Martedì, 03 Novembre 2015 00:00

Il BIM all'opera per Expo 2015

harpaceas 1Expo Milano 2015 si sta concludendo e si è dimostrato un successo in termini di iniziative e visitatori. Il tema dell’esposizione “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, di stringente attualità, è stato oggetto di profonde riflessioni, scatenando consensi e opposizioni in tutto il mondo.

Oltre al tema “ufficiale”, questa esposizione non ha smentito la tradizione che ormai da molte edizioni, vede le esposizioni universali come laboratori di architettura. Infatti la complessità di un evento come questo necessita di una pianificazione prima di tutto di livello urbano e successivamente, a parte gli aspetti strettamente logistici, di una progettualità che riesce a liberare la creatività di architetti e designer provenienti da tutto il mondo.

Non è da dimenticare l’aspetto della temporaneità della maggioranza delle strutture e il poco tempo a disposizione per la loro costruzione. Per questi e per altri aspetti il BIM è stato la chiave di volta per il raggiungimento dell’obiettivo, l’apertura il 1 Maggio 2015.

I padiglioni che sono diventati le icone stesse di Expo, come Palazzo Italia e il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti e altre strutture come l’Expo Center, i Cluster del Riso e del Cacao e i Padiglioni del Brasile e dell’Indonesia, sono esempi reali di applicazione del BIM (Building Information Modeling) e dell’impiego di strumenti informatici avanzati per la modellazione, la verifica strutturale e la produzione delle strutture.

Harpaceas, in collaborazione con i suoi clienti che hanno partecipato alla realizzazione delle opere di Expo 2015, ha realizzato una case study in cui sono proprio i progettisti a parlare, evidenziando i vantaggi che il BIM ha loro apportato nell’affrontare questa sfida.

Per la modellazione e produzione delle strutture di questi edifici è stato utilizzato Tekla Structures, il software BIM per la progettazione strutturale. Per il calcolo e la verifica strutturale è stato utilizzato il software Midas Gen, della suite di software per il calcolo strutturale FEM Midas

Da evidenziare il caso dei Cluster del Riso e del Cacao in cui si è realizzato una vera applicazione diinteroperabilità tra Tekla Structures Midas GEN, che ha consentito un forte risparmio di tempo, evitando la ri-modellazione della strutture.

I clienti di Harpaceas e i loro progetti per Expo 2015 presenti nella case study:

  • Studio Capè di Milano: Strutture di Palazzo Italia
  • Stahlbau Pichler di Bolzano, Delta Ingegneria di Arco (TN): Copertura di Palazzo Italia
  • Building Project di Conegliano (TV): Strutture dell’Expo Center
  • Comeva di Gordona (SO): Padiglione Indonesia
  • AMSIS Progetti di Adro (BS): Padiglione Emirati Arabi Uniti
  • ETS di Villa d'Alme (BG): Padiglione Brasile e Clusters Riso e Cacao

Harpaceas è particolarmente orgogliosa di queste realizzazioni curate da propri clienti. L’attività di promozione e implementazione del BIM, che l’azienda mette in campo, vede in queste strutture l’applicazione concreta e la realizzazione dei vantaggi che questa metodologia offre.

 

Maggiori informazioni sui progetti dei clienti di Harpaceas, sono disponibili sul sito: http://www.harpaceas.it/case-history/

Harpaceas nasce nel 1990 a Milano per proporsi al settore delle costruzioni come partner tecnologico di eccellenza per tutto il ciclo di vita di un'opera: dalla ideazione, progettazione, costruzione alla gestione e manutenzione. L’azienda si colloca da sempre nell’intersezione tra industria delle costruzioni e ICT.

Il parco clienti è superiore alle 6.000 unità e al suo interno sono presenti le più importanti realtà appartenenti alla filiera delle costruzioni. L’organico, composto da più di 30 persone tra dipendenti e collaboratori, è costituito in larga parte da professionisti provenienti dal settore architettonico e ingegneristico.

La missione dell’azienda è quella di favorire la diffusione anche in Italia della metodologia BIM (Building Information Modeling) grazie alla proposta di soluzioni informatiche altamente qualificate a tutti gli operatori del mondo delle costruzioni: progettisti, società di ingegneria e di architettura, uffici tecnici della pubblica amministrazione locale e centrale, imprese di costruzioni, centri di trasformazione acciaio e prefabbricatori in cemento armato, general contractor, ecc. Per raggiungere questo obiettivo Harpaceas utilizza al massimo le proprie conoscenze e competenze sul tema della metodologia BIM proponendosi come partner in grado di supportare il cliente nell’evoluzione dalla progettazione tradizionale a quella innovativa basata su applicazioni e procedure BIM.

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expo 2015Leopoldo Freyrie risponde a Matteo Renzi

"Gli architetti italiani raccolgono ben volentieri l'appello lanciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al tessuto produttivo del Paese e sono pronti a fare "quello sforzo in più" che il Premier chiede, per la realizzazione di Expo Milano 2015.

Siamo i primi a volere che Expo sia pronto e che l'immagine dell'Italia nel mondo sia degna dei tanti cittadini e professionisti che ogni giorno sostengono con il loro lavoro questo Paese".

Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Non possiamo non tacere tuttavia che da tre anni abbiamo messo a disposizione il talento e il sapere tecnico degli architetti italiani, avendo avuto, però, come unico esito l'indifferenza da parte di Expo e risposte arroganti di Infrastrutture Lombarde, che ci ha chiarito che i concorsi di architettura non sarebbero mai stati fatti - nonostante una risoluzione del Parlamento - e che gli Studi di architettura e di ingegneria italiani non avevano le capacità di progettare e dirigere la realizzazione delle opere. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti! Del resto è assolutamente evidente, nella storia italiana, che quando si affida la realizzazione di opere a soggetti para-pubblici, con poteri assoluti, il risultato è sempre di pessima qualità e spesso di malaffare".

"Possiamo concorrere a selezionare in brevissimo tempo professionisti capaci e onesti, con adeguati curricula, coadiuvati da giovani colleghi pronti a mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità. Immaginare (di nuovo!) che un super Direttore dei Lavori, come un eroe dei fumetti, possa gestire tale complessità significa non avere contezza delle cose."

"Questo sarebbe il modo giusto e normale di lavorare, in un Paese civile, smettendo di fidarsi acriticamente di società di servizi pubbliche che sono finanziate dalle nostre tasse, esenti dalle normali norme di meritocrazia e concorrenza, la cui dirigenza è quasi sempre selezionata sulla base dell'appartenenza politica invece che sulle reali capacità professionale".

Fonte: Consiglio Nazionale degli Architetti

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