Sanificazione aria

Il ricambio d’aria e la sua filtrazione sono fondamentali per mantenere aria salubre all’interno degli ambienti che viviamo, soprattutto nelle stagioni in cui si diffondono le allergie. Quest’anno però ci troviamo a combattere una nuova battaglia con un nemico invisibile.
Scopriamo insieme perché la ventilazione meccanica controllata si dimostra un nostro valido alleato nella sanificazione dell’aria.

Quando respiriamo non ce ne rendiamo conto, ma all’interno degli ambienti che viviamo e frequentiamo si nascondono polveri inquinanti e contaminanti chimici, prodotti dagli elettrodomestici o dai solventi usati per detergere. Particelle e molecole che possono compromettere la nostra salute, se non eliminate in modo adeguato.

A tutti questi elementi, negli ultimi mesi si è aggiunto un nuovo nemico invisibile - il Coronavirus - che ci costringe a prestare ancora più attenzione alla qualità dell’aria.

Mai come adesso, la nostra sicurezza passa anche dall’aria che respiriamo!

Scopriamo insieme perché la ventilazione meccanica controllata ci rende più sicuri e permette di farlo in modo efficiente, soprattutto in questo periodo.

 
3 motivi per scegliere la ventilazione meccanica per la prevenzione del coronavirus

1. RICAMBIO D’ARIA CONTINUO
Il ricambio costante dell’aria è essenziale nella prevenzione del virus; rientra infatti tra le indicazioni principali dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità)

Il sistema di ventilazione meccanica garantisce infatti un ricambio continuo di aria, permettendo il lavaggio degli ambienti e l’espulsione dell’aria interna da tutte le fonti interne, incluse quelle patogene.

2. FILTRAZIONE DELL’ARIA
Il virus, infatti, oltre a trasmettersi attraverso il contatto ravvicinato diretto con una persona infetta e tramite le superfici, interessa anche l’inalazione delle goccioline liquide prodotte dalla persona infetta. Si tratta di particelle molto piccole, inferiori a 0.1 micron.

Particelle che si legano tra loro e vengono trasportate dalle polveri sottili. in particolar modo da quelle più fini (le PM1). Proprio per questo è la filtrazione è essenziale e rappresenta uno degli dei maggiori punti di forza dei sistemi di ventilazione meccanica controllata.

Per una massima protezione è fondamentale una filtrazione ad elevata efficienza dei PM1, almeno del 65/70%. Di conseguenza sono indicati i filtri ePM1 65% o 75% - ex F7 - o i filtri elettrostatici.
Queste tipologie di filtri sono in grazio di filtrare, quindi intrappolare, anche le particelle dal diametro più piccolo.

3. ARIA SANA IN TUTTI GLI AMBIENTI
In questo periodo, complice anche la diffusione dello smart working, ci ritroviamo a vivere maggiormente gli ambienti domestici e non.
Uno dei vantaggi della ventilazione meccanica è che può essere installata - anzi deve - in tutti gli ambienti della casa, non solo quelli più umidi (come il bagno e la cucina).
L’ideale sarebbe invece quello di realizzare un sistema integrato che coinvolga tutti gli ambienti dell’abitazione.

Migliorare le prestazioni degli edifici e permettere a tutti di vivere in ambienti salubri è uno dei nostri obiettivi.

Sapevi che in media una persona respira 15.000 litri d’aria al giorno?
È il momento di prenderci cura dell’aria che respiriamo ogni giorno.

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Maxa Paolo Ferroli

Le dichiarazioni dell'Ing. Paolo Ferroli

Lo pandemia a suo parere, ha creato una sorta di bilanciamento tra la domanda e l'offerta.
I produttori continuano a promuovere le nuove tecnologie, ma gli utenti sono più reattivi e per primi fanno richieste. In tutto questo gli installatori fanno da tramite tra le proposte degli uni e le esigenze degli altri.

Da quando è scattata l'emergenza sanitaria si è parlato in modo discrepante di condizionamento.
Da un lato lo si è associato a una possiblle fonte di trasmissione del virus, dall'altro è stato individuato invece come indispensabile proprio per assicurare la salubrità dell'aria. Come vive questa discordanza?

Come sempre il problema è la mancanza di un'informazione adeguata che genera uno sorta di caccia alle streghe per individuare, in questo caso nel condizionatore, il possibile untore. In realtà si tratta di uno strumento di comfort che va contestualizzato. Se ci si riferisce ad ambienti protetti come le sale operatorie e le camere bianche, il tipo di trattamento e filtraggio dell'uria che viene fatto nei sistemi di condizionamento sottostà a un insieme di prescrizioni che ne garantiscono la sterilizzazione. Nei luoghi pubblici, dai centri commerciali ai ristoranti il rinnovo dell'aria aiuta a ridurre le concentrazioni batteriche e abbassare il livello di contaminazione, ma servono dei dispositivi aggiuntivi per eliminare la minaccia dei contaminanti biologici. Le tecnologie per realizzarli si stanno affinando sempre di più e si stanno estendendo anche ad applicazioni a livello domestico.

Ce ne vuole parlare?
Si parla sempre più di UV, a loro volta suddivisi in UVC e UVA. La prima tecnologia ha un'azione lenta e molto efficace, ma generalmente si applica al trattamento delle superfici. L'UVA di solito si abbina invece a dei filtri fotocatalitici trattati con biossido di titanio (TiO2) che, rilasciando elettroni che interagiscono con le particelle di acqua presenti nell'aria, generano radicali idrossilici capaci di aggredire e neutralizzare virus e batteri. Poi ci sono i sistemi ESP che caricano elettricamente le particelle contenute nel flusso d'aria attraendole su una superficie captante, eliminandole con l'applicazione di una tensione elevata.

Sta aumentando la richiesta di queste nuove tecnologie? La caccia alle streghe si sta trasformando nella caccia a impianti all'avanguardia per l'igiene dell'aria?
Le attenzioni verso queste tipologie di prodotti stanno aumentando, specie tra titolari e gestori di locali pubblici. C'è la consapevolezza che gli avventori si preoccuperanno di sapere se negli ambienti vengono utilizzati sistemi di filtrazione particolare e si sta già notando una certa effervescenza per contrastare le paure. Albergatori e ristoratori stanno maturando la consapevolezza di quanto sia importante promuovere il fatto che i loro ambienti vengano trattati adeguatamente.

Si può quindi intravedere un rilancio del settore?
Mi auguro di assistere a un risveglio nella consapevolezza del corretto utilizzo degli impianti e della loro implementazione con adeguati sistemi di filtrazione e purificazione, ma c'è ancora un po' di paura. Si è creata una psicosi infondata sul condizionatore che, in realtà, in determinati ambienti garantisce la serenità di chi li vive. E' impensabile frequentare locali pubblici che non abbiano una climatizzazione adeguata.

Qual è il ruolo degli impiantisti in questo scenario?
La situazione si è invertita. La paura del contagio ha creato l'aumento di domande e di approfondimenti del pubblico su qualsiasi cosa. Sono quindi gli stessi utenti che pretendono informazioni e l'installatore non solo sente l'esigenza di essere più informato in prima persona, ma si fa anche portavoce fondamentale verso i produttori.

Si parla molto di ozono? Lo reputa una buona soluzione?
Si tratta di un valido battericida, ma ha il lato negativo di essere cancerogeno, perchè tossico in determinate concentrazioni. Dopo essere stati irrorati, quindi, gli ambienti vanno arieggati. Inoltre ha il limite di rappresentare una soluzione temporanea perchè l'ambiente sanificato, se popolato da soggetto contaminati, torna a essere a sua volta infetto. Potrebbe essere adeguato per le camere degli alberghi, con trattamenti di sanificazione tra un cliente e l'altro, ma non in ambienti come bar e ristoranti in cui l'affollamento di persone è continuo e promiscuo. Personalmente privilegio UV e ESP per evitare questo vincolo di discontinuità e garantire un'efficazia continuativa. Inoltre sono applicabili su impianti già esistenti e la retrocompatibilità è fondamentale anche per non gravare troppo sulle tasche dei clienti.

 

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Pompe di calore MaxaLe pompe di calore ad inversione di ciclo di Maxa  sono state progettate per soddisfare le esigenze di climatizzazione invernale ed estiva per i più moderni impianti, sia  in ambito residenziale sia commerciale. Sono la soluzione ideale in abbinamento a sistemi con pavimento radiante/ventilconvettori, con fornitura elettrica da rete e/o da fonti rinnovabili. Estremamente versatili e predisposte per la produzione di acqua calda per il riscaldamento invernale e acqua fredda per il raffrescamento estivo dell’ambiente; e per la produzione di acqua calda sanitaria fino a 58°C ( a 63° con l’ausilio di resistenza elettrica). La tecnologia inverter DC del compressore permette  di ridurre i consumi di energia elettrica rispettando  le alte performance di prestazione. Sono disponibili nelle taglie da 6kW fino a 16kW, e le troviamo in 2 versioni: il sistema monoblocco i-HWAK/V4 e il  sistema splittato i-SHWAK/V4 con versione armadio e pensile per l’unità interna caratterizzate da ingombri estremamente ridotti. Le versioni armadio e pensile  costituiscono una soluzione integrata, completa e compatta e di facile installazione grazie all’immediato accesso ai componenti idraulici, e ai raccordi presenti nella parte alta dell’unità.

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Venerdì, 20 Dicembre 2019 16:19

L’ultimo nato in casa MAXA: CALIDO PENSILE

Calido pensile

Il nuovo arrivato in casa Maxa si chiama Calido Pensile è uno scaldacqua a pompa di calore con sorgente ad aria ad applicazione murale o a terra.  Può contenere fino a 110 Litri d’acqua gode di  dimensioni ridotte ed estetica curata grazie al design tutto italiano.  Dedicato al mondo residenziale  è perfetto per la sostituzione degli scaldacqua elettrici su impianti già esistenti,  grazie anche alle funzioni di set della temperatura dell’acqua calda, impostazione timer e vacanza,  funzione antilegionella, gestibili anche da connessione wi-fi o app.  L’installazione è veramente semplice, è sufficiente collegare i tubi di ingresso/uscita acqua, lo scarico condensa e l’alimentazione elettrica.  Il bollitore, è realizzato in acciaio con trattamento di vetrificazione, coibentato in poliuretano espanso rigido (PU).  La resistenza elettrica integrata da 1.5kW permette di riscaldare l’acqua da 62°C ( temperatura massima con la sola pompa di calore) a 75°C.  Il condensatore è avvolto al bollitore in acciaio, che non è  immerso in acqua mentre il compressore rotativo garantisce  la massima efficienza e silenziosità ed infine il ventilatore centrifugo permette la canalizzazione dell’aria necessaria al corretto funzionamento della pompa di calore. L’accesso alla batteria è facilitato dall’ apposito vano. La macchina ha delle ottime rese anche con temperature esterne che vanno da -5°C  a +43°C grazie anche alla valvola di espansione elettronica che ne migliora le prestazioni  e lo fa rientrare nel conto termico.

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climatizzatore“Non basta realizzare prodotti ad alta efficienza per risparmiare in bolletta e limitare l’uso di energia,  è necessario mantenere elevato il livello di efficienza energetica nel corso dell’intero ciclo di vita del prodotto ” – afferma  Alessandro Riello, Presidente di Assoclima - Associazione Costruttori Sistemi di Climatizzazione. “Le aziende che operano in Italia nel settore della climatizzazione  sono leader a livello mondiale mentre in Italia fanno molta fatica a competere in un mercato dove ancora vincono tecnologie obsolete e  prodotti di scarsa qualità. Questa eccellenza industriale italiana, che occupa oltre 7mila persone e crea valore sul territorio nazionale,   merita ben altra attenzione da parte della politica.”  

Assoclima chiarisce che l'introduzione del libretto di impianto per tutti gli impianti termici, compresi i sistemi di raffrescamento estivo, non prevede alcuna tassa per i cittadini.

In questi giorni è stata diffusa da alcune testate giornalistiche un'errata interpretazione di un decreto nazionale di recepimento della direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia chepromuove il contenimento dei consumi energetici nel settore civile, a beneficio di tutti i cittadini. Grazie al monitoraggio e ai controlli periodici di efficienza dei propri impianti termici o di condizionamento in questo caso, si potranno ottenere risparmi significativi in bolletta.

Si tratta di normali obblighi di legge per cui chi possiede un condizionatore dovrà dotarsi del libretto di impianto, una sorta di carta di identità dell’apparecchio che potrà essere compilata autonomamente o con l’intervento di un tecnico nel corso dell’abituale manutenzione periodica.

Soltanto nel caso di climatizzatori con potenza frigorifera superiore ai 12 kW - normalmente destinati a negozi, uffici e industrie -  sarà necessario richiedere, periodicamente, in base alle indicazioni fornite dall'installatore o dal produttore della macchina, l'intervento di verifica di un tecnico abilitato in grado di valutare l'efficienza dell'impianto e le relative prestazioni.

Quest’ultimo avrà l’obbligo di rilasciare al cliente il cosiddetto rapporto di efficienza energetica e di trasmetterlo  al catasto regionale di competenza secondo le scadenze temporali previste dal decreto per tipologia di impianto.

Nessuna tassa è prevista, solo il pagamento dell’intervento del tecnico che garantirà nel tempo il massimo livello di efficienza energetica del condizionatore e quindi il massimo risparmio possibile in bolletta per il cittadino o l’impresa.

codizionatore energiasolareRaffrescare gli ambienti. Riscaldarli. Produrre acqua calda senza utilizzare combustibili fossili, senza inquinare, dimezzando i consumi elettrici. Oggi è possibile grazie a tecnologie innovative che sfruttano l’energia fornita dal sole o accumulata nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Stiamo parlando delle ultime evoluzioni del “Solar heating and cooling” e della nuova generazione di pompe di calore. La climatizzazione innovativa è andata in scena all’ENEA, durante il workshop sull’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione.

Gli edifici e i relativi impianti di climatizzazione sono responsabili del 40% del consumo globale di energia e del 36% delle emissioni totali di CO2. Il settore è in espansione e, di conseguenza, anche il trend del consumo energetico. Con l’estate alle porte torna anche lo spettro del black-out causato dal picco di consumi elettrici dovuti al fortissimo ricorso ai condizionatori d'aria. Ma è pur vero che proprio in questo settore si cela il maggior potenziale di risparmio energetico.

Durante il workshop sull’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione che si è svolto all’ENEA lo scorso 4 maggio, è stato presentato lo stato dell’arte di alcune tecnologie e i risultati di alcuni studi effettuati nell’ambito della "Ricerca di sistema elettrico". E’ nel settore edilizio infatti che sono disponibili tecnologie innovative che, se inserite in sistemi produttivi integrati, consentono di ridurre i consumi energetici senza rinunciare al comfort.

Le nuove frontiere tecnologiche per il condizionamento degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria utilizzano l’energia contenuta nell’acqua, nell’aria, nel suolo e nella radiazione solare. Si tratta di tecnologie all’avanguardia che consentono risparmi energetici 8 volte superiori a quelli conseguiti con tecnologie tradizionali, come l’innovativo sistema FREESCOO (FREE Solar COOling), un condizionatore d’aria compatto, alimentato ad energia solare per residenziale e terziario, che in un solo dispositivo racchiude trattamento dell'aria, climatizzazione, deumidificazione e raffreddamento. Nella stagione invernale, in condizioni di disponibilità di radiazione solare, è utilizzabile anche con funzione di riscaldamento. Grazie all’uso di pannelli fotovoltaici integrati nel sistema e di due batterie per lo stoccaggio dell’energia elettrica, FREESCOO può inoltre essere utilizzato anche in assenza di elettricità, in modalità off-grid, e dunque a costo energetico quasi nullo.

Risultati importanti si ottengono anche per sistemi di solar cooling che utilizzano l’energia solare per il riscaldamento e il raffrescamento di ambienti e per la catena del freddo nel settore industriale quando abbinati a tecnologie solari a bassa e media temperatura.
Nell’ambito del workshop sono stati presentati anche gli ottimi risultati di un innovativo pannello solare con serbatoio di accumulo integrato a completo vantaggio di un design compatto e di un impatto ambientale e paesaggistico basso.

Ma si parla anche di pompe di calore di ultima generazione in grado di riscaldare, raffreddare e produrre acqua calda sanitaria abbattendo i costi del 50% e riducendo le emissioni di CO2 fino al 60% rispetto ai sistemi tradizionali basati sull'uso di combustibili fossili. Parliamo di una tecnologia che utilizza direttamente l’energia fornita dal sole ed accumulata nell’aria, nell’acqua e nel suolo, senza nessuna emissione diretta in atmosfera e nessun utilizzo di combustibile fossile. Ma anche e soprattutto di pompe di calore che utilizzano la CO2 come fluido refrigerante caratterizzato da un basso impatto ambientale. Migliori prestazioni, minore utilizzo dell’energia da fonte fossile, minori emissioni di CO2 in ambiente e minori costi.
Un esempio: per realizzare il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore un utente domestico in un ambiente di 150 m2 con 2 servizi igienici, spende complessivamente 1095 €/anno, contro i 2620 €/anno nel caso di caldaia tradizionale a GPL e 1700 €/anno con caldaia tradizionale a gas metano.

Un ventaglio di soluzioni i cui leit motive sono integrazione, efficienza e risparmio. E’ questo il prodotto delle attività di ricerca portate avanti anche grazie alla realizzazione presso i centri di ricerca dell’ENEA della Casaccia (RM) e di Trisaia (MT), di impianti pilota sperimentali e facility di prova.

La razionalizzazione ed il risparmio nell’uso dell’energia elettrica, abbinata e non all’impiego dell’energia solare ed ambientale, può essere un’ottima alternativa ai combustibili fossili, per ridurre sia la dipendenza energetica e sia le emissioni di gas serra.