L'Agenzia del Demanio ha pubblicato due bandi, con scadenza a dicembre, relativi a lavori di verifica sismica e rilievo in metodologia BIM per la Galleria Alberto Sordi a Roma e per l'ex caserma Cesare Battisti a Nola, Napoli.

Galleria Alberto SordiPer la Galleria Alberto Sordi, situato in Largo Chigi 19 a Roma, il bando prevede l'affidamento, tramite procedura aperta, delle operazioni di verifica della vulnerabilità sismica, del rilievo geometrico, architettonico, tecnologico e impiantistico, e la restituzione grafica in modalità BIM.
L'importo complessivo del bando è di 417.633,00 euro , di cui 8.269,97 euro per i costi della manodopera e 4.134,98 euro per gli oneri della sicurezza. Per la  selezione dell’operatore economico cui  affidare  il servizio, si adotteranno i requisiti di ammissione individuati dal Responsabile del Procedimento che risultano congrui e proporzionati a fronte dello scopo perseguito dall’Agenzia. Questi requisiti consentiranno di ampliare quanto più possibile la  platea  dei  potenziali  concorrenti, garantendo al contempo che il soggetto affidatario abbia comunque la solidità organizzativa e l’idonea esperienza pregressa per il corretto espletamento del servizio.
Sarà possibile presentare le offerte fino al 14 dicembre 2020 alle ore 12:00.

Piazza d'Armi NolaPer la ex Caserma Cesare Battisti, situata in Piazza d'Armi a Nola (NA), il bando prevede l'affidamento, tramite procedura aperta, delle operazioni di verifica della vulnerabilità sismica, del rilievo geometrico, architettonico, tecnologico e impiantistico, e la restituzione grafica in modalità BIM. Inoltre è prevista anche un indagine ambientale da eseguirsi presso l'immobile NAD0318.
L'importo complessivo del bando è di 264.475,39 euro , di cui 1.840,79 euro per gli oneri della sicurezza. Si procederà all'aggiudicazione della gara con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo e si adotteranno criteri di valutazione delle offerte, di attribuzione dei punteggi e metodi di calcolo dei coefficienti qualitativi delle offerte, che garantiscano il concreto soddisfacimento delle finalità sottese alla gara.
Sarà possibile presentare le offerte fino al 29 dicembre 2020 alle ore 12:00.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto che assegna fondi pari ad 853,81 milioni di euro per la riqualificazione urbana di Regioni, Città  Metropolitane e grandi Comuni.

Casa denaroQuesti potranno dunque presentare, entro marzo 2021, progetti per riqualificare ed incrementare il patrimonio residenziale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare la sicurezza urbana e rifunzionalizzare gli spazi e gli immobili pubblici. Tutte queste attività hanno lo scopo di migliorare l'aggregazione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
A tale bando posso dunque partecipare Regioni, Città Metropolitane, Comuni capoluogo di provincia, la Città di Aosta e i Comuni con più di 60.000 abitanti. Sono escluse dal bando la Regione Trentino Alto Adige e le province autonome di Trento e Bolzano, con i relativi Comuni.
Per ogni proposta ammessa al programma è riconosciuto un contributo massimo di 15 milioni euro e per ogni soggetto proponente è posto un numero di proposte presentabili pari a 3.

Il bando finanzia dunque:
• interventi di rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici non utilizzati, dismessi e degradati, anche destinati a usi temporanei;
• interventi per incrementare l'accessibilità e la sicurezza degli edifici che degli spazi, le dotazioni territoriale e i servizi di prossimità;
• interventi di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica, incrementando gli alloggi di edilizia residenziale sociale, compresi la realizzazione e l’acquisto di alloggi da utilizzare a rotazione per le assegnazioni temporanee;
• interventi di completamento dei lavori su immobili già in passato soggetti a finanziamento pubblico;
• interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica;
• interventi di nuova costruzione, che possono essere ammessi a finanziamento solo in maniera residuale e per specifiche operazioni di densificazione;
• interventi di auto-recupero;
• interventi coerenti con quelli del Programma integrato di edilizia residenziale sociale;
• interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi 2016-2017.

Sono finanziate anche le spese tecniche relative alle fasi di progettazione, di verifica, validazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo, relative alla realizzazione dell’intervento oggetto della proposta e previste nel quadro economico; e le spese relative agli imprevisti per un massimo del 10 % del costo totale dei lavori.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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In audizione sul Recovery Fund, la ministra Dadone ha proposto, come obiettivo per la Pubblica Amministrazione, la sua reingegnerizzazione e di renderla più efficiente investendo sul capitale umano, soprattutto con l’assunzione di tecnici, e sulla digitalizzazione.

Ministro DadonePer fare ciò la ministra afferma che è necessario attuare un maxi-piano di assunzioni per far fronte alle uscite dovute al pensionamento con Quota 100, prediligendo ingegneri, geologi, architetti, oltre ai giuristi.
Servono, inoltre, secondo Dadone, anche figure con competenze tecniche per la gestione finanziaria dei fondi comunitari che vadano oltre le semplici competenze amministrative.
Una delle strategie per investire sulle competenze e sul capitale umano della Pubblica Amministrazione, è la cooperazione con le Università. Questa collaborazione ha l'obiettivo di orientare gli studenti universitari meritevoli alla scelta consapevole di una carriera nel pubblico impiego.
Secondo Dadone, attraverso le Università la Pubblica Amministrazione deve diventare un'attrattiva per i giovani. Ad oggi, invece, poco più del 2% dei dipendenti pubblici ha meno di 34 anni.
La ministra afferma che questo piano di nuove assunzioni potrebbe costare all'incirca 3 miliardi di euro in 5 anni, ma una volta a regime consentirebbe la velocizzazione di tutti i procedimenti.
Durante il lockdown in questi mesi di emergenza Covid-19 è emersa l'importanza del decentramento e del lavoro agile tramite smart working. Infatti,per la Dadone è proprio su questo che deve puntare la Pubblica Amministrazione per il suo efficientamento. È necessario dunque creare dei poli decentrati, da utilizzare sia per lo svolgimento delle procedure concorsuali sia come spazi di coworking e formazione per i dipendenti pubblici. Per queste strutture inoltre, si potranno utilizzare immobili confiscati alla criminalità o edifici dismessi o abbandonati da riqualificare.
Per facilitare lo smartworking i dipendenti potrebbero essere dotati di computer portatili e le attività progettate in modo funzionale, con dati e documenti digitali, videoconferenze e assistenti virtuali. In questo modo cambierebbero le modalità di lavoro diventando più flessibile. Ciò sarebbe possibile con un investimento di circa 4 miliardi di euro in 5 anni.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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InnovazioneIl nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione di programmi di investimento finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 265 milioni di euro.

Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

Per la misura sono disponibili complessivamente 265 milioni di euro, per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature innovative, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni.

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 75%, ripartita come segue:
a) per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
b) per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un fi-nanziamento agevolato pari al 50%.

I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione previste dal nuovo bando sono stati definiti con il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 23/06/2020.

In particolare, l’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:
- 14/07/2020 (dalle ore 10.00): richiesta di accreditamento, esclusivamente per le imprese non residenti nel territorio italiano, imprese amministrate non da persone fisiche ma da persone giuridiche o enti, reti d’impresa non dotate di soggettività giuridica;
- 23/07/2020 (dalle ore 10.00): compilazione della domanda;
- 30/07/2020 (dalle ore 10.00): invio della domanda.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

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Borghi antichiIl MIBACT finanzia interventi per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione nei comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali.

Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT) ha pubblicato un avviso pubblico relativo alla selezione di interventi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni delle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La dotazione finanziaria complessiva è di 30 milioni di euro.

Possono presentare domanda di finanziamento i Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che, al momento della presentazione della domanda, abbiano una popolazione residente risultante dai dati ISTAT al 31/12/2018:
- fino a 5.000 abitanti
oppure
- fino a 10.000 abitanti e che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO) ai sensi della lett. a), dell’art. 2, del D. Min. LL.PP. 02/04/1968, n. 1444.

Oggetto dell’avviso è il finanziamento di interventi per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere identitario. L’intervento mira altresì a sostenere progetti innovativi di sviluppo turistico che favoriscano processi di crescita socio-economica nei territori beneficiari, dando avvio a processi imprenditoriali che ne accrescano l’occupazione e l’attrattività.

Si veda Finanziamento per la valorizzazione di borghi e centri storici nel sud d’Italia per i dettagli degli interventi e delle spese ammissibili.

Ogni Comune può presentare una sola domanda di finanziamento da trasmettere entro il 29/05/2020, esclusivamente all’indirizzo PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando nell’oggetto la dicitura: “MiBACT – Interventi di riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni – Domanda di finanziamento”.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

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Enea ConceptVaccini genetici, soluzioni avanzate per l’edilizia green e l’efficienza energetica, sensoristica hi-tech e anche un motore a idrogeno per barche: sono alcuni dei 21 progetti approvati dall’ENEA per sviluppare tecnologie innovative, che potranno accedere ai finanziamenti disponibili sul Fondo di investimenti interno del cosiddetto Proof of Concept.  Nell’insieme i progetti potranno disporre di 1 milione di euro, con un raddoppio rispetto ai 500 mila euro dello scorso anno, quando ne furono finanziati 16.

I progetti sono sviluppati in collaborazione con una o più imprese e vengono selezionati,  a seguito di una manifestazione di interesse, da un’apposita commissione costituita da esperti ENEA e di IBAN, l’Associazione Italiana dei Business Angels. Il fondo di investimento ENEA è stato costituito nel 2018 e, ad oggi, ha contribuito a finanziare 37 progetti con circa 1,67 milioni di euro, a fronte degli oltre 170 presentati.

“Il Fondo nasce per supportare lo sviluppo di tecnologie innovative ENEA, in partnership con imprese interessate a condividere il rischio dell’investimento; noi non eroghiamo finanziamenti alle aziende, ma investiamo in specifici progetti per avvicinare al mercato nostre tecnologie, in partnership con imprese che hanno manifestato l’interesse a svilupparle insieme a noi”, sottolinea il Presidente ENEA Federico Testa.

Nel dettaglio, il progetto sui vaccini genetici prevede la realizzazione di una piattaforma contro agenti infettivi, potenziati da sequenze di DNA vegetale sulla base di un brevetto sviluppato da ENEA con IFO/IRE (Istituti Fisioterapici Ospitalieri/Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma) da sviluppare con Takis srl, azienda biotech italiana specializzata nel settore dei vaccini genetici all’interno del Tecnopolo di Roma. ENEA investirà 50mila euro e l’approccio seguito potrebbe essere utilizzato in futuro per rispondere rapidamente a possibili epidemie causate da patogeni virali, anche sconosciuti.

Un altro progetto riguarda un sistema low cost per il monitoraggio e il controllo del processo di compostaggio a livello domestico. Si chiama ‘Compostino’, è sviluppato nel centro di ricerche ENEA della Casaccia e si avvale di un network di sensori di controllo e monitoraggio dei parametri del compost, di un sistema di sonde costruite con stampanti 3D e di una rete di trasmissione wireless dei dati. Tramite i sensori, Compostino acquisisce dati quali temperatura, emissioni (CO2 e ammoniaca), ma anche umidità e PH del compost e li trasmette via bluetooth a un database remoto. Il progetto prevede una partnership con Acea, la multiutility  romana che sempre in questo settore ha già all’attivo ‘SmartComp’,  un’iniziativa in partnership con ENEA e Università della Tuscia, per lo sviluppo del compostaggio diffuso presso le grandi utenze (centri commerciali, mense, aeroporti e stazioni) che hanno necessità di gestire grandi quantità di rifiuti organici.

Il Fondo ENEA per il Proof of Concept è uno dei tre ‘pilastri’ della Knowledge Exchange Strategy, la strategia lanciata da ENEA nel Piano Triennale 2018-2020 per rafforzare il trasferimento tecnologico alle imprese. Gli altri due pilastri sono gli accordi con i Fondi di venture capital, come quello firmato recentemente con MITO Technology, e il Knowledge Exchange Program (KEP), realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria CNA, Confapi, Confartigianato, Confindustria e Unioncamere.

Il KEP dà alle aziende la possibilità di iscriversi gratuitamente al portale kep.enea.it che raccoglie tecnologie, competenze e infrastrutture ENEA suddivise per specifiche aree tematiche: energia, beni culturali, diagnostica avanzata, strumenti medicali, biotecnologie e agroindustria e sicurezza delle infrastrutture critiche.

Le imprese che aderiscono al programma vengono contattate da un Knowledge Exchange Officer (KEO), un ricercatore ENEA esperto in trasferimento tecnologico, in grado di individuare soluzioni innovative ‘su misura’ per l’impresa che ha aderito, ed organizzare visite ai laboratori e incontri diretti con i ricercatori dell’Agenzia con competenze specialistiche. In cinque mesi hanno aderito al programma – che segue il modello di esperienze di successo come l’Industrial Liaison Program del MIT di Boston – circa 100 imprese, prevalentemente per i settori energia e diagnostiche avanzate, e sono in via di perfezionamento le prime partnership per lo sviluppo di progetti.

Pubblicato in Concorsi & Appalti

Piano sport e periferieLa Delibera 45/2019 del CIPE, pubblicata nella G.U. del 29/10/2019, n. 254, modifica l'articolazione finanziaria del Piano operativo sport e periferie, con una dotazione complessiva di 250 milioni di euro a valere sulle risorse del FSC 2014-2020.

Il Piano operativo sport e periferie, approvato con la Delibera 16/2018 del CIPE, ha per oggetto un programma nazionale di interventi finalizzati alla implementazione del patrimonio infrastrutturale sportivo nazionale, con particolare riguardo alle aree svantaggiate e alle zone periferiche urbane.

Le risorse del Fondo saranno destinate a finanziare interventi di:
a) ricognizione di impianti sportivi esistenti su tutto il territorio nazionale;
b) realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane;
c) diffusione di attrezzature sportive nelle suddette aree, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti;
d) completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e internazionale.

Al Piano operativo è assegnata una dotazione finanziaria complessiva di 250 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

Al fine di una più celere attivazione degli interventi, con la Delibera 45/2019 del CIPE è stata modificata l’articolazione finanziaria del Piano operativo sport e periferie - già approvato con Del. Cipe 16/2018 e modificato dalla Del. Cipe 10/2019 - come segue:

  • anno 2019: 45 milioni di euro (invariato);
  • anno 2020: 40 milioni di euro (in luogo di 25 milioni);
  • anno 2021: 60 milioni di euro (in luogo di 25 milioni);
  • anno 2022: 60 milioni di euro (in luogo di 25 milioni);
  • anno 2023: 25 milioni di euro (invariato);
  • anno 2024: 10 milioni di euro (in luogo di 20 milioni);
  • anno 2025: 10 milioni di euro (in luogo di 85 milioni).

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

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Banca d'ItaliaLa Banca d’Italia indice i seguenti concorsi pubblici per l’assunzione di due laureati con esperienza nel campo della progettazione architettonica, restauro e direzione lavori; un laureato con esperienza nel campo dell’ingegneria edile e direzione lavori; due laureati con esperienza nel campo della progettazione di impianti meccanici e direzione lavori; un diplomato con esperienza nel campo edile e un diplomato con esperienza nel campo dell’impiantistica meccanica.

CERCASI INGEGNERI, ARCHITETTI, GEOMETRI
I vincitori lavoreranno presso il Servizio Immobili della Banca d’Italia di Roma o Frascati.
Di seguito i requisiti.

Progettazione architettonica

Per il concorso per due laureati in progettazione architettonica:
- abilitazione alla professione di architetto (Sezione A del relativo Albo professionale);
- laurea magistrale/specialistica richiesta per l’abilitazione di cui al punto precedente, conseguita con un voto di almeno 105/110 o 96/100;
- esperienza lavorativa, documentabile e successiva alla laurea, della durata di almeno 2 anni, maturata in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo della progettazione architettonica e direzione lavori di interventi di ristrutturazione, restauro, manutenzione e arredamento di edifici del terziario avanzato.

Ingegneria edile e direzione lavori

Per il concorso per laureati in ingegneria edile e direzione lavori:
- abilitazione alla professione di ingegnere (Sezione A, settore Civile-ambientale del relativo Albo professionale);
- laurea magistrale/specialistica richiesta per l’abilitazione di cui al punto precedente, conseguita con un voto di almeno 105/110 o 96/100;
- esperienza lavorativa, documentabile e successiva alla laurea, della durata di almeno 2 anni, maturata in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo della progettazione e direzione lavori per l’esecuzione di opere civili di costruzione, riqualificazione e manutenzione di edifici del terziario avanzato.

Progettazione di impianti meccanici e direzione lavori

Per il concorso per esperti di progettazione di impianti meccanici e direzione lavori :
- abilitazione alla professione di ingegnere (Sezione A, settore Industriale del relativo Albo professionale);
- laurea magistrale/specialistica richiesta per l’abilitazione di cui al punto precedente, conseguita con un voto di almeno 105/110 o 96/100;
- esperienza lavorativa, documentabile e successiva alla laurea, della durata di almeno 2 anni, maturata in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo della progettazione, direzione lavori e manutenzione di impianti meccanici in edifici del terziario avanzato.

Diplomato con esperienza nel campo edile

Per il concorso per un diplomato con esperienza nel campo edile:
- diploma di istituto tecnico, settore tecnologico, con indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”, conseguito con un voto di almeno 80/100 o titolo di studio equipollente, con votazione equivalente o, in alternativa, diploma di istruzione secondaria di secondo grado, conseguito con un voto di almeno 80/100 o 48/60 e iscrizione all’Albo dei Geometri e Geometri laureati;
- esperienza lavorativa documentabile della durata di almeno 2 anni, maturata dopo il conseguimento del diploma di cui al punto precedente e comunque successivamente al 31 dicembre 2013, in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo del supporto alla progettazione e alla direzione lavori per l’esecuzione di opere civili in edifici del terziario avanzato o industriali, incluse le pratiche estimative e il rilievo di beni immobili.

Impiantistica meccanica

Per il concorso per un diplomato con esperienza nel campo dell’impiantistica meccanica:
- diploma di istituto tecnico, settore tecnologico, con indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia”, conseguito con un voto di almeno 80/100 o titolo di studio equipollente, con votazione equivalente;
- esperienza lavorativa documentabile della durata di almeno 2 anni, maturata dopo il conseguimento del diploma di cui al punto precedente e comunque successivamente al 31 dicembre 2013, in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo del supporto alla progettazione, installazione e gestione di impianti meccanici (riscaldamento, condizionamento, idrico, antincendio) in edifici del terziario avanzato o industriali.

​La domanda deve essere presentata  utilizzando esclusivamente l’applicazione disponibile sul sito internet della Banca d’Italia.

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Anche per il 2019 l’evento Architettura e Natura si comporrà di quattro iniziative:

Il premio Simonetta Bastelli , per il miglior progetto rappresentativo del rapporto tra architettura e natura atto a valorizzare il paesaggio, suddiviso in cinque categorie, con la mostra presso Villa Faina e pubblicazione del catalogo;
Il Workshop stanziale di progettazione, riservato a studiosi, inerente un tema specifico dell’area comunale di San Venanzo, che lavorano con tutor internazionali;
Convegno internazionale inerente il tema del rapporto tra architettura e natura, per il paesaggio futuro, con la pubblicazione degli atti
Eventi collaterali culturali, ludici, artistici, mostre fotografiche, spettacoli teatrali e musicali.

Il 12 marzo presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma Architettura e Natura 2019 è stato presentato l’evento con particolare attenzione al premio Simonetta Bastelli.
Si è partiti dalla presentazione dei risultati del workshop e del concorso della precedente edizione, con una mostra e con la presentazione del catalogo.
Sono stati presentati e illustrati i bandi del VII premio e i temi del workshop e del convegno, che si volgerà a San Venanzo, in Umbria dal 17 al 21 settembre 2019.
Punto centrale dell’evento la conferenza degli architetti Elizabeth Abalo Diaz e Gonzalo Alonso Nunez dell’Estudio Abalo Alonso Arquitectos, che hanno vinto la categoria professionisti del premio.

Per scaricare i bandi e le tavole per l’edizione 2019 è possibile visitare la sezione dedicata cliccando qui https://bit.ly/2Ja6P03

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Rapporto Centro Studi CNI: oltre il 45% dei bandi pubblicati per servizi di ingegneria e architettura hanno un importo a base d’asta inferiore ai 40mila euro, mentre le gare che superano il milione di euro costituiscono il 2,4%

Ancora un anno positivo per il mercato dei servizi di ingegneria e architettura. Per il quarto anno consecutivo, infatti, gli importi complessivi posti a base d’asta destinati a tali servizi (escludendo i costi destinati all’esecuzione dei lavori nei bandi in cui è richiesta) sono aumentati: nel 2018 oltre 760milioni di euro, il 5,9% in più rispetto a quanto rilevato nel 2017.

E’ quanto emerge dalla consueta analisi effettuata dal Centro Studi CNI. Da questa si evince anche che per effetto dei dettami del nuovo Codice degli appalti pubblici si riducono sensibilmente gli importi destinati alle gare di progettazione ed esecuzione, mentre sono più che triplicati rispetto al 2016 gli importi per le gare di sola progettazione: oltre 700 milioni nel 2018 contro i circa 220. Rispetto al 2017 si dimezzano gli importi posti a base d’asta per gli accordi quadro (101,6 milioni di euro a fronte dei circa 217 del 2017), mentre resta sostanzialmente invariata la somma complessiva dei concorsi di idee e di progettazione (2,5 milioni di euro). Questi dati, se si concentra l’analisi sui soli servizi di ingegneria “puri” con l’esclusione degli accordi quadro, dei concorsi e degli importi destinati ai servizi di ingegneria negli appalti integrati e le altre gare con esecuzione, rendono ancora più positiva la performance dei Sia nel 2018.

Lo stato di salute positivo di questo mercato è confermato dall’aumento del numero di gare (4.350 contro le 3.848 del 2017) e, soprattutto, degli importi posti a base d’asta. Dal punto di vista quantitativo, la stragrande maggioranza (86,5%) dei bandi pubblicati nel corso del 2018 riguardano gare per servizi di ingegneria ed architettura “puri”, mentre risulta quasi dimezzata, rispetto al 2017, la quota di concorsi di progettazione e di idee (2,4% contro il 4,4% del 2017), sebbene, come poc’anzi evidenziato, abbiano mantenuto pressoché inalterati gli importi complessivi dei premi.

Oltre il 45% dei bandi pubblicati per servizi di ingegneria e architettura (escludendo concorsi, accordi quadro, bandi del settore ICT e bandi con esecuzione) hanno un importo a base d’asta inferiore ai 40mila euro, mentre le gare che superano il milione di euro costituiscono il 2,4%. La Campania e il Lazio risultano le regioni in cui le stazioni appaltanti hanno posto a base di gara le maggiori somme per i servizi di ingegneria e architettura: quasi 83 milioni in Campania e circa 75milioni e mezzo nel Lazio.

Nonostante il Codice preveda che gli incarichi con compenso a base d’asta inferiore ai 40mila euro possano essere affidati direttamente ai professionisti senza passare per una gara pubblica, resta molto elevata, come evidenziato in precedenza, la quota di bandi di questo tipo: oltre 1.500, pari al 45,1% di tutti i bandi, con un importo medio che si aggira intorno ai 17mila euro.

L’analisi attesta anche una consistente riduzione della fetta di mercato appannaggio dei liberi professionisti, non solo in termini di importi, come già assodato anche negli scorsi anni, ma pure per quanto riguarda il numero di bandi: a fronte infatti del 62,6% delle gare e del 21,6% degli importi aggiudicati dai liberi professionisti nel 2017, nel 2018 le corrispondenti quote si riducono al 48,1% delle gare e al 17,1% degli importi. Tuttavia, a parziale conforto dei liberi professionisti va sottolineato come da cinque anni a questa parte aumentino progressivamente gli importi medi dei bandi da essi aggiudicati: nel 2018 l’importo medio di aggiudicazione delle gare a loro affidate ha superato i 50mila euro, quasi il doppio di quanto rilevato nel 2014 e non distante dalla punta massima registrata nel 2012 (pari a 66.000 euro).


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