Acquistare casaL’Agenzia delle Entrate, con risposta ad un interpello, ha ribadito che per la fruizione del “Sismabonus” in caso di acquisto direttamente dall’impresa di unità immobiliari in edifici demoliti e ricostruiti con miglioramento sismico, rileva la data di inizio del procedimento edilizio.

LE AGEVOLAZIONI PER L’ACQUISTO DI CASE ANTISISMICHE - L’art. 46-quater del D.L. 24/04/2017, n. 50 (convertito in legge dalla L. 21/06/2017, n. 96), rubricato “Incentivi per l’acquisto di case antisismiche”, ha introdotto il comma 1-septies all’art. 16 del D.L. 63/2013, ove è prevista una nuova agevolazione per gli interventi di riduzione del rischio sismico che danno diritto alle più elevate detrazioni, quando effettuati da imprese di costruzione o ristrutturazione, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici destinati poi alla vendita entro 18 mesi.
In questi casi spettano all’acquirente delle unità immobiliari le detrazioni previste in caso di riduzione del rischio sismico, rispettivamente nella misura del 75% (riduzione di una classe di rischio) e dell’85% (riduzione di due classi di rischio) del prezzo della singola unità immobiliare risultante nell’atto pubblico di compravendita, e comunque entro un ammontare massimo di spesa pari a 96.000 Euro per ciascuna unità immobiliare.
Vedi Sismabonus, classificazione del rischio sismico delle costruzioni e relativa attestazione.
L’agevolazione è applicabile per gli edifici ubicati nei comuni inclusi nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 (vedi La classificazione sismica di tutti i comuni italiani dal 1927 a oggi).

TEMPISTICHE - In proposito l’Agenzia delle entrate si è espressa con la risposta a Interpello 24/03/2020, n. 93 (vedi file allegato), con la quale - riprendendo i chiarimenti già forniti in precedenti documenti di prassi - ha ulteriormente chiarito che l'agevolazione spetta in relazione a interventi le cui procedure di autorizzazione risultano avviate dalle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare a partire dal 1° gennaio 2017, restando esclusi quelli realizzati a seguito di procedure avviate in precedenza.
Sarà onere del contribuente, in caso di contestazioni, di provare la sussistenza del requisito in oggetto con idonea documentazione (es. ricevuta di presentazione della SCIA o della documentazione per la richiesta di permesso di costruire).
Si ricorda infine che la compravendita deve avvenire entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori, e comunque entro il 31/12/2021.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Pubblicato in Normativa
Venerdì, 01 Novembre 2019 08:12

Tour ITALIA ANTISISMICA 2019-2020

Italia AntisismicaIncentivi, modelli d’intervento e abaco delle tecnologie per la riduzione del rischio sismico

L’Italia è un paese a forte rischio sismico: dei 14,4 milioni di edifici che costituiscono il patrimonio edilizio residenziale e non residenziale del nostro Paese, 9,3 milioni di edifici, in cui vivono 48,2 milioni di abitanti, ricadono nelle  zone sismiche 1,2,3, e il 74% di questi edifici, pari a 6,9 milioni di unità, sono stati realizzati prima del 1980, periodo in cui non era obbligatoria una seria normativa antisismica, inoltre  1,4 milioni di questi edifici è in mediocre o pessimo stato di conservazione. Il problema del rischio sismico in Italia è un problema serio che ha trovato nella legislazione una importante risposta. Grazie  ai recenti provvedimenti di tipo fiscale, volti a incentivare e agevolare gli interventi di diagnosi e di riduzione del rischio sismico degli edifici, si potrebbe finalmente dare inizio a un nuovo ciclo di investimenti finalizzati alla messa in sicurezza del patrimonio del nostro Paese.
 Esiste però un grave deficit di conoscenza circa “cosa” e “come” fare per dare impulso a questo processo.  
In questo contesto Cresme e ISI (Ingegneria simica italiana) sono intervenuti realizzando uno studio di carattere scientifico   finalizzato ad analizzare e descrivere: le dimensioni e le caratteristiche del mercato a rischio nei diversi territori, le potenzialità degli incentivi fiscali e loro modalità di applicazione; le possibili tecniche di intervento. La descrizione, in termini scientifici, delle tecnologie antisismiche  contenute nella sezione “Abaco di interventi per la riduzione della vulnerabilità sismica” costituisce una parte fondamentale e particolarmente apprezzata dello studio perché mostra in concreto cosa è possibile fare.
Lo studio sarà presentato in 13 convegni gratuiti sul territorio, il primo dei quali si terrà il 14 novembre a Genova, seguito da quello  del 15 novembre a Bologna  e del 5 dicembre a Napoli.
L’iniziativa vede coinvolto  il mondo delle professioni tecniche con il patrocinio all’iniziativa  del Consiglio Nazionale degli Architetti, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati e del Consiglio Nazionale dei Geologi, la partecipazione dei massimi esperti nazionali di antisismica, del mondo delle costruzioni e dell’amministrazioni degli edifici e del mondo dell’industria che fornisce le tecnologie necessarie a intervenire. Sono parte dell’iniziativa anche soggetti che oggi consentono di beneficiare dei vantaggi fiscali e esperti  in grado di descrivere con puntualità come è possibile ottenere gli  incentivi.  
I convegni sono diretti a professionisti (ingegneri, architetti, geometri, geologi)  con riconoscimento dei crediti formativi, imprese di costruzione, amministratori di condominio, proprietari di immobili, amministratori pubblici e cittadini che desiderino una maggiore conoscenza del tema.

Le iscrizioni ai convegni sono obbligatorie attraverso il sito Cresme: www.cresme.it


Il tour è realizzato con il sostegno di Eni gas e luce  e con il contributo delle seguenti aziende:
Basf, Ecosism, Ferriere Nord,  Hilti, Mapei, Stabila, Tecnokgiunti, Tecnostrutture, Seriana Edilizia

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Diagnosi sismica a Saie

SAIE BARI, in programma dal 24 al 26 ottobre 2019 presso la Nuova Fiera del Levante, prevedrà la realizzazione dell’area speciale “Piazza diagnosi energetica e sismica in pratica” in cui i visitatori potranno partecipare ad una serie di laboratori pratici sul tema della diagnosi energetica e della diagnosi strutturale condotti dai tecnici ENEA e Logical Soft. L’iniziativa ha l’obiettivo di fornire un quadro sintetico ed operativo dell’evoluzione normativa e degli strumenti necessari per incrementare le performance energetiche degli edifici e per realizzare gli interventi di messa in sicurezza, così da poter cogliere le opportunità di Ecobonus e Sismabonus.
 
La Piazza diagnosi energetica e sismica si articolerà in 15 laboratori che si terranno nei tre giorni di SAIE Bari e si inseriscono a pieno titolo nel ciclo di incontri tecnici ad alto valore scientifico denominato “FORMAZIONE IN CLASSE A” che ENEA e Logical Soft stanno proponendo nelle principali università italiane.
 
I laboratori vedranno la partecipazione di docenti e tecnici affermati nel campo energetico e strutturale, tra cui:

Pietro Stefanizzi, Professore Associato di Fisica Tecnica Ambientale del Politecnico di Bari - Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura
Patrizia Aversa, ENEA - Dipartimento Sostenibilità Dei Sistemi Produttivi e Territoriali C.R. Brindisi
Domenico Magri, ENEA - Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano (DUEE-SPS-ESU)
Giovanni Elmo, ENEA - Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano (DUEE-SPS-ESU)
Alberto Boriani, Responsabile della formazione Logical Soft
Giacomo Buffarini, ENEA - Laboratorio Tecnologie per la Dinamica delle Strutture e la Prevenzione del Rischio Sismico e Idrogeologico
Simone Tirinato, Ricerca e Sviluppo Logical Soft
Domenico Matera, ENEA - Laboratorio Supporto Attività Programmatiche per l'efficienza energetica (UTEE)
 
Il biglietto gratuito, per gli operatori del settore, per accedere alla Fiera senza code alla reception può essere richiesto registrandosi qui: https://www.saiebari.it/it/accredito/
Informazioni ulteriori e il programma della Piazza diagnosi energetica e sismica sono consultabili qui http://www.saiebari.it/it/piazza-diagnosi-energetica-e-sismica-in-pratica/

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Duomo OrvietoUtilizzata un’evoluzione della tecnologia già impiegata da ENEA per i Bronzi di Riace

Dopo un “esilio” di 120 anni, ritorna nel Duomo di Orvieto il gruppo dell’Annunciazione, composto da due statue realizzate a inizio ‘600 da Francesco Mochi. Il riposizionamento in cattedrale è stato curato dall’Opera del Duomo in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro e l’ENEA, che ha realizzato due innovativi basamenti antisismici per mettere in sicurezza le statue, similmente a quanto realizzato per i Bronzi di Riace nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

“Rispetto ai basamenti dei Bronzi di Riace, dotati di dispositivi ‘passivi’ che massimizzano l’isolamento sismico, per le opere del Mochi abbiamo realizzato dispositivi del tipo ‘semi-passivo’, vale a dire in grado di sbloccare il piedistallo e attivarlo in funzione antisismica al primo segnale di terremoto”, spiega Gerardo De Canio, l’ingegnere ENEA che ha ideato e predisposto i basamenti.
“Un’altra differenza sono i materiali che abbiamo utilizzato per i basamenti: in acciaio per Orvieto e in marmo per i Bronzi di Riace, ma entrambi sono del tipo ‘a doppio pendolo’, cioè costituiti da due calotte sferiche che con il loro rotolamento riescono a massimizzare l’isolamento sismico”, aggiunge De Canio.
Il gruppo dell’Annunciazione è stato ai lati dell’altare maggiore del Duomo di Orvieto per quasi tre secoli, finché la tendenza "purista" di fine ’800 della scuola di restauro ne comportò la rimozione, insieme alle statue raffiguranti i 12 apostoli e i quattro santi protettori. Da allora l’intero ciclo scultoreo è stato collocato prima nei sotterranei del duomo, poi in temporanea esposizione alla chiesa di Sant’Agostino di Orvieto. Il ritorno dell’opera del Mochi precede quello delle altre sculture, che saranno riposizionate nel Duomo entro fine anno, sorrette da basamenti anch’essi assemblati su progetto ENEA.

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Approvato oggi in conferenza Stato Regioni lo schema del Dpcm di attuazione dell’articolo 1, comma 85, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017), relativo alla realizzazione di nuove scuole finanziate con investimenti immobiliari Inail.

I 100 milioni stanziati per l’operazione sono stati suddivisi tra 10 Regioni, che hanno dichiarato la propria disponibilità ad aderire all’operazione, sostenendo il canone che Inail richiede: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna e Umbria. Come l’operazione #scuoleinnovative, sostenuta dal canone Miur e avviata nel 2015, anche questa è finalizzata alla realizzazione di nuovi edifici scolastici innovativi dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzati dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio.

Le Regioni individueranno le aree sentiti gli Enti locali e sceglieranno le procedure di affidamento delle progettazioni, anche tramite concorso per garantire una migliore qualità.

fonte: http://italiasicura.governo.it

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