Ad ogni edificio residenziale il suo sistema: REHAU aggiorna la gamma di ventilazione meccanica controllata AIR
Garantire la migliore qualità dell’aria indoor, in tutte le tipologie di abitazione: con questo obiettivo, REHAU, azienda leader nello sviluppo di soluzioni per il massimo risparmio energetico e comfort abitativo, aggiorna la sua gamma di sistemi di VMC per il settore residenziale con l’introduzione di una nuova linea per unità abitative di piccole dimensioni e la sostituzione di alcune macchine con modelli dalle performance ancor più elevate. In un momento in cui il tempo trascorso tra le mura domestiche è aumentato e la qualità dell’aria indoor ha assunto un carattere prioritario, i nuovi sistemi REHAU consentono di apportare un costante ricambio d’aria fresca e pulita, risparmiando energia, e riconfermano l’attenzione dell’azienda nell’offerta di soluzioni per ambienti domestici più sani, sicuri e confortevoli.
Da gennaio 2021, le macchine della gamma AIR 130-HV/220-HV ed AIR 330-H/470-H lasciano il posto alle nuove e più performanti soluzioni AIR FH ed AIR FV, unità di ventilazione a doppio flusso con recupero di calore ad alto rendimento che si distinguono per il montaggio orizzontale o verticale. La nuova serie AIR FH ad alta efficienza si compone di 4 modelli installabili a controsoffitto, con portate d’aria da 140 a 582 m3/h e By-pass totale che consente di sfruttare condizioni climatiche favorevoli esterne all’edificio per il free-cooling o il free-heating automatico. Con le medesime caratteristiche tecniche, la serie AIR FV si compone, invece, di 2 modelli da 130 a 290m3/h, studiati per un’installazione verticale che consente una riduzione degli ingombri frontali.
Per offrire un montaggio flessibile e veloce, i nuovi sistemi REHAU sono forniti in versione Plug n’ Play con quadro elettrico e controllo pre-cablati a bordo macchina. Il sistema di controllo, in particolare, è disponibile nella nuova versione semplificata CTR S – che consente la selezione di tre livelli di velocità per i ventilatori o il loro arresto, la gestione automatica del By-pass e la notifica all’utente in caso di anomalia o necessità di sostituzione dei filtri – oltre al già noto controllo EVO PH, per una visione intuitiva dello stato di funzionamento della macchina e la regolazione della velocità dei ventilatori, ed alla versione predisposta per l’integrazione in impianti domotici, EVOD-PH-IP. Il passaggio da un sistema di controllo all’altro è effettuabile in modo semplice e rapido mediante sostituzione del pannello remoto, anche dopo l’installazione.
Le soluzioni REHAU si completano, infine, con la nuova gamma AIR MICRO, composta da due modelli che trovano applicazione in abitazioni con superfici fino a 70-80 mq. Predisposte per l’installazione a soffitto o a pavimento, queste unità di ventilazione residenziale a doppio flusso con recupero di calore ad alto rendimento sono dotate di uno scambiatore di calore controcorrente in PP e ventilatori a pale rovesce, a singola velocità, nel modello AIR MICRO F AC, e a controllo elettronico, in quello AIR MICRO F EC, che consentono di raggiungere rispettivamente una portata massima di 77 m3/h e 115 m3/h, con un consumo di energia elettrica di soli 40 W e 45 W.
Le nuove macchine REHAU AIR FH, AIR FV ed AIR MICRO, si aggiungono ai deumidificatori, ai deuclimatizzatori ed alle soluzioni specifiche per il terziario, per una gamma dedicata al trattamento dell’aria completa, capace di soddisfare ogni esigenza e di garantire la salubrità in qualsiasi tipo di edificio.
Pompe di aria-acqua con compressori Scroll anche ad inverter e refrigerante ecologico R32
Nuova serie NRG e NRGI con refrigerante R32
Le pompe di calore della serie NRG e NRGI, progettate per l'installazione esterna, sono particolarmente indicate per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Il sistema multiscroll, on off per NRG e ad inverter per NRGI, ottimizzato per il nuovo fluido R32 consente di ottenere i più alti valori di SEER e SCOP, i parametri che indicano l’efficienza energetica in raffrescamento e in riscaldamento al variare del carico. L’efficienza della serie è ulteriormente incrementata dalla possibilità di ventilatori inverter e della valvola di espansione elettronica.
L’attenzione all’ambiente è testimoniata dall’uso del refrigerante R32 il cui potenziale di Effetto Serra è pari a meno di un terzo rispetto al tradizionale R410A. Inoltre, l’impiego di batterie alettate con tubi di ridotto diametro consente di contenere al minimo la carica di refrigerante del circuito.
La silenziosità è garantita dall'uso dei compressori Scroll di ultima generazione che assicurano ridottissima emissione sonora e dall’adozione dei ventilatori dotati di inverter. Il dispositivo Night Mode consente, inoltre, a parità di efficienza energetica, di ridurre la potenza sonora nelle ore notturne, o più in generale, nelle ore più delicate dal punto di vista dell’impatto acustico.
La versatilità di installazione è assicurata dal kit idronico a bordo macchina e dalle possibilità di scelta del gruppo di pompaggio.
La gamma delle serie copre con quindici taglie e quattro configurazioni un range di potenza termica nominale che va da 97 a 190 kW.
Trane rental services
PROJECT SEVEN – CENTRO OLI ENI VAL D’AGRI
Customer Type Contractor
Vertical market Oil & Gas
SITUAZIONE INIZIALE
Grazie alla relazione commerciale in essere con installatore Serfrigo di Ravenna siamo riusciti a collaborare per la fornitura di un intero plant per il processo produttivo di raffinazione del Centro Oli di Val d’Agri in Basilicata di ENI.
Il progetto prevedeva la fornitura di un pacchetto completo per la fornitura 4.5 Mw di potenza frigo a condizione LWT 13°C corredato di cabina di trasformazione a media tensione e tutto quanto necessario alla distribuzione elettrica.
SOLUZIONE
Lavorando in Team con l’ufficio progettazione di Serfrigo, abbiamo sviluppato quotazione e piano lavori per la fornitura di un sistema di raffreddamento composto da:
- N.5 chiller RTAF245 da 850 Kw ;
- N.1 Cabina di trasformazione da 2500 KVA
- N.3 Quadri di distribuzione da 250 [A] cad
- N.60 corde di potenza da 240mm²
- N.5 serbatoi su skid capacità 3000 lt cad
- N.10 giunti a Y DN100 flangiati
- N.70 tubazioni flessibili dn 100 x 10 mt
VANTAGGI SOLUZIONE TRANE
Rapporto prezzo / efficienza superiore del 30% rispetto alla sluzione proposta dal nostro competitor.
CONSIDERAZIONI
Il lavoro eseguito in fase di progettazione con Serfrigo ha generato una stretta collaborazione che ha portato al migliore risultato per il cliente.
La relazione commerciale stretta e la capacità del servizio di noleggio di affrontare soluzioni complesse ci ha fatto accedere a un grande progetto di noleggio in un settore di mercato, quello del Oil & Gas.
Nuova unità polivalente AERMEC CPS a più livelli di temperatura
Unità polivalente plug and play per raffrescamento, riscaldamento a madia temperatura, riscaldamento ad alta temperatura e produzione A.C.S.
Le unità nuove multi-funzione AERMEC CPS sono al servizio degli edifici residenziali e delle strutture ricettive che richiedono la contemporanea disponibilità di riscaldamento e raffrescamento degli ambienti serviti, e di acqua alta temperatura (in uscita dalla macchina fino a 80°C) per esigenze di riscaldamento e/o produzione A.C.S.
Per la versatilità delle funzioni e i limiti operativi estesi, oltre che per la facilità di installazione, le unità AERMEC CPS sono anche impiegabili all’interno di processi industriali di varia tipologia.
Realizzate ottimizzando l’abbinamento impiantistico tra unità polivalenti aria-acqua a 4 tubi AERMEC serie NRP (con compressori scroll e refrigerante R410A) AERMEC, e pompe di calore acqua-acqua per la produzione di acqua calda ad alta temperatura AERMEC serie WWB (con compressori scroll e refrigerante R134a), le nuove unità AERMEC CPS permettono di operare in spazi ridotti, con considerevole risparmio nei tempi di progettazione ed installazione, e con logiche di gestione ottimizzate e collaudate per avere un sistema plug and play di elevata affidabilità ed efficienza.
AERMEC CPS rappresenta pertanto la soluzione ideale sia nelle nuove realizzazioni che nelle riqualificazioni impiantistiche.
Superbonus 110%, lavori su impianti di climatizzazione invernale
Nonostante la normativa sia ben chiara sulla distinzione tra interventi trainanti e trainati vi sono ancora dubbi a riguardo. Molti professionisti e privati infatti, hanno rivolto i propri dubbi sulla collocazione di lavori su edifici dotati di impianto termico invernale all’ENEA.
Una serie di Faq ha mostrato il bisogno di fare chiarezza sulla possibilità di realizzare più interventi contemporaneamente sullo stesso edificio e sulla definizione di impianto termico.
Per il primo quesito è stato chiesto un chiarimento sulla possibilità di realizzare più di un intervento trainante contemporaneamente. A tale proposito l’ENEA ha spiegato che ciò è possibile. Infatti, l’Agenzia delle Entrate nella Circolare 24/E afferma che nel caso di realizzazione di più di un intervento trainante, il limite massimo di spesa detraibile sarà costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi.
Una volta chiaro che gli interventi realizzati su edifici dotati dell’impianto di climatizzazione invernale siano soggetti all’Ecobonus e al Superbonus, i professionisti hanno chiesto all’ENEA di esplicitare cosa realmente si intende per impianto di climatizzazione invernale. A questo proposito L’ENEA ha ricordato la modifica alla definizione di impianto termico del D.lgs.48/2020, la quale afferma essere:
"impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate"
Dunque, per ottenere le detrazioni l’impianto di climatizzazione invernale, dove si deve realizzare l’intervento, deve essere fisso e funzionante o riattivabile, tramite intervento di manutenzione, cosi come anche riportato nella Circolare 24/E dell’Agenzia delle Entrate.
A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
Come installare un condizionatore senza unità esterna senza fori
Installare un condizionatore senza unità esterna senza fori sulla parete è possibile e anche più facile di quanto si possa ipotizzare.
Mentre gli impianti di condizionamento tradizionale necessitano di una motocondensante esterna posta sulla facciata, oggi la ricerca tecnologica ha permesso l’introduzione sul mercato di climatizzatori completamente invisibili ad impatto estetico zero. Scopriamo insieme come si installa un condizionatore senza unità esterna senza forare.
Perché installare un condizionatore senza unità esterna senza fori
Il condizionatore senza unità esterna senza fori permette di eseguire una installazione completamente invisibile. Oggigiorno la legislazione si è fatta particolarmente sensibile verso il tema del decoro architettonico.
Attraverso precisi regolamenti atti a tutelarne il rispetto, l’adozione di climatizzatori tradizionali che intacchino l’estetica delle facciate degli edifici, in particolar modo nei centri storici, viene sempre più spesso vietata ove perseguita a norma di legge qualora non si rispettino le normative.
Inoltre sono sempre più frequenti i casi in cui siano gli stessi regolamenti condominiali a proibirne l’installazione.
La soluzione, fortunatamente, c’è, ed è rappresentata dal climatizzatore senza unità esterna senza fori sui muri che garantisce comunque il massimo comfort abitativo senza compromessi.
Come si installa un condizionatore senza unità esterna senza forare
Non volendo adottare una soluzione di condizionamento senza unità esterna senza i fori, si può considerare l’installazione di un modello condensato ad acqua. Questa tipologia di impianti non ha la necessità di forare il muro per lo scambio termico, adottando una fonte energetica diversa, ossia, appunto, l’acqua. Per installare il condizionatore senza unità esterna senza forare la parete è sufficiente collegarlo a una rete idrica, tenendo presente un range minimo di pressione in entrata e una temperatura possibilmente non inferiore ai 7 gradi.
Solitamente questi climatizzatori invisibili usano l’acqua ” a perdere”, sebbene la gamma preveda dei modelli che possono essere installati anche su impianti ad anello d’acqua, presenti per lo più nei centri commerciali.
I vantaggi di installare un condizionatore senza unità esterna senza fori
Oltre ad eliminare l’impatto estetico sulle facciate, il condizionatore senza unità esterna senza fori presenta altri importanti vantaggi. In primis, le dimensioni notevolmente ridotte fanno si che si possano installare praticamente ovunque, ad esempio in bagno, in un mobile in cucina, nel sottotetto. Oltre a ciò sono numerose anche le tipologie di unità interne abbinabili, quindi non solo i tradizionali split a parete ma anche canalizzati, cassette e da quest’anno anche a consolle. Tekno Point Italia ha, in particolare, fatto del proprio know how in questo ambito il proprio core business. Sviluppando il modello top di gamma Idra, giunto quest’anno alla versione aggiornata e migliorata Idra Next, l’azienda veneziana è riuscita ad unire ai consumi più bassi della categoria delle prestazioni di alto livello, attribuendo al proprio modello l’ambita classe energetica A+++. Risultati ottenuti senza trascurare la necessità di mantenere la pressione sonora al minimo, proprio per garantire il miglior comfort abitativo possibile.
Come dimensionare correttamente un sistema di ventilazione meccanica controllata?
In questo periodo, più che mai, la qualità dell’aria e il trattamento della stessa sono due aspetti fondamentali legati alla salubrità e benessere degli ambienti in cui viviamo. Protagonisti di questo fenomeno sono sicuramente i sistemi di ventilazione meccanica controllata. In questo articolo approfondiremo il dimensionamento di un impianto VMC. Continua a leggere e scopri tutto ciò che c’è da sapere!
Comfort ambientale e qualità dell’aria sono due lati della stessa medaglia.
L’aria dei nostri ambienti ha bisogno di essere trattata a causa dei cambiamenti degli involucri degli edifici, sempre più ermetici, uniti alle abitudini quotidiane che “inquinano” l’aria delle nostre case: profumi, vapori della cucina, sostanze tossiche, igiene personale.
Tutte attività che generano odori e un grosso carico di umidità.
Se l’involucro non è sufficientemente ventilato può verificarsi l’insorgere di muffe e un elevato livello di umidità nell’aria e depositato sulle pareti. Ecco che entrano in campo i sistemi di ventilazione meccanica, essenziali per garantire il massimo livello di comfort ambientale, e termico.
Scopriamo insieme al nostro reparto tecnico come dimensionare al meglio un sistema di ventilazione meccanica.
Consigli dimensionamento sistema ventilazione meccanica controllata
Di seguito abbiamo raccolto le domande più frequenti relative al dimensionamento dei sistemi VMC.
Quali sono le fasi da seguire per dimensionare correttamente un sistema di ventilazione meccanica?
Le fasi sono essenzialmente sei:
1. Calcolo del ricambio d’aria necessario
2. Definizione delle portate per singolo locale
3. Sviluppo schema di distribuzione e posizionamento bocchette
4. Calcolo perdite di carico
5. Scelta della macchina più adatta e relativi accessori
6. Verifica bilanciamento dell’impianto
Come calcolare il ricambio di aria necessario?
Facendo riferimento alle normative UNI EN 15251 e UNI 10339 possiamo stimare la portata dell’aria, considerando la superficie dell’edificio e il volume dei locali.
Solitamente, in ambito residenziale, si va a considerare un ricambio ottimale attorno agli 0,5 vol/h, tenendo conto che il valore minimo è di 0,3 volumi/h.
Pertanto, la portata d’aria per ogni singolo locale in cui vi è la necessità di immettere aria Q [m³/h], sarà calcolata semplicemente moltiplicando il volume V [m³] del locale per il numero di ricambi aria n che, appunto, sono pari a 0,5 vol/h.
Quindi, ad esempio se considero un appartamento di 100 mq, con un volume ipotetico di 270 mc, applicando il valore di portata di 0.5 vol/h avremmo un volume d’aria da trattare pari a 135 mc h. Di conseguenza per garantire un adeguato trattamento servirà una macchina da 160 mc/h di taglia.
Dove posizionare le bocchette di mandata e ripresa?
La distribuzione della ventilazione meccanica viene effettuata con una serie di bocchette.
Alcune si occupano di prelevare l’aria dagli ambienti più umidi o che hanno bisogno di far cambiare l’aria (bagni, ripostigli. lavanderie, cucina), e sono le bocchette di aspirazione/ripresa.
L’aria raccolta da questi ambienti viene convogliata all’interno della macchina, passa all’interno di uno scambiatore di calore, per poi essere espulsa verso l’esterno.
Le altre bocchette sono quelle di mandata, che si occupano di immettere l’aria raccolta dall’esterno e filtrata, nei locali meno “inquinati”, come un soggiorno o la camera da letto.
È consigliabile installare le mandate in basso (ad esempio all’altezza delle prese elettriche) e le riprese in alto (a circa 30 cm dal soffitto) e rispettivamente in diversi locali.
Per garantire la massima efficienza di scambio le portate di immissione ed estrazione devono essere perfettamente equilibrate.
Quali sono i rischi di un dimensionamento non corretto?
Un dimensionamento scorretto porta ad avere un impianto sbilanciato.
I maggiori rischi sono:
• Rumori, fischi e sibili dovuti a una portata eccessiva
• Ventilazione insufficiente (ristagno di odori, accumulo di umidità) a causa di una portata insufficiente
• Spreco energetico
Lavori per uno studio di progettazione? Hai bisogno di supporto per il dimensionamento?
Noi di Wavin ti forniamo un supporto alla progettazione.
Ti aiutiamo quindi a sviluppare la distribuzione ottimale dell’aria all’interno dell’appartamento. Andiamo a indicare - bocchetta per bocchetta - qual è la portata necessaria rispetto alla stanza in cui è installata, per facilitare l’opera di installazione e andiamo a fornire tutto il supporto per il dimensionamento.
Scopri le soluzioni Wavin su EdilBIM
Sanificazione dell’aria e prevenzione dal coronavirus
Il ricambio d’aria e la sua filtrazione sono fondamentali per mantenere aria salubre all’interno degli ambienti che viviamo, soprattutto nelle stagioni in cui si diffondono le allergie. Quest’anno però ci troviamo a combattere una nuova battaglia con un nemico invisibile.
Scopriamo insieme perché la ventilazione meccanica controllata si dimostra un nostro valido alleato nella sanificazione dell’aria.
Quando respiriamo non ce ne rendiamo conto, ma all’interno degli ambienti che viviamo e frequentiamo si nascondono polveri inquinanti e contaminanti chimici, prodotti dagli elettrodomestici o dai solventi usati per detergere. Particelle e molecole che possono compromettere la nostra salute, se non eliminate in modo adeguato.
A tutti questi elementi, negli ultimi mesi si è aggiunto un nuovo nemico invisibile - il Coronavirus - che ci costringe a prestare ancora più attenzione alla qualità dell’aria.
Mai come adesso, la nostra sicurezza passa anche dall’aria che respiriamo!
Scopriamo insieme perché la ventilazione meccanica controllata ci rende più sicuri e permette di farlo in modo efficiente, soprattutto in questo periodo.
3 motivi per scegliere la ventilazione meccanica per la prevenzione del coronavirus
1. RICAMBIO D’ARIA CONTINUO
Il ricambio costante dell’aria è essenziale nella prevenzione del virus; rientra infatti tra le indicazioni principali dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità)
Il sistema di ventilazione meccanica garantisce infatti un ricambio continuo di aria, permettendo il lavaggio degli ambienti e l’espulsione dell’aria interna da tutte le fonti interne, incluse quelle patogene.
2. FILTRAZIONE DELL’ARIA
Il virus, infatti, oltre a trasmettersi attraverso il contatto ravvicinato diretto con una persona infetta e tramite le superfici, interessa anche l’inalazione delle goccioline liquide prodotte dalla persona infetta. Si tratta di particelle molto piccole, inferiori a 0.1 micron.
Particelle che si legano tra loro e vengono trasportate dalle polveri sottili. in particolar modo da quelle più fini (le PM1). Proprio per questo è la filtrazione è essenziale e rappresenta uno degli dei maggiori punti di forza dei sistemi di ventilazione meccanica controllata.
Per una massima protezione è fondamentale una filtrazione ad elevata efficienza dei PM1, almeno del 65/70%. Di conseguenza sono indicati i filtri ePM1 65% o 75% - ex F7 - o i filtri elettrostatici.
Queste tipologie di filtri sono in grazio di filtrare, quindi intrappolare, anche le particelle dal diametro più piccolo.
3. ARIA SANA IN TUTTI GLI AMBIENTI
In questo periodo, complice anche la diffusione dello smart working, ci ritroviamo a vivere maggiormente gli ambienti domestici e non.
Uno dei vantaggi della ventilazione meccanica è che può essere installata - anzi deve - in tutti gli ambienti della casa, non solo quelli più umidi (come il bagno e la cucina).
L’ideale sarebbe invece quello di realizzare un sistema integrato che coinvolga tutti gli ambienti dell’abitazione.
Migliorare le prestazioni degli edifici e permettere a tutti di vivere in ambienti salubri è uno dei nostri obiettivi.
Sapevi che in media una persona respira 15.000 litri d’aria al giorno?
È il momento di prenderci cura dell’aria che respiriamo ogni giorno.
Nuovi refrigeratori aria-acqua serie TBA/TBG con compressori Turbocor a levitazione magnetica
Nuovi refrigeratori aria-acqua serie TBA/TBG con compressori Turbocor a levitazione magnetica, disponibili con i refrigeranti R134a, R513A (XP10) e R1234ze
I refrigeratori della serie TBA/TBG, progettati per l'installazione esterna, sono particolarmente indicati per tutte le applicazioni in cui è richiesta un’altissima efficienza a pieno carico e ai carichi parziali.
I compressori a levitazione magnetica dotati di inverter modulano dal 30% al 100% della potenza, offrendo così il massimo valore di SEER, l’efficienza al variare del carico.
Nell’ottica della massimizzazione del rendimento energetico e del rispetto dell’ambiente, il progetto TBA/TBG ha previsto l’evaporatore allagato ad altissima efficienza e a ridotto contenuto di fluido refrigerante (40% in meno rispetto alla serie precedente) e la valvola termostatica di tipo elettronico.
L’adozione delle batterie a micro canali consente un’ulteriore riduzione della carica di refrigerante rispetto alle tradizionali batterie alettate.
La disponibilità di versioni con i nuovi refrigeranti R513A (XP10) e R1234ze, fluidi dal ridotto potenziale di effetto serra, mette la serie TBA/TBG particolarmente in sintonia con le tematiche di salvaguardia degli ecosistemi del nostro Pianeta.
Massima attenzione è stata dedicata all’affidabilità: la serie TBA/TBG è dotata infatti dell’innovativo evaporatore allagato che garantisce il corretto surriscaldamento, inibendo così la possibilità del dannoso ritorno di liquido al compressore.
La silenziosità della serie TBA/TBG è garantita dall'uso dei compressori Turbocor a levitazione magnetica che assicurano ridottissima emissione sonora e totale assenza di vibrazioni e dall’adozione, di serie, dei ventilatori dotati di inverter.
La gamma delle serie TBA/TBG copre una potenza frigorifera nominale che va da 200 a 1400 kW.
Nuove tecnologie legate all'emergenza sanitaria negli impianti di climatizzazione
Le dichiarazioni dell'Ing. Paolo Ferroli
Lo pandemia a suo parere, ha creato una sorta di bilanciamento tra la domanda e l'offerta.
I produttori continuano a promuovere le nuove tecnologie, ma gli utenti sono più reattivi e per primi fanno richieste. In tutto questo gli installatori fanno da tramite tra le proposte degli uni e le esigenze degli altri.
Da quando è scattata l'emergenza sanitaria si è parlato in modo discrepante di condizionamento.
Da un lato lo si è associato a una possiblle fonte di trasmissione del virus, dall'altro è stato individuato invece come indispensabile proprio per assicurare la salubrità dell'aria. Come vive questa discordanza?
Come sempre il problema è la mancanza di un'informazione adeguata che genera uno sorta di caccia alle streghe per individuare, in questo caso nel condizionatore, il possibile untore. In realtà si tratta di uno strumento di comfort che va contestualizzato. Se ci si riferisce ad ambienti protetti come le sale operatorie e le camere bianche, il tipo di trattamento e filtraggio dell'uria che viene fatto nei sistemi di condizionamento sottostà a un insieme di prescrizioni che ne garantiscono la sterilizzazione. Nei luoghi pubblici, dai centri commerciali ai ristoranti il rinnovo dell'aria aiuta a ridurre le concentrazioni batteriche e abbassare il livello di contaminazione, ma servono dei dispositivi aggiuntivi per eliminare la minaccia dei contaminanti biologici. Le tecnologie per realizzarli si stanno affinando sempre di più e si stanno estendendo anche ad applicazioni a livello domestico.
Ce ne vuole parlare?
Si parla sempre più di UV, a loro volta suddivisi in UVC e UVA. La prima tecnologia ha un'azione lenta e molto efficace, ma generalmente si applica al trattamento delle superfici. L'UVA di solito si abbina invece a dei filtri fotocatalitici trattati con biossido di titanio (TiO2) che, rilasciando elettroni che interagiscono con le particelle di acqua presenti nell'aria, generano radicali idrossilici capaci di aggredire e neutralizzare virus e batteri. Poi ci sono i sistemi ESP che caricano elettricamente le particelle contenute nel flusso d'aria attraendole su una superficie captante, eliminandole con l'applicazione di una tensione elevata.
Sta aumentando la richiesta di queste nuove tecnologie? La caccia alle streghe si sta trasformando nella caccia a impianti all'avanguardia per l'igiene dell'aria?
Le attenzioni verso queste tipologie di prodotti stanno aumentando, specie tra titolari e gestori di locali pubblici. C'è la consapevolezza che gli avventori si preoccuperanno di sapere se negli ambienti vengono utilizzati sistemi di filtrazione particolare e si sta già notando una certa effervescenza per contrastare le paure. Albergatori e ristoratori stanno maturando la consapevolezza di quanto sia importante promuovere il fatto che i loro ambienti vengano trattati adeguatamente.
Si può quindi intravedere un rilancio del settore?
Mi auguro di assistere a un risveglio nella consapevolezza del corretto utilizzo degli impianti e della loro implementazione con adeguati sistemi di filtrazione e purificazione, ma c'è ancora un po' di paura. Si è creata una psicosi infondata sul condizionatore che, in realtà, in determinati ambienti garantisce la serenità di chi li vive. E' impensabile frequentare locali pubblici che non abbiano una climatizzazione adeguata.
Qual è il ruolo degli impiantisti in questo scenario?
La situazione si è invertita. La paura del contagio ha creato l'aumento di domande e di approfondimenti del pubblico su qualsiasi cosa. Sono quindi gli stessi utenti che pretendono informazioni e l'installatore non solo sente l'esigenza di essere più informato in prima persona, ma si fa anche portavoce fondamentale verso i produttori.
Si parla molto di ozono? Lo reputa una buona soluzione?
Si tratta di un valido battericida, ma ha il lato negativo di essere cancerogeno, perchè tossico in determinate concentrazioni. Dopo essere stati irrorati, quindi, gli ambienti vanno arieggati. Inoltre ha il limite di rappresentare una soluzione temporanea perchè l'ambiente sanificato, se popolato da soggetto contaminati, torna a essere a sua volta infetto. Potrebbe essere adeguato per le camere degli alberghi, con trattamenti di sanificazione tra un cliente e l'altro, ma non in ambienti come bar e ristoranti in cui l'affollamento di persone è continuo e promiscuo. Personalmente privilegio UV e ESP per evitare questo vincolo di discontinuità e garantire un'efficazia continuativa. Inoltre sono applicabili su impianti già esistenti e la retrocompatibilità è fondamentale anche per non gravare troppo sulle tasche dei clienti.