Il portone industriale a libro per una massima protezione del prodotto
Spesso le soluzioni più semplici sono le migliori. Così è anche nel mondo industriale dove praticità, spazi ampi e adattabilità sono le principali caratteristiche che si richiedono. Se ad esse si unisce alta tecnologia e una vasta gamma di accessori, i prodotti made in Italy di Breda sono la risposta. Portoni Industriali a Libro. Il tuo miglore alleato per il tuo business
Nascono proprio a questo scopo i portoni industriali a libro Book Line, ideali per aperture di grandi dimensioni, in grado di inserirsi bene in ogni ambiente e con una sorprendente facilità d’installazione. Di nuova generazione, combinano versatilità d’applicazione, innovazione tecnologica e gusto estetico.
Oggi vi raccontiamo come il nostro cliente tedesco Milag Lackieranlagen, azienda specializzata nella produzione e installazione di cabine di verniciatura in Germania, Svizzera e Austria, ha soddisfatto le esigenze dei suoi acquirenti di massima protezione del prodotto finale, scegliendo i portoni industriali a libro Adone della linea Book Line di Breda.


 
Portoni industriali a libro, adattabili alle diverse esigenze
La particolarità del modello Adone è l’apertura laterale, che gli consente di ripiegarsi su se stesso, creando un ingombro di spazi minimo. Ma la sua adattabilità alle esigenze della clientela non finisce qui.
Nel caso di Milag Lackieranlagen, che produce diversi tipi di prodotto che spaziano dalle più semplici cabine di verniciatura per carrozzerie fino ai tunnel di verniciatura per componenti di motori e trattori agricoli, la principale richiesta era quella di poter sigillare maggiormente la parte superiore del portone industriale a libro per evitare l’ingresso di possibili flussi d’aria in grado di influire sulla qualità e le caratteristiche della verniciatura finale.
Sulla base delle richieste dell’azienda tedesca, Breda si è messa subito all’opera e ha studiato una soluzione apposita. Nel caso delle cabine destinate alla verniciatura dei motori, ha sviluppato un telaio con traverso interrotto nella parte in alto e uno spacco superiore per permettere l’uscita del carrello con il motore appeso.
 
Portoni industriali a libro, ideali per grandi aperture
La particolare struttura a libro di Adone lo rende perfetto in contesti di cantiere: è un portone industriale che è possibile ribaltare a 180° con un impacchettamento dalle due alle quattro ante.  Inoltre, essendo dotato di telaio senza guida a terra, ha il grande vantaggio di richiedere tempi di installazione estremamente ridotti.
Funzionalità e la possibilità di sfruttare al massimo lo spazio si uniscono in un prodotto dal design semplice e lineare dalla massima pulizia estetica.
 
Colori e finiture personalizzabili per portoni industriali
I portoni industriali Adone di Breda, inoltre, sono disponibili in un’ampia varietà di colori e finiture che si adattano al contesto di riferimento in cui si inseriscono. Per un ambiente contemporaneo, la scelta può cadere sul liscio che comprende le tinte bianco grigio, bianco alluminio, marrone o grigio antracite ma anche osare con colori più accesi come il rosso fuoco, il verde muschio o il blu genziana oppure sugli stucchi con bianco ottico, bianco tenue, marrone, verde muschio o alluminio brillante.
Se si preferisce un contesto più ricercato e dalla forte personalità è possibile optare per il corten e le finiture micacee nei colori grigio argento, grigio metallico, grigio graphite, nero fumo, verde pino, rosso antico, rosso terra bruciata.
Una scelta più tradizionale ma dalla massima eleganza, infine, arriva dal Simil Legno in quercia dorata o noce.
 
Adone, il portone industriale che lascia spazio all’immaginazione
Nei due casi delle cabine di verniciatura di automobili di Milag Lackieranlagen la scelta di colore è caduta sulla finitura liscia bianca, contraltare perfetto di un muro dai graffiti supercolorati ma non solo: il bianco è anche lo sfondo perfetto per vivere a pieno l’emozione di un nuovo bolide fiammante tutto tirato a lucido, che esce dai portoni Adone di Breda.

CHIEDI INFORMAZIONI

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Molto spesso, la forza dell’abitudine ci porta a dare per scontate alcune informazioni.

E a volte accade pure qui, nel nostro blog, dove ci sono tantissimi fedeli follower, ma anche nuovi utenti: a loro e a tutte le persone che amano acquistare con cognizione di causa, dedichiamo il post di oggi. Per rispondere alla domanda più frequente che ci viene posta, alla quale – modestamente – nessuno meglio di noi può rispondere: meglio un portone sezionale o un basculante?

Partiamo con i sezionali. I portoni sezionali sono portoni “speciali” perché scorrono sul soffitto. La loro movimentazione – manuale o motorizzata – è semplice e pratica. Essa è studiata per rendere molto più agevoli l’entrata e l’uscita e per sfruttare al meglio lo spazio sia interno, sia esterno del box auto. A tutti gli effetti, l’ingombro di un portone sezionale è minimo.

Essi, infatti, si aprono verticalmente, scorrendo lungo la parete sopra il vano e si posizionano paralleli al soffitto. Sfruttano, quindi, uno spazio normalmente non utilizzato, lasciando libera tutta l’area utile attorno alla porta.
Sono composti da pannelli in acciaio, legno o alluminio che scorrono su apposite guide laterali, grazie al sostegno di un gruppo molle di bilanciamento poste in architrave o in coda e alle speciali rotelle di scorrimento.

Un concetto elementare, quindi, attorno al quale noi di Breda abbiamo costruito un mondo: il nostro mondo. Abbiamo ideato infinite possibilità di personalizzazione: materiali, colori, finiture, accessori e, ovviamente, misure. Tutto questo per rispondere a qualsiasi esigenza di chiusura fornendo sempre la soluzione perfetta per qualità, sicurezza, design, tecnologia.

Ma qual è la differenza tra i portoni sezionali e i basculanti? Ve lo spieghiamo il prossimo giovedì.
Stay tuned!

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Lunedì, 08 Gennaio 2018 06:00

Sistemi biometrici

Sap SistemiSap Società attiva da quarant'anni nel campo delle chiusure industriali sempre attenta nelle tecnologie del mercato di riferimento propone oggi i nuovi sistemi di chiusura biometrici.
Per avere un livello di comfort e sicurezza elevato nelle abitazioni, ci si può affidare a controlli di apertura innovativi e pratici.
Finora i sistemi di accesso hanno definito un utente autorizzato in base al “possesso” o alla “conoscenza”. Se si possedeva una chiave o una scheda, si poteva azionare una serratura, se si era a conoscenza di un codice o di una password, la porta si apriva. Moderni sistemi biometrici di accesso definiscono un utente autorizzato in base al suo “essere”, vale a dire che unicamente la persona in questione potrà avere accesso. Da qui deriva il vantaggio che l' utente deve solo essere presente per aprire la sua porta con l'aiuto di un sistema biometrico. Dimenticare, perdere o rubare chiavi non è possibile.
L'espressione biometrica deriva dal greco e contiene le parole “bios” (vita) e “metron” (misura). La biometria è quindi la scienza che si occupa dell'applicazione di metodi matematico-statistici per la rilevazione di tratti peculiari fisici e comportamentali degli esseri viventi. Nella prassi, l'impronta digitale e la scansione dell'iride si sono dimostrate le caratteristiche più adatte ai sistemi biometrici.
A tale scopo, l'utente registra dapprima nel lettore la caratteristica biometrica, che viene poi trasformata in un codice binario e salvata. E' possibile fin da subito l'uso del lettore, il quale mette a confronto la caratteristica biometrica e il campione.
Se questi coincidono, viene consentito l'accesso. Se il proprietario dell'apparecchiatura vuole vietare l'accesso a un utente, cancella semplicemente il suo codice e questo non può più entrare.
Il vantaggio più evidente è il comfort unico nel suo genere. I sistemi biometrici eliminano definitivamente il pesante mezzo di chiavi.


Per maggiori informazioni visitate le pagine del nostro sito relative alla domotica e dei sistemi biometrici www.sapsistemi.eu.

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Invenzione dopo invenzione, la tecnologia sta diventando la migliore alleata per rendere più sostenibile il nostro stile di vita, grazie a dispositivi di ultima generazione pensati per ridurre gli sprechi energetici e semplificare la gestione quotidiana delle nostre abitazioni. Dal controllo delle luci attraverso le App sino all’utilizzo di apparecchi intelligenti che riducono il consumo di energia elettrica, esistono innumerevoli opzioni high-tech che rendono la casa più sostenibile. E con l'internet delle cose la casa diventa più smart, anche qui in chiave ecologica. Leggi l'approfondimento.

Gli incentivi fiscali poi hanno avuto effetto. Nel 2016, il 79% del valore della produzione edile (110 miliardi di euro sui 139 totali) consiste in ristrutturazioni: 36,2 miliardi per la manutenzione ordinaria e 74,3 miliardi per quella straordinaria. Uno stimolo fondamentale è arrivato dagli incentivi fiscali che hanno favorito un'impennata delle ristrutturazioni attivate negli ultimi 10 anni, passando da 9 miliardi di euro nel 2007 a 28 miliardi. Nell’edilizia residenziale, solo nel 2016, si è toccato addirittura il 56,9% (Dati Symbola-Cresme 2017). I dati rivelano, inoltre, che le ristrutturazioni degli ultimi anni vanno di pari passo con scelte responsabili proiettate alla sostenibilità: secondo un’indagine Ipsos, infatti, l’84% degli italiani attribuisce un grande valore all’efficienza energetica degli edifici (per il 43% è “molto importante”, per il 41% “importante"). Una scelta responsabile che premia anche il portafogli: le abitazioni ristrutturate, infatti hanno un valore di vendita mediamente del 29% in più. Un esempio: se il valore medio delle abitazioni non ristrutturate è di 233.250 euro, le abitazioni ristrutturate salgono a 299.000 euro. Rispetto ad un investimento medio in ristrutturazioni di 14.500 euro per abitazione, si genera un valore netto aggiunto di oltre 50 mila €. Il passo successivo nel vivere green sarà passare dallo Smart Building alle Smart Cities arrivando alla Smart Mobility (sarà il tema della fiera Klimahouse 2018).

Ecco 5 accorgimenti da adottare per una casa tecnologica e amica dell’ambiente, secondo ePRICE.

1. Controlla la temperatura in casa
Sono ormai numerosissimi i termostati intelligenti che consentono di ridurre i consumi di energia domestica e i costi di riscaldamento e raffreddamento della propria abitazione. Ci sono ad esempio dispositivi smart che non solo regolano la temperatura in base al proprio stile di vita e alle proprie abitudini, ma permettono di controllare i consumi anche quando si è fuori casa tramite App, evitando così gli sprechi. I termostati intelligenti, inoltre, si attivano quando si è in casa e si spengono quando si esce, consentendo un notevole risparmio energetico.

2. Scegli elettrodomestici di elevata efficienza energetica
Frigoriferi, lavatrici e asciugatrici sono i responsabili di buona parte dei consumi elettrici in casa. Per questo, per risparmiare energia e denaro, nel momento in cui si sceglie un nuovo elettrodomestico è bene prediligere apparecchiature classe A +++ che consentono migliori performance energetiche. Inoltre, gli elettrodomestici intelligenti possono essere attivati da remoto tramite App in modo da essere utilizzati solo nei momenti della giornata in cui le tariffe energetiche sono più basse. Ci sono addirittura frigoriferi che permettono di vedere cosa c’è dentro senza aprirli e che informano sulla scadenza dei prodotti riducendo così anche gli sprechi alimentari.

3. Scegli un sistema di illuminazione smart
È noto ormai che per risparmiare sull’energia elettrica il primo passo è l’utilizzo di lampadine a basso consumo, come quelle a LED. Tuttavia ci sono numerosi altri accorgimenti da adottare se si vogliono ridurre ulteriormente i consumi. Capita di frequente, infatti, di dimenticare le luci accese quando si passa da una stanza all’altra della casa. Per questo sarebbe utile installare un sistema di illuminazione automatico che accende le luci quando si è presenti e le spegne in modo autonomo quando si lascia la stanza. Molti impianti permettono addirittura di comandare l’accensione/spegnimento delle luci solamente battendo le mani, riducendo notevolmente le possibilità di dimenticarle accese. Infine, quando si va in vacanza, molto spesso si sceglie di lasciare una luce accesa per simulare di essere in casa. Molto meglio installare un sistema di illuminazione che può essere controllato da remoto per attivare uno o più interruttori solo in determinati momenti della giornata.

4. Scegli con cura il condizionatore
Quando si decide di acquistare un condizionatore per rinfrescare la casa durante l’estate o riscaldarla nei mesi più freddi si può optare per un prodotto con tecnologia “inverter”, ovvero un dispositivo che raffredda l’ambiente velocemente e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, continua a funzionare in modalità base per mantenerla costante. A differenza dei condizionatori tradizionali, i dispositivi con tecnologia “inverter” non si spengono completamente per poi riattivarsi a pieno regime ogni qualvolta la temperatura risale, bensì funzionano in modo continuativo garantendo il massimo comfort con il minimo dispendio energetico. Questo tipo di climatizzatori è l’ideale per chi utilizza il dispositivo per molte ore consecutive come ad esempio di notte. Infine, prima dell’acquisto, è fondamentale verificare quanti BTU (potenza del dispositivo) sono necessari per rinfrescare/riscaldare la stanza, calcolandoli sulla base della metratura del locale stesso, evitando così inutili sprechi energetici.

5. Controlla l’erogazione dell’acqua
La gestione dell’acqua costituisce un elemento importante per ridurre l’impatto ambientale. Il primo passo è sicuramente controllare il flusso dell’acqua durante le normali attività quotidiane come l’igiene personale e le pulizie domestiche, chiudendo i rubinetti quando ci si insapona sotto la doccia o mentre ci si lava i denti. Tuttavia per ottimizzare al massimo i consumi idrici, si può ricorrere alla rubinetteria digitale che permette di pre-impostare l’erogazione, la portata e la temperatura dell’acqua riducendo al minimo gli sprechi.

fonte: ansa.it

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ECOBONUS ENEAÈ disponibile sul sito dell’ENEA un vademecum realizzato dagli esperti dell’Unità tecnica efficienza energetica con le indicazioni per accedere agli ecoincentivi per la building automation, i dispositivi multimediali che consentono il controllo ‘intelligente’ degli impianti termici da remoto (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecno/buildingautomation.pdf).

Secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2016, sono ammesse alla detrazione del 65% le spese per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi elettronici, elettrici e meccanici che consentano la gestione automatica personalizzata a distanza di impianti di riscaldamento, di climatizzazione estiva e per produrre acqua calda sanitaria. La documentazione per usufruire della detrazione delle spese sostenute va inviata sul sito http://finanziaria2016.enea.it/index.asp.

Per poter usufruire dell’ecobonus, il vademecum chiarisce quali sono le opere di domotica incentivate, le caratteristiche tecniche dell’intervento e i requisiti dell’immobile dove viene effettuato. In particolare, alla data della richiesta di detrazione, l’immobile deve essere accatastato o con richiesta di accatastamento in corso; inoltre deve essere dotato di impianto di riscaldamento e risultare in regola con il pagamento di eventuali tributi.

L’intervento deve configurarsi come fornitura e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali, eseguiti indipendentemente dalle installazioni e sostituzioni di impianti di climatizzazione invernale.

Sono ammesse anche la fornitura e la posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all’interno degli edifici, di sistemi di building automation degli impianti termici. Non possono invece usufruire dell’ecobonus per la domotica l’acquisto di dispositivi per interagire da remoto come ad esempio telefoni cellulari, tablet o personal computer.

Gli interventi di building automation potranno essere realizzati sia indipendentemente, sia in abbinamento con gli interventi di riqualificazione degli impianti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria previsti dai decreti che regolano gli incentivi per la riqualificazione energetica.

Inoltre, per tutte le indicazioni, tecniche e procedurali rimane attivo l'apposito servizio di consulenza online alla pagina http://www.acs.enea.it/contatti/.

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Bticino logoLinea Space, i nuovi centralini per applicazioni residenziali coniugano design e funzionalità. Sono coordinati con l’offerta di interruttori modulari BTdin-RS che garantisce la massima protezione dai guasti sull’impianto.

Centralini Linea Space: design ed eleganza al servizio dell’abitazione

BTicino propone una nuova e raffinata gamma di centralini da incasso per applicazioni residenziali. I centralini Linea Space presentano una superficie piana e discreta, senza cornice evidente, che ne consente l’inserimento armonico in ogni stile abitativo. La massima discrezione, quindi, senza rinunciare all’ergonomia e alla semplicità d’installazione.

Il design

Il design è lineare: le forme razionali e squadrate sono sottolineate da spigoli morbidi.

Unico elemento percepibile sulla superficie della parete è il portello di chiusura monoblocco che nasconde integralmente ogni particolare funzionale e lascia trasparire solo l’imbocco della maniglia di apertura.

Grazie anche alla limitatissima sporgenza dal muro (solo 18 mm), il contenitore dalle funzionalità tecniche s’integra armoniosamente con l’ambiente. La superficie a vista, perfettamente piana, è realizzata con materiali e trattamenti superficiali che evitano il deposito dello sporco.

Finiture

Il portello dei centralini Linea Space, unico elemento a vista, è disponibile in 3 differenti finiture, raffinate e discrete:

  • Bianco opaco. La superficie bianca opaca ne esalta la presenza discreta. Il suo trattamento superficiale consente di applicarvi le normali vernici murali. Grazie a questa tinteggiatura, il centralino cessa di essere un elemento tecnico estraneo all’ambiente per divenire un tutt’uno con la parete.
  • Bianco opalino semi-trasparente. Un trattamento superficiale in linea con le moderne tendenza dell’interior design. Una personalità dichiarata, ma al contempo, leggera e non invasiva.
  • Fumè. La finitura, ormai classica, trasparente e oscurata, che si integra agevolmente in tutti gli ambienti e che sottolinea, senza scendere in tecnicismi eccessivi, la funzione del centralino come cuore funzionale dell’abitazione.

Funzionalità installative

Il portello può essere aperto a 180° per facilitare l’accesso alle apparecchiature installate.

I centralini da 36 a 72 moduli sono predisposti con telaio estraibile e pannelli di finitura con viti ad ¼ di giro per semplificare il lavoro del tecnico e rendere più agevole la manutenzione e l’aggiornamento del quadro elettrico.

Linea Space può essere installata sulle nuove scatole universali, ad incasso su muro o per cartongesso. Queste scatole possono ospitare anche i centralini Serie E215, consentendo di semplificare l’installazione e di scegliere in un secondo tempo la finitura ottimale per l’ambiente.

Nuovi interruttori modulari BTdin-RS: semplici, funzionali, sicuri sotto ogni aspetto

In contemporanea con i nuovi centralini Linea Space, BTicino presenta BTdin-RS una nuova gamma di interruttori modulari magnetotermici e differenziali, nati dall’esperienza di BTdin, appositamente studiati per le applicazione residenziali.

BTdin-RS assicurano il massimo livello di protezione e sicurezza contro i guasti elettrici, offrendo, nel contempo, una maggiore semplicità di utilizzo e rapidità d’installazione.

Un’esclusiva icona identificativa permette di individuare con un colpo d’occhio la nuova linea, la tipologia di apparecchio e la sua applicazione.

Gli interruttori della linea BTdin-RS rappresentano il cuore del centralino degli impianti sui 3 livelli definiti dalla norma 64/8: Base, Standard e Domotico.

Funzionalmente omogenei con tutti gli apparecchi complementari della linea BTdin, gli interruttori BTdin-RS possono essere associati a un Salvafulmine Autoprotetto e a un dispositivo di Gestione carichi, realizzando un impianto di livello 2 standard. Il salvafulmine protegge l’abitazione dai danni provocati dalle sovratensioni atmosferiche a televisori, computer, elettrodomestici. Il dispositivo per la gestione carichi segnala quando i consumi diventano eccessivi, così da consentire di spegnere gli elettrodomestici non essenziali, evitando i disagi determinati dal distacco intempestivo operato delle protezioni del centralino.

Infine i Salvavita® BTdin-RS, interruttori differenziali e differenziali magnetotermici, possono essere associati al Salvavita Stop&Go, per offrire la massima sicurezza ed il riarmo automatico nel caso di uno scatto intempestivo del differenziale, ad esempio durante un temporale estivo. In pratica questo dispositivo ripristina l’energia se l’interruttore generale scatta inavvertitamente: in assenza di guasti permanenti Salvavita Stop&Go ripristina automaticamente l’alimentazione evitando black-out prolungati.

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uniqueautomation 1Girovagando all'ISE ad Amsterdam lo scorso febbraio, ci siamo imbattuti in uno stand molto particolare, quello della Unique Automation. L'incontro mi ha un po' commosso. La prima newsletter inviata da ClicHome, nel gennaio 2009, era dedicata proprio al primo prodotto della Unique Automation, il Bathomaic.

È stato come vedere in un lampo le nostre storie aziendali che si intrecciavano, dalla newsletter numero 1 alla attuale numero 61. Sei anni di attività, in cui ClicHome, proprio come Unique Automation, si è trasformata in una realtà di riferimento nel settore. 
In questi sei anni, l'allora quasi prototipo Bathomatic, è diventato un prodotto incredibile. Una vasca idromassaggio completamente automatizzata, con tanto di App per iPhone che consente non solo di accenderla, ma anche di regolarne temperatura, livello dell'acqua, essenze profumate, e quantità di “schiuma”. Il tutto anche via internet. 
Insomma il sogno, divenuto realtà, di trovare il bagno già pronto, caldo e profumato, appena rientrati da un lungo viaggio o semplicemente da una giornata di lavoro. 
Accanto al primo prodotto, la Unique Automation, ne ha aggiunto uno ancora più evoluto: il bathler
Una vasca idromassaggio realizzata in Corian con optional che hanno dell'incredibile. 
Ai lati della vasca troviamo un piccolo frigo per lo champagne, che compare come per magia, sollevato da un sistema motorizzato a scomparsa. Un meccanismo simile nasconde un TV da 24”, anch'esso rivestito in Corian. All'interno della vasca sono nascosti 5 diffusori acustici, per garantire un perfetto sistema dolby surround. Il sistema idromassaggio è composto da ben 28 bocche Whirlpool. 
Infine la vasca è dotata di un sistema completo di cromoterapia con led RGB.

Tutto il mondo Unique Automation nasce per essere integrato nativamente in un sistema di domotica evoluto. Tra l'altro non avrebbe senso poter controllare con precisione assoluta la temperatura dell'acqua nella vasca per poi entrare in un bagno troppo freddo. 
Oppure avere TV e audio all'interno della vasca, ma non poter cambiare il canale del decoder. Aspettiamo quindi, per integrare uno di questi magnifici prodotti in un nostro impianto di domotica, così le nostre storie si intrecceranno anche sul campo.

 

fonte http://www.domoticaclichome.it/

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Mercoledì, 18 Marzo 2015 00:00

Corso domotica base

clichome academy 1DESCRIZIONE DEL CORSO BASE:
Il corso domotica base mira a fornire al partecipante tutte le competenze necessarie per progettare ed installare in maniera autonoma un sistema di domotica basato su standard MyHome della bTicino e su protocollo aperto Konnex.
Durante il corso verranno fornite anche alcune competenze di base relative alla programmazione di un impianto MyHome e di un sistema Konnex. 
I partecipanti avranno in questo modo la possibilità di comprendere le potenzialità di un sistema di domotica.

Al termine del corso verrà rilasciato attestato di partecipazione.

SCARICA IL PROGRAMMA DEL CORSO

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my HomeIl sistema domotico MyHome di BTicino è sempre più aperto all'interazione con sistemi terzi. BTicino ha infatti sviluppato una nuova piattaforma di integrazione denominata “Driver Manager”.

La piattaforma, basata sul webserver F454 permette di utilizzare, senza alcuna modifica, i dispositivi MyHome per gestire e/o controllare prodotti e sistemi di aziende terze.

Oggi ad esempio, tramite il sistema di termoregolazione a zone MyHome è possibile gestire sistemi VRV, VRF e di climatizzazione dei principali produttori presenti sul mercato come  Mitsubishi Electric,  Daikin, Hitachi o Samsung.

“Driver Manager” consente il collegamento del sistema MyHome con sistemi terzi attraverso il caricamento di driver specifici, resi disponibili da BTicino, sviluppati e testati in collaborazione con i produttori dei dispositivi da gestire o controllare.

Per il controllo  dei sistemi di termoregolazione è possibile impiegare la nuova sonda con display che permette la misura ed il controllo della temperatura nella singola zona del sistema MyHome.

Utilizzata con i driver d’integrazione, questa sonda funge da interfaccia utente per il controllo delle macchine VRV/VRF delle aziende terze.

Dotata di 4 tasti con i quali è possibile selezionare la temperatura, le modalità di funzionamento (automatico, manuale, preset Eco, Confort, Antigelo e Off) e, in caso di abbinamento a fan coil, gestire la velocità di rotazione della ventola.

E’ disponibile per le linee civili Axolute e Livinglight.

Per maggiori informazioni e per rimanere costantemente aggiornati sulle integrazioni disponibili basta consultare il sito:

http://www.professionisti.bticino.it/my_home_domotica

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homekit appleApple ha rivoluzionato il mondo della domotica. In un certo qual modo la domotica, come la intendiamo oggi, è nata grazie alla diffusione di dispositivi come l'iPhone e l'iPad. Oggi Apple rilancia e, riconoscendo l'importanza di questo mercato, propone una propria soluzione: l'HomeKit.

Non si tratta di un prodotto o di un sistema per la domotica. L'HomeKit è una sorta di database condiviso, una specie di standard. I vari produttori di dispositivi destinati al mondo della domotica potranno adottare le librerie condivise e aperte, sviluppate da Apple, per rendere i propri prodotti compatibili con HomeKit.

Dall'altro lato, i sviluppatori iOS potranno realizzare App in grado di riconoscere e gestire qualsiasi dispositivo connesso alla rete domestica compatibile con HomeKit. Un App del genere riconosce automaticamente tutti i dispositivi presenti in casa, consentendo all'utente di realizzare un sistema di gestione praticamente plug 'n play. In più l'HomeKit è compatibile con Siri, quindi il controllo vocale di casa diventa automatico.

Insomma, Apple cerca di creare una piattaforma condivisa in modo spontaneo da diversi produttori e sembra aver già incassato il consenso di un colosso come Philips, già alla ricerca di un upgrade per il proprio sistema luci HUE.

La comunicazione tra dispositivi HomeKit avviene tramite wifi. Sistemi wireless con protocolli differenti, come Z-wave, adotteranno interfacce wi-fi per comunicare con App HomeKit. Questo rappresenta un po' il primo limite evidente della proposta Apple. D'altro canto, l'idea di utilizzare iPhone o iPad come unico sistema di supervisione è limitante, se non altro perché non c'è modo di garantire la continuità del funzionamento. Un altro aspetto problematico è legato alla obsolescenza tecnologica. Legare il funzionamento della casa, che generalmente deve durare più di vent'anni, a componenti informatici che sono vecchi dopo due-tre anni, potrebbe rivelarsi un grosso errore.

Ferme restando queste perplessità, l'Apple Home kit dimostra sicuramente l'importanza crescente del settore domotica a livello mondiale. La presenza di uno standard Apple farà aumentare la produzione di dispositivi domestici intelligenti, che a loro volta potranno essere integrati in sistemi di domotica più complessi, aumentando il livello di tecnologia all'interno delle nostre case. Questo vale soprattutto per gli elettrodomestici, settore di grande interesse che ancora non ha trovato una strada per essere integrato nel più ampio discorso domotica.

Vedremo nei prossimi mesi come l'iniziativa Apple verrà recepita dai produttori di hardware ad uso domestico. Qualcuno paventa che Apple sostituirà i sistemi di domotica attualmente presenti sul mercato. Di sicuro l'uso di App praticamente auto-configuranti e l'integrazione con il controllo vocale, renderanno la vita difficile ai sistemi di supervisione e controllo. È più difficile invece che HomeKit sostituisca i sistemi a livello basso, come l'italiano MyHome o il Konnex, che al contrario potrebbero uscire rafforzati dalla possibilità di realizzare supervisioni anche complesse ed integrate, senza ricorrere ai ben più costosi sistemi di supervisione.

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