architettura, clima, paesaggi mediterranei e alpini

Nell’ambito dei seminari di studio e ricerca che Klimahosue organizza ogni anno, sabato 27 gennaio 2018, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, presso la sala Cevedale all’interno dei padiglioni di Klimahouse, è previsto un incontro specifico dedicato ad architetti, studenti, operatori, aziende, che si occupa ancora una volta del delicato, importante rapporto tra architettura, design, clima. Si tratta di un seminario di Architettura e Design dedicato al dialogo tra Design, Natura, Progetto, Contesto.

Il tema della casa bioclimatica non è un’invenzione di questi anni!

Già dal 1920 in poi, del secolo scorso, è stato eroicamente affrontato da grandi architetti modernisti, che insieme a coraggiosi progettisti, hanno avviato ricerche interessanti su questo importante tema progettuale. Dalla Ville Savoye di Le Corbusier, nei pressi di Parigi, alla “Casa palafitta” di Figini e Pollini a Milano, alla Villa Malaparte a Capri, il tetto terrazzo ha rappresentato la conquista di un dialogo tra architettura clima, ambiente, illuminazione naturale e soleggiamento, e la sostituzione del tetto tradizionale con il moderno tetto giardino.

Un percorso, che è riuscito a fondere insieme sia architetture originali che invenzioni tecnologiche d’avanguardia. Ed è in ragione di queste importanti radici e patrimonio e la loro necessaria ripresa, che in occasione della nuova edizione di Klimahouse, a fine gennaio 2018, il DICAM –Dipartimento di Ingegneria Ambientale, Meccanica di Trento, con la cura scientifica del prof. Arch. G. Pino Scaglione, e la collaborazione di varie università italiane e straniere- organizza un seminario di studio dal titolo, suggestivo ed evocativo, “Stanze a cielo aperto”. Un titolo che nasce dalla volontà di recuperare il tema legato all’importante esperienza culturale che parte dagli anni del Razionalismo italiano e va avanti fino ai nostri giorni, con molte ricerche e sperimentazioni originali.

E proprio a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, anni in cui architetti, senza confini geografici, ma con una comune cultura sperimentale, che sono passati alla storia -a partire da Terragni, Figini e Pollini, Giò Ponti, Le Corbusier, André Lurçat- che si sviluppa una radicale trasformazione del tema dell’abitare, in cui le questioni ambientali, il clima e la luce, gli arredi, soprattutto diventano elementi determinanti nelle architetture e nello spazio di vita quotidiano.

Il seminario è destinato a rilanciare –verso progettisti, studiosi, aziende, soprattutto- uno sguardo ancora rinnovato, sul delicato rapporto tra il costruire, l’abitare e le condizioni della natura, in un momento di grande crisi ecologica planetaria. Ciò sia attraverso un recupero della cultura del Modernismo, che oggi ha ancora un grande successo nell’immaginario collettivo e nella riproduzione di modelli e arredi, sia nel dialogo diverso tra culture alpine e mediterranee, per nuovi equilibri culturali e geografie che travalicano luoghi comuni. Orientando i progetti dell’abitare e vivere nei prossimi anni, verso una cultura dell’abitare ecologico, che includa senza dubbio case intelligenti, capaci sempre più di scaldarci e raffrescarci con pochi consumi, e che passi attraverso una ripresa delle tradizioni architettoniche più importanti in cui non si perde il confine –ma avanza la contaminazione- tra le diverse sensibilità delle diverse nature di luoghi che hanno segnato la storia del vivere e costruire tra Alpi e Mediterraneo, occidente e oriente.

I relatori di “Stanze a cielo aperto”

Al seminario partecipano docenti e architetti, aziende, che porteranno all’attenzione del pubblico progetti e realizzazioni che vanno in direzione dell’attenzione alla intelligente fusione tra cultura e tecnologia dell’abitare futuro, in un confronto tra originali sperimentazioni che si muove in diverse latitudini, forme e spazi dell’abitare, tra il mare, le isole, le Dolomiti, i centri urbani.

Sotto il titolo “Transizioni: architetture tra interno ed esterno” intervengono Vincenzo Corvino, architetto, studio Corvino+Multari, Napoli e BergmeisterWolf, architetti, studio BergmaisterWolf, Bressanone. Del tema “Spazi dell’abitare: poetiche tra Mediterraneo e Alpi” si occupano Jacopo Mascheroni, architetto, Milano e Alberto Winterle, architetto, direttore Turrisbabel, una rassegna dal numero 107 su ”Abitare oggi”. Tra queste presentazioni si aggiungono quelle degli ospiti speciali, lo studio madrileno ArroyoPemjean Arquitectos che nel loro lavoro hanno affrontato con originalità il tema della ripresa dei modelli moderni, da Le Corbusier in poi, realizzando originali architetture felicemente sospese tra attenzione ai principi ecologici, alla qualità spaziale e alla bellezza dell’edificio. Carmen Martinez Arroyo e Rodrigo Pemjean, parlano di “Geografie e le culture del progetto moderno/contemporaneo: abitare tra regola e poesia”.

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Pubblicato in Eventi & Fiere
Sabato, 07 Febbraio 2015 00:00

Klimaenergy 2015

klimaenergy 1L’appuntamento con Klimaenergy e Klimamobility è per primavera 2015: dal 26 al 28 marzo aziende del settore energetico e della mobilità sostenibile si incontrano a Fiera Bolzano per presentare le tecnologie più innovative del momento. Accompagneranno l'esposizione aziendale il congresso internazionale, le visite guidate ad impianti implementati ed il Klimaenergy Award, organizzato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio.

Grande il consenso da parte delle aziende e dei professionisti delle energie rinnovabili sulla scelta di Fiera Bolzano di rendere Klimaenergy un appuntamento biennale e in molti hanno già manifestato l’interesse per la partecipazione alla prossima edizione, fissata dal 26 al 28 marzo 2015 in contemporanea con il salone per la mobilità sostenibile, Klimamobility. Inoltre, il progetto di Klimaenergy è quello di specializzare ulteriormente l’offerta espositiva della manifestazione, con un occhio di riguardo alle aziende estere con una presenza del 35% sulle oltre 150 attese e alle tematiche del congresso internazionale, che affianca la manifestazione.

“Il mercato italiano della gassificazione del legno è per noi nuovo e molto importante. Con la nostra sede a Bolzano e con la nostra presenza a Klimaenergy abbiamo l’obiettivo di posizionarci al suo interno”, dichiara Stefan Knopf, responsabile marketing della Burkhard Srl: “Siamo lieti di partecipare e siamo entusiasti della manifestazione: la fiera ha una buona presenza di pubblico specializzato, i media e gli operatori sono realmente interessati e per questo Klimaenergy è e rimane la nostra fiera più importante in Italia.”L’ingegnere Thomas Tschaftary, amministratore delegato della Ligento green power Srl afferma: „Il Trentino Alto Adige è una regione fatta apposta per le tecnologie legate al legno: vanta una vasta presenza di bosco, e quindi anche di legna, e soprattutto è esemplare per quanto riguarda le piccole reti di riscaldamento – oltre 50 in provincia – per le quali sono concepiti i nostri impianti. Siamo molto soddisfatti della fiera sia per quanto riguarda l’organizzazione che la frequenza di visite al nostro stand e soprattutto riguardo la qualità.”Anche l’Ing. Wolfgang Holzfeind, amministratore delegato della Geoliving GmbH, presente da sempre a Klimaenergy si dichiara molto soddisfatto di questa manifestazione: „C’è grande interesse da parte dei visitatori, lavoriamo bene e stabiliamo contatti interessanti.“

Questo nuovo percorso prevede la programmazione biennale di Klimaenergy e Klimamobility negli anni dispari a partire dal 2015 mentre, negli anni pari a partire dal 2016, Fiera Bolzano, in collaborazione con i propri autorevoli partner, mantiene l’organizzazione annuale di congresso internazionale di primo livello focalizzato sulle più attuali tematiche energetiche. A cadenza annuale, con la sola pausa prevista per l’edizione 2014, anche il Klimaenergy Award.

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Lunedì, 19 Gennaio 2015 00:00

Monier a Klimahouse 2015

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