Teatro Petruzzelli BariIl teatro Petruzzelli ospiterà giovedì mattina l'appuntamento che segna l'avvio del percorso per realizzare la struttura che rappresenterà il Belpaese durante la kermesse internazionale.

Comincerà dal teatro Petruzzelli di Bari, giovedì 8 novembre alle 11, il roadshow nazionale per presentare il Concorso di progettazione del Padiglione Italia, la struttura che dal 20 ottobre al 20 aprile 2021 rappresenterà il nostro Paese all'Esposizione Universale di Dubai. L'incontro si propone di illustrare ad architetti, scenografi, designer e ingegneri interessati le modalità di partecipazione e di presentazione dei progetti da far pervenire entro il 17 dicembre 2018.

La gara è indetta da Invitalia, l’Agenzia per lo Sviluppo per conto del Commissariato generale di sezione per la partecipazione italiana all’Expo 2020. Tutte le procedure sono sottoposte alle verifiche in via preventiva della legittimità degli atti da parte dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione e i progetti di fattibilità tecnica ed economica saranno valutati da una Commissione di elevato standing nazionale e internazionale. Il valore del bando è di oltre 2.7 milioni di euro, a cui vanno sommate 290mila euro di premio complessivamente riconosciuto ai primi tre classificati. Il valore del concorso è suscettibile di incremento fino a circa 3,8 milioni. Le prossime tappe del roadshow saranno Milano, Roma, Firenze e Napoli.

“Siamo orgogliosi che parta dalla nostra città questo evento itinerante che di fatto lancia il concorso di progettazione del Padiglione Italia a Dubai per Expo 2020 - dichiara il sindaco Antonio Decaro. Una sorta di call rivolta a tutti professionisti del settore - ingegneri, architetti, designer e creativi - affinché immaginino la struttura che rappresenterà il nostro Paese in uno degli eventi che richiamano il maggior numero di visitatori nel mondo. Un’opportunità straordinaria per quanti vogliano cimentarsi in una progettazione che esprima al meglio l’essenza del nostro Paese partendo dall’idea di bellezza come elemento di connessione e come espressione di genio creativo e ricchezza culturale, legando  idealmente passato, presente e futuro”.

Il Padiglione Italia sarà collocato tra le aree tematiche “Opportunità” e “Sostenibilità” nel sito di Expo 2020 Dubai in posizione strategica dal punto di vista dei flussi di visitatori: sorgerà su un lotto di 3.420 mq e intercetterà il traffico di pubblico in uscita dal Padiglione degli Emirati Arabi Uniti (distante 250 metri) e in transito verso il North Park, uno dei principali spazi verdi e meeting point di tutta l’area espositiva di Expo Dubai e destinata ad ospitare grandi eventi e manifestazioni pubbliche. Il progetto prevede un afflusso di oltre 28 mila visitatori al giorno nel padiglione italiano, oltre 5 milioni nei sei mesi dell’evento.

Fonte Baritoday

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Martedì, 03 Novembre 2015 00:00

Il BIM all'opera per Expo 2015

harpaceas 1Expo Milano 2015 si sta concludendo e si è dimostrato un successo in termini di iniziative e visitatori. Il tema dell’esposizione “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, di stringente attualità, è stato oggetto di profonde riflessioni, scatenando consensi e opposizioni in tutto il mondo.

Oltre al tema “ufficiale”, questa esposizione non ha smentito la tradizione che ormai da molte edizioni, vede le esposizioni universali come laboratori di architettura. Infatti la complessità di un evento come questo necessita di una pianificazione prima di tutto di livello urbano e successivamente, a parte gli aspetti strettamente logistici, di una progettualità che riesce a liberare la creatività di architetti e designer provenienti da tutto il mondo.

Non è da dimenticare l’aspetto della temporaneità della maggioranza delle strutture e il poco tempo a disposizione per la loro costruzione. Per questi e per altri aspetti il BIM è stato la chiave di volta per il raggiungimento dell’obiettivo, l’apertura il 1 Maggio 2015.

I padiglioni che sono diventati le icone stesse di Expo, come Palazzo Italia e il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti e altre strutture come l’Expo Center, i Cluster del Riso e del Cacao e i Padiglioni del Brasile e dell’Indonesia, sono esempi reali di applicazione del BIM (Building Information Modeling) e dell’impiego di strumenti informatici avanzati per la modellazione, la verifica strutturale e la produzione delle strutture.

Harpaceas, in collaborazione con i suoi clienti che hanno partecipato alla realizzazione delle opere di Expo 2015, ha realizzato una case study in cui sono proprio i progettisti a parlare, evidenziando i vantaggi che il BIM ha loro apportato nell’affrontare questa sfida.

Per la modellazione e produzione delle strutture di questi edifici è stato utilizzato Tekla Structures, il software BIM per la progettazione strutturale. Per il calcolo e la verifica strutturale è stato utilizzato il software Midas Gen, della suite di software per il calcolo strutturale FEM Midas

Da evidenziare il caso dei Cluster del Riso e del Cacao in cui si è realizzato una vera applicazione diinteroperabilità tra Tekla Structures Midas GEN, che ha consentito un forte risparmio di tempo, evitando la ri-modellazione della strutture.

I clienti di Harpaceas e i loro progetti per Expo 2015 presenti nella case study:

  • Studio Capè di Milano: Strutture di Palazzo Italia
  • Stahlbau Pichler di Bolzano, Delta Ingegneria di Arco (TN): Copertura di Palazzo Italia
  • Building Project di Conegliano (TV): Strutture dell’Expo Center
  • Comeva di Gordona (SO): Padiglione Indonesia
  • AMSIS Progetti di Adro (BS): Padiglione Emirati Arabi Uniti
  • ETS di Villa d'Alme (BG): Padiglione Brasile e Clusters Riso e Cacao

Harpaceas è particolarmente orgogliosa di queste realizzazioni curate da propri clienti. L’attività di promozione e implementazione del BIM, che l’azienda mette in campo, vede in queste strutture l’applicazione concreta e la realizzazione dei vantaggi che questa metodologia offre.

 

Maggiori informazioni sui progetti dei clienti di Harpaceas, sono disponibili sul sito: http://www.harpaceas.it/case-history/

Harpaceas nasce nel 1990 a Milano per proporsi al settore delle costruzioni come partner tecnologico di eccellenza per tutto il ciclo di vita di un'opera: dalla ideazione, progettazione, costruzione alla gestione e manutenzione. L’azienda si colloca da sempre nell’intersezione tra industria delle costruzioni e ICT.

Il parco clienti è superiore alle 6.000 unità e al suo interno sono presenti le più importanti realtà appartenenti alla filiera delle costruzioni. L’organico, composto da più di 30 persone tra dipendenti e collaboratori, è costituito in larga parte da professionisti provenienti dal settore architettonico e ingegneristico.

La missione dell’azienda è quella di favorire la diffusione anche in Italia della metodologia BIM (Building Information Modeling) grazie alla proposta di soluzioni informatiche altamente qualificate a tutti gli operatori del mondo delle costruzioni: progettisti, società di ingegneria e di architettura, uffici tecnici della pubblica amministrazione locale e centrale, imprese di costruzioni, centri di trasformazione acciaio e prefabbricatori in cemento armato, general contractor, ecc. Per raggiungere questo obiettivo Harpaceas utilizza al massimo le proprie conoscenze e competenze sul tema della metodologia BIM proponendosi come partner in grado di supportare il cliente nell’evoluzione dalla progettazione tradizionale a quella innovativa basata su applicazioni e procedure BIM.

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Sabato, 26 Settembre 2015 00:00

Germania Expo2015: “Fields of Ideas”

expo padiglionegermania“Eco Network ha visitato per voi Expo2015; il terzo padiglione che desideriamo mostrarvi è quello della Germania: atmosfera, show, idee innovative, sono le parole d’ordine di questa magnifica opera architettonica.”

Padiglione Germania – Expo Milano 2015

L’idea

Il padiglione della Germania si fa portavoce di un diverso modo di pensare e mira a creare consapevolezza delle forze della natura, fonti essenziali della nostra alimentazione che in futuro dovranno essere protette meglio e utilizzate con maggiore intelligenza. Il centro del progetto non è dato solo da una politica ambientale forte, dalle imprese innovative e dai progetti di ricerca che segnano la via per il futuro, ma anche dallo straordinario impegno della società civile.
Il padiglione propone ai visitatori di Expo 2015 uno sguardo sulle nuove soluzioni tedesche volte a garantire l’alimentazione del futuro, e li invita a partecipare attivamente in prima persona. In quest’occasione, la Germania interpreta l’agricoltura come settore economico moderno e forte, ma anche come elemento del suo tipico panorama culturale.
A Expo 2015 la Germania si presenta come un paesaggio vivo e fecondo, colmo di idee e soluzioni nate da un rapporto nuovo e rispettoso con la natura. Il padiglione trasmette ai visitatori un’immagine della Germania nuova e sorprendente, aperta, simpatica e spiritosa, incorporando con il suo effetto a campi il motto: “Fields of Ideas”.

Il quadro d’insieme – Il padiglione come paesaggio liberamente accessibile

Il Padiglione Tedesco traduce in modo convincente il paesaggio tedesco di campi e prati in linguaggio architettonico: un edificio concepito come un pianoro paesaggistico in lieve salita, la cui superficie è liberamente accessibile e il cui interno racchiude un’esposizione tematica. In questo paesaggio dai campi ben riconoscibili crescono piante stilizzate, “germogli di idee” che salgono dall’esposizione fino alla superficie, schiudendosi in un grande tetto di foglie; questo è l’elemento unificante, che concatena spazio esterno e spazio interno, architettura ed esposizione. Il linguaggio formale delle foglie sospese, che scorre organicamente a coprire l’architettura, crea nel visitatore un’immagine inconfondibile, che si fissa nel ricordo.
Con il suo pianoro paesaggistico aperto e liberamente accessibile, il Padiglione Tedesco non si configura come un’architettura di rappresentazione esplicita, quanto piuttosto come luogo di incontro e scambio e costituisce, perciò, l’attuazione programmatica del motto “Fields of Ideas”: la natura come base dell’alimentazione e, pertanto, meritevole di tutela.

Il Leitmotiv di campi e prati – realizzazione architettonica e sostenibilità

Da un punto di vista formale, l’architettura ricorda un frammento di paesaggio “ritagliato” e poi “adagiato” sul lotto del padiglione, per svilupparsi in un pianoro lievemente inclinato che raggiunge i 10 metri di altezza: in questo modo il Padiglione Tedesco segue fin nel dettaglio l’idea di un paesaggio stilizzato di campi e prati. L’impiego di svariati legnami locali conferisce una nota caratteristica, mentre il paesaggio di campi e prati si tramuta in una copertura lignea calpestabile, dove il legno non è solo un elemento empatico, ma è segno anche di un utilizzo consapevole di materie prime ricostituibili e caratterizzate da un bilancio di CO2 equilibrato. Il progetto della facciata ha una struttura lamellare orizzontale; questa si adegua alla facciata, seguendone l’andamento in altezza e le diverse aperture, e rimanda agli strati orizzontali del terreno. La facciata è tanto semplice quanto “intelligente”: la permeabilità allo sguardo e alle correnti d’aria naturali ottenuta con la struttura lamellare rientra in un’idea di clima semplice ma efficacie, che, insieme alle tecnologie di efficienza energetica, garantisce temperature accoglienti in tutti gli spazi espositivi.
Un elemento progettuale centrale del padiglione sono le coperture a membrana in forma di piante protese verso l’alto, fortemente espressive, che derivano dalla natura sia la tecnica costruttiva, sia il linguaggio formale bionico. La moderna struttura in acciaio e membrane permette un’estrema semplicità costruttiva, riducendo così l’utilizzo di materiali, mentre le forme inconsuete, che scorrono in modo organico, diventano simbolo di innovazioni che indicano il futuro sul modello della natura.

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Martedì, 01 Settembre 2015 00:00

Il Cemento biodinamico si presenta al mondo

expo 2015

Italcementi lancia ufficialmente i.active BIODYNAMIC, il cemento biodinamico
che ha dato vita a Palazzo Italia, luogo icona di EXPO 2015 Milano.
Una struttura che evoca una foresta composta da elementi
dalle forme complesse, rese possibili dalla straordinaria plasticità del prodotto.
Giovedì, 10 settembre 2015 – ore 11.00
Auditorium Palazzo Italia - Milano EXPO 2015

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uccUcc, federata ad ANIMA, ha adottato una classe dell’istituto professionale Polo Treviglio. L’iniziativa, germoglio del progetto Adotta una scuola siglato da Confindustria e Ministero dell’Istruzione, ha trovato un forte consenso tra gli imprenditori.
La Caldareria italiana, rappresentata dall’associazione Ucc, ha trovato nel progetto Adotta una scuola un valido strumento per rinvigorire il tema dell’alternanza scuola-lavoro, così caro e urgente alle imprese.
Adotta una scuola, che consiste nel favorire le visite delle scuole a Expo2015 con un’attenzione particolare a mostrare il supporto della tecnologia nel campo dell’alimentazione, ha offerto agli imprenditori lo spunto per stringere i rapporti con alcuni istituti professionali e superiori in genere. 

Ucc, in modo particolare, non si è limitata a conoscere e ad accompagnare i professori e gli studenti degli Istituti di Treviglio, oltre che quelli di Brescia e Milano, ma si è interessata al futuro prossimo dei ragazzi che si stanno avvicinando al termine del ciclo degli studi superiori. Gli imprenditori di Ucc, infatti, hanno scelto di mettere a disposizione un numero limitato di borse di studio a coloro che verranno individuati come meritevoli di tale riconoscimento.

“La nostra associazione ha aderito al progetto Adotta una scuola per Expo2015 per condividere con i ragazzi l’esperienza unica di Expo e per individuare i punti di contatto con il loro percorso scolastico - afferma il Presidente di Ucc Pier Eugenio Baldini -L’apporto unico della manifattura meccanica al tema Feeding the planet, energy for life è grande e forte. Il mondo dell’istruzione chiede di diminuire lo iato che inevitabilmente si crea tra la realtà delle imprese e i ragazzi. Le aziende della caldareria favoriscono questa reciproca conoscenza. Adotta una scuola per noi è solo il primo passo di un grande progetto per le scuole e, quindi, per il Sistema Paese. L’alternanza scuola-lavoro è uno strumento efficace per formare tecnici specializzati che si possano inserire subito nel ciclo produttivo con le professionalità già maturate all’interno delle aziende”.

“L’Istituto Mozzali è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per molte aziende del territorio con le quali si sono consolidati proficui rapporti di collaborazione. - ha commentato Maria Chiara Pardi, Dirigente scolastico I.S.I.S.S. "Oreste Mozzali" - La scuola si sta impegnando per mettere a punto, insieme alle imprese, un sistema efficace di alternanza scuola lavoro, che valorizzi questa esperienza formativa anche in relazione alle differenze tra percorso tecnico e percorso professionale e ai diversi stili di apprendimento degli studenti. L’opportunità che ci è stata offerta dalla federazione è in sintonia perfetta con la nostra offerta formativa ed è stata molto apprezzata sia da studenti che dai docenti”.

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italcementi 1

Italcementi lancia ufficialmente i.active BIODYNAMIC, il cemento biodinamico

che ha dato vita a Palazzo Italia, luogo icona di EXPO 2015 Milano.

Una struttura che evoca una foresta composta da elementi

dalle forme complesse, rese possibili dalla straordinaria plasticità del prodotto.

 

Giovedì, 10 settembre 2015 – ore  11.00 – 13.00

Auditorium Palazzo Italia

Milano EXPO 2015

 

Al termine light lunch

RSVP : Ufficio stampa Italcementi tel. 035 396 975/977 email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Domenica, 05 Luglio 2015 00:00

Water design 2015

waterdesign milanoIl 25 giugno scorso, in Design Library, è stata presentata la quinta edizione di
Water Design
: il cuore della manifestazione sarà il Castello Sforzesco, dove nel mese di ottobre è previsto un afflusso di oltre 100 mila persone.

Nei primi giorni di ottobre, nella meravigliosa cornice del Castello Sforzesco di Milano e nei migliori Showroom della città, andrà in scena la quinta edizione di Water Design, kermesse che celebra il design dedicato all’acqua.
La manifestazione ideata da Mosca Partners è stata trasferita da Bologna a Milano in occasione di Expo 2015 e del Festival dell’Acqua, l’evento biennale nato per promuovere e dibattere i grandi temi connessi alla disponibilità, alla distribuzione e al corretto utilizzo dell’acqua.
La concomitanza di Water Design con i due eventi garantirà uno straordinario afflusso di pubblico, che già oggi al Castello è quadruplicato rispetto ai mesi precedenti a Expo, e che allo stato attuale è stimato in oltre 100 mila visitatori nei giorni di ottobre, il mese statisticamente di maggior affluenza dell’Esposizione Universale.

Come da tradizione, Water Design porta nel cuore della città i progetti e le installazioni dei migliori designer e architetti internazionali e apre le porte degli showroom delle principali aziende del settore, con l’intento di promuovere e comunicare il design a un pubblico sempre più allargato di professionisti, operatori e appassionati.

“Un appuntamento che permette a tutti i cittadini di riscoprire nel segno dell’innovazione e della creatività il rapporto tra il design e il più prezioso degli elementi, l’acqua” cosi afferma l’assessore alle Politiche per il lavoro, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue: ”Dieci giorni che, partendo dal Castello sino agli showroom coinvolti, illustrano linguaggi e pensieri creativi capaci di trasformarsi in prodotti e nuovi brand unendo ricerca, qualità, innovazione e tradizione. Un’occasione che conferma, ancora una volta, come sia viva negli operatori di tutto il mondo la voglia di scegliere Milano quale miglior vetrina per presentare le proprie creazioni e intuizioni”.

La Piazza d’Armi, corte principale del Castello Sforzesco, ospiterà l’importante Festival dell’Acqua, mentre il Cortile della Rocchetta e la Corte Ducale saranno lo scenario delle installazioni di  Water Design 2015 e ospiteranno, rispettivamente, i due temi d’indagine di questa edizione. Il primo, l’acqua come bene da proteggere dagli sprechi per un uso più consapevole e sostenibile e, il secondo, l’acqua come fonte di benessere per il corpo e la mente.
Due temi di grande attualità che invitano a riflettere sul tema dell’acqua come fonte di vita e di cui dobbiamo ridurre lo spreco, ma anche il valore del progetto come atto qualificante per dare qualità allo spazio costruito: un messaggio simbolico ricco di contenuti per stimolare il pubblico a riflettere sul valore di ciò che ci circonda sia dal punto di vista del mondo naturale sia di quello artificiale.

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ArcVision Prize – Women and Architecture è il premio internazionale d’architettura istituito nel 2013 da Arcvision, la corporate review di Italcementi Group, con l’obiettivo di promuovere le figure femminili che apportano con il proprio lavoro novità di carattere progettuale, teorico e pratico in ambito architettonico con una particolare interpretazione dei valori sociali. In occasione dell’Esposizione Universale di Milano, Arcvision Prize si è arricchito della collaborazione con WE-Women for Expo, un progetto di Expo Milano 2015, nato con la convinzione che la sostenibilità del Pianeta debba passare attraverso una nuova alleanza tra cibo e cultura e che le artefici di questo nuovo sguardo e nuovo patto per il futuro debbano essere le donne.

La sfida del convegno “Città donna. La città ricostruita al femminile” è quindi quella di provare ad applicare questo “nuovo sguardo e nuovo patto” anche alla progettazione delle città, sia nella riqualificazione delle periferie (ed è l’aspetto che verrà evidenziato dal lavoro di ricerca svolto dalla Professoressa Emanuela Casti dell’Università di Bergamo) che nella ridefinizione del ruolo e dell’identità di territori complessi come Milano, alla base delle scelte che orientano la riforma del governo urbanistico, come verrà discusso dalla Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.

“Un’inclusione a volte solo di facciata?” è la provocazione a cui saranno chiamate a rispondere in primo luogo l’architetto Luisa Fontana e l’avvocato Claudia Parzani che amplieranno il dibattito alle distorsioni causate da una predominanza maschile nella progettazione delle città, che si
traduce in un paesaggio urbano che marginalizza o non prende in considerazione le differenti esigenze di diverse categorie di cittadini. “Per le donne e non femminili” è la scelta rivendicata dalla Direttrice Daniela Hamaui, che proverà ad applicare questa visione anche al futuro delle città, evitando “idee preconcette che poi una volta che sperimenti altre strade si rivelano essere scelte di comodo non dettate in nessun modo da una realtà neanche di tipo economico”.

Samia Nkrumah, componente della giuria ArcVisionPrize e Ambassador WE Women for Expo e Marta Dassù, Presidente Esecutivo WE Women for Expo, anche alla luce delle loro esperienze di Governo (come prima leader femminile di un partito politico in Ghana e come Vice Ministro degli Esteri in Italia) racconteranno le leve necessarie per un cambiamento.

In conclusione è previsto l’intervento di Linda Lanzillotta, Vice Presidente del Senato della Repubblica.

In allegato il programma completo.

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expo palazzoitaliaInnovazione e design mettono Palazzo Italia al centro di Expo 2015. L’edificio che rappresenta il luogo-icona dell’Esposizione Universale di Milano si presenta al mondo con uno stile architettonico unico, reso possibile da un materiale messo a punto appositamente per dare corpo alla bianca “foresta pietrificata” che caratterizza la struttura di Palazzo Italia.

L’innovativo cemento biodinamico è stato messo a punto nel Centro Ricerche i.lab Italcementi al Kilometro Rosso grazie al lavoro di 15 ricercatori, con oltre 15mila ore dedicate allo sviluppo di un materiale che ha una doppia valenza “bio”: la capacità di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria grazie al suo principio attivo fotocatalitico TX Active (brevetto Italcementi) e la composizione per l’80% di materiali da riciclo. La sua “dinamicità” è invece una caratteristica determinata dalla particolare formulazione del prodotto, così lavorabile da poter dare vita a forme complesse quali sono, appunto, quelle di Palazzo Italia.

Progettato da studio Nemesi&Partners, Palazzo Italia sarà l’unico edificio permanente all’Expo, con un’altezza di 35 metri. A dar risalto alle sue forme scultoree è la trama ramificata dell’involucro esterno, realizzata grazie ad oltre 750 pannelli, pezzi unici in cemento i.active BIODYNAMIC di circa 4.20 x 4 metri montati uno a uno sulla superficie esterna fino a comporne l’inconfondibile design.

 

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kale 1Il Gruppo Kale è presente con i suoi prodotti a EXPO Milano 2015. Il padiglione Turchia, uno dei più imponenti dell'evento, ospita aree appositamente progettate con i prodotti Kale. Rafforzando ulteriormente la solida collaborazione con l'industria ceramica italiana in qualità di primo marchio turco a investire nel polo ceramico della nazione, il Gruppo Kale continua a rivestire un ruolo pionieristico in Italia, grazie alle attività sociali e culturali intraprese.

La Turchia risulta essere uno dei paesi con un'area espositiva fra le più grandi di EXPO (1 maggio-31 ottobre 2015) e parteciperà all'esposizione, il cui tema è "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", con spazi interni ed esterni semicoperti progettati in base al concetto della "Melagrana", riflettendo la ricchezza storica e culturale del paese in modo ottimale.

La collaborazione Italia Turchia è sempre più solida.
Consolidando la collaborazione di lunga data con l'industria ceramica italiana, il Gruppo Kale è diventato la prima azienda turca a investire in questa nazione, acquisendo due prestigiosi marchi italiani: Edilcuoghi ed Edilgres nel 2011. Conservando forti legami con i principali attori dell'indotto, il Gruppo Kale  continua ad avere un ruolo pionieristico in Italia, grazie alle attività sociali e culturali intraprese. Recentemente, il Gruppo Kale ha creato delle aree speciali usando prodotti aziendali per realizzare un grande progetto da lanciare a Milano.

Le soluzioni Kale nel padiglione Turchia.
In prima fila nello sviluppo dell'industria ceramica turca, il Gruppo Kale è diventato un gigante mondiale grazie agli investimenti in questo settore. Come sponsor e con la collaborazione dei partner italiani, il Gruppo Kale ha costruito il padiglione Turchia. Il padiglione, che si distingue per un design grandioso e d’impatto, copre un'area totale di 4.170 m2 e vanta la presenza dei prodotti Kaleseramik e Kalekim nelle aree speciali e nei bagni.

"Kale Lounge": uno spazio funzionale creato con "Kalesinterflex"
Fautori di una prospettiva particolare in materia di architettura e tecnologie edili, i prodotti Kalesinterflex sono stati utilizzati nel padiglione Turchia di EXPO 2015. Prodotte da Kaleseramik, le piastrelle ceramiche turche Kalesinterflex, risultano essere più grandi, flessibili e sottili (grandi 1 x 3 m e con uno spessore di 3-5 mm) e regalano eleganti soluzioni che si sposano perfettamente con l'architettura generale dell'esposizione. Grazie alla creatività progettuale, i prodotti Kalesinterflex decorano il "Kale Lounge", realizzato completamente in ceramica, per dar vita a un'area elegante e al tempo stesso funzionale nel padiglione Turchia. Le piastrelle ceramiche Kaleseramik specifiche per piscina sono usate assieme agli adesivi Technopooldi Kalekim, garantendo maggiore adesività e impermeabilizzazione.

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