Venerdì, 01 Maggio 2020 12:08

Opera Smart di AGB

AGB OpenSmart

Dal 1947, AGB offre a produttori di tutto il mondo le soluzioni più adatte per la movimentazione ed il bloccaggio di serramenti interni ed esterni di grande qualità, destinati a durare nel tempo.

AGB continua la promozione del progetto Opera Smart: una gamma completa di serrature ed accessori per porte da hotel che coniuga design, funzionalità tecnologiche, semplicità di gestione e d’installazione.
 
Le serrature Opera Smart garantiscono alla porta da hotel prestazioni di sicurezza, isolamento acustico e design senza precedenti.
Il sistema Twin Lock permette la chiusura automatica del catenaccio proteggendo la camera dai tentativi di effrazione. L’isolamento acustico è garantito da una chiusura sempre precisa e in grado di mandare in pressione le guarnizioni della porta.
Dal punto di vista del design, con Opera Smart si è liberi di scegliere una maniglia di qualsiasi marca e finitura.
Il risultato è una porta con una marcia in più nel design e nell’innovazione, il biglietto da visita perfetto per l’ingresso in camera degli ospiti più esigenti.
 
Con l’obiettivo di dare visibilità al progetto, AGB parteciperà a due eventi tutti italiani dedicati al settore dell’hotellerie.

Scopri di più sul progetto OperaSmart AGB

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Il famoso Hotel Palace Excelsior 5 stelle, sulla baia di Rapallo (Riviera Italiana) e il promontorio di Portofino, è stato ristrutturato e riportato all'eleganza dei primi del '900, quando il beau monde internazionale si radunava lì.
Le 120 camere e suites, le sale conferenza oltre alla SPA, la palestra e la larga piscina coperta riscaldata vanno riscaldate e rinfrescate tutto l'anno.
Un paio di mesi prima, l'Equipment sales engineer Fabio Ritucci fu contattato dal consulente Morandi & Associati (Genova) per fornire loro supporto con il sistema HVAC e trovare la soluzione migliore per sopperire alla necessità di rinfrescamento e (simultaneo) riscaldamento nel corso dell'intero anno.

Quando Fabio apprese le necessità, propose subito le nostre unità polivalenti CMAC in combinazione con uno dei nostri refrigeratori o pompe di calore. In seguito alla necessità di combinare raffrescamento e simultaneo riscaldamento decise di optare per un CMAC HE combinato con una pompa CXAF, monitorati e ottimizzati con Trane CPC.
Il consulente apprezzò moltissimo la soluzione HVAC proposta e decise di scegliere il nostro progetto di sistema ibrido e prodotti sostenibili.
Le nuove unità sono munite del famoso controller TRANE UC800 e il CPC (sistema bulding automation system per la gestione intelligente della centrale termo frigorifera). La pompa di calore CXAF sarà utilizzata prevalentemente per il raffrescamento in estate tanto quanto per il riscaldamento in inverno.
La CMAC provvederanno alle stesse funzioni in primavera e autunno. Il calore raccolto sarà utilizzato prevalentemente per riscaldare gli ambienti e pre riscaldare l'acqua della piscina.

Una perfetta combinazione offre grande flessibilità, alta qualità di riscaldamento degli ambienti e ridondanza. La sostenibilità è salvaguardata utilizzando energie rinnovabili (aria) e /o riutilizzando il calore raccolto dai processi di raffreddamento.

Fabio e tutti i colleghi coinvolti dalla sede di Milano meritano un enorme ringraziamento per il loro ottimo lavoro.
Gli ospiti godranno del lusso e dell'eleganza dei primi del 900, abbinato all'avanguardia del riscaldamento per tutto l'anno, grazie ai prodotti innovativi Trane.


Alcuni dettagli tecnici
I nostri CXAF e CMAC sostituiranno due caldaie preesistenti (tot 800kw) e il refrigeratore condensato ad acqua che provvedono al circuito  fancoil. Queste nuove unità saranno quindi usate solo per il riscaldamento degli ambienti.
Una coppia di caldaie rimane per le UTA, acqua calda, ed eventuali piscine coperte non riscaldate tramite il nostro sistema.
Le torri di refrigerazione ora collocate sul tetto saranno demolite per recuperare spazio per suite, balconi e tutto ciò a cui oggi sono adibiti i tetti.
I nuovi refrigeratori condensati ad aria saranno installati in una centrale termofrigorifera creata ad hoc all’interno di un parcheggio al coperto dell’hotel.

CONTO TERMICO
Questo è lo schema per accedere al “conto termico” con CXAF e CMAC. Puoi farlo se sostituisci una caldaia di pari capacità e l’efficienza è al di sopra del minimo richiesto per regolamento.
Si può recuperare fino al 65% dell’investimento totale (inclusa la rimozione degli elementi preesistenti, l’installazione del  nuovo, la parcella del consulente, ecc..).

Questo sarà il meccanismo di comando:
- Da dicembre a febbraio, solo riscaldamento. La pompa di calore CXAF provvederà all’intero carico ( nel caso raro in cui non fosse sufficiente il polivalente CMAC aiuterà nel riscaldamento)
- Da marzo ad aprile, riscaldamento + raffrescamento. In questo periodo ci potrebbe essere neces-sità di raffrescamento da parte di ospiti da paesi più freddi. Sarò data priorità al polivalente CMAC, dovrebbe da solo provvedere ad entrambi i carichi. La pompa di calore sarebbe spenta.
- Da maggio ad agosto solo raffrescamento. CXAF provvederà all’intero carico (nel caso raro in cui non fosse sufficiente CMAC aiuterà nel raffrescamento)
- Da settembre a novembre, raffrescamento + possibile riscaldamento. Ora, in questo periodo si ri-scontra davvero rara una richiesta di riscaldamento, tuttavia potrebbe accadere ( per quanto mol-to inferiore a quella di raffrescamento). Sarà data priorità al CMAC, dovrebbe da solo provvedere ad entrambi i carichi. CXAF sarebbe spento.

CPC sarà usato per gestire solo il circuito di base.

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Alberghi: chiudiporta e serrature "antipanico" su porte tagliafuoco

Intervista a Eros Chemolli, CEO Chemolli Fire.

Sovente mi chiedono se sia obbligatorio che le porte hotel tagliafuoco abbiano chiudiporta e serratura antipanico.
In relazione al chiudiporta il D.M. 10/03/1998 nell'Allegato III (“Misure relative alle vie di uscita in caso di incendio”), Paragrafo 3.9 (“Porte installate lungo le vie di uscita”) stabilisce che:
"Tutte le porte resistenti al fuoco devono essere munite di dispositivo di autochiusura. Non possono, inoltre, essere tenute aperte con zeppe, fermi o altri mezzi meccanici che impediscano il corretto funzionamento dei chiudiporta, questo per far sì che le porte possano svolgere la loro funzione di compartimentazione in caso di incendio.
In caso di necessità, è possibile mantenere aperte le porte tagliafuoco solo tramite dispositivi elettromeccanici che si sblocchino in modo automatico in caso di incendio, consentendo la chiusura della porta."
"L'utilizzo di porte resistenti al fuoco installate lungo le vie di uscita e dotate di dispositivo di autochiusura, può in alcune situazioni determinare difficoltà sia per i lavoratori che per altre persone che normalmente devono circolare lungo questi percorsi. In tali circostanze le suddette possono essere tenute in posizione aperta, tramite appositi dispositivi elettromagnetici che ne consentano il rilascio a seguito:

  • dell'attivazione di rivelatori di fumo posti in vicinanza delle porte;
  • dell'attivazione di un sistema di allarme incendio;
  • di mancanza di alimentazione elettrica del sistema di allarme incendio;
  • di un comando manuale.

L'unica condizione in cui il chiudiporta non è obbligatorio è il caso in cui le porte siano localizzate in corrispondenza di locali adibiti a depositi. In tale circostanza le porte possono non essere dotate di dispositivo di autochiusura, purché' siano tenute chiuse a chiave."
Ricordo che questa condizione è possibile solo se, in porte testate con la EN1634-1, il chiudiporta sia stato testato disattivato. Il produttore dovrebbe darne informazione, a far bene, nel libretto di installazione, uso e manutenzione o comunicarlo in caso di richiesta.
In relazione alle serrature, il D.M. 09/04/1994 nell'Allegato II ("Regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l'esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere"), TITOLO II DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE ATTIVITÀ RICETTIVE CON CAPACITÀ SUPERIORE A 25 POSTI LETTO, dispone al Paragrafo 7.3 "Sistema di vie di uscita" che:
Le porte delle camere per ospiti devono essere dotate di serrature a sblocco manuale istantaneo delle mandate dall'interno, al fine di facilitare l'uscita in caso di pericolo.
Normalmente le "antipanico" per hotel sono quelle che premendo la maniglia dall'interno, sbloccano la mandata oltre che lo scrocco. Le virgolette perchè è una definizione più adatta ai maniglioni.
Quindi le serrature "antipanico" sono obbligatorie solo per più di 25 posti letto.
Anche il Codice di Prevenzione Incendi (DM 03/08/2015 e DM 09/08/2016) chiede l'autochiusura alle porte per:
S.3.5.2 Filtri
S.3.5.3 Filtri a prova di fumo
S.3.7.2 Compartimentazione in generale
S.4.5.6 dove specifica il tipo di accessorio per le porte lungo le vie di esodo:

Il Codice nasce come alternativa alle regole tecniche da applicare per alcune attività elencate nel campo di applicazione; il DM 12/04/2019 modifica questo aspetto eliminando il doppio binario per le attività riportate all'interno del codice.
Dal 20/10/2019 le attività all'interno del codice si potranno fare solo con il codice le altre con il "vecchio" sistema. Alberghi con esclusione di Rifugi e strutture all'aria aperte rientrano nel codice.
A mio giudizio ognuno deve fare il proprio lavoro. Il produttore di porte non può assumere anche la responsabilità di committente e di progettista, in particolare antincendio. Quindi raccomando di fare dei contratti chiari stabilendo cosa si fornisce ed attenersi a questo.
Non è dato sapere al produttore delle porte se il committente ha l'obbligo o meno di determinate provvisioni: in linea teorica potresti anche ordinare porte per 4 alberghi diversi. Comunque nulla vieta una bella e-mail al cliente, dicendo, "non è che hai l'obbligo di serrature antipanico?"
Altre questioni sensibili, l'altezza della maniglia a 900 oppure il passaggio netto di una certa misura: ma di questo cercherò di parlare in un altro articolo.

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Giovedì, 21 Febbraio 2019 10:52

Hotel-isola sostenibile

Si tratta di Kudadoo Maldives, un’isola privata a Lhaviani, Maldive,
dove è stato costruito uno spettacolare hotel di lusso che è anche sostenibile ed efficiente:
il suo tetto infatti è dotato di pannelli solari.


Il complesso è stato progettato dallo studio di architettura di
New York Yuji Yamazaki Architecture (YYA). Il tutto è stato pensato per rendere l’hotel il più possibile eco-compatibile.


L'hotel è composto da diverse villette situate su banchi di sabbia, dove è possibile scegliere tra alloggi con una o due camere.
Ogni villetta ha un piano aperto con letto king-size, soggiorno, bagno esterno, mobili fatti a mano, pavimenti in rovere della Tasmania,
“sistema di raffreddamento ecologico”, grande terrazza privata al’'aperto con vista sul mare, piscina privata e persino un maggiordomo personale.


Se stai pensando di prendere le valigie e di visitare l’hotel, devi però sapere che
il costo per notte è di 4.000 dollari (circa 3.500 euro) e che la domanda è così alta che nel 2019 è già al completo.



  

Mobilspazio ContractPresente in 40 Paesi, l'azienda marchigiana trasferisce nei propri concept di prodotto l'armonia delle forme e dei colori che caratterizzano il paesaggio italiano.

Sul mercato dal 1982, da oltre vent'anni Mobilspazio si è specializzata nella  produzione di arredi e mobili per il settore alberghiero e turistico.
L'attenzione per idettagli, lo stile tipicamente italiano e l'alta qualità delle rifiniture fanno si che i prodotti firmati Mobilspazio siano la scelta ideale per arredare alberghi, residence, bed&breakfast e strutture per l'accoglienza turistica in generale. I nostri mobili - spiegano i titolari Simone e Stefano Strologo - sono prodotti nella nostra sede, direttamente e in ogni minimo dettaglio. Per questo sono certificati l00% Made in ltaly.

UN MARCHIO PER 40 PAESI
Grazie a un team preparato ed entusiasta, un servizio di progettazione innovativo e un'assistenza attenta e dedicata, Mobilspazio è oggi presente in oltre 40 Paesi del mondo.

QUALITÀ A PORTATA DI MANO
Ma non è tutto. Per toccare con mano la qualità dei nostri prodotti - ricordano i fratelli Strologo - e anche per apprezzame lo spessore, il design e le modalità di produzione, ospitiamo all'interno del nostro stabilimento una fiera permanente del mobile, dove sono stati ricreati e arredate in ogni dettaglio oltre quindici ambientazioni suddivise tra camere di hotel e monolocali. L'obiettivo è creare spazi efficienti e funzionali che siano al contempo empatici. Dalle sedute ai tavoli, dai divani agli accessori, i designer lavorano per creare ambientazioni armoniose e coerenti.

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Lunedì, 05 Novembre 2018 18:20

Mobilspazio sbarca a Dubai

Consegnate 105 mini cucine allo Shamal Residence Building di Dubai.

Consegnate 105 mini cucine allo Shamal Residence Building di Dubai
Mobilspazio Contract, sempre alla ricerca di nuove soluzioni, ha appena concluso un interessante progetto di arredo di 105 appartamenti presso lo Shamal Residence Building di Dubai. Mobilspazio si è occupata di studiare gli spazi e progettare soluzioni ad hoc per 105 monoblocchi cucina. La cura del dettaglio, la ricerca di soluzioni tecniche e l’assistenza in loco durante le fasi di lavoro hanno portato alla realizzazione di un progetto ambizioso e iniziato un anno fa, grazie alla collaborazione con un partner locale.
Mobilspazio è oggi apprezzata a Dubai e nel resto del mondo grazie allo spessore 38 mm dei suoi prodotti, le superfici anti graffio, la qualità 100% made in Italy e la professionalità di un team attento ed entusiasta.

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Sede Mobilspazio

Design accattivante e contenuti completamente rinnovati

Dopo mesi di intenso lavoro e ricerca, Mobilspazio Contract ha finalmente il piacere di mostrare il nuovo catalogo hotel, dalla grafica rinnovata e dal layout fresco e contemporaneo.
Il restyling non riguarda solo la veste grafica, ma anche la sua struttura, che si amplia di nuove foto e contenuti. Nuovi modelli, finiture e colorazioni sono tra le maggiori novità che si possono apprezzare sfogliando la nuova brochure Mobilspazio.  
OMobilspazio Contractra più che mai, il nuovo catalogo Hotel Concept è in grado di mostrare come gli arredi Mobilspazio si adattano perfettamente ad ogni tipo di ambientazione e sono perfetti per accogliere una clientela internazionale. Con materiali solidi e resistenti impiegati da oltre venti anni in centinaia di hotel situati a tutte le latitudini e condizioni meteo, Mobilspazio propone tonalità che possono ricreare sia ambientazioni classiche sia ambientazioni moderne. Gli articoli Mobilspazio sono caratterizzati da spessore 38 mm, superficie anti-graffio e produzione 100% made in Italy.

Contattandoci via email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o iscrivendosi alla newsletter cliccando qui tramite sarà possibile rimanere aggiornati in tempo reale su tutte le ultime novità Mobilspazio.

 

CHIEDI INFORMAZIONI

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BTicinoBTicino è al Saie di Bologna dal 17 al 20 Ottobre, con soluzioni innovative in linea con il tema della manifestazione “Tecnologie per l’edilizia e l’ambiente costruito 4.0”. Tra le numerose novità da segnalare la prima presentazione ai professionisti dell’edilizia della linea Living Now, con il suo design innovativo e la sua offerta di soluzioni smart, e le nuovissime interfacce touch per il mondo dell’ospitalità.

Dal 17 al 20 Ottobre BTicino partecipa all’edizione 2018 del Saie di Bologna, uno degli appuntamenti fieristici più importanti nel campo delle costruzioni e delle innovazioni tecnologiche connesse. Ed è nella stessa ottica che BTicino è presente alla kermesse con tante novità che interessano la casa connessa, l’automazione dell’edificio e l’IoT. Prima di tutto la linea Living Now, per impianti tradizionali e smart, che ha letteralmente stupito per il design innovativo e il rivoluzionario rapporto tra placca e funzione, e che per la prima volta sarà presentata al pubblico dei professionisti dell’edilizia. Elegante e tecnologicamente avanzata, con pochi e semplici passi consente di trasformare un impianto tradizionale in un impianto smart senza cambiare le normali abitudini di cablaggio. Living Now, disegnata e prodotta da BTicino in Italia, reinterpreta il punto di comando, lasciando più spazio all’interfaccia con l’utilizzatore e amplificando in chiave smart le funzioni dell’installazione tradizionale.
Al Saie sarà presente anche una ricca selezione delle più affermate line civili BTicino con le recenti varianti sottili, Axolute Air e Livinglight Air. L’attualità di BTicino in ambito IoT si chiama Eliot, il suo programma per lo sviluppo di soluzioni connesse e interoperabili, sviluppato per portare benefici per gli utilizzatori, siano essi professionisti o consumatori. Eliot coinvolge numerose famiglie di prodotti, a partire da dispositivi di successo come il termostato connesso Smarther e il videocitofono connesso Classe 300X, o come il Salvavita® connesso. Quest’ultimo, con una semplice interazione con uno smartphone, consente di richiudere a distanza l’interruttore intervenuto in modo intempestivo per un fulmine o un disturbo sulla rete, essere informati ovunque sul funzionamento dell’impianto o comandare l’interruttore differenziale da remoto. Una interessante soluzione di integrazione è rappresentata da Hometouch, videocitofono touch 7” del programma Eliot, in grado di gestire sia le funzioni di automazione domestica MyHome_Up, sia quelle di videocitofonia, in locale e da remoto tramite l'app dedicata. L’esposizione bolognese sarà anche palcoscenico per i sistemi Nuvo, il brand statunitense del gruppo Legrand specializzato nella gestione digitale del suono di alta fedeltà, con innovativi player modulari per guida Din, player da tavolo con diffusori incorporati, soundbar per televisori, diffusori da incasso con qualità professionale. Collegate al programma Eliot sono anche le nuove stazioni di ricarica dei veicoli elettrici Green’Up. Di particolare attualità, in considerazione delle recenti normative edilizie sulla dotazione dei parcheggi privati, le colonnine Green’Up sono ideali per ogni tipo di applicazione, dagli ambienti residenziali ai luoghi pubblici del terziario, e integrano funzioni innovative come la possibilità di controllare e gestire da remoto la ricarica del veicolo attraverso smartphone, tablet o PC, grazie all’applicazione dedicata. BTicino risponde alle richieste di predisposizione di punti di accesso dell’edificio e terminazioni in fibra ottica delle unità abitative, come richiesto dalla Legge 164/2014, con le soluzioni FTTH (Fiber To The Home). L’offerta, coerente con le indicazioni delle Guide CEI, grazie ad alcune soluzioni tecniche, garantisce semplicità e qualità alla terminazione. Nell’ambito della distribuzione dei segnali per terziario e industria, BTicino innova l’offerta BTnet
per il cablaggio strutturato, in rame, con connettori per pannello “quick connect” per connessioni fino a 40 GB/s in cat.8 e relativi complementi, e in fibra ottica.

Il Saie è l’occasione per BTicino di presentare le nuovissime interfacce touch per il mondo degli hotel, nate per ottimizzare e migliorare la gestione della camera da parte degli ospiti. Il design minimalista offre soluzioni di altissima qualità per installazioni di prestigio. Un attento studio delle modalità di utilizzo ha consentito di realizzare funzioni touch intuitive. Pannelli fuori porta, tasche per badge, sonde di temperatura, comandi scenari, sono esteticamente trasversali alle
serie Axolute, Livinglight e Living Now e ordinabili direttamente a catalogo nelle tonalità nero e bianco (altre tonalità e icone particolari sono ordinabili tramite il software di personalizzazione). Sempre nell’ambito del terziario, le soluzioni per il settore sanitario presenti presso lo stand, che spaziano dalle travi testaletto all’innovativo sistema di chiamata, permettono di realizzare impianti di gestione e supervisione con comunicazione visiva e acustica. Infine, per il monitoraggio e la supervisione degli impianti, il sistema EMS (Energy Management System) BTdin, consente di conoscere i consumi all’interno di un edificio per monitorare l’efficienza energetica. Tutti i dispositivi del sistema di supervisione EMS BTdin occupano un solo modulo (il modulo di stato è così compatto da avere un ingombro di soli 9 mm), e consentono quindi di limitare al massimo lo spazio nel quadro. BTicino sarà presente nell’evento speciale la “Piazza delle Eccellenze” come partner di Montanari Costruzioni per “La casa sul parco” di Fidenza e di Cazzaro Costruzioni per “Ca’ delle Alzaie” a Treviso.

BTicino
Hall 25 – Stand n° B/65

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Mobilspazio ContractVi raccontiamo la storia di due fratelli, quindi di una seconda generazione che ha preso le redini dell’azienda di famiglia per portarla a livelli di eccellenza. Siamo andati a trovare Stefano e Simone Strologo, titolari della Mobilspazio all’Aspio di Osimo che da più di 30 anni si occupa della progettazione e della produzione di arredi per hotel, complessi residenziali e strutture ricettive.

La vostra famiglia quando ha iniziato ad occuparsi di arredamento?

Tutto è partito nel 1982 con nostro padre Carlo che ha aperto l’azienda realizzando mobili per la casa così come era in voga in quegli anni. Con il nostro ingresso abbiamo provato a guardare oltre, consapevoli che se ci fossimo concentrati solo sugli allestimenti per la casa avremmo rischiato di sopravvivere, mentre il nostro obiettivo era di crescere ed affermarci. Così ci siamo buttati sul settore del contract, cioè delle forniture per grandi progetti di arredamento per alberghi e residence. Prima di farlo però abbiamo chiesto a nostro padre se era disponibile a fare questo salto, lui ha acconsentito lasciandoci l’azienda.

In pratica avete fatto una rivoluzione. Forse sarà perché eravamo giovani, e quindi un po’ spregiudicati, ma avevamo tanto entusiasmo e la convinzione che saremmo riusciti a convertire con successo la produzione. C’è da dire che oggi in Italia molte aziende lavorano sia per il mercato dell’arredo domestico che per quello delle grandi commesse, alberghi, villaggi turistici, centri congressi, impianti sportivi, aeroporti… Poche, pochissime però sono quelle in grado di fornire il cosiddetto “chiavi in mano”, in grado cioè di fornire tutto l’arredo di un grande progetto, sia esso un albergo o un complesso residenziale come la Mobilspazio che, anticipando i tempi, è riuscita a conquistarsi un’importante fetta di mercato.

Come siete riusciti in questa impresa?

Abbiamo colmato un vuoto che era presente nel mercato del mobile. Le aziende specializzate sul finire degli anni Novanta si contavano sul palmo di una mano. Come target abbiamo puntato sugli alberghi di 3 - 4 stelle, i più diffusi a livello internazionale, che però fino ad allora si rivolgevano ai classici mobilifici per la casa inconsapevoli che ci potessero essere anche per loro forniture al dettaglio affidabili e disegnate per garantire comfort alla clientela. Le grandi catene alberghiere avevano già i loro architetti o designer con relative aziende fornitrici, i più piccoli invece erano costretti a muoversi in ordine sparso. In albergo però non puoi mettere la camera che solitamente hai in casa, anche perché ci sono esigenze diverse. Così in poco tempo siamo diventati un punto di riferimento tanto che oggi esportiamo il 65% della nostra produzione. In questi giorni, ad esempio, ci farà visita un cliente del Giappone, i nostri container viaggiano in tutto il mondo dalla Norvegia alla Nuova Zelanda, da Saint-Martin a l’Île de la Réunion fino a toccare la penisola arabica e diversi paesi africani.

Qual è l’altro segreto del vostro successo?

Innanzitutto direi l’estro innovativo dei nostri designer e la grande flessibilità della nostra azienda che ha sviluppato una straordinaria capacità di adattamento al gusto della nostra committenza sempre più internazionale e diversificata. Cerchiamo sempre di soddisfarMobilspazio | Fratelli Strologoe le richieste dei clienti e li seguiamo passo dopo passo garantendo la massima assistenza: dal momento in cui ci commissionano il lavoro fino a quando ricevono i nostri mobili. Non li lasciamo mai soli fino a quando non sappiamo che sono realmente soddisfatti, perché un cliente felice ci garantirà sempre ulteriori guadagni anche grazie al classico passa parola.

Il nostro punto di forza è anche il territorio. Noi non vendiamo soltanto la produzione di Mobilspazio, ma il made in Marche, un territorio unico nel suo genere che proprio per le sue caratteristiche ci permette di distinguerci in un mercato sempre più internazionale. I clienti che vengono a farci visita – rimarca Simone Strologo che si occupa della parte commerciale – nei pochi giorni di soggiorno devono vivere la marchigianità, il nostro incredibile paesaggio, le nostre bellezze storiche e naturali e, non ultimo, degustare le nostre eccellenze enogastronomiche. La bellezza del territorio in cui viviamo - aggiunge Stefano - la trasmettiamo nelle cose che facciamo! Noi puntiamo a creare spazi armoniosi ed empatici, funzionali ed efficienti. Gli oggetti che realizziamo devono dialogare tra loro e con l’ambiente nel quale vengono inseriti. Sedute, tavoli, divani, ma anche gli accessori, sono progettati all’interno di un sistema coerente in cui gli oggetti lavorano in sinergia, per identificare lo spazio. Le aziende che servono il settore alberghiero possono contare su una domanda trainata da un quasi costante aumento del turismo internazionale, attualmente pari a circa 1.180 milioni di persone, cifra che dovrebbe salire a 1.800 milioni nel 2030. Il 30% dei turisti scelgono l’Europa, che è prevista essere una delle principali destinazioni anche in futuro. Le vendite di arredi contract da parte delle aziende europee sono aumentate in modo significativo nel corso dell’ultimo anno. Il vostro mercato è diventato quindi molto competitivo anche se partite da una posizione di forza essendoci entrati da diversi anni.

Su cosa vi state specializzando per restare al top?

Uno dei punti di forza della nostra produzione sono senz’altro le mini-cucine: una soluzione salvaspazio ideale per apart-hotel, studentati, monolocali, caserme, moduli abitativi e residence. I nostri monoblocchi cucina sono versatili, compatti e completi di elettrodomestici, tutti gli articoli hanno lo spessore di 38 mm, la superficie antigraffio e sono al 100% made in Italy. Gli articoli Mobilspazio si adattano ad ogni tipo di ambientazione e sono perfetti per arredare piccoli spazi con ogni confort, grazie ai suoi articoli salvaspazio come gli stessi monoblocchi cucina. Pur non essendo clienti anche noi veniamo accompagnati allo showroom di 600 mq per vedere di persona la produzione. Mobilspazio ospita infatti all’interno del suo stabilimento una fiera permanente del mobile dove sono stati ricreati e arredati con ogni dettaglio più di 15 ambientazioni suddivise tra camere di hotel e monolocali, per dare la possibilità agli operatori del settore di toccare con mano la qualità dei prodotti, apprezzarne lo spessore di 38 mm, il design e la produzione 100% italiana. La nostra azienda - ci dice Stefano, responsabile della produzione - si sta concentrando per trovare nuovi mercati e per questo investiamo molto nella ricerca. Recentemente abbiamo perseguito la certificazione Iso 9001. Stefano e Simone, nonostante gli ottimi risultati ottenuti, non intendono fermarsi, l’anno scorso hanno esportato in 37 paesi tra cui la Nuova Zelanda, il mondo è ancora grande e Mobilspazio intende esservi presente il più possibile.

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Non solo hotel di lusso, ma anche strutture ecosostenibili e parchi acquatici per famiglie: ecco cosa ci dice la miglior architettura sul tema dell'ospitalità.
Quali sono gli hotel più belli del mondo?

Hotel di lusso, certo, ma anche strutture nomadi che assomigliano più al campeggio che al resort: tra ecosostenibilità ambientale e palazzi immersi nel contesto urbano roboante di una grande metropoli, tra strutture che si mimetizzano nella foresta e parchi acquatici che puntano al divertimento di tutta la famiglia, siamo andati a spulciare tra i progetti finalisti del World Architecture Festival 2018. Ed ecco cosa abbiamo trovato.


The Walled-Tsingpu Yangzhou Retreat

L’hotel della città di Yangzhou, di Neri&Hu, gioca con gli spazi. Suddivisi da muri in mattoni grigi, numerosi cortili si aprono alla fine degli stretti passaggi che separano la struttura dall’esterno, con le camere per gli ospiti, i giardini e i laghetti che offrono privacy e un panorama riservato.



Freycinet Lodge Coastal Pavilions

Nella Penisola di Freycinet, in Tasmania, Liminal si è lasciato ispirare dalla fluidità della montagna di granito e dalle forme ondulate della Coles Bay per questi rifugi di pace dotati di ogni comfort.

The Mist Hotspring Resort



Tra le sorgenti calde naturali della provincia di Henan, nella Cina centrale, sotto il cielo tetro e tra gli alberi spogli, questo resort punta sul colore per intensificare l’esperienza dei suoi ospiti avvolti nel vapore delle acque. Ispirata ai fotogrammi colorati a mano dei film in bianco e nero dei primi del Novecento, in cui il colore sembrava fluttuare sulle immagini, la facciata monocromatica è illuminata da sfumature blu e magenta.


Krakani Lumi


Un campo permanente nella Bay of Fires, nella terra dei palawa, gli aborigeni della Tasmania, lungo la costa nordorientale dell’isola, che rende omaggio a questo popolo attraverso la struttura e i materiali delle costruzioni.


The Edge of the Wood


Commissionato dalla città di Miki, in Giappone, per un rilancio della zona nella quale sorge, The Edge of the Wood ne è diventato la struttura simbolo, con le sue linee essenziali che si ispirano all’architettura tradizionale dei ristoranti giapponesi, introducendo degli elementi di novità, come la facciata trasparente e gli interni in legno bianco che riflettono la luce.


Zallinger - Back to the Origins


Il restauro di questo storico rifugio a 2054 metri di altitudine, nei pressi di Saltria, in provincia di Bolzano, ha portato alla costruzione di 6 nuovi chalet, intorno all’edificio principale e alla sua chiesa, risalenti a oltre 150 anni fa. Il legno di larice degli interni e la vista panoramica delle camere da letto regalano l’esperienza di una baita di montagna con il massimo del comfort.


He Restaurant


Nato dall’idea di un’architettura unitaria complementare al paesaggio, che avvolge e accoglie nei suoi confini, l’edificio si interseca nella foresta di metasequoie ai piedi del monte Tangshan, in Cina, nei pressi dell’esclusivo quartiere residenziale di Jiangning, a Nanjing, in Cina.


Hof Van Duivenvoorde


Commissionato Dalla Fondazione Duivenvoorde che ammistra il castello omonimo, nella città di Voorschoten, nei Paesi Bassi, il leggero e trasparente ristorante e centro visitatori diurno prende le sembianze di un modesto fienile alla sera, quando i pannelli mobili, che rivestono la facciata, vengono abbassati.


Kintele Congress Hotel


Questo mega complesso a Brazzaville, nella Repubblica del Congo, ospita al suo interno una sala congressi da 1500 posti, una sala ricevimenti da 1000 posti, un salone da 300 e a un’area pubblica da 1000. I locali sono divisi da cortili interni collegati da un portico che ripara dalla pioggia sempre presente. La scelta dei materiali da costruzione ha privilegiato, quando possibile, legno e pietra locali, e acciaio e alluminio per la struttura portante, meno costosi e più facilmente trasportabili.


Sbglow Hotel



L’hotel della catena SB, inaugurato a luglio 2017, si eleva con i suoi 8 piani sul quartiere Poblenou di Barcellona, offrendo ai visitatori 235 camere e 3 piani interrati con garage, sale conferenze e ristorante oltre a una terrazza con piscina all’ultimo piano, dalla quale godere del panorama della città.



Treewow Retreat


Questi chalet nella foresta, a due passi alla città di Yuyao, in Cina, presentano una struttura in legno montata su colonne d’acciaio, slanciati come gli alti bambù che li circondano a eccezione di un unico chalet sferico per accogliere la luce tra le onde della sua terrazza sul tetto.



Aqualagon Waterpark


Il parco di Marne la Vallée si apre verso ovest, proteggendosi dai venti freddi dell’est e permettendo un’ampia esposizione al sole durante l’inverno mentre le terrazze schermano gli ambienti interni dal calore eccessivo durante i mesi estivi.

Termalija Family Welness


Termalija Family Wellness è l’ultimo di una serie di progetti atti a rinnovare le strutture delle terme Olimia di Podčetrtek, in Solvenia. La nuova struttura a grappolo di volumi tetraedrici funge da tetto alla piscina, aprendosi completamente verso l’esterno per minimizzare il passaggio dal chiuso all’aperto durante l’estate, quando la sua funzione diventa quella di semplice riparo dal sole.


Kanda Terrace


Il carattere pubblico di questo edificio, progettato per accogliere dei ristoranti, è sottolineato dalla facciata rientrante e dalle terrazze tra loro comunicanti, in un gioco di rimandi che si alterna di piano in piano, così da attirare l’attenzione dei passanti, che possono guardare all’interno e degli stessi ospiti, che possono sentirsi connessi con gli avventori agli altri piani e immersi nel contesto urbano di un quartiere centrale di una grande metropoli come Tokyo.


Piedras Bayas Beachcamp


Questa stazione turistica ecosostenibile costa del deserto di Atacama, in Cile, punta alla semplicità e al minimo impatto ambientale, nonché alla pace e alla privacy per i suoi ospiti, tra gli alloggi a cupola e gli edifici principali collegati tra loro da passerelle scoperte.

 

fonte: elledecor.com

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