luigi Coppola
Professore presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate – DISA – dell’Università degli Studi di Bergamo

Ing. Angela Mazzei
Area manager presso BASF CC ITALIA

INFO E ISCRIZIONI
https://bit.ly/2QGfhXH


Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’organizzatore alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Covid

Comitato Nazionale dei Delegati approva investimento 100 mln

Santoro: “un primo successo per guardare al futuro”

Con una larghissima maggioranza, il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa, nella seduta dell’11-12 maggio 2020, ha varato l’impiego dello stanziamento di 100 milioni di euro, derivante dalla variazione al bilancio di previsione 2020 per le iniziative di sostegno agli architetti e ingegneri iscritti, danneggiati dall'emergenza Coronavirus.

“E’ un primo successo – dichiara il presidente Giuseppe Santoro – che ci consente di tornare a guardare al futuro con maggior fiducia. Ancora una volta la nostra Assemblea ha dimostrato coesione, unità d’intenti e senso di responsabilità. Ora la parola spetta ai ministeri vigilanti. Un pronunciamento cruciale - sottolinea Santoro - per dare corso ai finanziamenti e alle molte altre forme di assistenza previste a favore degli associati. Auspico una valutazione favorevole - conclude - che potrà viaggiare di pari passo con le prossime misure del Governo per far ripartire il mercato del lavoro ed il Paese”.

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Equo compensoLo scopo della L.R. Marche 38/2019 è garantire per i liberi professionisti un equo compenso proporzionato alla quantità, qualità e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione resa, ma anche rispetto ai parametri applicabili alla professione svolta nello specifico.

È stata pubblicata nel BURM 28/11/2019, n. 93 la L.R. Marche 18/11/2019, n. 38 che attribuisce alle istituzioni regionali e alla Pubblica amministrazione il compito di perseguire la finalità di promuovere e valorizzare le attività professionali, anche attraverso il riconoscimento ad un equo compenso.

Il compenso dovrà necessariamente essere proporzionato alla quantità, alla qualità, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione resa, oltre che conforme ai parametri applicabili alla specifica professione, così come stabilito anche dal legislatore nazionale.
Gli stessi parametri dovranno essere utilizzati, quale criterio o base di riferimento, ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara e nei contratti di incarico professionale non dovranno essere inserite clausole vessatorie.

MISURE PREVISTE - La legge prevede che entro il 31 marzo di ogni anno la Giunta regionale dovrà sottoporre all’Assemblea legislativa una relazione che ricomprenda i risultati dell’attività di monitoraggio. Viene previsto, inoltre, che la Regione promuova l’adozione da parte degli Enti locali di misure atte a garantire quanto stabilito dall’intervento legislativo in questione.

 



Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

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Legge di Bilancio 2020Fondazione Inarcassa segue con molta attenzione i lavori parlamentari al disegno di legge di Bilancio 2020, atteso in Aula al Senato il prossimo 3 dicembre, dopo l’esame in commissione Bilancio in sede referente, in prima lettura.
Il testo, che dovrà essere approvato in via definitiva entro il prossimo 31 dicembre, presenta alcune indicazioni sulle quali Fondazione rinnova, come ogni anno, l’obiettivo a far pervenire all’attenzione del legislatore le proprie osservazioni, nell’interesse esclusivo della categoria degli architetti e ingegneri liberi professionisti.
Il disegno di legge di Bilancio 2020 presenta, infatti, delle opportunità che auspichiamo il legislatore possa cogliere al fine di rendere più concreti taluni strumenti di agevolazione fiscale che consentono di mettere in sicurezza il nostro patrimonio immobiliare.
Il sisma bonus è lo strumento al quale Fondazione guarda con più attenzione. Siamo certi che il sisma bonus, se migliorato ed esteso, possa diventare un efficace strumento di prevenzione del rischio sismico riducendo gli oneri a carico del contribuente.
L’attenzione è puntata sugli articoli 19 e 25 del disegno di legge Bilancio 2020.
Sull’articolo 19, rubricato “Proroga della detrazione per le spese di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia”, che fa slittare al 31 dicembre 2020 la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali per gli interventi di miglioramento energetico e recupero del patrimonio edilizio, la Fondazione osserva che è opportuno estendere la norma e prevedere che anche per coloro che intendano far eseguire interventi di classificazione e verifica sismica è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali. La proposta di Fondazione consente, dunque, di accedere alle detrazioni fiscali, pari all’80 per cento, entro un limite di 100 milioni di euro, derivanti dal cosiddetto “sisma bonus”, anche nel caso di interventi preliminari, quali la classificazione e verifica sismica sugli immobili, a prescindere che si dia seguito all’esecuzione dei lavori. Infatti, le attività relative alla classificazione e verifica sismica degli immobili consentono di accertare le condizioni strutturali degli stessi e mappare lo stato del patrimonio immobiliare. Un risultato di grande portata in termini di sicurezza immobiliare che però rischia di essere frenato dai costi interamente a carico del contribuente, secondo la normativa vigente. La proposta di Fondazione, invece, consente ai cittadini di mettere in sicurezza la propria abitazione partendo già dalle attività preliminari, classificazione e verifica sismica, e, allo stesso tempo, accedere ai benefici fiscali del sisma bonus.
L’art. 25 del disegno di legge Bilancio 2020, il c.d. “bonus facciate”, intervenendo sull’art. 16 del dl n. 63 del 2013, consente di accedere alla detrazione fiscale, prevista ad oggi per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, fino al 90% per le spese sostenute nel 2020 relative ad interventi edilizi, anche di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici. Anche in questo caso, la proposta di Fondazione è chiara. E’ opportuno, infatti, procedere in analogia con quanto già ad oggi previsto efficienza energetica e antisismici, e, quindi, riconoscere ai soggetti aventi diritto alle detrazioni oggetto della disposizione la facoltà di optare per uno sconto in fattura da parte del fornitore che effettua l’intervento, prevedendo che quest’ultimo venga poi rimborsato co<n un credito d’imposta da utilizzare in compensazione.

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Diritto UELa Corte di giustizia UE, con la sentenza del 04/07/2019, causa C-377/17, si pronuncia in merito alla fissazione delle tariffe minime e massime per gli onorari degli ingegneri e architetti.

Secondo i giudici europei il mantenimento delle tariffe obbligatorie per i servizi di progettazione degli architetti e degli ingegneri da parte della Germania costituisce violazione degli obblighi derivanti dalla Direttiva 2006/123/CE (recepita in Italia dal D. Leg.vo 26/03/2010, n. 59) relativa ai servizi nel mercato interno.

La Corte di giustizia è giunta a tale decisione sulla base della considerazione che la fissazione di tariffe minime e massime per i servizi di progettazione degli architetti e degli ingegneri non è idonea da sola a raggiungere l’obiettivo consistente nel garantire un elevato livello di qualità delle prestazioni di progettazione ed assicurare un’adeguata tutela dei consumatori. La possibilità di fissazione di tariffe obbligatorie potrebbe essere consentita, secondo la Corte, solo nell’ambito di un sistema di norme che garantisca la realizzazione del suddetto obiettivo in modo “coerente e sistematico” e che riguardi anche l’esercizio delle suddette prestazioni.

Nella fattispecie la normativa tedesca è stata considerata “non coerente” in quanto, da un lato prevede tariffe obbligatorie e dall’altro non riserva le attività di progettazione a persone che svolgono un’attività regolamentata, consentendo lo svolgimento di prestazioni anche da parte di soggetti che non hanno dimostrato la loro idoneità professionale a tale scopo.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

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Bando di concorso dell'Agenzia dell'Entrate per assumere a tempo indeterminato 120 persone per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario tecnico.

I funzionari selezionati saranno destinati agli uffici dell’Agenzia delle Entrate per le attività relative ai servizi catastali, cartografici, estimativi e dell’osservatorio del mercato immobiliare. Bisogna inviare le domande di partecipazione al bando di selezione entro le 23:59 del 17 maggio 2018.
Sono ammessi 120 tra ingegneri e architetti e i concorsi sono due: uno per 2 posti in Valle d’Aosta, l’altro per 118 posti nelle altre Regioni.

Alla procedura può partecipare chi è in possesso dei seguenti requisiti:

1) diploma di laurea (DL) in ingegneria o architettura o diplomi di laurea equipollenti per legge, oppure laurea specialistica (LS) o laurea magistrale (LM) equiparate, conseguiti presso un’università o un altro istituto universitario statale o legalmente riconosciuto.
– oppure titolo di studio conseguito all’estero o di titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente a una delle lauree sopra indicate per la partecipazione ai concorsi pubblici secondo la vigente normativa;
– oppure possono partecipare quelli per i quali la procedura per il riconoscimento della suddetta laurea equipollente sia in corso, purché dimostrino di aver presentato la relativa richiesta, ai sensi delle disposizioni vigenti in materia, entro il termine ultimo di presentazione della domanda di partecipazione al presente concorso;
2) iscrizione alla sezione A dell’Albo di ingegnere o di architetto;
3) cittadinanza italiana;
4) posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari;
5) godimento dei diritti politici e civili;
6) idoneità fisica all’impiego.

Prove selettive

La procedura di selezione prevede una prova oggettiva attitudinale, una prova oggettiva tecnico-professionale e un tirocinio teorico-pratico integrato da una prova finale orale.

Dove sono i posti disponibili?

Il numero dei posti è così ripartito tra le Regioni italiane e le Direzioni Centrali Servizi:
– Abruzzo, n. 5 posti;
– Basilicata, n. 2 posti;
– Calabria, n. 4 posti;
– Campania, n. 1 posto;
– Emilia Romagna, n. 12 posti;
– Friuli Venezia Giulia, n. 4 posti;
– Lazio, n. 4 posti;
– Liguria, n. 2 posti;
– Lombardia, n. 26 posti;
– Marche, n. 3 posti;
– Molise, n. 3 posti;
– Piemonte, n. 15 posti;
– Puglia, n. 1 posto;
– Sardegna, n. 6 posti;
– Sicilia, n. 3 posti;
– Toscana, n. 8 posti;
– Trento, n. 1 posto;
– Umbria, n. 2 posti;
– Veneto, n. 12 posti;
– Direzione Centrale Servizi estimativi e Osservatorio mercato immobiliare, n. 2 posti;
– Direzione Centrale Servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare, n. 2 posti.

Concorso Agenzia delle Entrate: come fare domanda

Le domande potranno essere compilate e inviate a partire dal 17 aprile 2018 entro le ore 23:59 del 17 maggio 2018 attraverso www.2ftao.it (per la Valle d’Aosta) e www.118ft.it (per le altre Regioni).

 

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(Ansa) ROMA - Cercasi laureati, in particolare economisti, formatori, ingegneri elettrotecnici e matematici, ma anche traduttori ed interpreti non sono facili da trovare, nonostante la conoscenza delle lingue sia ormai un requisito indispensabile per trovare lavoro. Arriva il borsino dei titoli di studio più gettonati e a dirlo sono quasi 83 mila imprese private di industria e servizi, il campione intervistato nell'analisi del sistema informativo Excelsior-Unioncamere con Anpal, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, sulle previsioni di assunzione tra luglio e settembre 2017. Il tutto per un totale di quasi 970 mila unità.

La laurea è richiesta per il 12,3% dei 969 mila posti di lavoro previsti nel trimestre, in particolare in Lombardia, ma la 'caccia' al titolo giusto è dura per il 34,4% delle posizioni sia per mancanza di candidature (17,8%) che per la loro inadeguatezza (14,8%). Meno ardua, invece, la ricerca tra i diplomati (19,3%), ai quali sono riservate il 36% delle entrate, con punte di complessità per gli indirizzi di produzione industriale e artigianale (45,1%), informatico e telecomunicazioni (44,9%).

L'esperienza, secondo l'analisi, è spesso un fattore discriminanteper la ricerca del candidati, in particolare per i laureati ai quali viene richiesta nel 79,6% dei casi, contro una media del 67%. Ma a fare la differenza nella scelta sono anche le competenze maturate dal candidato. A 4 laureati su 5 viene richiesto l'utilizzo di tecnologie e strumenti internet e a 1 su 2 l'applicazione di soluzioni creative e innovative. Per questo tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro che possano fornire ai giovani le giuste attitudini, spiega l'analisi, costituiscono uno strumento strategico per andare incontro alle esigenze delle aziende.

Entrando nel dettaglio della ricerca, le imprese denunciano di faticare a trovare 1 laureato su 2 in indirizzo linguistico (69,9% la difficoltà di reperimento), in ingegneria elettronica e dell'informazione (58,7%) e ingegneria industriale (50,2%), non va meglio la caccia ai matematici (40,9%9. Tra i profili tecnici di non facile reperimento ci sono i diplomati in costruzioni, ambiente e territorio (34,0%), in meccanica (29,6%) e in elettronica ed elettrotecnica (30,6%), ma anche i qualificati specializzati in impianti termoidraulici ad indirizzo elettrico e meccanico.
Tra i titoli di studio con più chance di lavoro ci sono anche i laureati in indirizzo sanitario e paramedico (9.140) e ingegneri industriali (8.550 le entrate previste). Tra i diplomati, invece, quelli che hanno seguito l'indirizzo amministrativo, finanza e marketing (60 mila), meccanico e meccatronica (32.570) e turismo enogastronomia e ospitalità (27.030). Ristorazione (59.580), meccanica (34.940) e benessere (30.830) sono le qualifiche professionali più richieste dalle aziende. Quanto alla mappa geografica della assunzioni previste, secondo l'analisi, a puntare maggiormente sui laureati in termini relativi sono le aziende lombarde (17,6% delle entrate programmate contro una media nazionale del 12,3%), seguite da quelle piemontesi (14,6%) e quelle laziali (14,5%). Fanno invece maggiormente leva sulle figure con qualifiche professionali le aziende della Liguria (41,5% contro la media del 22,4%), quelle del Trentino Alto Adige (40,4%) e della Valle d'Aosta.

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Consiglio Nazionale degli Ingegneri 300x199Il conto alla rovescia per le elezioni dell’Ordine degli Ingegneri di Roma ha appena fatto scoccare le prime ore e già si preannuncia interessante la campagna elettorale per attirare il voto dei circa 23.000 ingegneri romani iscritti all’albo.

L’iter delle elezioni è lungo e farraginoso. Comincerà nella seconda settimana di gennaio, con la presentazione delle candidature, per concludersi presumibilmente per metà febbraio con l’ultima tornata di elezioni.

Sono tre, al momento, le fazioni che si daranno “battaglia” a colpi di proposte e promesse e la più attiva in questa fase sembra essere “Rinnovamento”, il neonato comitato elettorale che mira a portare i suoi 15 consiglieri e il proprio presidente sugli scranni più alti dell’Ordine romano.

“Il nostro obiettivo – spiega Luigi Rossi, Presidente dell’Associazione Ingegneri Romani, anima del comitato ‘Rinnovamento’ – è quello di convincere più elettori possibile a sposare la nostra causa. La percentuale di votanti, infatti, è molto bassa (circa il 20%) rispetto al potenziale. Ma certamente vogliamo far convergere su di noi anche il consenso del nucleo storico degli elettori nei confronti dei quali nutriamo importanti aspettative”.

Non è la prima volta che ‘Ingegneri Romani’ si presenta con un proprio programma alle elezioni e questa volta può contare anche sull’apporto di Mario Leonardi, Presidente dell’Associazione “Circolo degli Ingegneri”.

“Il 14 novembre scorso – spiega Leonardi – si sono svolte le elezioni del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che ancora una volta non hanno un rappresentante ‘romano’. Un fatto grave se si considera che l'Ordine di Roma è il più grande in Europa ma non ha un interlocutore diretto con il mondo della politica che è demandata al CNI. “Rinnovamento” ha tra i suoi obiettivi anche quello di colmare questa inaccettabile lacuna”.

Il nome del comitato elettorale, “Rinnovamento”, non lascia dubbi sulle intenzioni e sul manifesto del movimento.

“Vogliamo rinnovare le cariche della nostra importante istituzione – aggiunge Luigi Rossi – mettendo in atto un programma i cui dettagli cominceremo a prospettare attraverso una serie di incontri formali e informali miranti a fare squadra e ad acquisire più consensi possibili. Per l’occasione ci siamo dotati di un nuovo sito web http://www.rinnovamento.org sul quale si possono trovare tutte le informazioni necessarie per conoscere al meglio le iniziative e le dinamiche del movimento”.

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