Ponte Morandi di GenovaIl 31 gennaio scorso si è tenuto al Politecnico di Torino il Convegno “Ponte Morandi: storia, tecnica, innovazione”. Organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Torino con la collaborazione di Harpaceas, Trimble Italia e lo studio Masera Engineering  di Torino.
Con il Patrocinio del Politecnico di Torino e del Responsible Risk Resilience Centre, ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, grazie al tema di stringente attualità ed al parterre di relatori di altissimo profilo.
Non l’analisi di un crollo, ma l’analisi del Ponte. Questo lo scopo del convegno, che ha posto al centro l’ingegneria e la tecnica di uno dei ponti d’Italia e d’Europa più affascinanti e ricchi di storia. Il convegno ha focalizzato la figura ingegneristica di Riccardo Morandi, una tra le più rappresentative dell’Italia di metà ‘900. Riccardo Morandi, l’innovatore della tecnica, il precursore del cemento armato, il pensatore delle grandi opere d’Italia del secondo dopo guerra, raccontato analizzando una delle sue opere più significative: il ponte di Genova.
Si è voluto porre al centro del convegno l’analisi del patrimonio esistente che rappresenta, sempre più, un aspetto di punta dell’ingegneria delle strutture italiana. Saper conoscere ed interpretare il patrimonio esistente diviene sempre più fondamentale per la figura dell’ingegnere di “oggi”. Il convegno è stato un vero e proprio  percorso di conoscenza profonda dell’opera.
Si sono ripercorse le evoluzioni tecnico-normative inerenti alla progettazione e la realizzazione dei ponti dagli anni ’60 sino ai giorni nostri. Con i diversi interventi tecnici dei relatori, si sono percorsi i diversi step di analisi di un’opera storica così complessa, cercando di capire il pensiero ingegneristico di Morandi.
Partendo dall’analisi dei progetti originali, dai calcoli svolti a mano da Riccardo Morandi, dallo studio della relazione tecnica originale del ponte, dai concetti di durabilità e robustezza strutturale e i dettagli costruttivi dell’epoca, sino ad arrivare ai giorni nostri con le simulazioni più sofisticate come quelle in campo aerodinamico, comprendendo così a fondo l’ingegneria di un ponte così tanto affascinante.

Dopo i saluti del prof. Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino si sono susseguiti gli interventi di alcuni rappresentando del mondo accademico e non solo, tra i più esperti in materia di ponti e grandi strutture: il Prof. Rosario Ceravolo – professore associato di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino, del Prof. Mario Alberto Chiorino – professore emerito di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino e del Prof. Mario Petrangeli – allievo dell’Ing. Morandi e docente di Costruzioni di Ponti presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma dal 1976 al 2010. Attualmente è Presidente della società di Ingegneria “Mario Petrangeli e Associati s.r.l.”
Uno sguardo sulla storia, sui disegni originali e sugli archivi è stato presentato da Flavia Lorello – dell’Archivio Centrale dello Stato, curatrice della sezione Riccardo Morandi e dalla prof.ssa Marzia Marandola, biografa di Riccardo Morandi e ricercatrice presso l’Università degli Studi di ROMA "La Sapienza".
Ing. Davide Masera ha poi presentato una ricerca attraverso la quale si è messo in evidenza il processo progettuale e costruttivo del ponte sul Polcevera ed infine l’Ing. Andrea Dari, editore di Ingenio, ha condotto una interessante tavola rotonda intervistando i relatori ed alcuni rappresentati del pubblico.

Harpaceas nasce nel 1990 a Milano, grazie ad un gruppo di ingegneri forti di significative esperienze progettuali maturate presso lo studio d’ingegneria Finzi & Associati e presso la società di sviluppo software e analisi strutturale CEAS, per proporsi al settore delle costruzioni come partner tecnologico di eccellenza.

L’attività di Harpaceas, inizialmente orientata nella proposta di soluzioni informatiche nell’ambito del calcolo strutturale, si è rapidamente ampliata andando a coprire i settori della progettazione architettonica e dell’ingegneria civile, impiantistica e infrastrutturale. Oggi Harpaceas si pone come il primo BIM expert italiano, grazie alla stretta collaborazione con i partner internazionali con cui collabora da oltre vent’anni. L’offerta si è quindi ampliata con tutti i servizi per l’implementazione del BIM. L’organico, composto da oltre 50 persone tra dipendenti e collaboratori, è costituito in larga parte da professionisti provenienti dal settore architettonico e ingegneristico. Harpaceas può vantare un parco clienti in Italia superiore alle 6.000 unità all’interno del quale sono presenti le più importanti realtà appartenenti alla filiera delle costruzioni.

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BIM CoordinatorLa certificazione ICMQ per i nuovi esperti BIM: l’esame per BIM Coordinator

Il prossimo 12 luglio 2018, presso gli uffici di Harpaceas, è prevista una sessione d’ esame per “BIM Coordinator”, la figura che coordina i BIM Specialist coinvolti nel progetto per garantire l’applicazione degli standard e dei processi. Inoltre sviluppa e aggiorna i contenuti BIM (librerie e standard).

Harpaceas ha ottenuto il rilascio della qualifica ai fini della valutazione delle competenze degli “Esperti BIM” per i software Tekla Structures (progettazione strutturale), Allplan (progettazione architettonica) e Novapoint (progettazione infrastrutturale).

ICMQ certifica le figure professionali in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024. La certificazione delle competenze documenta che una persona possiede determinate conoscenze, abilità e competenze descritte dalle norme di riferimento, dalle leggi o dai documenti dell’organismo di certificazione.

Perché certificarsi?   La certificazione è lo strumento più idoneo per garantire agli operatori di filiera (committenti, fornitori, imprese) che il professionista svolga la sua attività nel rispetto dei criteri verificati e riconosciuti da un organismo di certificazione di terza parte indipendente, consentendo al professionista di:

  • qualificare la propria offerta sul mercato, distinguendosi dai competitor;
  • avere un accesso privilegiato nei rapporti con la committenza in ambito nazionale e internazionale;
  • dimostrare, in caso di controversie, di aver operato con adeguata competenza e professionalità;
  • promuovere la propria figura attraverso un pubblico registro presente nel sito web ICMQ.

Per maggiori informazioni contatta Harpaceas al Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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NOTA STAMPA 3 SCUOLE E IMPIANTI

Patrimonio edilizio scolastico e impiantistica

“Le strutture scolastiche rappresentano una importante occasione di fornire un contributo alla qualità della vita e al risparmio sulla bolletta energetica Italia. I 52.000 edifici scolastici hanno una bolletta energetica di ca 1,3 miliardi di euro all’anno; oggi l’11,7% delle scuole vive interventi di trasformazione.  Un progetto sistematico di riqualificazione energetica potrebbe far risparmiare il 30% dell’attuale bolletta energetica, quasi 400 milioni di euro all’anno”   Lorenzo Bellicini
Quantità e distribuzione territoriale
Sul territorio nazionale sono presenti 51.904 edifici ad esclusivo o prevalente uso scolastico di cui, come si osserva nei focus, 48.275 sono di proprietà riconducibile al settore pubblico. Il 30% di tali edifici è concentrato nelle prime 10 province (le prime tre sono Roma, Milano e Napoli). Oltre la metà (51%) si distribuisce nelle prime 24 province. Circa il 29% si trova in comuni di piccola dimensione demografica (fino a 5 mila abitanti), e altrettanti nei comuni di dimensione medio-piccola.


Le caratteristiche dimensionali e strutturali degli edifici scolastici


La superficie coperta dagli edifici scolastici è pari a 73,2 milioni di mq pari ad una volumetria di 256,4 milioni di mc. La quota maggiore di edifici (39%) ha dimensione compresa tra 1.000 e 3.000 mq, con una superficie media di 1.819 mq. Il 43% circa degli edifici si divide tra 3 classi di superfici: il 16% ha una superificie compresa tra 751 a 1.000 mq (media 899 mq), il 14% tra 501 e 750 mq (media 631 mq) e il 13% tra 351 e 500 mq (media 435 mq).
Oltre il 50% della volumetria (circa 130 milioni di mc) appartiene agli edifici di dimensioni medio-grandi (tra 1.000 e 3.000 mq), mentre il 27% (69,5 milioni di mc) riguarda gli edifici di grandi dimensioni (superiore a 3.000 mq).
Le scuole collocate all’interno di un unico edificio sono l’83% e il restante 17% sono complessi di edifici. Il 77% dei fabbricati è completamente isolato, il 13% è contiguo su due o più lati con altri fabbricati e il 10% è contiguo su un unico lato. La grande maggioranza degli edifici è totalmente utilizzato (pari all’87%, circa 45.380 edifici) e l’11% lo è soltanto parzialmente. L’11,7% degli edifici è in fase di ristrutturazione parziale o totale.
Oltre il 51% degli edifici scolastici si sviluppa per 2 piani fuori terra e quasi il 55% delle strutture non ha elevatori meccanici. In media si hanno 1,6 scale interne ogni edificio, 1,2 scale esterne e 1,4 scale di sicurezza. La quasi totalità degli edifici (97%) ha un piano interrato e il 32% ha il piano terra aperto (pilotis).
Dal punto di vista costruttivo, si ha una netta prevalenza di strutture miste in cemento armato e muratura che rappresentano il 67% del totale, a cui seguono la muratura portante in pietra e mattoni (15%), e la muratura portante in laterizio (14%). Soltanto il 2% degli edifici ha una struttura portante in cemento armato e pannelli prefabbricati.
La maggior parte dei fabbricati (77%) ha una parte della struttura dedicata all’amministrazione (segreteria, direzione, salal professori) mentre è contenuta la quota di strutture che hanno spazi per l’attività sportiva (61% delle strutture ha una palestra coperta, 1% campi sportivi al coperto e soltanto lo 0,4% una piscina). I laboratori sono presenti nel 82% dei fabbricati, le biblioteche nel 66% e le sale convegni (aula magna) soltanto nel 41%. Spazi per la mensa scolastica sono presenti nel 61% delle strutture. Il parcheggio (coperto/scoperto) è presente nel 37% delle strutture. Spesso questi spazi vengono utilizzati anche oltre l’orario scolastico.

Gli impianti

Il 97% degli edifici ha un impianto di riscaldamento di tipo tradizionale. Il combustibile maggiormente impiegato è il gas (73%) seguito dal gasolio e olio combustibile (24%). I tubi del circuito di distribuzione sono prevalentemente in traccia (87%).
Il sistema di emissione dell’aria è costituito essenzialmente da radiatori (93%) con una minima percentuale di fan-coil (4,4%) e di pannelli radianti (3,2%). Il 61% degli edifici possiede un unico sistema di regolazione della temperatura per l’intero edificio e soltanto il 12%  ne ha uno in ogni stanza, mentre l’8% ne possiede uno in ogni piano.
Nel 79% degli edifici non è presente l’impianto di condizionamento, nel 19% deglie edifici è presente ma separato dal generatore principale e nel 2% è integrato nel generatore principale. Gran parte degli impianti di condizionamento sono fissi – split - (85%) e soltanto il 2% sono mobili, l’11% degli edifici utilizza pompe di calore.


Secondo quanto si osserva nella già citata “Anagrafe Edilizia Scolastica” del MIUR, ben il 58% degli edifici presentano accorgimenti per il contenimento dei consumi energetici.



E’ importante rilevare che la più ampia quota di accorgimenti presenti negli edifici è relativa agli impianti (termico 64%; produzione energia 46%) e alla coibentazione delle superfici trasparenti (doppi vetri 62%). Appare limitato, invece, il ricorso alla coibentazione delle superfici opache (coperture 38% e pareti 19%).

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Quindici partecipanti provenienti da tutta Italia, sette ore di lavoro, interessanti nozioni e approfondimenti, un’intera azienda a disposizione.



Stiamo parlando del corso di formazione che Breda ha dedicato a tutti i suoi rivenditori, professionisti preparati e attenti che desiderano perfezionarsi ogni giorno e apprendere le più innovative tecniche per l’installazione dei portoni sezionali e dei portoni a libro Breda.

Portoni Sezionali di facile installazione

Che un portone Breda possa essere installato in una sola giornata di lavoro è un fatto noto e una delle caratteristiche che permettono all’azienda di distinguersi sul mercato.

Un risultato che abbiamo ottenuto proprio attraverso gli incontri informativi organizzati per rivenditori e installatori, per condividere con loro il nostro know-how, la nostra cultura del prodotto e la passione per il lavoro di qualità.

Tecnica e competenza al tuo servizio

Se, da un lato, per l’utente finale ogni portone sezionale o portone a libro Breda rappresenta una soluzione facilissima da utilizzare, dall’elevata funzionalità e dalle considerevoli doti di solidità, dall’altro lato, ogni prodotto Breda richiede la massima cura e competenza tecnica nell’installazione. Solo così, attraverso il perfetto lavoro dei nostri installatori, possiamo esseri sicuri di fornire ai nostri clienti una chiusura che sarà sempre al top, sotto ogni punto di vista.

Ogni singola attività va compiuta con la massima competenza, cura e precisione: il primo passo sono i controlli preliminari da eseguire in cantiere e sul prodotto da installare, ai quali segue una precisa sequenza di attività per la posa in opera di ogni elemento: guide, gruppo molle, manto e infine gli accessori. In seguito, si procede con il collaudo e la messa in funzione.

Proteggere i nostri Portoni sezionali

Ma non è tutto. Un buon installatore, infatti, deve anche avere un’ottima conoscenza in fatto di manutenzione programmata, attività importantissima per preservare in perfetto stato ogni portone Breda. Non mancano, poi, le nozioni sui pezzi di ricambio, per le eventuali sostituzioni che manterranno ogni chiusura sempre al top delle sue potenzialità.

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Come riconoscere le cause, gli effetti, le loro differenze e quali soluzioni adottare

Ordine Architetti di Monza
Ordine Architetti di Monza


SEMINARIO
UMIDITA’ DA CONDENSA E UMIDITA’ DA RISALITA CAPILLARE - come riconoscere le cause, gli effetti, le loro differenze e quali soluzioni adottare

Martedì 27 febbraio pv.
ore 9.00/13.00
Aula Fisica: MONZA - Sala Convegni Ellepi MB srl (via Lario 15): per iscrizioni sito dell'Ordine

 



L'Ordine degli Architetti P. P. e C. della Provincia di Monza e della Brianza, in collaborazione con Ostberg Italy srl, organizza il seminario "UMIDITA’ DA CONDENSA E UMIDITA’ DA RISALITA CAPILLARE - come riconoscere le cause, gli effetti, le loro differenze e quali soluzioni adottare".


OBIETTIVI:
Formazione completa sul soggetto dell'umidità nelle costruzioni: riconoscere le cause della condensa e della risalita capillare, le manifestazioni dei vari tipi di umidità, le regole e i principi della corretta ventilazione, le norme sulla ventilazione, come risolvere i problemi causati agli edifici dalla condensa e dalla risalita capillare sia in fase di costruzione sia per il recupero/restauro.

 

PROGRAMMA:

Ore 9.00    
Registrazione dei partecipanti

Ore 9.15    
Saluti istituzionali
Inizio dei lavori

L’umidità: le cause, gli effetti e le differenze tra le varie tipologie di umidità
Come riconoscere l’umidità da risalita capillare e l’umidità da condensa
Quali soluzioni adottare per risolvere il problema dell’umidità
Perché è necessario ventilare gli ambienti
I principi della ventilazione

Ore 11.00    
Intervallo

Ore 11.15    
Normativa UNI 10339 relativa agli impianti aeraulici
Unità di trattamento aria
Le tipologie di scambiatori ed efficienza energetica
Esempi di applicazione e soluzioni di ventilazione

Ore 12.30    
Dibattito

Ore 13.00    
Chiusura dei lavori

 

RELATORI:
Arch. Umberto Demichelis     


PER IL SEMINARIO SONO STATI RILASCIATI DAL  CNAPPC n° 4 CFP
Ricordiamo che i CFP verranno inseriti direttamente dalla Segreteria dell'Ordine di Monza e Brianza in Piattaforma IM@teria entro 30 giorni dall'erogazione del Seminario.

 

INFORMAZIONI ED ISCRIZIONE

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Tekla HarpaceasTre incontri per scoprire Tekla Structures, il software BIM leader al mondo per la progettazione costruttiva e oltre (LOD E per UNI 11337), sviluppato da Trimble Solution. La soluzione BIM per l’ingegneria strutturale, per ogni tipo di struttura: acciaio, cemento armato gettato in opera e cemento armato prefabbricato. Tekla Structures è aperto al collegamento via IFC con i più diffusi software di calcolo strutturale (Midas®, SAP 2000® ecc.) oltre che con i principali software di modellazione BIM (Allplan®, Revit ®, Edificius ® ecc.). Un software per gestire la commessa dall’offerta alla progettazione, dalla produzione alla costruzione. Sarà inoltre l’occasione di vedere Tekla Structures all’opera, con strutture raccontate dai progettisti che le hanno realizzate.

Iscriviti subito, una particolare promozione per l’acquisto di Tekla Structures ti aspetta!

SCARICA L'AGENDA E ISCRIVITI

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In occasione del rilascio della versione di Allplan 2018

Harpaceas organizza per i propri clienti il corso di formazione strutturato in due moduli:

  • Corso Base
  • Corso novità Allplan 2018

Sede Harpaceas, Viale Richard 1 – Milano

ISCRIVITI AL CORSO

Il programma della mattinata ha l’obiettivo di ripercorrere le principali funzionalità di Allplan allo scopo di allineare la conoscenza dello strumento, in vista delle novità! Il pomeriggio è pensato per approfondire, nel dettaglio, tutte le novità della versione 2018, e renderti competitivo fin da subito!

PROGRAMMA

Corso base (09.30-13.00):

  • Organizzazione del progetto: la struttura opera
  • Import planimetie (dwg e pdf)
  • Modellazione Architettonica e librerie
  • La rappresentazione degli elementi ed il grado di dettaglio esecutivo
  • Viste e sezioni: i calcoli automatici
  • Report e computi
  • Il layout di stampa
  • Export e condivisione del progetto

Corso novità Allplan 2018 (14.00-17.30)

  • Actionbar
  • Sezioni e Viste
  • Bimplus
  • Modellazione 3D
  • Ingegneria
  • Import/export
  • Allplan share

Giovedì 16 novembre 2017
9.30 – 13.00 / 14.00 – 17.30

Data / Ora
Data - 16 novembre 2017
9:30 - 17:30

Luogo
Sede Harpaceas

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Lunedì, 13 Novembre 2017 17:25

Risparmio e benessere con la cellulosa

IMG 1293-400x300Per gli artigiani, i liberi professionisti e le aziende edili.

La coibentazione è un investimento per il futuro.

La riqualificazione energetica di una casa è un servizio sempre più richiesto.

LaCellulosa® è un materiale naturale ed è economicamente concorrenziale.

Con LaCellulosa® in fiocchi potete offrire un servizio di coibentazione alla vostra clientela che non teme nessun confronto.

L' opera d' arte della posa è garantita dalla formazione e continuo aggiornamento degli operatori.

Il corso base è di un giorno, garantisce agli operatori di acquisire le competenze necessarie per applicare il prodotto utilizzando le diverse tecniche in tutta sicurezza e competenza professionale.

Il corso è tenuto presso la sede Edilarca S.r.l oppure su richiesta è possibile organizzarlo in altre sedi.

Il corso è strutturato in due parti:

Prima parte

Teoria

- La cellulosa in fiocchi

- Perché si utilizza in edilizia

- Nozioni sulla coibentazione termo acustica

- Tecniche d' impiego

- Prestazioni e vantaggi

- Un bene per l' ambiente e per l' economia

- Leggi in Italia per la riqualificazione energetica

- Mercato disponibile in Italia e i vantaggi per il cliente

- Costruzione di un preventivo: come rendere felice il cliente.

Seconda parte

prove pratiche 01Prove pratiche

- Tecniche di lavorazione e simulazione di posa in opera

- Sistemi dimostrativi per la certificazione della posa in opera

- Conoscenza e utilizzo della macchina da noi costruita e proposta

- Prove pratiche in diverse applicazioni

(coibentazione di intercapedini, Insufflaggio aperto)

- Conclusione del corso con verifica e saluti

Ai nostri partner offriamo aggiornamenti regolari sulle innovazioni nel campo della coibentazione.

Per informazioni e prossime date contattateci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Queste sono le prossime date 2017 del corso per operatori di posa LACELLULOSA® in fiocchi:

venerdì 24 novembre (Il corso è a numero chiuso)

Modulo di iscrizione in allegato

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Aprotocollo d'intesa ENEA-Rete ITSmpliare le competenze di giovani tecnici specializzati per trasferire l’innovazione tecnologica alle aziende presenti sul territorio, grazie a percorsi didattici condivisi e focalizzati sui temi dell’energia e dell’ambiente. Sono questi i temi dell’accordo sottoscritto a Verona dal presidente dell’ENEA Federico Testa e da Luciano Carapelli, coordinatore della Rete ITS (Istituti Tecnici Superiori) per l’efficienza energetica e presidente della Fondazione ITS Energia e Ambiente della Toscana. Il protocollo è stato firmato al Teatro Ristori di Verona, in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi degli studenti di ITS Red, l’Istituto tecnico superiore specializzato nel risparmio energetico e nelle nuove tecnologie per la bioedilizia.

“Con questo accordo – sottolinea Federico Testa - intendiamo proseguire il nostro impegno nella formazione che parte sui banchi di scuola con le nostre iniziative di alternanza scuola-lavoro e prosegue poi dopo il diploma con gli ITS. L’obiettivo è quello di orientare i giovani tecnici all’innovazione tecnologica, a supporto di politiche d’interesse nazionale come quelle per l’efficienza energetica e per i beni culturali”.

“Con questo accordo - afferma Luciano Carapelli - la Rete nazionale degli ITS dell’efficienza energetica intende rafforzare, con il contributo dell’ENEA, le proprie competenze e possibilità di azione nel campo della formazione specialistica per le tecnologie finalizzate al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti delle energie rinnovabili, considerata la grande esperienza dell’ENEA e la sua presenza attiva su tutto il territorio nazionale”.

Formazione: protocollo d'intesa ENEA-Rete ITS per l'efficienza energeticaL’intesa prevede collaborazioni nel settore dell’efficienza energetica, in particolare nell’ambito dell’iniziativa “Italia in classe A”, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e sviluppata dall’ENEA in attuazione del Piano Triennale di informazione e formazione sull’efficienza energetica previsto dal dlgs 102/2014. Oltre ad ospitare visite didattiche di allievi e docenti presso i propri centri di ricerca, ENEA provvederà a definire nuovi corsi sull’efficientamento energetico del patrimonio culturale italiano, in base al protocollo d’intesa tra ENEA e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’offerta didattica sarà realizzata sul modello della 'Summer School' in efficienza energetica che l’Agenzia organizza ogni anno presso il proprio Centro Ricerche Casaccia.

Obiettivo della Rete nazionale ITS “Efficienza Energetica”, a cui partecipano 12 fondazioni presenti in 11 regioni (Toscana, Marche, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Sicilia e Calabria), è quello di fornire un’alta formazione tecnologica, di livello post-secondario, sia in relazione a figure che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese, sia in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese.

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nobilirubinetterie logoNobili Rubinetterie, azienda specializzata nella produzione di rubinetteria da bagno e da cucina, ha stretto una partnership nell’area placement con l’Università IAAD, polo europeo dell’alta formazione del design, con obiettivo quello di formare giovani professionisti tramite progetti congiunti e stage.

Da sempre orientata alla realizzazione di prodotti di design e innovativi tecnologicamente, Nobili Rubinetterie ha intrapreso una nuova collaborazione con una delle Università più specializzate nella formazione di giovani professionisti che opereranno nel settore del design.  Attraverso una “cultura del progetto”, IAAD unisce al rigore della ricerca accademica, un approccio più pratico e sperimentale basato sulla progettazione congiunta con le aziende partner. Per Nobili Rubinetterie, poter mettere a disposizione il proprio know how e aprire le porte della propria Azienda a giovani interessati a scoprire il mondo del design è un’occasione unica: da una parte gli aspiranti designer hanno modo di lavorare concretamente con chi conosce il settore, dall’altra si ha la possibilità di monitorare futuri talenti da poter inserire nei propri organici.

Attraverso delle vere e proprie simulazioni di progetti lavorativi in ambito professionale, gli studenti lavorano a stretto contatto con chi conosce il settore e hanno modo di vedere con i propri occhi come funziona ogni fase della realizzazione. Presente nel mercato da oltre 60 anni, Nobili Rubinetterie si distingue per prodotti di elevata qualità sia per la loro funzionalità che per il loro design. Poter collaborare quindi con un Brand che negli anni ha visto intrecciare importanti rapporti con alcuni dei designer più importanti a livello internazionale come Piet Billekens, Gordon Guillaumier e Nilo Gioacchini, è sicuramente un’occasione unica e che permetterà agli studenti di imparare sul campo e scoprire meglio tutti i risvolti del lavoro che hanno scelto di fare in futuro.

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