animaSegni positivi per il preconsuntivo 2015 e le previsioni 2016 del settore idrotermosanitario della Meccanica italiana.

Le tecnologie italiane, che dominano le nostre case e gli edifici tutti dal riscaldamento e condizionamento, al trattamento dell’acqua calda sanitaria fino ai rubinetti, valvole ecc. stanno crescendo, anche come previsioni 2016.

Rispetto all’anno 2014, la produzione registra un +2,2% nel 2015 pari a 10 miliardi di euro. Nel 2016 il settore conoscerà un ulteriore incremento del +1,4%. La ripresa è direttamente proporzionale alle esportazioni, che occupano una quota export/fatturato del 62%. Le esportazioni nel 2015 sono aumentate del +2,5%, trend positivo che trova conferma nelle stime 2016 (+2,2%).

In ANIMA le produzioni dell’idrotermosanitario sono rappresentate da Assotermica, Assoclima, AquaItalia, Avr e Assopompe, comparti dinamici, in continua evoluzione anche normativa. Sono settori che occupano circa 46.200 addetti, un quinto dell’intera occupazione relativa alla Meccanica italiana tutta.

Anche la voce investimenti finalmente è in controtendenza: dal 2014, in cui si investiva circa 300 milioni di euro, nel 2015 si registra un +2,4% e nel 2016 si prevede una stima pari a 316 milioni di euro (+1,6%).

“Il settore dell’idrotermosanitario è il termometro della nostra eccellenza tecnologica. dichiara Alberto Caprari, Presidente ANIMA I nostri prodotti rispondono agli standard di qualità più alta richiesta all’estero, sia nel domestico che nel building professionale. Confidiamo inoltre nell’accennata ripartenza del mercato dell’edilizia nazionale. I comparti dell’idrotermosanitario determinano l’efficienza energetica vera delle nostre abitazioni, edifici pubblici e imprese. Per questo motivo gli impianti termici, gli aeraulici, le valvole, i rubinetti e le pompe sono soggetti a evoluzioni normative costanti come l’etichettatura energetica e l’Ecodesign. Le nostre tecnologie occupano spesso le prime posizioni a livello di diffusione internazionale. MCE saprà attrarre ancora una volta i buyer e progettisti che da tutto il mondo vengono ad attingere il meglio proprio in Italia”.

“I dati ANIMA di preconsuntivo 2015 – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia – e soprattutto le stime per il prossimo 2016 evidenziano come l’eccellenza della industria italiana della meccanica, che da sempre investe in ricerca e innovazione, possa costituire il motore per lo sviluppo interno del nostro paese, e in questo contesto sono sicuro che ancora una volta MCE 2016 sarà un’ importante piattaforma di business oltre che punto di incontro privilegiato fra domanda e offerta a livello internazionale, diventando così occasione per nuove relazioni e strategie”.

MCE 2016 ospiterà ANIMA e le sue qualificate associazioni Acism, AquaItalia, Assoclima, Assofoodtec - Costruttori impianti frigoriferi, Assopompe, Assotermica, Avr e Climgas, Italcogen, Ucc, Uman, all’interno di un’ampia Lounge che, nelle scorse edizioni, si è rivelata il crocevia di professionisti, media e imprenditori del settore.

Pubblicato in Varie

assopompeAnalizzate da ANIMA/Confidustria le 200 aziende più significative
Settore in continua crescita dal 2009. Nel 2015 produzione a +2,3%

Nel 2014 sull’industria delle pompe in Italia  ha dato ulteriore conferma che il settore è vivo e vitale e in continua espansione, sia nella produzione totale (+1,3% rispetto al 2013) sia nell’export (+2,2% rispetto al 2013).  Anche per il  2015 è prevista  un’ulteriore crescita sia nella produzione (+2,3%) sia nelle esportazioni (+1,4%) rispetto al 2014. L’export assorbe più del 70% della produzione ed è rivolto principalmente verso i mercati UE, verso i mercati asiatici (soprattutto la Cina) e verso il Medio Oriente (Arabia Saudita ed Emirati Arabi in particolare).
Il mondo rappresentato da Assopompe si pone quindi come comparto di primo piano all’interno della meccanica, con un peso che è variato negli anni da un minimo del 14,1% a un massimo del 16,3%. Uscito sostanzialmente indenne dalla crisi del quinquennio 2009-2013, ha anzi accresciuto i propri valori produttivi, soprattutto grazie all’export.  In questo periodo il valore della produzione è aumentato del 19,6%, passando da 1550 milioni di euro a 1855.
Per comprendere gli aspetti critici di successo di questo comparto è stato realizzato "L’industria delle pompe in Italia. Overview 2014".  L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra Ufficio studi ANIMA, Fondazione Edison, un team di ricerca accademico e  la commissione marketing di Assopompe, composta dai referenti commerciali delle Aziende Associate. II taglio dello studio, analitico, operativo e concreto, fornisce gli elementi per fondare ulteriori analisi e individuare le future prospettive per questo settore dell’industria nazionale.

“La produzione italiana di pompe rappresenta una fetta importante della nostra impiantistica e continuerà a essere scelta per il suo alto valore tecnologico e d’innovazione." – afferma Carlo Banfi, Presidente Assopompe e Presidente di Europump, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo studio – "Siamo di fronte a una grande eccellenza nel sistema manifatturiero nazionale che è riuscita ad affrontare la crisi senza subirne troppo le conseguenze, grazie a un export che supera il 70% della nostra produzione. L’Italia è tra i primi cinque produttori di pompe al mondo e, in alcuni specifici rami, è addirittura prima davanti alla Germania" – continua il Presidente Banfi. – “Per quanto orientate a un mercato estero, tuttavia le nostre imprese ritengono il mantenimento della propria produzione in Italia un obiettivo strategico di lungo termine."

Lo studio è stato realizzato con l’obiettivo di fornire uno strumento di lavoro per le aziende associate Assopompe e quale guida alla conoscenza del settore delle pompe in Italia per tutti quei soggetti, industriali, economici e finanziari interessati a questa eccellenza industriale. All’interno del documento viene  proposta un’analisi congiunturale del settore delle pompe industriali con focus sul suo peso all’interno del macro-comparto dell’impiantistica industriale, al quale le pompe contribuiscono con ben il 16%. Lo studio prosegue con la presentazione dei dati import-export nel quinquennio 2008-2012, che comparano il mercato italiano delle pompe a quello dei principali competitor mondiali: Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone. Da queste rilevazioni si può notare come, nonostante la crisi che ha attraversato il nostro Paese, il settore abbia mantenuto una posizione di primo piano.
Nell’ultima sezione della pubblicazione sono state condotte una serie di interviste in profondità, analizzando anche i  documenti di bilancio e le relazioni sulla gestione. Dopo aver analizzato la catena del valore, vengono individuate le principali tendenze attuali e prospettiche, tra cui spiccano una forte vocazione internazionale, una decisa specializzazione ed una marcata differenziazione, da cui conseguono notevoli vantaggi competitivi. Da ultimo viene proposta un’analisi di tipo finanziario indirizzata al riesame dei principali indicatori di bilancio, su una base che comprende la quasi totalità delle imprese del settore, in modo da valutarne la performance economica e l’adeguatezza della struttura finanziaria nel quinquennio 2008-2012.
Assopompe ha diffuso la pubblicazione a tutti gli Associati e ha inoltre deciso di metterla a disposizione anche all'esterno, tramite richiesta da effettuare attraverso il sito www.assopompe.it. 

ASSOPOMPE – Associazione Italiana Produttori Pompe - Assopompe è l'associazione dei costruttori italiani di pompe aperta anche alle aziende commerciali del settore. Fra le sue finalità prioritarie: informare i soci sugli sviluppi del mercato, promuovere l'aggregazione di risorse e competenze, divulgare conoscenze utili a sostenere la vitalità tecnologica e industriale di un settore importante dell’economia italiana. Il settore rappresentato da Assopompe occupa 7.500 addetti, con un fatturato totale di 1.880 milioni euro e una quota export fatturato del 73% (dati di preconsuntivo 2014).

ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine - Organizzazione industriale di categoria che in seno alla Confindustria rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 194.000 addetti per un fatturato di 40 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 58% (dati riferiti al pre-consuntivo 2014). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera; montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine e prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.