A SAIE 2020 (BolognaFiere, 14 – 17 ottobre 2020) nell’area speciale InCalcestruzzo, saranno presenti macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo: autocarri Astra con allestimento Cifa, veicoli IVECO e Mercedes con allestimento Cifa, Pompa  per Spritz  Beton Cifa, Pompa Carrellata Cifa. Per il movimento terra saranno presenti, tra gli altri, escavatori JCB.

Macchine cantiereSi tratta di mezzi che, grazie anche all’introduzione di tecnologie innovative, di allestimenti particolari e l’adozione di specifici dispositivi, implementano l’efficienza della macchina, riducono i costi di gestione, ottimizzano il dialogo macchina-operatore e la sicurezza in cantiere.
 

Nell’area esterna, i professionisti in visita a SAIE potranno effettuare dei test di guida del nuovo Mercedes Arocs,  veicolo da cantiere che introduce inedite soluzioni digitali altamente tecnologiche. Tra queste la MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori e grandangolari. Con la MirrorCam il conducente gode di una visuale panoramica della parte posteriore del veicolo e di una migliore visibilità generale, fondamentale soprattutto in situazioni di cantiere con fango e polvere, al crepuscolo o in galleria. Un grande vantaggio per effettuare le manovre di carico e scarico in totale sicurezza.

 

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ColabetonDal 13 al 16 marzo Colabeton sarà presente a Fiera Milano Rho, alla nona edizione di MADE expo, Padiglione 6 (H1/L6). MADE expo, con oltre 900 espositori, è la più importante manifestazione per le costruzioni e l’architettura in Italia, un punto di incontro privilegiato per la filiera, con quattro saloni specializzati e un ricco programma di dibattiti e convegni. Tema centrale la “Qualità dell’abitare”, riferito a comfort, sicurezza, sostenibilità e innovazione.
La presenza di Colabeton, società leader nella produzione di calcestruzzo dagli anni ‘80, all’interno del padiglione dedicato all’innovazione tecnologica non è certamente casuale.
L’azienda umbra, infatti, è da sempre alla continua ricerca di prodotti e servizi innovativi che possano garantire sostenibilità e performance tecniche. A MADE expo sarà protagonista con Smart Thinking, una gamma studiata in funzione delle opere da realizzare e dotata di una piattaforma web, disponibile nel sito colabeton.it, per guidare progettisti e imprese alla scelta del prodotto giusto, garantendo così agli utilizzatori la migliore qualità nella messa in opera.
Un sistema edilizio sicuro, sostenibile e intelligente che da quest’anno si avvale anche delle potenzialità del BIM - Building Information Modeling, cosa innovativa nel settore, tracciando così la via alla progettazione del futuro anche per il calcestruzzo.
Tra gli esempi più concreti di prodotti Smart, in grado di rappresentare un perfetto connubio di innovazione e sostenibilità, integrandosi al meglio all’ambiente circostante, sono i calcestruzzi fotoluminescenti Colabeton, premiati come i prodotti più innovativi in numerosi workshop di rilevanza nazionale. brightStone è un calcestruzzo strutturale per pavimentazioni con effetto architettonico e fotoluminescente, cioè capace di assorbire energia solare e riemetterla come fonte luminosa di notte. brightDrain ha le stesse caratteristiche in termini di luminescenza, ma ha la caratteristiche di essere drenante. La fotoluminescenza è una fonte di energia pulita, rinnovabile e innocua per gli esseri umani e per l’ambiente circostante. Ciò rende questi calcestruzzi ideali per la mobilità lenta, ad esempio per la realizzazione di marciapiedi, sentieri pedonali e ciclabili luminosi, piazze e parcheggi in zone di scarsa illuminazione.
Colabeton parteciperà anche ai numerosi convegni che si terranno nell’area Build Smart.

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Mercoledì, 09 Gennaio 2019 20:41

I calcestruzzi fotoluminescenti Colabeton

ColabetonColabeton è alla continua ricerca di prodotti innovativi che possano garantire sostenibilità e performance tecniche, in grado di ben integrarsi all’ambiente circostante.
Un esempio concreto è il brightStone, che sta destando grande interesse da parte di media e addetti ai lavori.
Si tratta di un calcestruzzo strutturale per pavimentazioni con effetto architettonico e fotoluminescente, cioè capace di assorbire energia solare e riemetterla come fonte luminosa di notte.
Questo prodotto Colabeton, è stato recentemente presentato in occasione delle fiere SAIE, ECOMONDO e GIC, nelle quali era possibile apprezzarne l’efficacia grazie a una galleria che simulava un parco notturno.
La fotoluminescenza è ottenuta attraverso un particolare processo termico che consente a degli alluminati di aderire al vetro che, in alcuni casi, può essere vetro di riciclo. Va sottolineato che la fotoluminescenza è una fonte di energia pulita, rinnovabile e innocua per gli esseri umani e per l’ambiente circostante.
Ciò rende questi calcestruzzi ideali per la mobilità lenta, ad esempio per la realizzazione di marciapiedi, sentieri pedonali, piste ciclabili, piazze e parcheggi in zone di scarsa illuminazione. BrightStone garantisce sia maggior sicurezza che una perfetta integrazione con il territorio.
La componente luminescente può essere fornita in diverse colorazioni, offrendo una vasta possibilità di combinazioni sia cromatiche che di tessitura superficiale. Dal punto di vista applicativo, la quantità di materiale fotoluminescente, che sarà visibile sulla superficie della pavimentazione da realizzare, va decisa in base alle esigenze architettoniche, progettuali e di necessità di restituzione di luminescenza.
Il progressivo rilascio della luminescenza può durare diverse ore e dipende anche dalla stagione (estate/inverno). La fonte luminosa, naturale o artificiale, che ha contribuito alla carica del materiale deve venire totalmente meno affinché l'effetto di rilascio sia apprezzabile.
Altro calcestruzzo fotoluminescente della gamma Smart Thinking Colabeton è il brightDrain, che ha le stesse caratteristiche in termini di luminescenza, ma si contraddistingue per la capacità drenante.  
I calcestruzzi fotoluminescenti brightStone e brightDrain Colabeton sono stati premiati come i prodotti più innovativi in numerosi workshop di rilevanza nazionale.
Per informazioni tecniche più specifiche è possibile consultare le schede tecniche di prodotto disponibili nel sito o contattare i nostri esperti.

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convegnocalcestruzzoQuesto convegno si concentrerà sull’attività e i risultati conseguiti tra il 2002 e il 2009 dal progetto di ricerca, affiliato all’American Academy in Rome, dedicato all’ingegneria del calcestruzzo marino nell’antica Roma (progetto ROMACONS); saranno inoltre evidenziati gli esiti dei successivi studi di laboratorio pubblicati recentemente nel volume Building for Eternity: The History and Technology of Roman Concrete Engineering in the Sea (Oxbow, 2014). Utilizzando un metodo all’avanguardia per la raccolta di nuclei di cemento sia sulla terraferma che in mare e per la successiva analisi, il progetto ROMACONS ha accumulato e esaminato campioni da undici siti archeologici in Italia, Grecia, Turchia e Israele. L’analini storica, archeologica e scientifica che ne è seguita ha ampliato la nostra comprensione del modo in cui i romani costruivano gli impianti portuali sia sulla linea del bagnasciuga che sott’acqua e delle ragioni per cui le loro strutture in calcestruzzo sono durate tanto a lungo. I quattro interventi in programma si fondano sulle nuove acquisizioni fornite dal progetto ROMACONS, e intendono informare e incoraggiare altri studiosi ad intraprendere le ricerche sull’ingegneria del cemento in mare, uno dei risultati tecnologici più straordinari dell’antica Roma. Parteciperanno al convegno Marie Jackson, John Oleson, Chris Brandon e Robert Hohlfelder.

Le conferenze saranno in lingua inglese.

Marie Jackson – Sea-Water Concrete Fabrics: Volcanic Ash, Cementitious Binder, and Material Characteristics

John P. Oleson – Where Did the Roman Expertise in Maritime Concrete Come from and How did it Spread throughout the Roman Empire?

Chris Brandon – Designs of Roman Concrete Structures in the Sea and on the Shoreline

Robert L. Hohlfelder – Building a Maritime Infrastructure in the Age of Augustus: The Role of Marine Concrete

Il progetto ha ricevuto il generoso sostegno di CTG Italcementi Group, Bergamo.

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