Il cuore del quartiere è, ancora una volta, la via Privata Giuseppe Ventura, dove si concentrano alcuni tra gli eventi più importanti del Fuorisalone

Anche quest’anno il Lambrate Design District si conferma uno dei centri nevralgici del Fuorisalone di Milano. Il cuore del quartiere è, ancora una volta, la via Privata Giuseppe Ventura, dove si concentrano alcuni tra gli eventi più importanti del Fuorisalone. Non bisogna dimenticare, però, altre vie catalizzatrici, come via Massimiano e via Conte Rosso. Quest’anno Regione Lombardia promuove la donazione del plasma, con il contest organizzato da Avis Lombardia, volto a sensibilizzare sull’argomento.
Hotel Regeneration – Officina Ventura 14, via Privata Giovanni ventura 14

Hotel Regeneration – Officina Ventura 14, via Privata Giovanni ventura 14, la più grande e coinvolgente mostra dedicata al contract del Fuorisalone 2018, quest’anno si tinge di ‘social’, e getta le basi per un innovativo concept, ideato da Simone Micheli, che intende offrire al suo visitatore un’esperienza inclusiva, a 360 gradi. Hospitality, smart technology e avanguardia progettuale si fondono per dare vita a un happening di grande valore espressivo e contenutistico, in cui gli ambienti che usualmente compongono la struttura alberghiera assumono forme inaspettate, basate sulle mutate esigenze dell’uomo contemporaneo e volte a favorire l’interazione e lo scambio di informazione. L’idea di essere social e di comunicare pervade l’intero spazio, dando vita a nuove modalità di pensiero e di movimento per gli ospiti.

Beyond the Wall - Inner Yard, via Massimiano 6
Erika Calesini, artista romagnola dalla lunga carriera, presenta questa installazione artistica, in cui comunissimi oggetti di recupero diventano la materia prima per opere d’arte piene di sentimento e passione, con uno sguardo attento alla sostenibilità.


‘PLAY YELLOW’ Contest di Design: Forma e Colore Giallo! L'Oggetto di Design come Veicolo di Comunicazione Sociale – via Massimiano 25

In occasione della Design Week, Avis Regionale Lombardia lancia ‘Play Yellow’, il contest per coinvolgere tutti coloro che si aggireranno per il Salone del Mobile e per il Fuorisalone e sensibilizzarli sull’importanza della donazione del plasma. Chiunque può partecipare al contest fotografando un oggetto di design giallo che lo abbia particolarmente colpito e condividendolo sul proprio profilo Instagram utilizzando gli hashtag: #playellow #gialloplasma #avislombardia #avis #giardinoventura. Giallo perché questo è il colore del plasma, la parte liquida del sangue: un’intensa concentrazione di proteine indispensabili per la vita. Al termine del Salone del Mobile saranno conteggiati i like per l’assegnazione delle categorie: Play Yellow Design, per il creatore dell’oggetto più condiviso e Play Yellow Life, per il visitatore che ha ricevuto più mi piace. I premi verranno assegnati in occasione dell’Assemblea Annuale di Avis il 4 maggio a Monza. Avis sarà inoltre presente con uno stand presso Giardino Ventura al numero 12 dell’omonima via, dove ogni giorno sono previsti eventi a tema e il closing party domenica sera. Sabato 13 aprile, dal mattino, sarà inoltre disponibile un’apposita unità medica e sarà possibile donare il sangue. All’interno dello Spazio Ventura, infine, prosegue la mostra Real Bodies, patrocinata da Avis Lombardia, AIDO e ADMO.

TRASH2TREASURE WORKSHOP LAB – via Conte Rosso 34 organizza un laboratorio di upcycling. I partecipanti e i visitatori sono invitati a partecipare a workshop, micro-sfide e masterclass di design per sviluppare strategie di progettazione, costruire prototipi reali e lavorare con esperti di upcycling. Il laboratorio è aperto a tutti, e vorrebbe incoraggiare a pensare fuori dagli schemi, per risolvere l'odierno dilemma della spazzatura da una diversa angolazione.

Convent Suite Renaissance 2.0 - via Privata Giovanni Ventura, 6

Due incantevoli suite pensate dall’architetto Simone Micheli per l’ex Convento Seicentesco immerso nella splendida cornice della Fattoria di Maiano di Fiesole (Firenze) verranno presentate al pubblico attraverso installazioni interattive e coinvolgenti, che permetteranno all’ospite di immergersi completamente dentro la loro realtà. Proprio come in un viaggio nei meandri della mente e della memoria, attraverso ambienti in realtà virtuale, i visitatori entreranno all’interno delle suite, passeggeranno per le camere, interagiranno con gli arredi, le luci, gli spazi, le superfici, divenendo parte integrante dell’atmosfera.

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Giovedì, 28 Marzo 2019 20:25

Nasce Snaidero China

JOINT VENTURE TRA SNAIDERO RINO S.P.A e HI-SEASON TRADING CO. LTD

Snaidero ChinaSnaidero consolida la sua presenza in estremo oriente attraverso la creazione di una joint venture con Hi-Season Trading co. Ltd di Pechino, con l’obiettivo di distribuire il prodotto Snaidero - marchio italiano di cucine, rigorosamente Made in Italy, sinonimo di design, qualità e stile - sui canali retail e contract in Cina.
Majano (UD), 22 marzo 2019 – Il Gruppo Rino Snaidero S.p.A., leader nella produzione e commercializzazione di cucine dal design raffinato ed elegante, annuncia la creazione di Snaidero China Ltd, una joint venture con il partner Hi-Season Trading co. Ltd di Pechino, finalizzata alla distribuzione in via esclusiva del prodotto Snaidero sui canali retail e contract cinesi.
Il partner Hi-Season Trading co. Ltd è una società cinese con sede a Pechino, leader nella distribuzione a gestione diretta di elettrodomestici di fascia alta importati da Italia, Germania e Francia, attraverso una rete di circa 250 negozi in oltre 70 città della Cina.
Il mercato cinese dell’arredo cucine, sia nel segmento retail sia in quello contract, rappresenta per Snaidero un’opportunità strategicamente rilevante, data la dimensione continentale del mercato e la sua frammentarietà, la crescita prevista e la presenza di un ampio e crescente segmento di potenziali clienti che ricercano un prodotto e un servizio di elevata qualità, vero punto di forza delle cucine Snaidero.
La joint venture ha sede a Pechino e ha come obiettivo iniziale quello di aprire 4 flagship store monomarca Snaidero a Pechino, Shanghai, Shenzhen, Chengdu. La prima apertura è già stata pianificata per il mese di giugno di quest’anno nella città di Pechino ed entro il 2019 ci saranno le inaugurazioni nelle altre tre città. A seguire, sono previste molteplici altre aperture di negozi con partner locali o sub-dealers, sotto la diretta gestione di Snaidero China.
La produzione delle cucine per il mercato cinese sarà concentrata integralmente nello stabilimento di Majano, in provincia di Udine, dove ha sede lo stabilimento produttivo dell’azienda fin dalla sua nascita nel 1946.
Snaidero si presenta in Cina con il chiaro obiettivo di ampliare la propria rete commerciale in un Paese dalle grandi potenzialità, incrementando la distribuzione del brand e posizionandosi su una fascia distintiva e di eccellenza dove design, qualità e servizio sono un pre-requisito imprescindibile di successo, sia nel business retail sia in quello contract.
Nei flagship store monomarca saranno ospitate le cucine Snaidero, simbolo dell’industria italiana nel mondo, con i modelli firmati dai grandi maestri italiani del design industriale tra le quali la Vision, Ola 20 e Ola 25 di Pininfarina, la Frame di Iosa Ghini, la Opera di Michele Marcon e la Way Materia, design originale Snaidero. La vendita dei prodotti Snaidero è rivolta al mercato retail, al mondo degli architetti ed in generale alla platea dei privati. All'interno dei flagship store ci sarà un team specializzato di architetti che potranno illustrare e supportare anche lo sviluppo di progetti contract per gli sviluppatori immobiliari, i real estate developers.

“Da oltre 50 anni Snaidero esporta le proprie cucine in tutto il mondo attraverso una rete di 330 punti vendita specializzati in Italia e 530 nel mondo, in 86 paesi” - dichiara Massimo Manelli, Amministratore Delegato di Rino Snaidero S.p.A. – “La nascita di Snaidero China rappresenta un ulteriore passo importante, dopo l’acquisizione della maggioranza del gruppo Snaidero da parte del gruppo Dea Capital, per costruire una presenza strutturata in Cina, paese che può offrire opportunità significative per noi, data la dimensione del mercato e il suo potenziale sviluppo nel prossimo futuro. Questa joint venture darà a Snaidero un impulso fondamentale per sostenere la strategia di crescita sia nel breve che nel medio-lungo termine. Hi-Season Trading co. Ltd è il partner ideale per portare il nostro brand nella Great China e coniugare alla qualità e al design del prodotto Snaidero un altissimo livello di servizio. Questa operazione rappresenta un ulteriore passo verso una presenza sempre più internazionale e sempre più qualificata del nostro gruppo all’estero”.

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L’imprenditore Francesco Dotto: “Alberi e piante negli edifici aiutano a mitigare il clima”

Sostituire sempre più il 'grigio' con il 'verde' in edilizia per migliorare la qualità della nostra vita. Come sarà in futuro il clima del nostro pianeta dipenderà anche da quanto il settore delle costruzioni riuscirà a rinnovarsi in senso ecologico, portando all’ordinario tecniche che, per quanto funzionali, ancora faticano a trovare uno spazio sufficiente per portare a reali cambiamenti.

E in ottica futura, ancora più importante è la formazione dei nuovi tecnici e imprenditori, di coloro cioè che potranno effettivamente essere gli artefici di questo cambio di rotta. Ecco perché le scuole edili sono chiamate a svolgere un ulteriore compito tutt’altro che trascurabile. Di tutto questo ne abbiamo parlato assieme a Francesco Dotto, titolare della società di consulenza per il verde Dotto consulting group e già docente al Cefs di Udine sui temi dell’arredo urbano e delle pareti verdi verticali.

A quali vantaggi porta l’aumento del verde nell’edilizia? "In un’epoca purtroppo contraddistinta dal riscaldamento globale, l’installazione di pareti verdi e l’introduzione di alberi e piante negli edifici e lungo i viali sono tutti fattori che contribuiscono sensibilmente a mitigare il clima dell’area circostante. Si parla di un abbassamento medio della temperatura anche di 4-5 gradi, rendendo l’aria più libera dallo smog e, di conseguenza, più respirabile".

Lei ha già tenuto al Cefs un corso dedicato alle pareti verdi verticali e all’arredo urbano, conclusosi proprio con l’inaugurazione della parete verde della scuola edile… "È stata un’esperienza importante per i corsisti, che hanno seguito gli incontri con molto interesse. Avevamo messo sul tavolo argomenti di primaria importanza nell’ottica del risparmio energetico e della riduzione dei consumi, con un riscontro immediato nella realtà quotidiana. Facciamo l’esempio di un bando comunale per la costruzione di una nuova strada. In un caso simile, è fondamentale che l’impresa edile elabori una proposta che comprenda l’utilizzo di materiali ecosostenibili, un adeguato sistema di irrigazione del verde pubblico e l’impiego, dove possibile, di biostimolanti e altri prodotti naturali per consentire, specialmente ai bambini, di accedere alle aree verdi subito dopo il trattamento. Anche il design degli edifici vuole poi la sua parte: vanno tenute in considerazione aree apposite per pareti verdi e spazi comodi per poter coltivare piccole piante, anche edibili, all’interno dei singoli appartamenti".

Quali nuovi corsi suggerirebbe nell’ambito dell’edilizia sostenibile e di cui il Cefs potrebbe farsi carico? "Mi permetto di suggerire un paio di campi in cui l’edilizia è coinvolta più di quanto non sembri. Il primo riguarda la cultura ecologista da applicare per il verde sportivo, che riguarda giocoforza anche il verde pubblico in senso più ampio e l’edificazione secondo i criteri già menzionati in precedenza. E poi il cosiddetto “marketing verde”, relativo cioè alla vendita dei prodotti naturali, tra cui appunto quelli per l’edilizia. A tal proposito, sarebbe importante educare in merito a come pubblicizzarli in maniera “etica”, utilizzando cioè i termini più d’impatto (pensiamo a “biodegradabile”) solo in presenza di precise condizioni, onde evitare di comunicare al consumatore un concetto errato con l’unico scopo di catturarne l’attenzione. Purtroppo, però, in Italia manca ancora una regolamentazione specifica sul tema".

Alla luce di tutto ciò, è importante che le scuole edili formino figure professionali che abbiano una mentalità aperta verso le nuove frontiere green… "Assolutamente d’accordo. Del resto, è il mercato stesso oggi a richiedere questo tipo di approccio. Da un lato tutti gli agronomi ormai parlano di edilizia sostenibile, dall’altro il concetto di verde esterno è sempre più accompagnato da quello di verde interno (un caso su tutti, il “bosco verticale” nel quartiere Isola a Milano). In particolare, fondamentale è la formazione degli imprenditori edili e degli altri addetti del settore su quelli che sono i criteri ambientali minimi (Cam) introdotti dal nuovo Codice degli appalti".

Riguardo a quest’ultimo punto, il Cefs ha attivato un corso sulla sostenibilità ambientale nella filiera delle costruzioni, che prende in considerazione i nuovi aspetti normativi e la progettazione di opere edili tenendo conto dell’impatto ambientale.

fonte: ilfriuli.it

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German Design Award Winner 2019

Nuovo riconoscimento alla qualità del design by Panzeri da parte del German Design Council.

Le lampade Panzeri AlDecimo e Viisi sono state selezionate come “Winner” del German Design Award 2019. La lampada da parete, AlDecimo, ha affascinato la giuria soprattutto per la semplicità e per l’ingegnosità del concept di integrazione architettonica; la lampada a sospensione e da terra, Viisi, ha colpito per la tecnica impiegata nella realizzazione e per la forte espressività del profilo pentagonale.

Il design dei due prodotti premiati è frutto della collaborazioni con:

  • l’architetta Carmen Ferrara per AlDecimo. Il commento dei giurati su questa lampada è stato: “Una piastra integrata in una parete funge anche da interruttore. Un concetto architettonico semplice e ingegnoso che consente un’atmosfera luminosa elegante e di altissima qualità”. Gli altri riconoscimenti ricevuti da AlDecimo:
    • ADI Design Index 2018
    • ‘Honourable Mention‘ al Red Dot 2018
    • Archiproducts Design Awards 2017
    • ‘Decorative Wall Lighting product of the year’ a Light Middle East 2017
  • i designers Giovanni Minelli e Marco Fossati per Viisi, a cui i giurati del premio hanno riservato questo commento: “Ispirato alla forma particolare di una lancia, questa elegante lampada è visivamente accattivante, sia nella versione a sospensione sia in quella da terra. Il fusto non è rotondo ma presenta una forma pentagonale che sottolinea l’alta qualità tecnica del prodotto e conferisce al design connotati ancora più caratteristici”.L’altro riconoscimento ricevuto da Viisi è il ‘Red Dot Award: Product Design 2018’.

La giuria internazionale del German Design Award, composta da 45 membri, aveva premiato Panzeri per la qualità del design dei suoi prodotti già nel 2017, con la collezione Rings e nel 2016, con la lampada da tavolo Jackie.



L’organizzatore del prestigioso premio internazionale è il German Design Council, uno dei principali centri al mondo per la competenza, la comunicazione e il trasferimento del know how nel campo del design. Ad oggi sono più di 290 le aziende che fanno parte di questa fondazione. Il German Design Council è stato creato nel 1953, per iniziativa del Bundestag, il parlamento federale, per migliorare le competenze progettuali dell’industria tedesca. L’obiettivo delle attività promosse è quello di comunicare l’aumento del valore del marchio attraverso l’uso strategico del design.

La cerimonia di premiazione del German Design Award 2019 è prevista per il giorno 8 febbraio 2019, a Francoforte.

Scopri di più sul sito Panzeri

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Pronto nel 2020, avrà un'area espositiva di 3mila metri quadri. Sorgerà in zona Paolo Sarpi, avrà uno spazio espositivo di circa 3 mila quadri, sarà aperto al grande pubblico e fortemente digitalizzato. Queste le caratteristiche del Museo del Design che dovrebbe aprire a Milano nel 2020, diventando la più ampia struttura di questo genere in Europa.

Il museo aprirà nell'ex area industriale rinnovata tra via Ceresio e via Bramante e costituirà un polo del design costantemente in contatto con tutte le realtà contemporanee del settore. “Adi (Associazione disegno industriale, ndr) e la Fondazione Adi Collezione Compasso d'Oro hanno scelto di uscire dai confini disciplinari del design per aprirsi alla realtà di oggi in tutte le sue manifestazioni - ha spiegato alla conferenza di presentazione Luciano Galimberti, presidente dell’associazione che ha promosso la creazione del museo -. Quella che è stata per un sessantennio un preziosa collezione di design oggi diventa un centro culturale che si candida a un ruolo attivo nella vasta rete dei musei nazionali.”

Come sarà il museo del design di Milano.
La struttura espositiva si chiamerà Museo del Compasso d'Oro Adi e sarà il risultato di un progetto iniziato nel 2011 grazie all'impegno dell’amministrazione comunale di Milano (che ha investito circa 6 milioni di euro nella ristrutturazione), di Regione Lombardia e dello Stato a quello della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, che destinerà all’iniziativa altri 2 milioni di euro circa.

“Siamo orgogliosi del risultato di molti anni di impegno rappresentato dalla trasformazione della Collezione storica in un vero museo contemporaneo”, ha dichiarato Umberto Cabini, imprenditore e presidente della Fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro, che si occupa della conservazione e della promozione del patrimonio storico del premio.
Il museo, allestito in base al progetto di Ico Migliore, Mara Servetto e Italo Lupi, avrà un carattere 'narrativo'. Al suo interno i visitatori potranno utilizzare i più aggiornati strumenti digitali, per vivere un’esperienza di conoscenza pienamente coinvolgente. Grazie al polo anche gli studenti delle scuole di design potranno contribuire all’esplorazione dei rapporti tra i più celebri simboli del design e i comportamenti sociali

Nell’area avranno sede, con il museo, gli uffici dell’Adie della Fondazione, sale riunioni, la biblioteca e l’archivio storico dell’Adi (che raccoglie oltre 60 anni di documenti storici del design italiano), un bookshop e una zona dedicata alla ristorazione realizzata sulla scorta dell’esperienza ADI per Expo 2015.


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Giovedì, 24 Gennaio 2019 21:01

Snaidero vince il Good Design Award 2018

Il 2019 inizia nel migliore dei modi per Snaidero: il brand italiano, ambasciatore nel mondo del design Made in Italy in cucina, si aggiudica con la cucina Vision disegnata dalla design house Pininfarina, il prestigioso riconoscimento americano rilasciato dal Chicago Athenaeum – Museum of Architecture and Design. Si tratta della 15° cucina Snaidero a ricevere questo premio.
Design in casa Snaidero ha sempre rappresentato una finestra sul futuro, la ricerca di una bellezza mai fine a sé stessa, ma riconoscibile e duratura nel tempo. Una visione condivisa dalla giuria del Good Design Award del Museum of Modern Art di Chicago che ha attribuito, per la 15° volta ad una cucina Snaidero, il prestigioso riconoscimento.
Fondato a Chicago nel 1950, e arrivato oggi alla 68° edizione, il Good Design è uno dei premi più antichi e riconosciuti internazionalmente nel campo della “design excellence”, costituendo, di fatto, con l’elenco dei suoi premiati, una sintetica ma esaustiva storia del design contemporaneo.
Il progetto Vision disegnato per Snaidero dalla Design House Pininfarina, con cui collabora in esclusiva nel settore cucina dal 1990, rappresenta la sintesi perfetta di quelli che sono oggi i must della design experience: evocazione e ricerca tecnologica e di materiali. Il concept della cucina, infatti, interpreta la moderna espressione degli spazi domestici continui, con superfici che scorrono senza soluzione di continuità e materiali che trasmettono un immediato senso di purezza e leggerezza. Una leggerezza trasmessa dal peculiare disegno del supporto per isole e penisole, un raffinato elemento architettonico realizzato in legno frassino massiccio stratificato e sagomato con un design che è un inconfondibile richiamo Pininfarina.
Massimo Manelli, CEO Snaidero, commenta con soddisfazione il risultato: “La competitività internazionale della nostra manifattura si gioca oggi fra creatività e innovazione. Il prestigioso riconoscimento del Museum of Architecture and Design, sul progetto Vision rappresenta un ulteriore conferma del nostro posizionamento in una fascia distintiva e di eccellenza dove ricerca e sperimentazione rappresentano fattori di successo chiave che caratterizzano la nostra storia e guideranno ancora di più i nostri progetti di sviluppo futuri, nazionali e internazionali”.

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Mercoledì, 09 Gennaio 2019 20:18

Collezione Top Lops: le madie a marchio Lops

Collezione Top Lops MadieLa collezione Top Lops a marchio Lops, presenta un’ampia proposta di madie adatte a soddisfare le più particolari esigenze estetiche, funzionali e di dimensione. Le laccature sono effettuate con materiali a base d’acqua ei pannelli sono in Ecolab, materiale con minime emissioni di formaldeide.



Le collezioni ed i prodotti a marchio Lops esprimono il punto di arrivo dell’esperienza decennale di Lops nel mondo arredo casa. Si caratterizzano per una costante spinta all’innovazione e per il design ricercato. Tutte le offerte si contraddistinguono per lo stile unico e l’infinita possibilità di personalizzazione: una proposta trasversale pensata per soddisfare le più particolari esigenze della clientela.

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Il brand storico dell’industria italiana si rivolge agli studenti di alcuni dei più prestigiosi istituti italiani chiedendo di progettare una smartchair e di ripensare la stampante fiscale. A guidare il visual del contest di quest’anno, un unico soggetto centrale per due oggetti molto diversi: l’uovo con la sua perfezione.

Al via la nuova edizione di Olivetti Design Contest. Per il terzo anno consecutivo, l’azienda promuove l’iniziativa in ambito industrial design che coinvolge gli studenti di importanti istituti italiani e internazionali e premia i contributi più originali allo sviluppo dei prodotti. Il visual del contest di quest’anno mantiene come soggetto centrale l’uovo con la sua perfezione: è proprio questa la tematica che guiderà i progetti per la realizzazione di una smart chair e/o di una stampante fiscale.

Olivetti Design Contest 2018, il bando

Dedicato al tema della smart chair, il manifesto traccia un intrico di linee colorate che, vibrando, celebrano le silhouette utilizzate nel corso degli anni negli studi ergonomici per la progettazione delle sedie. Il lettering, invece, racconta la realtà della stampante fiscale, e può essere letto sia secondo l’alfabeto occidentale sia con un lettore di codice a barre. Ecco i due prodotti che Olivetti intende ripensare e con cui gli studenti dovranno misurarsi. Da un lato la smart chair è pensata per migliorare la salute e il benessere del lavoratore: attenzione all’ergonomia e alla tecnologia favoriscono la corretta postura grazie a sensori che raccolgono i movimenti sulla sedia e restituiscono informazioni e suggerimenti rispetto alla correttezza delle posizioni assunte. Dall’altro, si richiede di riprogettare il design estetico della stampane fiscale PRT 80 FX presentando contributi originali per un’ergonomia di prodotto innovativa che ne semplifichi l’utilizzo e lo renda maggiormente in linea con i devices attualmente sul mercato.Con il Contest, Olivetti intende in primo luogo portare avanti la grande tradizione di collaborazione fra industria e design inaugurata dal brand storico più di un secolo fa proponendosi di confermare la centralità della cooperazione con i giovani e incoraggiare le sperimentazioni formali dal carattere originale e innovativo, seguendo il concetto di bellezza come driver dell’industria che ha portato in Olivetti il grande contributo di artisti e designer noti e apprezzati tra i quali Mario Bellini, Michele De Lucchi, Jean Michel Folon, Marcello Nizzoli, Giovanni Pintori, Ettore Sottsass.

A chi si rivolge il contest

Destinatari del contest sono gli studenti maggiorenni (che possono partecipare singolarmente o in team, fino a un massimo di cinque studenti per team) regolarmente iscritti presso gli istituti: Domus Academy; IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design; IED Design Milano; IED Roma; IED Cagliari; NABA; Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design (DAD); Scuola Politecnica di Design, Milano; Scuola del Design, Politecnico Milano; RUFA (Rome University of Fine Arts); École Supérieure des Arts Modernes (Parigi); Hochschule Mainz – University of Applied Sciences; National College of Art and Design (Dublino); Birmingham City University – Faculty of Arts, Design and Media; EASD Escola d’Art i Superior de Disseny de València; Vilnius Academy of Fine Arts (Vilnius); Escuela de Arte y Superior de Diseño de Zamora; Marmara University – Istanbul; University of the Arts London, Central Saint Martins College; Holon Institute of Technology; School of Visual Arts – New York.

Calendario selezioni

Entro 21/1/2019: consegna alla segreteria del Contest degli elaborati richiesti per accedere alla prima fase di valutazione
Entro 04/2/2019: selezione da parte della Giuria dei progetti che, una volta presentati nella loro elaborazione definitiva, potranno accedere alla seconda fase di valutazione
25/03/2019: termine per la consegna alla segreteria del Contest delle elaborazioni dei progetti necessarie per accedere alla seconda fase di valutazione
1/4/2019: riunione, discussione e votazione dei Giurati per selezionare i progetti vincitori (primo, secondo e terzo classificato) per ciascuno dei due temi previsti dal bando
9/4/2019: cerimonia di premiazione dei progetti vincitori durante il Salone del Mobile, Milano.

La giuria

Gli elaborati presentati dagli studenti saranno sottoposti a una prima fase di valutazione da parte della Commissione predisposta da Olivetti e composta da personale interno ed eventuali professionisti esterni. La Commissione selezionerà quei progetti che potranno essere presentati, nella loro elaborazione definitiva, alla seconda fase di valutazione. Nella seconda fase di valutazione i progetti saranno analizzati dalla Giuria che selezionerà tre progetti vincitori per ciascuno dei due temi del Contest oltre ad assegnare eventuali menzioni di merito a progetti particolarmente significativi pur se non risultati vincitori. La giuria è presieduta da Mario Bellini e composta da Emanuele Cappelli, Designer; Gaetano di Tondo, Responsabile Institutional and External Relations Olivetti; Cristina Ghiringhello, Direttore Confindustria Canavese; Luca Josi, Responsabile Brand Strategy & Media TIM; Pierantonio Macola, Presidente SMAU; Alberto Mattiacci, Professore Ordinario di Marketing e Business Management presso Sapienza Università di Roma; Riccardo Meloni, Responsabile Human Resources & Organizational Development TIM; Marco Sabetta, Direttore Generale Salone del Mobile Milano; Stefano Sertoli, Sindaco Città di Ivrea. La giuria valuterà considerando gli elementi concettuali dell’opera presentata, la qualità della realizzazione, l’opportunità di sviluppo del progetto in termini commerciali e anche secondo la coerenza al sistema di valori che da sempre contraddistinguono Olivetti: orientamento al cliente, innovazione, esperienza, eccellenza e proattività.

Il Premio

Ai tre progetti vincitori per ognuno dei due temi previsti dal bando sarà assegnato un premio in denaro del valore di € 2.000,00 per il primo classificato, di € 1.500,00 per il secondo e di € 1.000,00 per il terzo.
Olivetti, storia di un brand

Olivetti, brand storico dell’industria italiana e polo digitale del gruppo TIM, suo azionista di controllo, opera sul mercato domestico ed internazionale come realtà industriale totalmente rinnovata e in evoluzione. Con un’ampia offerta di prodotti HW e SW all’avanguardia, svolge l’attività di Solution Provider proponendo soluzioni chiavi in mano, in grado di automatizzare processi e attività aziendali per le PMI, le grandi aziende e i mercati verticali. Grazie alla leadership nel Retail e nell’Office, e al know how nei settori Internet of Things, Cloud, Big Data, Machine to Machine e multicanalità evoluta, Olivetti ha oggi un posizionamento distintivo di competenze nell’ambito dell’innovazione digitale ed una significativa presenza commerciale in Europa, nel Far East e in America Latina.

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Giovedì, 18 Ottobre 2018 14:53

Dubai Design Week 2018

Alla sua quarta edizione, la Dubai Design Week 2018 ha un obiettivo ambizioso: decretare Dubai capitale del design del Medio Oriente.

La quarta edizione della Dubai Design Week, in programma dal 12 al 17 novembre 2018, ha un obiettivo ambizioso: decretare Dubai capitale del design del Medio Oriente.

Sei giorni, oltre 230 eventi, 120 aziende internazionali coinvolte e un distretto del design  che si prepara ad accogliere un numero superiore dei 60.000 visitatori che hanno partecipato all’edizione 2017 della Dubai Design Week.

E, a darle man forte, l’apertura ufficiale del Jameel Arts Centre, il primo museo delle arti contemporanee di Dubai, la Biennale inaugurale di Fikra Graphic Design a Sharjah, la prima del suo genere nella regione, e una serie di attività in scena all'Alserkal Avenue.

Se Downtown Design, la fiera vera e propria, ha sempre guardato al mercato interno del Medio Oriente, quest’anno strizza l’occhio al mondo con Downtown Editions, una vetrina dedicata al design in edizione limitata e su misura, a capsule collection e collaborazioni speciali con i talenti più interessanti della regione.

Un appuntamento fisso fin dalla sua prima edizione, il Global Grad Show 2018 mette in mostra le migliori idee dei neolaureati in design provenienti da tutto il mondo. Curato da Brendan McGetrick, il programma di quest’anno include la mostra principale, con 150 progetti (selezionati tra oltre 1.000 partecipazioni) che potrebbero cambiare la vita delle persone, ma anche una Innovation Conference dedicata alla creatività nell'età dell'intelligenza artificiale e dell'automazione.

Abwab, la mostra annuale dedicata al design dell’area mediorientale, quest’anno sarà ospitata all'interno di cinque padiglioni progettati da Architecture + Other Things e costruiti con materiali naturali come rami caduti e legname di scarto e rivestiti con una pasta di carta riciclata.

Tra gli eventi in scena al Dubai Design District, un’installazione nata dalla partnership con Facebook, la mostra “UAE Design Stories: The Next Generation from The Emirates” che valorizza otto dei più brillanti talenti del Paese, invitati fare una ricerca negli archivi fotografici degli Emirati Arabi Uniti per approfondire le radici nomadi della regione e interpretare quanto appreso con pezzi di design contemporaneo.

E ancora, l’installazione site-specific dello studio locale Anarchitect, Circadian Light Synthesis, realizzata in collaborazione con Delta Light, che esplora il ritmo circadiano umano e il nostro rapporto con la luce naturale - sia del sole che della luna.

Abet Laminati ha collaborato con Paola Navone, creando un gigantesco puzzle realizzato con motivi grafici barocchi dai colori audaci e contrastanti, ispirati alla stampa orientale.

Infine, l’installazione interattiva Parametric Surfaces di Superfuturedesign mette insieme scultura e realtà aumentata, uno sfondo di pannelli fonoassorbenti su cui i visitatori possono sperimentare una realtà virtuale potenziata digitalmente.

 

fonte: elledecor.com

 

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iGuzziniDopo Gianni Versace finito negli Usa e Candy andata ai cinesi di Haier, uno dei simboli del design nazionale si appresta a passare sotto la bandiera svedese. Come riferito da una nota ufficiale, "il gruppo Fagerhult AB ha sottoscritto oggi con Fimag (Finanziaria Mariano Guzzini) e Tip-Pre IPO, società partecipata dalla Tamburi  Investment Partners, una lettera di intenti relativa all’acquisizione del 100% delle azioni di iGuzzini illuminazione".

Il documenti siglato prevede che la società svedese presieduta da Jan Svensson "abbia il diritto di avviare e condurre in esclusiva una fase di due diligence con l’obiettivo di effettuare il signing del contratto definitivo di acquisto azioni prima della fine del 2018". Il closing del deal è soggetto alla valutazione dell'Antitrust. "Fagerhult finanzierà l’operazione mediante debito finanziario e i proceeds derivanti dall’emissione di nuove azioni Fagerhult".

Al perfezionamento dell’operazione i cedenti riceveranno una porzione significativa del corrispettivo in azioni Fagerhult, "diventando pertanto azionisti della combined entity". Insomma, un'operazione in tutto simile a quanto definito alcuni anni fa dalla famiglia Pesenti, che nel cedere Italcementi a Hidelberg ha ottenuto una percentuale significativa del nuovo agglomerato. A livello manageriale il presidente di iGuzzini, Adolfo Guzzini, e l'ad, Andrea Sasso, "in aggiunta alle rispettive posizioni che continueranno a ricoprire in iGuzzini, assumeranno anche ruoli di estremo rilievo all’interno del top management di Fagerhult".

Questo merger strategico permetterà "rafforzare significativamente il posizionamento competitivo di Fagerhult nel mercato dell’illuminazione professionale in termini di ampliamento della presenza geografica e di significativa complementarietà della gamma prodotti".

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