Semplificare il processo di esecuzione delle opere pubbliche: dalla Regione disponibilità all’accoglimento degli emendamenti

La Sicilia motore nazionale per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica

Cimino e La Mendola


Semplificare l’intero processo di esecuzione delle opere pubbliche, rilanciando la centralità del progetto.
E’ questo il messaggio emerso dall’evento webinar, svoltosi ieri pomeriggio, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento, con la collaborazione del Consiglio nazionale degli architetti e con il patrocinio di Cresme, Regione Siciliana, Rete delle professioni tecniche Sicilia, Ance Sicilia e Fondazione Architetti per il Mediterraneo (Amf). Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, e  i saluti del presidente della Fondazione Amf di Agrigento, Pietro Fiaccabrino e del presidente della Consulta regionale degli architetti, Pino Falzea, si sono susseguiti gli interventi del vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti Rino La Mendola; del direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini; del provveditore delle opere pubbliche in Sicilia e Calabria, Gianluca Ievolella; del presidente dell’Ordine regionale dei geologi, in rappresentanza della Rete delle professioni tecniche, Giuseppe Collura; del presidente della Rete delle professioni tecniche, Elvira Restivo; del vicepresidente di Ance Sicilia, Giuseppe Ricciardello; coordinati magistralmente dall’inviato del giornale La Sicilia Mario Barresi.

Il dibattito ha ruotato attorno agli emendamenti, proposti dalla Rete delle professioni tecniche al Governo regionale finalizzati a introdurre, nel testo attuale della L.R.12/2011, le modifiche necessarie per semplificare l’intero iter di esecuzione delle opere pubbliche: dalla programmazione al collaudo dei lavori, non trascurando la fase di progettazione, di verifica e di approvazione dei progetti e di collaudo dei lavori.
Durante l’evento sono stati presentati anche i dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sui servizi di architettura e ingegneria (Onsai 2020) in riferimento all’anno in corso dai quali si evince, nonostante la notevole crisi determinata dalla pandemia, un notevole incremento dei concorsi di progettazione e, più in generale, degli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti.
“Siamo sorpresi, ma al tempo stesso compiaciuti - afferma Rino La Mendola - nel rilevare che i dati Onsai 2020 evidenziano un aumento percentuale degli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti pari al 17,1 per cento. Tale percentuale assume in Sicilia la dimensione ancora più sorprendente di +88,7 per cento rispetto all’anno precedente. In un momento di piena crisi economica, dunque, la Sicilia si conferma, nei confronti del resto del Paese, quale motore per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica”.

“L’inversione di tendenza – commenta Alfonso Cimino - è stata certamente alimentata in Sicilia dall’adozione, da parte della Regione, con decreto dell’Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, dei bandi tipo per i concorsi di progettazione e per gli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria. Bandi tipo che costituiscono, per le stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale, un importante strumento per semplificare e accelerare i concorsi di progettazione e gli affidamenti di servizi ai liberi professionisti e quindi alle cosiddette “partite Iva” che sono in notevole sofferenza per effetto della oramai dilagante crisi economica che sta investendo il Paese e, in particolare, la nostra terra.”

Nel corso del webinar è intervenuto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, che ha condiviso la necessità di accelerare l’iter di esecuzione delle opere pubbliche, mostrando ampia disponibilità all’auspicato accoglimento degli emendamenti alla L.R.12/2011, proposti dalla Rete delle Professioni Tecniche. Nella seconda sessione dei lavori è stato presentato il funzionamento della piattaforma Onsai 2020, in uso a tutti gli Ordini degli architetti e ai professionisti, illustrato da Mercedes Tascedda del Cresme, e si è aperto un dibattito con i professionisti partecipanti al convegno coordinati dal presidente dell’Ordine degli architetti di Enna e responsabile del dipartimento Lavori pubblici della Consulta regionale degli architetti, Antonio Rizza.

Venerdì, 01 Novembre 2019 08:12

Tour ITALIA ANTISISMICA 2019-2020

Italia AntisismicaIncentivi, modelli d’intervento e abaco delle tecnologie per la riduzione del rischio sismico

L’Italia è un paese a forte rischio sismico: dei 14,4 milioni di edifici che costituiscono il patrimonio edilizio residenziale e non residenziale del nostro Paese, 9,3 milioni di edifici, in cui vivono 48,2 milioni di abitanti, ricadono nelle  zone sismiche 1,2,3, e il 74% di questi edifici, pari a 6,9 milioni di unità, sono stati realizzati prima del 1980, periodo in cui non era obbligatoria una seria normativa antisismica, inoltre  1,4 milioni di questi edifici è in mediocre o pessimo stato di conservazione. Il problema del rischio sismico in Italia è un problema serio che ha trovato nella legislazione una importante risposta. Grazie  ai recenti provvedimenti di tipo fiscale, volti a incentivare e agevolare gli interventi di diagnosi e di riduzione del rischio sismico degli edifici, si potrebbe finalmente dare inizio a un nuovo ciclo di investimenti finalizzati alla messa in sicurezza del patrimonio del nostro Paese.
 Esiste però un grave deficit di conoscenza circa “cosa” e “come” fare per dare impulso a questo processo.  
In questo contesto Cresme e ISI (Ingegneria simica italiana) sono intervenuti realizzando uno studio di carattere scientifico   finalizzato ad analizzare e descrivere: le dimensioni e le caratteristiche del mercato a rischio nei diversi territori, le potenzialità degli incentivi fiscali e loro modalità di applicazione; le possibili tecniche di intervento. La descrizione, in termini scientifici, delle tecnologie antisismiche  contenute nella sezione “Abaco di interventi per la riduzione della vulnerabilità sismica” costituisce una parte fondamentale e particolarmente apprezzata dello studio perché mostra in concreto cosa è possibile fare.
Lo studio sarà presentato in 13 convegni gratuiti sul territorio, il primo dei quali si terrà il 14 novembre a Genova, seguito da quello  del 15 novembre a Bologna  e del 5 dicembre a Napoli.
L’iniziativa vede coinvolto  il mondo delle professioni tecniche con il patrocinio all’iniziativa  del Consiglio Nazionale degli Architetti, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati e del Consiglio Nazionale dei Geologi, la partecipazione dei massimi esperti nazionali di antisismica, del mondo delle costruzioni e dell’amministrazioni degli edifici e del mondo dell’industria che fornisce le tecnologie necessarie a intervenire. Sono parte dell’iniziativa anche soggetti che oggi consentono di beneficiare dei vantaggi fiscali e esperti  in grado di descrivere con puntualità come è possibile ottenere gli  incentivi.  
I convegni sono diretti a professionisti (ingegneri, architetti, geometri, geologi)  con riconoscimento dei crediti formativi, imprese di costruzione, amministratori di condominio, proprietari di immobili, amministratori pubblici e cittadini che desiderino una maggiore conoscenza del tema.

Le iscrizioni ai convegni sono obbligatorie attraverso il sito Cresme: www.cresme.it


Il tour è realizzato con il sostegno di Eni gas e luce  e con il contributo delle seguenti aziende:
Basf, Ecosism, Ferriere Nord,  Hilti, Mapei, Stabila, Tecnokgiunti, Tecnostrutture, Seriana Edilizia

Pubblicato in Eventi & Fiere
Giovedì, 09 Maggio 2019 15:26

87a Conferenza Euroconstruct

Cresme Euroconstruct

SFIDE E RISCHI PER LE COSTRUZIONI IN EUROPA
Nello scenario di incertezza e mutamento delle prospettive economiche, il rallentamento della crescita delle costruzioni pone importanti interrogativi.
Si può parlare ancora di ripresa? Quali sono i settori che ancora tirano? Quali i territori con ampi margini di sviluppo? Nei territori maturi, quali nuove sfide sono possibili per portare a compimento il processo di trasformazione e riconfigurazione del settore?
Il 13 giugno 2019 il network EUROCONSTRUCT e CRESME organizzano un congresso internazionale dedicato al mercato europeo delle costruzioni, con uno sguardo oltre i confini del vecchio continente e un approfondimento dedicato ad un mercato chiave, quello dell’acqua, in Italia, in Europa, nelle Economie avanzate e nei Paesi emergenti.
La conferenza del 13 giugno 2019, secondo la tradizionale struttura degli eventi del network, prevede una sessione mattutina in cui viene presentato in anteprima il nuovo quadro al 2021 per il mercato europeo delle costruzioni; le ultimissime tendenze macroeconomiche globali e la definizione dei rischi paese; le principali dinamiche che caratterizzano il mercato extraeuropeo delle costruzioni (macro-trend, scenario e previsioni). Nel corso della mattina saranno presentate le analisi territoriali a cura degli esperti del network EUROCONSTRUCT.
La sessione pomeridiana sarà dedicata al tema dell’acqua, in particolare dal punto di vista degli investimenti e della gestione delle risorse idriche; tema che viene approfondito durante il secondo giorno di conferenza.
Il 14 giugno 2019 si terrà il convegno "ACQUA, TERRITORIO E AMBIENTE COSTRUITO, INNOVAZIONE E RESILIENZA", organizzato dal CRESME, con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Roma e H2O, interamente dedicato al tema dell’acqua. Il mercato dell’acqua, le criticità, forme e modelli di gestione, le misurazioni e le soluzioni tecnologiche più avanzate saranno analizzate all’interno di quattro sezioni tematiche dedicate al rapporto tra ACQUA e AMBIENTE, CITTÀ, EDIFICIO E IMPIANTO, che vedranno coinvolti relatori italiani e internazionali operanti nel mondo della tecnologia, della gestione, della progettazione e della politica.
Nella due giorni di lavori, relatori provenienti dai principali paesi europei e non solo, i rappresentanti di 19 istituti di ricerca, i massimi esperti a livello globale in tema di resilienza ambientale, i rappresentanti dei principali operatori internazionali del servizio idrico, si incontreranno a Roma, presso la Casa dell’Architettura (https://www.casadellarchitettura.it/), per discutere e rispondere alle domande dei partecipanti.
Due rapporti di ricerca del network EUROCONSTRUCT (Summary Report e Country Report), le presentazioni dei relatori dei due giorni di convegno saranno strumento di lavoro e fonte informativa messi a disposizione dei partecipanti.

Pubblicato in Varie

Macchine EdiliSegnali positivi dal mercato delle macchine per l’edilizia che ha chiuso il 2018 con un aumento del 6,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. I dati sono stati diffusi dall’osservatorio del Cresme che ha inoltre rilevato come la crescita nei 12 mesi sia stata del 15,7% e 14770 macchine vendute o destinate al noleggio, mentre rispetto al 2016 la crescita è stata considerevole: +33%. Il 2018 è stato il quinto anno consecutivo chiuso in costante crescita per questo settore che ha lasciato gli anni della crisi ormai alle spalle. Il 2013 fu l’annus horribilis dell’intero settore quando si raschiò il fondo del barile con sole 6 mila unità vendute.
Dall’Istat invece arrivano dati altrettanto importanti sul commercio estero, sempre relativi al 2018, che mostrano un aumento delle importazioni di macchine, 13,5% in più, e esportazioni in crescita del 6,25% per un saldo attivo di 1,6 miliardi euro con un 2,7% in più rispetto all’anno precedente.
Andando nel dettaglio è possibile vedere come ogni comparto del settore abbia fatto registrare risultati positivi e che lasciano ben sperare anche per l’anno appena iniziato. Il mercato delle betoniere fa registrare un +49,8% a settembre mentre ad ottobre tocca quota 72,8%, piazzandosi tra i migliori segmenti del settore. Il mercato delle piattaforme aeree registra un aumento considerevole con una crescita rispetto al 2017 del 691% facendo registrare il dato più alto degli ultimi anni.
Sui dati assoluti pesano le cifre del settore delle macchine movimento terra che fanno registrare un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente raggiungendo il 62,4% del valore dell’intero comparto mentre in difficoltà sembrano le macchine per la lavorazione degli inerti, -30,7% e -12,7% negli ultimi due mesi presi in esame anche se gli analisti assicurano che il dato dovrebbe ritornare a crescere nei prossimi mesi.
Il nostro export è indirizzato soprattutto verso i mercati di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito dove la fetta di mercato riservata ai nostri costruttori fa registrare le impennate più rilevanti. In Africa risultati positivi per il commercio con il Marocco, +28,9%, e Sud Africa, 39,2%, mentre in Argentina continua il calo delle vendite -30,2 nel terzo trimetre e -36,8 che allarma particolarmente gli addetti del settore. Nonostante la concorrenza dei colossi asiatici anche nel continente giallo le nostre aziende fanno registrare una crescita considerevole che testimonia anche la competitività di questo settore che riesce a tenere teste ai mercati emergenti.
Manca ancora molto per raggiungere i livelli del 2007 quando le macchine vendute sfiorarono le 30 mila unità, ma si è anche lontani dal baratro degli anni della crisi economica quando tutto il comparto perse circa l’80% del suo intero giro d’affari con circa 600 mila posti di lavoro che andarono in fumo. I dati sull’occupazione del 2018, così come quelli dei primi mesi del 2019, mostrano un aumento costante della domanda da parte delle aziende e si pensa di ritornare ai livelli occupazionali del primo decennio del secolo già nel 2020.
Le associazioni di categoria si augurano che per il 2019 si possano sbloccare le grandi opere in modo tale da dare al settore delle macchine per l’edilizia la spinta necessaria per ritornare ai livelli pre-crisi. È da anni di fatti che si parla di ridare impulso all’edilizia sia pubblica che privata ma le difficoltà economiche del nostro paese hanno fortemente rallentato i tentativi dei diversi governi di rimettere in moto l’intero comparto. La legge Sabatini e quella sul superammortamento hanno fortemente spinto verso l’alto i dati di questa industria e sono state riconfermate dal governo per l’anno in corso tanto da far ben sperare l’intera categoria.

Pubblicato in Edilizia & Materiali

Nel IV trimestre del 2018 sale al 30% del valore delle gare di progettazione; era il 3% nel 2017.
I dati diffusi dal Centro studi del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dal Cresme.

E’ partita la rivoluzione del BIM (Building Information Modeling) e, in alcuni casi, prima ancora della sua obbligatorietà. Nel 2018 l’ammontare delle gare di progettazione in BIM è, infatti,  salito a 246 milioni di euro, contro i soli 36 milioni nel 2017, registrando una crescita pari a 8 volte e una forte accelerazione nel quarto trimestre quando si sono toccati gli 80 bandi per 163 milioni di euro. L’analisi del numero di bandi in BIM mostra che si è passati da circa 30 procedure nel biennio 2015-2016 a 99 iniziative nel 2017 e poi a  291 procedure nel 2018, il triplo rispetto al 2017. Lo scenario della crescita del BIM non sembra, quindi,  essere dovuto solo alla sua obbligatorietà, quanto piuttosto alla consapevolezza che si tratta di uno strumento che contribuisce all’evoluzione del settore della progettazione e soprattutto delle costruzioni.

E’ quanto emerge dai dati diffusi dal Centro studi del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dal Cresme. Nel primo semestre 2018, inoltre,  la percentuale del valore delle progettazioni in BIM sul totale dei bandi di progettazione è stata del 12%; nel secondo semestre del 20%; nel quarto trimestre del 30%.

Sul fronte della committenza, nel 2018 si distinguono le Amministrazioni pubbliche centrali per numero di gare  (172, per un importo di 82,7 milioni di euro, su 291 gare totali) e le Regioni per importo (9 gare per 35,5 milioni di euro). Si distinguono anche i gestori di servizi pubblici: con 22 gare e 71,5 milioni di euro svolgono un ruolo importante nella crescita del BIM.  Circa i Comuni, sono 31, per 12,5 milioni di euro, quelli che hanno scelto il BIM.

Nell’ambito delle Amministrazioni centrali spicca l’Agenzia territoriale del Demanio; tra le Regioni spiccano i 6 bandi dall’ammontare di 32,6 milioni indetti dalla Regione Campania e il bando dell’importo di 235mila euro dalla Regione Basilicata per i servizi di progettazione per il completamento, adeguamento ed ampliamento del Presidio Ospedaliero Villa D'Agri, 1° stralcio funzionale. L’ Anas si segnala tra i gestori dei servizi pubblici.  

Per quanto  riguarda la distribuzione territoriale per macro area, si registra una domanda diffusa su tutto il territorio nazionale (sono rappresentate tutte le macro aree geografiche), ma con un ruolo importante del Sud con 94 bandi e 87,2 milioni di euro messi in gara.

Pubblicato in Edilizia & Materiali

Con il convegno di Macerata, tenutosi il 18 aprile u.s. si e concluso il primo ciclo di divulgazione dello studio Cresme/ISI  con la collaborazione di Harley Dikkinson  “Incentivi e riduzione del rischio sismico In Italia, cosa fare, come fare”.
 
Articolata su 3 eventi, nei territori maggiormente interessati dai più recenti eventi sismici,  questa prima fase sperimentale ha  dato  risultati ben al disopra delle aspettative:

  • oltre 700 i partecipanti tra professionisti operanti nel campo delle strutture edilizie, amministratori di condominio e imprese;
  • mediamente 5 Aziende sponsor presenti con proprio desk informativo all’interno dell’evento;
  • patrocini di Comuni, Regioni, Ordini professionali,  associazioni di categoria (Confindustria, Cna, Anaci);
  • i più prestigiosi esperti di tecnologia antisismica e alti rappresentanti delle istituzioni quali, per esempio il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione del sisma del 2016, On. Paola De Micheli presente a Modena e il Capo dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dott. Roberto Marino.
     

Questo successo ha ampiamente confermato  la convinzione di Cresme e ISI : nel paese esiste un vero deficit informativo che può essere colmato grazie ad  iniziative divulgative altamente qualificate.
 
Per questa ragione, recependo anche le istanze provenienti da numerose realtà locali, Cresme e ISI hanno deciso di continuare ad implementare lo studio e la divulgazione a partire dal prossimo autunno.
 
Si prevedono quindi 10 tappe in altrettante città Italiane sulla base di un nuovo progetto articolato per diversi temi e livelli di coinvolgimento che offrirà  alle aziende partner che propongono tecnologie per la riduzione del rischio sismico di entrare in contatto diretto con  una platea altamente selezionata e targettizzata.

SFOGLIA L'ABACO DEGLI INTERVENTI

Pubblicato in Sicurezza

Cresme EuroconstructIl CRESME è lieto di invitarvi a partecipare alla 85a conferenza del network Euroconstruct, leader internazionale per la ricerca e lo studio del settore delle costruzioni, che si terrà a Helsinki il prossimo 8 Giugno 2018.
 
Forecon, il partner finlandese del network, organizza l’85a edizione del più prestigioso evento di divulgazione e conoscenza dedicato al settore delle costruzioni.
 
LOCATION: la conferenza si terrà presso la Finlandia Hall www.finlandiatalo.fi l’8 giugno 2018, e sarà anticipata il 7 giugno da una cena di benvenuto presso il Restaurant  Saaristo  www.ravintolasaaristo.fi sito nell’isola Klippan.

PRESENTA:
L’Outlook economico globale
Il nuovo scenario al 2020 per il mercato europeo delle costruzioni
Sessioni di approfondimento dedicate all’attuale evoluzione dell’ambiente costruito e al suo impatto sul mercato delle costruzioni
 
RAPPRESENTA:
Un appuntamento imperdibile per chi sia interessato a conoscere le prospettive per l’industria delle costruzioni nei 19 paesi del network ma anche nei paesi baltici e in Russia
Un’opportunità per discutere con gli esperti del network Euroconstruct e di incontrare i rappresentanti delle principali imprese che operano nella filiera europea delle costruzioni
Un punto di incontro tra produttori di materiali e impianti per le costruzioni, progettisti, società d ingegneria, imprese di costruzioni, analisti finanziari, investitori ed economisti

 

SCOPRI DI PIU'

Pubblicato in Formazione

Il prossimo 27 marzo si terrà a Roma presso Palazzo Altieri il convegno annuale organizzato da OSSIF (Associazione Bancaria Italiana), CRESME, 'OSSERVATORIO NAZIONALE SUL FACILITY MANAGEMENT' e TEROTEC dal titolo

"Il Facility Management in Italia: innovazioni e nuove frontiere del mercato pubblico e privato"

Lorenzo Bellicini CRESME presenterà il "Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sul Facility Management: caratteri e dimensioni del mercato degli edifici".

Seguiranno due sessioni di approfondimento, la prima curata dall’Osservatorio Nazionale sul Facility Mangement sul tema “Interventi di qualità del Facility Management e misurazione delle performance: casi di eccellenza”, la seconda curata da Terotec - sui nuovi comparti di mercato e sui nuovi strumenti legislativi per i Beni Culturali e i Beni Urbani.

ISCRIVITI AL CONVEGNO

Pubblicato in Eventi & Fiere

NOTA STAMPA 3 SCUOLE E IMPIANTI

Patrimonio edilizio scolastico e impiantistica

“Le strutture scolastiche rappresentano una importante occasione di fornire un contributo alla qualità della vita e al risparmio sulla bolletta energetica Italia. I 52.000 edifici scolastici hanno una bolletta energetica di ca 1,3 miliardi di euro all’anno; oggi l’11,7% delle scuole vive interventi di trasformazione.  Un progetto sistematico di riqualificazione energetica potrebbe far risparmiare il 30% dell’attuale bolletta energetica, quasi 400 milioni di euro all’anno”   Lorenzo Bellicini
Quantità e distribuzione territoriale
Sul territorio nazionale sono presenti 51.904 edifici ad esclusivo o prevalente uso scolastico di cui, come si osserva nei focus, 48.275 sono di proprietà riconducibile al settore pubblico. Il 30% di tali edifici è concentrato nelle prime 10 province (le prime tre sono Roma, Milano e Napoli). Oltre la metà (51%) si distribuisce nelle prime 24 province. Circa il 29% si trova in comuni di piccola dimensione demografica (fino a 5 mila abitanti), e altrettanti nei comuni di dimensione medio-piccola.


Le caratteristiche dimensionali e strutturali degli edifici scolastici


La superficie coperta dagli edifici scolastici è pari a 73,2 milioni di mq pari ad una volumetria di 256,4 milioni di mc. La quota maggiore di edifici (39%) ha dimensione compresa tra 1.000 e 3.000 mq, con una superficie media di 1.819 mq. Il 43% circa degli edifici si divide tra 3 classi di superfici: il 16% ha una superificie compresa tra 751 a 1.000 mq (media 899 mq), il 14% tra 501 e 750 mq (media 631 mq) e il 13% tra 351 e 500 mq (media 435 mq).
Oltre il 50% della volumetria (circa 130 milioni di mc) appartiene agli edifici di dimensioni medio-grandi (tra 1.000 e 3.000 mq), mentre il 27% (69,5 milioni di mc) riguarda gli edifici di grandi dimensioni (superiore a 3.000 mq).
Le scuole collocate all’interno di un unico edificio sono l’83% e il restante 17% sono complessi di edifici. Il 77% dei fabbricati è completamente isolato, il 13% è contiguo su due o più lati con altri fabbricati e il 10% è contiguo su un unico lato. La grande maggioranza degli edifici è totalmente utilizzato (pari all’87%, circa 45.380 edifici) e l’11% lo è soltanto parzialmente. L’11,7% degli edifici è in fase di ristrutturazione parziale o totale.
Oltre il 51% degli edifici scolastici si sviluppa per 2 piani fuori terra e quasi il 55% delle strutture non ha elevatori meccanici. In media si hanno 1,6 scale interne ogni edificio, 1,2 scale esterne e 1,4 scale di sicurezza. La quasi totalità degli edifici (97%) ha un piano interrato e il 32% ha il piano terra aperto (pilotis).
Dal punto di vista costruttivo, si ha una netta prevalenza di strutture miste in cemento armato e muratura che rappresentano il 67% del totale, a cui seguono la muratura portante in pietra e mattoni (15%), e la muratura portante in laterizio (14%). Soltanto il 2% degli edifici ha una struttura portante in cemento armato e pannelli prefabbricati.
La maggior parte dei fabbricati (77%) ha una parte della struttura dedicata all’amministrazione (segreteria, direzione, salal professori) mentre è contenuta la quota di strutture che hanno spazi per l’attività sportiva (61% delle strutture ha una palestra coperta, 1% campi sportivi al coperto e soltanto lo 0,4% una piscina). I laboratori sono presenti nel 82% dei fabbricati, le biblioteche nel 66% e le sale convegni (aula magna) soltanto nel 41%. Spazi per la mensa scolastica sono presenti nel 61% delle strutture. Il parcheggio (coperto/scoperto) è presente nel 37% delle strutture. Spesso questi spazi vengono utilizzati anche oltre l’orario scolastico.

Gli impianti

Il 97% degli edifici ha un impianto di riscaldamento di tipo tradizionale. Il combustibile maggiormente impiegato è il gas (73%) seguito dal gasolio e olio combustibile (24%). I tubi del circuito di distribuzione sono prevalentemente in traccia (87%).
Il sistema di emissione dell’aria è costituito essenzialmente da radiatori (93%) con una minima percentuale di fan-coil (4,4%) e di pannelli radianti (3,2%). Il 61% degli edifici possiede un unico sistema di regolazione della temperatura per l’intero edificio e soltanto il 12%  ne ha uno in ogni stanza, mentre l’8% ne possiede uno in ogni piano.
Nel 79% degli edifici non è presente l’impianto di condizionamento, nel 19% deglie edifici è presente ma separato dal generatore principale e nel 2% è integrato nel generatore principale. Gran parte degli impianti di condizionamento sono fissi – split - (85%) e soltanto il 2% sono mobili, l’11% degli edifici utilizza pompe di calore.


Secondo quanto si osserva nella già citata “Anagrafe Edilizia Scolastica” del MIUR, ben il 58% degli edifici presentano accorgimenti per il contenimento dei consumi energetici.



E’ importante rilevare che la più ampia quota di accorgimenti presenti negli edifici è relativa agli impianti (termico 64%; produzione energia 46%) e alla coibentazione delle superfici trasparenti (doppi vetri 62%). Appare limitato, invece, il ricorso alla coibentazione delle superfici opache (coperture 38% e pareti 19%).

Pubblicato in Varie

200 MILA UNITA’ LOCALI, 750.000 ADDETTI E 118 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO: QUESTI I NUMERI DELLA FILIERA DEL MERCATO DEGLI IMPIANTI PER L’EDILIZIA

Sarà presentato il 13 marzo, ore 11:30, a Milano alla 41° Mostra Convegno Expoconfort il 4° Rapporto Congiunturale e Previsionale sul Mercato Italiano dell’Installazione Impianti in Edilizia, realizzato da CRESME con la partnership di MCE, CNA Impianti, ANIMA e ANGAISA.

Nel 2017 gli investimenti effettuati dalla domanda finale (gli utilizzatori), ammontano a circa 60 miliardi, inclusi i lavori sviluppati da imprese non specializzate e/o dal fai-da-te. Si tratta di una crescita del 5% rispetto a quanto registrato nel 2016. La somma dei fatturati della filiera impiantistica per l’edilizia, vale a dire il fatturato cumulato di industrie, distributori e installatori coinvolti è stato di oltre 118 miliardi di euro. Si tratta di un ambito economico che coinvolge circa 200mila unità locali e 750mila addetti, distribuiti fra industrie e laboratori di fabbricazione, esercizi commerciali, installatori.