L'Arabia Saudita, alla conferenza di Iniziativa sugli investimenti futuri a Riyad, ha annunciato la costruzione di una nuova città chiamata Neom
che sarà probabilmente popolata più da robot che da esseri umani.

Benvenuti nel XXI secolo. Pianificazione urbana, stile 2017.

"Costruiremo la città da zero, sarà drone-friendly e un centro per lo sviluppo della robotica", ha dichiarato il principe della corona, Mohammed bin Salman,
ha riferito la notizia araba. "Vogliamo creare qualcosa di diverso.
Neom è un posto per i sognatori che vogliono creare qualcosa di nuovo nel mondo, qualcosa di straordinario ".


La città, infusa da 500 miliardi di dollari di investimenti, sarà situata al confine con la Giordania e l'Egitto e alimentata dal sole e dal vento.

E 'stato fatturato come una zona commerciale, una mecca di 26.500 metri quadrati per i tecnici.
E si dice che sia stata finalizzata a ridurre la dipendenza saudita dall'olio.

"I robot", ha affermato Marc Raibert, amministratore delegato di Boston Dynamics, alla folla della conferenza,
"potrebbero svolgere una serie di funzioni che coprono settori quali la sicurezza, la logistica,
le consegne a domicilio e anche la cura degli anziani e degli infermi".

 

 

E' di pochi giorni fa la notizia del riconoscimento alle collezioni Snaidero del titolo di “Best of kitchens” da parte della prestigiosa rivista Inside Out Arabia, un riferimento assoluto nel panorama del design e dell’interior presente in Medio Oriente. Snaidero rilancia partecipando all’Index International Design Exhibition 2016 Dubaila più grande mostra di design d’interni nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa. L’evento è di quattro giorni e si tiene dal 23 Maggio al 26 Maggio 2016 presso il Dubai World Trade Centre di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Durante questa occasione verrà presentato il nuovissimo progetto Kelly, disegnato per Snaidero dall’architetto Iosa Ghini, e che rivisita e riattualizza in chiave neo-chic alcuni riferimenti della progettualità classica: il risultato una cucina dal sapore classico-contemporaneo, che parla un linguaggio di classe internazionale.

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3tiprogettiLa 3TI PROGETTI ha acquisito la commessa per la progettazione esecutiva e costruttiva di 450 bus station a Riyadh, articolate in quattro tipologie costruttive.

Le nuove bus station, alcune delle quali climatizzate, saranno caratterizzate da aspetto accogliente, elegante e tecnologicamente evoluto, garantendo ai passeggeri un’attesa confortevole.

“Si tratta di un’ulteriore testimonianza di quanto la 3TI PROGETTI goda di grande credibilità nei mercati esteri e in particolare nei Paesi della Penisola Arabica”, commenta Alfredo Ingletti, Presidente della 3TI PROGETTI, primaria società di ingegneria italiana che nel 2015 è entrata nella classifica delle Top 225 International Engineering Firms di ENR.

“Le capacità progettuali di 3TI PROGETTI - prosegue Ingletti - e l’affidabilità delle prestazioni sono particolarmente apprezzate in Arabia Saudita dove la nostra società sta conquistando quote di mercato e nuove commesse. Il progetto delle bus station ci è stato affidato in sostituzione di un competitor cinese che non offriva le stesse garanzie di eleganza, accoglienza e tecnologia, in particolare delle stazioni di aspetto chiuse e refrigerate da un sistema di aria condizionata”.

La reputazione che ha acquisito 3TI PROGETTI in Arabia deriva anche dal lavoro che sta svolgendo in questo Paese in particolare per quanto riguarda le metropolitane di Riyadh e di Mecca e per la progettazione di 2 cittadelle militari a Abha e Najran. La 3TI PROGETTI, recentemente, ha anche siglato un accordo per la progettazione di un Hospital & Cardiac Center (MEHCC) per circa 100 pazienti su una superficie di 6.000 metri quadrati a Riyadh.

“Questo dimostra che le società di Ingegneria italiane, sotto il profilo della qualità, possono vantare una forte competitività riconosciuta sui mercati - conclude Ingletti - e la visione internazionale di 3TI PROGETTI che ha voluto investire su nuovi, precisi mercati aprendo nuove sedi insediandovi strutture commerciali e operative sta promuovendo le strategie impostate. Internazionalizzare, al momento, è l’unica strada da seguire considerando la generale povertà del mercato italiano. E per 3TI PROGETTI i risultati stanno arrivando. Abbiamo cominciato a lavorare sul fronte estero nel 2011, partendo da zero. Il fatturato per l’anno successivo è stato del 5%, nel 2013 del 25%, nel 2014 del 40% e per il 2015 abbiamo toccato quota 50%”.

CHI è 3TI PROGETTI

3TI PROGETTI è una società di ingegneria employee owned che, da oltre 18 anni, offre servizi di consulenza nella pianificazione, progettazione e project & construction management di infrastrutture per il trasporto (ferrovie, aeroporti, porti e strade), nell’edilizia e nell’ingegneria ambientale.

In tale arco di tempo 3TI PROGETTI è cresciuta sia in termini di numeri (il fatturato 2014 ha raggiunto quota 23 milioni di euro, raddoppiandosi negli ultimi quattro anni), sia in termini di staff (oltre 250 persone), oggi composto da professionisti qualificati con notevole esperienza, capacità progettuali, manageriali e commerciali.

3TI PROGETTI, nel tempo, ha allargato le proprie competenze e, supportata da un team di sviluppo del business internazionale dedicato, ha portato la propria capacità progettuale in molti paesi del mondo (oltre 30) costituendo nuove società e aprendo sedi operative e di rappresentanza in Italia e nel mondo, in particolare in Oman, Emirati Arabi Uniti, KSA, Qatar, Kuwait, Balcani, India, Vietnam, Hong Kong.

Tali risultati hanno portato la 3TI PROGETTI a ottenere nel 2014 un importante riconoscimento: l’inserimento nella speciale classifica ENR TOP 225 delle società di ingegneria internazionali.

Attualmente la 3TI PROGETTI è impegnata nella realizzazione di importanti progetti in Italia e all’estero: dall’ Autostrada Pedemontana Lombarda, un'opera strategica di interesse nazionale, all’aeroporto Internazionale di Muscat; dal nodo ferroviario di Torino, con il quadruplicamento delle linee e la stazione AV di Porta Susa, alle metro di Riad, in Arabia Saudita, e di Doha, in Qatar.

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animaGli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio studi ANIMA tracciano una linea in costante crescita che ritraggono
le esportazioni 2010-2014 delle imprese italiane meccaniche in terra araba.
Dal 2010 a oggi l’export italiano verso l’Arabia è raddoppiato.
Nel 2014 l’Arabia Saudita occupa la settima posizione nella classifica dei Paesi di destinazione dell’export
della manifattura meccanica rappresentata da ANIMA per un totale di 824 milioni di euro, già in aumento rispetto al 2013 (754 milioni di euro).
 
Export ultimi 5 anni verso i Paesi del Medio oriente (Ufficio studi ANIMA)

 
Solamente nel primo semestre 2015, l’Arabia Saudita ha registrato un aumento delle esportazioni del +12% toccando già i 420milioni di euro.
E’ il Paese del Medio Oriente che in misura maggiore richiede la qualità dei prodotti della meccanica italiana, staccando gli Emirati arabi uniti di quasi 200milioni di euro.
Ci si aspetta, quindi, che l’anno chiuderà con una cifra export superiore a quella presentata a fine 2014.
Il totale delle esportazioni delle tecnologie meccaniche italiane verso l’Arabia nel 2014 presenta almeno tre situazioni molto interessanti.
Su 824 milioni di euro, il 29% è rappresentato da valvole e rubinetteria (che si presume siano destinate principalmente agli impianti Oil&Gas) equivalente a 238 milioni di euro.
L’Arabia rappresenta il quinto mercato di destinazione per la produzione italiane del settore valvole. L’Italia risulta essere il primo paese esportatore di tali prodotti lasciando dietro di sé Germania, USA e Cina.
 

Valvolame e rubinetteria. Principali Paesi di destinazione dell’export italiano (Ufficio studi ANIMA)

 
 
Anche le pompe italiane (22% sul commercio export totale) tra 2013 e 2014 hanno conosciuto un importante aumento pari a un +35,4% per arrivare a contare 132milioni di euro.
Altrettanto rilevante anche i dati degli impianti per l’industria molitoria che mostrano un +156% tra gli anni 2013 e i 2014 fino a raggiungere i 66milioni di euro di export.

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