Sabato, 26 Settembre 2015 00:00

Germania Expo2015: “Fields of Ideas”

expo padiglionegermania“Eco Network ha visitato per voi Expo2015; il terzo padiglione che desideriamo mostrarvi è quello della Germania: atmosfera, show, idee innovative, sono le parole d’ordine di questa magnifica opera architettonica.”

Padiglione Germania – Expo Milano 2015

L’idea

Il padiglione della Germania si fa portavoce di un diverso modo di pensare e mira a creare consapevolezza delle forze della natura, fonti essenziali della nostra alimentazione che in futuro dovranno essere protette meglio e utilizzate con maggiore intelligenza. Il centro del progetto non è dato solo da una politica ambientale forte, dalle imprese innovative e dai progetti di ricerca che segnano la via per il futuro, ma anche dallo straordinario impegno della società civile.
Il padiglione propone ai visitatori di Expo 2015 uno sguardo sulle nuove soluzioni tedesche volte a garantire l’alimentazione del futuro, e li invita a partecipare attivamente in prima persona. In quest’occasione, la Germania interpreta l’agricoltura come settore economico moderno e forte, ma anche come elemento del suo tipico panorama culturale.
A Expo 2015 la Germania si presenta come un paesaggio vivo e fecondo, colmo di idee e soluzioni nate da un rapporto nuovo e rispettoso con la natura. Il padiglione trasmette ai visitatori un’immagine della Germania nuova e sorprendente, aperta, simpatica e spiritosa, incorporando con il suo effetto a campi il motto: “Fields of Ideas”.

Il quadro d’insieme – Il padiglione come paesaggio liberamente accessibile

Il Padiglione Tedesco traduce in modo convincente il paesaggio tedesco di campi e prati in linguaggio architettonico: un edificio concepito come un pianoro paesaggistico in lieve salita, la cui superficie è liberamente accessibile e il cui interno racchiude un’esposizione tematica. In questo paesaggio dai campi ben riconoscibili crescono piante stilizzate, “germogli di idee” che salgono dall’esposizione fino alla superficie, schiudendosi in un grande tetto di foglie; questo è l’elemento unificante, che concatena spazio esterno e spazio interno, architettura ed esposizione. Il linguaggio formale delle foglie sospese, che scorre organicamente a coprire l’architettura, crea nel visitatore un’immagine inconfondibile, che si fissa nel ricordo.
Con il suo pianoro paesaggistico aperto e liberamente accessibile, il Padiglione Tedesco non si configura come un’architettura di rappresentazione esplicita, quanto piuttosto come luogo di incontro e scambio e costituisce, perciò, l’attuazione programmatica del motto “Fields of Ideas”: la natura come base dell’alimentazione e, pertanto, meritevole di tutela.

Il Leitmotiv di campi e prati – realizzazione architettonica e sostenibilità

Da un punto di vista formale, l’architettura ricorda un frammento di paesaggio “ritagliato” e poi “adagiato” sul lotto del padiglione, per svilupparsi in un pianoro lievemente inclinato che raggiunge i 10 metri di altezza: in questo modo il Padiglione Tedesco segue fin nel dettaglio l’idea di un paesaggio stilizzato di campi e prati. L’impiego di svariati legnami locali conferisce una nota caratteristica, mentre il paesaggio di campi e prati si tramuta in una copertura lignea calpestabile, dove il legno non è solo un elemento empatico, ma è segno anche di un utilizzo consapevole di materie prime ricostituibili e caratterizzate da un bilancio di CO2 equilibrato. Il progetto della facciata ha una struttura lamellare orizzontale; questa si adegua alla facciata, seguendone l’andamento in altezza e le diverse aperture, e rimanda agli strati orizzontali del terreno. La facciata è tanto semplice quanto “intelligente”: la permeabilità allo sguardo e alle correnti d’aria naturali ottenuta con la struttura lamellare rientra in un’idea di clima semplice ma efficacie, che, insieme alle tecnologie di efficienza energetica, garantisce temperature accoglienti in tutti gli spazi espositivi.
Un elemento progettuale centrale del padiglione sono le coperture a membrana in forma di piante protese verso l’alto, fortemente espressive, che derivano dalla natura sia la tecnica costruttiva, sia il linguaggio formale bionico. La moderna struttura in acciaio e membrane permette un’estrema semplicità costruttiva, riducendo così l’utilizzo di materiali, mentre le forme inconsuete, che scorrono in modo organico, diventano simbolo di innovazioni che indicano il futuro sul modello della natura.

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Domenica, 05 Luglio 2015 00:00

Water design 2015

waterdesign milanoIl 25 giugno scorso, in Design Library, è stata presentata la quinta edizione di
Water Design
: il cuore della manifestazione sarà il Castello Sforzesco, dove nel mese di ottobre è previsto un afflusso di oltre 100 mila persone.

Nei primi giorni di ottobre, nella meravigliosa cornice del Castello Sforzesco di Milano e nei migliori Showroom della città, andrà in scena la quinta edizione di Water Design, kermesse che celebra il design dedicato all’acqua.
La manifestazione ideata da Mosca Partners è stata trasferita da Bologna a Milano in occasione di Expo 2015 e del Festival dell’Acqua, l’evento biennale nato per promuovere e dibattere i grandi temi connessi alla disponibilità, alla distribuzione e al corretto utilizzo dell’acqua.
La concomitanza di Water Design con i due eventi garantirà uno straordinario afflusso di pubblico, che già oggi al Castello è quadruplicato rispetto ai mesi precedenti a Expo, e che allo stato attuale è stimato in oltre 100 mila visitatori nei giorni di ottobre, il mese statisticamente di maggior affluenza dell’Esposizione Universale.

Come da tradizione, Water Design porta nel cuore della città i progetti e le installazioni dei migliori designer e architetti internazionali e apre le porte degli showroom delle principali aziende del settore, con l’intento di promuovere e comunicare il design a un pubblico sempre più allargato di professionisti, operatori e appassionati.

“Un appuntamento che permette a tutti i cittadini di riscoprire nel segno dell’innovazione e della creatività il rapporto tra il design e il più prezioso degli elementi, l’acqua” cosi afferma l’assessore alle Politiche per il lavoro, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue: ”Dieci giorni che, partendo dal Castello sino agli showroom coinvolti, illustrano linguaggi e pensieri creativi capaci di trasformarsi in prodotti e nuovi brand unendo ricerca, qualità, innovazione e tradizione. Un’occasione che conferma, ancora una volta, come sia viva negli operatori di tutto il mondo la voglia di scegliere Milano quale miglior vetrina per presentare le proprie creazioni e intuizioni”.

La Piazza d’Armi, corte principale del Castello Sforzesco, ospiterà l’importante Festival dell’Acqua, mentre il Cortile della Rocchetta e la Corte Ducale saranno lo scenario delle installazioni di  Water Design 2015 e ospiteranno, rispettivamente, i due temi d’indagine di questa edizione. Il primo, l’acqua come bene da proteggere dagli sprechi per un uso più consapevole e sostenibile e, il secondo, l’acqua come fonte di benessere per il corpo e la mente.
Due temi di grande attualità che invitano a riflettere sul tema dell’acqua come fonte di vita e di cui dobbiamo ridurre lo spreco, ma anche il valore del progetto come atto qualificante per dare qualità allo spazio costruito: un messaggio simbolico ricco di contenuti per stimolare il pubblico a riflettere sul valore di ciò che ci circonda sia dal punto di vista del mondo naturale sia di quello artificiale.

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ArcVision Prize – Women and Architecture è il premio internazionale d’architettura istituito nel 2013 da Arcvision, la corporate review di Italcementi Group, con l’obiettivo di promuovere le figure femminili che apportano con il proprio lavoro novità di carattere progettuale, teorico e pratico in ambito architettonico con una particolare interpretazione dei valori sociali. In occasione dell’Esposizione Universale di Milano, Arcvision Prize si è arricchito della collaborazione con WE-Women for Expo, un progetto di Expo Milano 2015, nato con la convinzione che la sostenibilità del Pianeta debba passare attraverso una nuova alleanza tra cibo e cultura e che le artefici di questo nuovo sguardo e nuovo patto per il futuro debbano essere le donne.

La sfida del convegno “Città donna. La città ricostruita al femminile” è quindi quella di provare ad applicare questo “nuovo sguardo e nuovo patto” anche alla progettazione delle città, sia nella riqualificazione delle periferie (ed è l’aspetto che verrà evidenziato dal lavoro di ricerca svolto dalla Professoressa Emanuela Casti dell’Università di Bergamo) che nella ridefinizione del ruolo e dell’identità di territori complessi come Milano, alla base delle scelte che orientano la riforma del governo urbanistico, come verrà discusso dalla Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.

“Un’inclusione a volte solo di facciata?” è la provocazione a cui saranno chiamate a rispondere in primo luogo l’architetto Luisa Fontana e l’avvocato Claudia Parzani che amplieranno il dibattito alle distorsioni causate da una predominanza maschile nella progettazione delle città, che si
traduce in un paesaggio urbano che marginalizza o non prende in considerazione le differenti esigenze di diverse categorie di cittadini. “Per le donne e non femminili” è la scelta rivendicata dalla Direttrice Daniela Hamaui, che proverà ad applicare questa visione anche al futuro delle città, evitando “idee preconcette che poi una volta che sperimenti altre strade si rivelano essere scelte di comodo non dettate in nessun modo da una realtà neanche di tipo economico”.

Samia Nkrumah, componente della giuria ArcVisionPrize e Ambassador WE Women for Expo e Marta Dassù, Presidente Esecutivo WE Women for Expo, anche alla luce delle loro esperienze di Governo (come prima leader femminile di un partito politico in Ghana e come Vice Ministro degli Esteri in Italia) racconteranno le leve necessarie per un cambiamento.

In conclusione è previsto l’intervento di Linda Lanzillotta, Vice Presidente del Senato della Repubblica.

In allegato il programma completo.

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expo palazzoitaliaInnovazione e design mettono Palazzo Italia al centro di Expo 2015. L’edificio che rappresenta il luogo-icona dell’Esposizione Universale di Milano si presenta al mondo con uno stile architettonico unico, reso possibile da un materiale messo a punto appositamente per dare corpo alla bianca “foresta pietrificata” che caratterizza la struttura di Palazzo Italia.

L’innovativo cemento biodinamico è stato messo a punto nel Centro Ricerche i.lab Italcementi al Kilometro Rosso grazie al lavoro di 15 ricercatori, con oltre 15mila ore dedicate allo sviluppo di un materiale che ha una doppia valenza “bio”: la capacità di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria grazie al suo principio attivo fotocatalitico TX Active (brevetto Italcementi) e la composizione per l’80% di materiali da riciclo. La sua “dinamicità” è invece una caratteristica determinata dalla particolare formulazione del prodotto, così lavorabile da poter dare vita a forme complesse quali sono, appunto, quelle di Palazzo Italia.

Progettato da studio Nemesi&Partners, Palazzo Italia sarà l’unico edificio permanente all’Expo, con un’altezza di 35 metri. A dar risalto alle sue forme scultoree è la trama ramificata dell’involucro esterno, realizzata grazie ad oltre 750 pannelli, pezzi unici in cemento i.active BIODYNAMIC di circa 4.20 x 4 metri montati uno a uno sulla superficie esterna fino a comporne l’inconfondibile design.

 

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kale 1Il Gruppo Kale è presente con i suoi prodotti a EXPO Milano 2015. Il padiglione Turchia, uno dei più imponenti dell'evento, ospita aree appositamente progettate con i prodotti Kale. Rafforzando ulteriormente la solida collaborazione con l'industria ceramica italiana in qualità di primo marchio turco a investire nel polo ceramico della nazione, il Gruppo Kale continua a rivestire un ruolo pionieristico in Italia, grazie alle attività sociali e culturali intraprese.

La Turchia risulta essere uno dei paesi con un'area espositiva fra le più grandi di EXPO (1 maggio-31 ottobre 2015) e parteciperà all'esposizione, il cui tema è "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", con spazi interni ed esterni semicoperti progettati in base al concetto della "Melagrana", riflettendo la ricchezza storica e culturale del paese in modo ottimale.

La collaborazione Italia Turchia è sempre più solida.
Consolidando la collaborazione di lunga data con l'industria ceramica italiana, il Gruppo Kale è diventato la prima azienda turca a investire in questa nazione, acquisendo due prestigiosi marchi italiani: Edilcuoghi ed Edilgres nel 2011. Conservando forti legami con i principali attori dell'indotto, il Gruppo Kale  continua ad avere un ruolo pionieristico in Italia, grazie alle attività sociali e culturali intraprese. Recentemente, il Gruppo Kale ha creato delle aree speciali usando prodotti aziendali per realizzare un grande progetto da lanciare a Milano.

Le soluzioni Kale nel padiglione Turchia.
In prima fila nello sviluppo dell'industria ceramica turca, il Gruppo Kale è diventato un gigante mondiale grazie agli investimenti in questo settore. Come sponsor e con la collaborazione dei partner italiani, il Gruppo Kale ha costruito il padiglione Turchia. Il padiglione, che si distingue per un design grandioso e d’impatto, copre un'area totale di 4.170 m2 e vanta la presenza dei prodotti Kaleseramik e Kalekim nelle aree speciali e nei bagni.

"Kale Lounge": uno spazio funzionale creato con "Kalesinterflex"
Fautori di una prospettiva particolare in materia di architettura e tecnologie edili, i prodotti Kalesinterflex sono stati utilizzati nel padiglione Turchia di EXPO 2015. Prodotte da Kaleseramik, le piastrelle ceramiche turche Kalesinterflex, risultano essere più grandi, flessibili e sottili (grandi 1 x 3 m e con uno spessore di 3-5 mm) e regalano eleganti soluzioni che si sposano perfettamente con l'architettura generale dell'esposizione. Grazie alla creatività progettuale, i prodotti Kalesinterflex decorano il "Kale Lounge", realizzato completamente in ceramica, per dar vita a un'area elegante e al tempo stesso funzionale nel padiglione Turchia. Le piastrelle ceramiche Kaleseramik specifiche per piscina sono usate assieme agli adesivi Technopooldi Kalekim, garantendo maggiore adesività e impermeabilizzazione.

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Martedì, 28 Aprile 2015 00:00

Cefla è protagonista a EXPO Milano 2015

ceflaIn occasione di Expo 2015 Milano, il più grande evento internazionale sull’alimentazione e la nutrizione, Cefla ha realizzato una serie di importanti progetti di alto valore che coinvolgono l’azienda nella sua totalità. Il 2015 è un anno particolarmente significativo per Cefla. Un anno di cambiamenti, rinnovamenti e nuovi progetti. Cefla ha da sempre, nel DNA, il valore del territorio: un’azienda di Imola che è cresciuta, si è affermata e ha mantenuto le sue radici fino a diventare un gruppo multibusiness che ha fatto della sua eterogeneità un punto di forza.Concetti che ha ben espresso il Dott. Eros Nanni, Direttore Generale dell’azienda: “WE ARE CEFLA è l’ispirazione della nostra vision: CREARE VALORE NEL TEMPO. Questo è lo spirito che ogni giorno muove il gruppo verso il futuro, attraverso l’innovazione di prodotto, l’evoluzione dei processi, dando l’indirizzo strategico alle quattro Business Units.”

Proprio grazie alla sua concretezza di intenti e unità produttive, leader nel mondo, Cefla si distingue per essere una delle aziende più coinvolte a EXPO Milano 2015.

“Un ruolo che ha portato l’azienda a realizzare spazi, impianti e forniture per l’evento. La commessa totale di Cefla ha raggiunto i 30 milioni di Euro, con un’area complessiva di intervento di oltre 32.000 mq; abbiamo gestito la realizzazione della rete di impianti elettrici, di condizionamento dell’aria e la fornitura di arredamento e attrezzature nei 2.500 mq dedicati al Supermercato del Futuro, a cui si aggiunge la fornitura di 5.000 lampade a LED”, spiega Gianmaria Balducci, Presidente del Gruppo Cefla.

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Mercoledì, 22 Aprile 2015 00:00

Italcementi e Palazzo Italia

italcementi 1Su Palazzo Italia a Expo è stato montato oggi l'ultimo pannello. lo ha reso noto Italcementi, che via twitter si è complimentata con Padiglione Italia: "#PalazzoItalia, montato ultimo pannello in cemento biodinamico: complimenti a Pad.Ita 2015, struttura esterna completa".
L'edificio, al centro di polemiche per i temuti ritardi, si sta avviando dunque a conclusione. Italcementi ha fornito complessivamente 2.000 tonnellate di cemento biodinamico per la realizzazione di circa 750 pannelli, tra piani e curvi, tutti diversi l'uno dall'altro. Ogni pannello è di circa 4x4,2 metri. La superficie esterna ricoperta dai pannelli è di 9mila metri quadri. Per sviluppare questo materiale sono stati dedicati 15 ricercatori, per un totale di 12.500 ore di ricerca, tutte condotte nel laboratorio Italcementi di Bergamo. Il cemento biodinamico è fotocatalitico, quindi contribuisce ad abbattere gli inquinanti presenti nell'aria. Già in occasione di Expo 2010 Shanghai, Italcementi aveva contribuito con la propria ricerca sui materiali, sviluppando il cemento trasparente con cui è stato realizzato il padiglione Italiano, tutt'ora esistente e utilizzato per manifestazioni dedicate al design italiano.

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cementobiodinamico 1Una mostra per raccontare un’utopia che si fa concreta: la nascita del padiglione italiano e in particolare di Palazzo Italia, luogo-icona di Expo 2015 Milano, narrata in un percorso che parte dall’idea iniziale dei progettisti fino alle ultime fasi di cantiere. In occasione del FuoriSalone, e a poche settimane dall’apertura dell’Esposizione Universale di Milano, Italcementi e Studio Nemesi allestiscono nella hall dell’aula magna dell’Università Statale di Milano la mostra “Utopia Concreta. Padiglione Italia Expo 2015”, curata dai progettisti dello stesso Palazzo Italia, Michele Molé e Susanna Tradati e realizzata da Italcementi, protagonista di Palazzo Italia grazie al cemento biodinamico “i.active BIODYNAMIC”, l’innovativo materiale con cui è realizzata la struttura del Palazzo.

La mostra propone, attraverso un percorso di 9 disegni progettuali e 21 fotografie, oltre che di un docu-film, un racconto suggestivo del cantiere dell’opera architettonica che rappresenterà l’Italia a Expo 2015 e che ne è già il simbolo. I momenti più significativi dei 15 mesi di cantiere raccontati in un viaggio per immagini, impreziosito da quattro pannelli in cemento biodinamico che anticipano ai futuri visitatori di Expo la sensazione di lucentezza e plasticità del materiale, che sarà sperimentabile dal vivo nel contatto con la struttura di Palazzo Italia.

Progettato da Michele Molè e Susanna Tradati, studio Nemesi&Partners, Padiglione Italia è composto da Palazzo Italia e dagli edifici del Cardo ed è il risultato di un concorso internazionale. Considerato una sfida architettonica e costruttiva, Palazzo Italia, l’unico edificio permanente all’Expo, raggiunge un’altezza di 35 metri. A dar risalto alle sue forme scultoree è la trama ramificata dell’involucro esterno. Per il design di questa pelle Nemesi ha dato vita a una texture geometrica unica che evoca l’intreccio casuale di rami.

L’intera superficie esterna di Palazzo Italia, 9.000 mq, è costituita da oltre 750 pannelli, pezzi unici in cemento i.active BIODYNAMIC con principio attivo fotocatalitico TX Active, entrambi sviluppati nel centro Ricerca e Innovazione i.lab di Bergamo, dove sono messi a punto i molti prodotti innovativi che Italcementi mette a disposizione del mondo del design e dell’architettura.

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confindustria expoVenerdì 13 marzo alle 11.00 a Milano, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, ingresso Via Olona 6bis, si svolgerà la Conferenza Stampa di presentazione della Mostra di Confindustria a Expo 2015 sull’alimentazione industriale sostenibile.

Interverranno il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il Commissario Generale di Sezione per Padiglione Italia, Diana Bracco e Fiorenzo Galli, Direttore del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, che presenterà in anteprima il percorso espositivo che ha progettato e curato. Chiuderà il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con delega a Expo 2015, Maurizio Martina.

Obiettivo della Mostra è far conoscere ai visitatori di Padiglione Italia come sia possibile ottenere, rispettando l'ambiente e le risorse del mondo, prodotti alimentari sicuri, di qualità, a prezzi accessibili e in quantità sufficiente per tutti grazie all'industria e alle sue tecnologie.

In un ambiente divertente, il progetto proporrà, con attrazioni creative ma puntuali, le articolazioni e le connessioni della filiera agro-alimentare italiana. In un percorso di 10 sale si vedrà come nasce il cibo, dal seme nel campo ai prodotti consumati a tavola, e si spiegherà cosa significano e come si riescono a presentare concetti determinanti come "food safety" e "food security", senza perdere il gusto delle buone cose della tavola italiana.
Lo spazio, studiato soprattutto per accogliere giovani, scuole e famiglie insieme al pubblico internazionale, accompagnerà i visitatori in un percorso interattivo ed emozionale verso la consapevolezza che le scelte che gli abitanti della terra faranno , influenzeranno il cibo di .

La Mostra ha l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per accreditarsi è necessario inviare una mail a

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Lunedì, 02 Marzo 2015 00:00

Nacanco per l’Expo 2015

nacancoLEsposizione Universale che si terrà a Milano a partire dal 1 maggio sarà levento più importante al mondo; i lavori sono quasi conclusi e Nacanco, con oltre 150 piattaforme fornite a noleggio, è protagonista nella costruzione di tantissimi Padiglioni.

Siamo ormai vicinissimi al giorno in cui si apriranno finalmente i cancelli dellEsposizione Universale 2015, che accoglierà i visitatori a partire dal 1 maggio 2015 e fino al 31 ottobre 2015, nel futuristico scenario del sito di Expo 2015 a Milano. I lavori fervono alacremente, ormai 24 ore su 24, e le imprese impegnate nella costruzione stanno portando a conclusione le strutture e gli impianti per accogliere i visitatori che, secondo le ultime stime, supereranno limpressionante cifra di 15.000.000 di persone (oltre ottantamila ingressi al giorno, uno stadio di San Siro pieno ogni giorno per avere unidea della cifra).

Larea di Expo 2015 si svilupperà su unestensione di circa un milione di metri quadri ed è stata progettata da un team di lavoro di archistar, da Stefano Boeri a Ricky Burdett, da Jacques Herzog a  William Mc Donough fino a Joan Busquets; il concept si sviluppa su due assi ortogonali e sarà ricco di spazi verdi e completamente circondato dallacqua. Tanti, tantissimi cantieri, che lEnte appaltatore (Expo 2015 appunto) ha voluto caratterizzare per un elevato livello di qualità, per la massima sicurezza per chi vi lavorava e, infine, per la massima efficienza operativa. E in tanti di questi cantieri, sia in quelli dei Padiglioni sia su quelli dellimpianto infrastrutturale di servizio, hanno lavorato e stanno lavorando macchine a noleggio fornite da Nacanco. Vediamo assieme come.

Velocità; questa è stata la parola dordine che ha contraddistinto tutte le gare di appalto e che è stata richiesta dalla Committenza alle imprese vincitrici e ai loro fornitori, tra i quali Nacanco ha giocato un ruolo di primo piano. Non solo, unaltra parola dordine è stata gestione delle sovrapposizioni: tantissime lavorazioni si sono sovrapposte su aree molto ristrette e, quindi, nessuna impresa poteva permettersi il lusso di ritardare il lavoro delle altre. Proprio per questo gli appaltatori e i subappaltatori (tutti controllati in modo ferreo per escludere eventuali infiltrazioni malavitose) hanno deciso di rafforzare il proprio parco macchine, con tantissime piattaforme e altre macchine per il sollevamento a noleggio, molte delle quali fornite da Nacanco che ha seguito le opere di Expo dalla sede di Milano e ovviamente, vista limportanza internazionale dei cantieri, dallhead quarter di Brescia.

Davvero moltissime le piattaforme che Nacanco ha noleggiato, impegnate in ogni tipo di lavorazione: dallinstallazione delle facciate vetrate, alla sofisticata impiantistica dei padiglioni, dalla movimentazione in cantiere per la realizzazione delle vie di accesso, fino alla posa delle essenze arboree (il sito dellExpo avràtantissimi spazi verdi).

Oltre 150 mezzi con il marchio Nacanco,molti utilizzati per lavori allesterno, fra cui articolate diesel da 18 a 26 metri altezza di lavoro, autocarrate, autogru da 30 tonnellate, piattaforme cingolate, carrelli telescopici rotativi o fissi da 15 a 25 metri, telescopiche diesel fino a 28 metri altezza di lavoro

Si èreso necessario anche limpiego di  elevatori di persona e verticali elettriche per i lavori dinterno, che richiedono spesso piùprecisione e accuratezza per i dettagli.

Il tutto nel completo rispetto di ogni criterio e di ogni requisito di sicurezza esplicitati nei bandi e dalla normativa vigente (in questo la Committenza è stata sempre rigidissima, anche e soprattutto per i tempi ristretti dei cantieri).

I cantieri di Expo sono, inoltre, stati un severo banco di prova per tutti i fornitori, fra cui Nacanco, di macchine e attrezzature che possono fregiarsi di avervi partecipato; non solo, infatti, perché il parco macchine richiesto per far fronte a una tale mole di noleggi era di altissimo profilo (anche per le tipologie estreme di macchine richieste), ma anche per i servizi pre e post noleggio necessari per poter effettuare con successo le forniture. Le macchine che entrano in Expo, infatti, devono essere perfettamente efficienti, ben tenute, correttamente e costantemente revisionate e tagliandate; il servizio tecnico di assistenza, poi, deve essere sempre disponibile per interventi tempestivi e risolutivi, sette giorni su sette (i cantieri non si fermano mai), ogni ritardo e fermo macchina può compromettere le tempistiche di consegna e, quindi, non si deve verificare o comunque deve essere risolto in brevissimo tempo. Una sfida importante, che Nacanco ha scelto di giocare, mettendo in campo tutte le sue risorse umane e di flotta; una scelta vincente e di cui andiamo orgogliosi. Come saremo orgogliosi il 1 maggio 2015 dellEsposizione Universale organizzata dallItalia!

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