A Bari l'evento professionale sul colore in edilizia
24-26 ottobre: a Bari arriva FEL, il Festival dell’Edilizia Leggera, l'evento di riferimento del settore finiture e colore che ogni anno fa tappa in una diversa regione d'Italia, coinvolgendo tutta la filiera professionale delle pitture, delle vernici e dei sistemi a secco. Ecco le prime anticipazioni!
Perché Bari: la Puglia, è un distretto economico solido e davvero interessante sia dal punto di vista produttivo che della distribuzione, forse tra i più virtuosi del Mezzogiorno. Non si può proporre il FEL a Bari senza rivolgersi a tutto il comparto meridionale (parliamo dell'area Nielsen 4) e, di fatto, l'attività di coinvolgimento è sempre più capillare su tutto il territorio. La scelta di tornare al Sud è motivata dall'interesse delle aziende espositrici stesse, che hanno deciso di portare anche ai clienti del sud Italia un evento in grado di valorizzare il loro mercato. Sicuramente l'edizione successiva tornerà al nord come naturale prosecuzione del tour italiano.
FEL è l’unico evento che fa della dimostrazione applicativa e delle attività pratiche una bandiera, e al taglio tecnico accosta il clima di festa. Questo binomio lo differenzia da tutti gli altri eventi in Italia. Al FEL si valorizza una comunicazione diretta, e volta a mostrare come funzionano i prodotti, quali sono gli aspetti pratici che si nascondono dietro ad un effetto decorativo, un materiale, un prodotto, o un utensile. Questa tendenza ha portato concretezza al Festival, in qualche occasione contagiando anche altre manifestazioni. Poi c'è l'intrattenimento, gli spettacoli, il colore; perché si sa: lavorare in un clima stemperato, rilassato e divertente è decisamente più produttivo!
FEL si rivolge agli artigiani ma un ruolo determinante lo hanno anche i rivenditori. Il territorio Nazionale è costellato di piccole e grandi realtà di rivendita professionale e semiprofessionale. Dove arriva FEL, arriva per queste l'opportunità di fare gli onori di casa e di essere protagonisti. Il FEL offre l'opportunità di pianificare con i marchi che espongono e i propri clienti tre giornate all'insegna della crescita professionale e del divertimento, un binomio vincente!
Per favorire questo coinvolgimento FEL da quest'anno seleziona (su indicazione delle aziende produttrici che partecipano) le realtà più virtuose per ogni regione e le nomina partner dell'edizione #FELbari2019.
Essere partner significa fare da riferimento sulla propria città alle imprese e gli artigiani della zona. Molti negozi, quelli la cui distanza lo permette, si equipaggiano con l'organizzazione di trasferte, e le rivendite partner possono richiedere particolari voucher di sconto per l'organizzazione di pullman. Come fare per vedere se un negozio colorificio, magazzino edile, ferramenta è partner FEL? Esiste una mappa interattiva in costante aggiornamento sul sito ufficiale che le geolocalizza tutte!
Convegno Ponte Morandi: storia, tecnica, innovazione
Il 31 gennaio scorso si è tenuto al Politecnico di Torino il Convegno “Ponte Morandi: storia, tecnica, innovazione”. Organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Torino con la collaborazione di Harpaceas, Trimble Italia e lo studio Masera Engineering di Torino.
Con il Patrocinio del Politecnico di Torino e del Responsible Risk Resilience Centre, ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, grazie al tema di stringente attualità ed al parterre di relatori di altissimo profilo.
Non l’analisi di un crollo, ma l’analisi del Ponte. Questo lo scopo del convegno, che ha posto al centro l’ingegneria e la tecnica di uno dei ponti d’Italia e d’Europa più affascinanti e ricchi di storia. Il convegno ha focalizzato la figura ingegneristica di Riccardo Morandi, una tra le più rappresentative dell’Italia di metà ‘900. Riccardo Morandi, l’innovatore della tecnica, il precursore del cemento armato, il pensatore delle grandi opere d’Italia del secondo dopo guerra, raccontato analizzando una delle sue opere più significative: il ponte di Genova.
Si è voluto porre al centro del convegno l’analisi del patrimonio esistente che rappresenta, sempre più, un aspetto di punta dell’ingegneria delle strutture italiana. Saper conoscere ed interpretare il patrimonio esistente diviene sempre più fondamentale per la figura dell’ingegnere di “oggi”. Il convegno è stato un vero e proprio percorso di conoscenza profonda dell’opera.
Si sono ripercorse le evoluzioni tecnico-normative inerenti alla progettazione e la realizzazione dei ponti dagli anni ’60 sino ai giorni nostri. Con i diversi interventi tecnici dei relatori, si sono percorsi i diversi step di analisi di un’opera storica così complessa, cercando di capire il pensiero ingegneristico di Morandi.
Partendo dall’analisi dei progetti originali, dai calcoli svolti a mano da Riccardo Morandi, dallo studio della relazione tecnica originale del ponte, dai concetti di durabilità e robustezza strutturale e i dettagli costruttivi dell’epoca, sino ad arrivare ai giorni nostri con le simulazioni più sofisticate come quelle in campo aerodinamico, comprendendo così a fondo l’ingegneria di un ponte così tanto affascinante.
Dopo i saluti del prof. Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino si sono susseguiti gli interventi di alcuni rappresentando del mondo accademico e non solo, tra i più esperti in materia di ponti e grandi strutture: il Prof. Rosario Ceravolo – professore associato di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino, del Prof. Mario Alberto Chiorino – professore emerito di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino e del Prof. Mario Petrangeli – allievo dell’Ing. Morandi e docente di Costruzioni di Ponti presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma dal 1976 al 2010. Attualmente è Presidente della società di Ingegneria “Mario Petrangeli e Associati s.r.l.”
Uno sguardo sulla storia, sui disegni originali e sugli archivi è stato presentato da Flavia Lorello – dell’Archivio Centrale dello Stato, curatrice della sezione Riccardo Morandi e dalla prof.ssa Marzia Marandola, biografa di Riccardo Morandi e ricercatrice presso l’Università degli Studi di ROMA "La Sapienza".
Ing. Davide Masera ha poi presentato una ricerca attraverso la quale si è messo in evidenza il processo progettuale e costruttivo del ponte sul Polcevera ed infine l’Ing. Andrea Dari, editore di Ingenio, ha condotto una interessante tavola rotonda intervistando i relatori ed alcuni rappresentati del pubblico.
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Harpaceas nasce nel 1990 a Milano, grazie ad un gruppo di ingegneri forti di significative esperienze progettuali maturate presso lo studio d’ingegneria Finzi & Associati e presso la società di sviluppo software e analisi strutturale CEAS, per proporsi al settore delle costruzioni come partner tecnologico di eccellenza.
L’attività di Harpaceas, inizialmente orientata nella proposta di soluzioni informatiche nell’ambito del calcolo strutturale, si è rapidamente ampliata andando a coprire i settori della progettazione architettonica e dell’ingegneria civile, impiantistica e infrastrutturale. Oggi Harpaceas si pone come il primo BIM expert italiano, grazie alla stretta collaborazione con i partner internazionali con cui collabora da oltre vent’anni. L’offerta si è quindi ampliata con tutti i servizi per l’implementazione del BIM. L’organico, composto da oltre 50 persone tra dipendenti e collaboratori, è costituito in larga parte da professionisti provenienti dal settore architettonico e ingegneristico. Harpaceas può vantare un parco clienti in Italia superiore alle 6.000 unità all’interno del quale sono presenti le più importanti realtà appartenenti alla filiera delle costruzioni.
IEG mette al centro di Ecomondo la nuova frontiera dell'Ecodesign
Area espositiva con spazio dedicato alle imprese virtuose e ai progetti più avanzati
Fitto programma di appuntamenti a cura del Comitato Tecnico Scientifico, Edizioni Ambiente e Fise Unicircular
Efficienza energetica ed economia circolare hanno reale spinta dalla diffusione della cultura dell’eco-design. Concretamente, ciò vuol dire progettare e utilizzare beni di largo consumo facilmente riparabili, rigenerabili, costituiti di materiale riciclato e a basso consumo.
Avenia (Gruppo Terna) stima su scala europea in circa 55 miliardi di euro le entrate supplementari l’anno per industria, commercio all’ingrosso e al dettaglio, oltre a risparmi annui di energia primaria di 175 Mtep entro il 2020. Significa contribuire fino alla metà dell’obiettivo dell’Unione in materia di risparmio energetico fissato per quella data. La relazione della Commissione Europea sull’impatto contabile della progettazione ecocompatibile prevede che con un attento e consapevole utilizzo di elettrodomestici e, in generale, di prodotti a basso impatto, entro il 2020 i consumatori dell’Unione Europea risparmieranno complessivamente fino a 112 miliardi di euro.
Ad Ecomondo 2018, dal 6 al 9 novembre alla fiera di Rimini a cura di Italian Exhibition Group, saranno declinati i nuovi approcci per attuare il modello di economia circolare nelle filiere packaging, tessile-moda, edilizia, e automotive. Un innovativo progetto espositivo esalterà inoltre le imprese della manifattura e servizi che hanno fatto dell’Ecodesign la loro nuova missione.
Fra gli appuntamenti in programma, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, Edizioni Ambiente e FISE UniCircular si segnalano:
Mercoledì 7 novembre (Sala Ravezzi 2) il convegno Nuovi modelli organizzativi per le filiere industriali: Tessile e prodotti d’abbigliamento – Materassi.
Quello del Fashion è un settore di grande portata industriale, considerando che si tratta del secondo più ampio mercato di consumo nel mondo dopo quello del food, in grado di generare notevoli impatti ambientali. Oggi cresce sensibilità dei consumatori nei confronti di un uso sostenibile dei materiali mentre l’Unione europea pone espliciti obiettivi di riciclo a partire dal 2025. Come potrebbe essere organizzato un sistema collettivo per questo settore?
Lo sviluppo crescente di questa filiera, che raccoglie sia rifiuti domestici che rifiuti speciali, ha sollevato recentemente l’interesse verso una strategia nazionale di recupero e riciclo, supportata anche da valide esperienze all’estero. Una discussione sul primo progetto italiano di “Sistema collettivo per i materassi”, in applicazione al principio della Responsabilità Estesa del Produttore (Extended Producer Responsibility, EPR). La giornata è dedicata ai nuovi progetti di Sistema collettivo (Compliance Scheme) per le filiere del settore tessile, dei materassi e dell’edilizia.
Sempre mercoledì 7 (h. 14.00 Sala Ravezzi 2) è in programma l’appuntamento Nuovi modelli organizzativi per le filiere industriali: Edilizia. L’Economia circolare nell’edilizia e nelle infrastrutture si basa sulla possibilità di un impiego razionale ed efficace dei rifiuti da costruzione e demolizione. A questo scopo diventa essenziale la creazione di un Sistema collettivo (in accordo con i principi EPR), suddiviso in una serie di sottosistemi coordinati. Un sistema flessibile, gestito dalle imprese e controllato dalle istituzioni, capace di attivare gli strumenti tecnici ed economici per rendere conveniente la valorizzazione di tutti i materiali coinvolti.
Giovedì 8 novembre (h. 9.15 Sala Ravezzi 2), spazio a Ecodesign per l’efficienza delle filiere. L’Ecodesign è uno dei fattori più importanti da introdurre nelle filiere di produzione per armonizzare le fasi di progettazione, produzione, recupero e valorizzazione dei materiali, facilitando così i processi di Economia circolare. Focus previsto sui settori del Packaging e dei prodotti elettrici ed elettronici.
L’industria dell’imballaggio è un settore all’avanguardia nel rapporto tra produzione e uso delle risorse. Le politiche di prevenzione europee hanno stimolato la riduzione in quantità e in peso dei materiali impiegati e un notevole incremento del riciclo. In tutti questi processi l’ecodesign ha svolto una funzione determinante e oggi rappresenta la principale leva per un miglioramento qualitativo della sostenibilità degli imballaggi.
L’industria elettronica, dal canto suo, è quella che ha sviluppato le maggiori e più rapide innovazioni nelle caratteristiche fisiche dei prodotti ed è quella, di conseguenza, che richiede grandi passi avanti nell’ecodesign per consentire un disassemblaggio efficace degli apparecchi a fine vita e uno sviluppo dell’Economia circolare nel settore.
Giovedì 8 (h. 9.30 Sala Gemini) a tema le Infrastrutture verdi per approfondire il tema della gestione delle infrastrutture, che comporta ogni anno l’impiego di enormi flussi di materiali e la produzione di quantità altrettanto importanti di rifiuti da costruzione e demolizione che possono essere adeguatamente valorizzati.
Sempre giovedì 8 (h.14.00 Sala Neri 1), Gli effetti della simbiosi industriale sui sistemi produttivi e territoriali, un tema che ha assunto negli ultimi anni rilevanza nei documenti di policy e programmazione europei, nazionale e regionali e attraverso numerosi strumenti di finanziamento molte sono le iniziative in corso per l’attivazione di esperienze di simbiosi industriale, anche alla luce delle recenti iniziative della Commissione Europea da una parte e dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico dall’altra per la individuazione di set di indicatori per l’economia circolare.
Venerdì 9 (h. 9.30 Sala Neri 1) Nuovi modelli organizzativi per le filiere industriali: Automotive. Il settore automobilistico è fondamentale per l'economia circolare e nei prossimi anni sarà interessato da una revisione completa del quadro legislativo. È, quindi, necessario avviare una riflessione comune sul modello organizzativo di questo settore, al fine di rispettare gli obiettivi programmati di valorizzazione dei materiali e dei prodotti.
GLI STATI GENERALI DELLA GREEN ECONOMY A ECOMONDO
In apertura di Ecomondo e Key Energy, torna l’appuntamento con gli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio generale della Green Economy e in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, dedicati quest’anno al tema "Green economy e nuova occupazione per il rilancio dell'Italia". Giunti alla settima edizione, si svolgeranno nelle giornate del 6 e 7 novembre articolati in due sessioni plenarie e cinque sessioni tematiche di approfondimento.
La sessione plenaria di apertura del 6 novembre mattina nella Sala Neri- Hall sud, in occasione della quale verranno presentate la Relazione sullo stato della green economy 2018 e le Proposte di priorità della green economy per la XVIII legislatura, elaborate dal Consiglio nazionale della green economy, per approfondire il potenziale di nuova occupazione della green economy e avanzare proposte alle forze politiche su alcune priorità per la legislatura capaci di valorizzare le potenzialità dell’Italia.
La sessione plenaria internazionale il 7 novembre mattina, dalle ore 09.30 alle ore 13.00 nella sala Neri 1 - Hall Sud, sarà invece dedicata ad un confronto internazionale su "Il ruolo delle imprese nella transizione alla green economy: i trend mondiali", alla quale parteciperanno autorevoli rappresentanti istituzionali e grandi imprese nazionali e multinazionali.
Le sessioni tematiche di approfondimento e consultazione saranno dedicate a: Green city; Mobilità elettrica e condivisa; Recepimento Direttive sull'economia circolare; Nuova Politica Agricola Comune (PAC); Piano Nazionale Energia e Clima.