Conto termico pubblicato in Gazzetta ufficiale: ANIMA, Assoclima e Assotermica soddisfatte
Ieri sera il decreto conto termico è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il decreto entrerà in vigore il novantesimo giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta. Entro tale data è presumibile che verranno aggiornate le Regola applicative del GSE, in particolare modo per ciò che concerne la gestione del Catalogo dei prodotti prequalificati.
Si dà finalmente seguito a quanto già previsto dalla legge Sblocca Italia (n.164/2014) in merito ad una semplificazione del meccanismo di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell'efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni.
Il nuovo Conto Termico rilancia questa forma di incentivo, fino ad oggi ampiamente inutilizzato, mettendo a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le PA, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.
ANIMA, Assoclima e Assotermica hanno lavorato costantemente con le Istituzioni per la pubblicazione ottimale della Revisione e in modo particolare per risolvere la scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto termico.
"ANIMA e le sue Associazioni, impegnate fortemente sul tema dell'Efficienza energetica, sono la vera casa delle migliori tecnologie. - dichiara il Presidente di ANIMA Alberto Caprari - Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico revisionato è ottimo per compensare l'incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio".
Alberto Montanini, Presidente Assotermica, afferma che Assotermica plaude al raggiungimento di un’intesa perché finalmente il conto termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l'assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione. Non da ultimo, segnaliamo la possibilità di ottenere il rilascio dell'importo spettante in un'unica rata per valori del beneficio non superiori ai 5.000 euro, rispetto ai 2 o 5 anni attuali. E’ evidente che ciò dovrebbe rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che potranno beneficiare del nuovo incentivo”.
Assoclima, attraverso la voce del Presidente Alessandro Riello, dichiara che “questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l’accesso all’incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso. Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l' accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta Ci. E’ stato previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000 kW.”
In Aisem da oggi anche le imprese costruttrici di scaffalature metalliche
Il settore del sollevamento, dell’elevazione e movimentazione incrementa la sua rappresentanza italiana. In AISEM si costituisce una nuova sezione, già al lavoro con sette aziende, definita “sezione scaffalature CISI”, inteso come Costruttori italiani scaffalature metalliche sia industriali che commerciali.
“Gli imprenditori che costruiscono le scaffalature hanno riconosciuto ad Aisem un’ampia rappresentatività garantita dall’appartenenza ad ANIMA/Confindustria. - dichiara Piero Almici, Presidente Aisem - Aisem raggiunge così quota 66 aziende, la maggior parte delle realtà italiane del comparto. Il gruppo della scaffalature è nato nel 1992 ma ora ha bisogno di unirsi al settore completo per trovare ancora più forza e valore. In Aisem confluiscono già 8 tipologie merceologiche, suddivise in 4 sezioni appartenenti a sollevamento e trasporto, carrelli industriali semoventi e gru mobili. Anche il capo sezione CISI avrà diritto a prendere parte al Consiglio Direttivo Aisem. Non ci resta che ripetere il nostro benvenuto e augurare a tutti noi buon lavoro!”.
Aisem - Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione – In AISEM confluiscono 8 tipologie merceologiche, suddivise in 4 sezioni, che fanno capo ai comparti “sollevamento e trasporto” e “carrelli industriali semoventi”. Il primo comparto occupa in Italia 10.300 addetti per un fatturato di 2,7 miliardi di euro con una quota export/fatturato del 32%, mentre il comparto carrelli industriali occupa 4.180 unità con un fatturato di 1,36 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 32%.
Conto termico: ANIMA, Assoclima e Assotermica soddisfatte del contributo
Nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 20 gennaio è stata approvata la Revisione del Conto Termico, dando finalmente seguito a quanto già previsto dalla legge Sblocca Italia (n.164/2014) in merito ad una semplificazione del meccanismo di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell'efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni. Il nuovo Conto Termico dovrebbe rilanciare questa forma di incentivo, fino ad ampiamente inutilizzato, mettendo a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le PA, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.
ANIMA, Assoclima e Assotermica hanno lavorato costantemente con le Istituzioni per la pubblicazione ottimale della Revisione e in modo particolare per risolvere la scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto termico.
"ANIMA e le sue Associazioni, impegnate fortemente sul tema dell'Efficienza energetica, sono la vera casa delle migliori tecnologie. - dichiara il Presidente di ANIMA Alberto Caprari - Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico revisionato è ottimo per compensare l'incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio".
Alberto Montanini, Presidente Assotermica, afferma che Assotermica plaude al raggiungimento di un’intesa perché finalmente il conto termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l'assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione. Non da ultimo, segnaliamo la possibilità di ottenere il rilascio dell'importo spettante in un'unica rata per valori del beneficio non superiori ai 5.000 euro, rispetto ai 2 o 5 anni attuali. E’ evidente che ciò dovrebbe rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che potranno beneficiare del nuovo incentivo”.Assoclima, attraverso la voce del Presidente Alessandro Riello, dichiara che “questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l’accesso all’incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso. Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l' accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta Ci. E’ stato previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000 kW.”
INVITO Conferenza Stampa ANIMA - 15 dicembre ore 10.30 Milano
MILANO, FONDERIA NAPOLEONICA EUGENIA | VIA THAON DI REVEL 21
Federazione ANIMA è lieta di invitarLa alla
CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO
L'evento è rivolto a rappresentati della Stampa, ai Soci ANIMA e altri invitati
15 Dicembre 2015
A Milano presso la Fonderia Napoleonica - fonderianapoleonica.it - affascinante location esempio di archeologia industriale
dalle ore 10.30 alle 13.00
Il Presidente ANIMA Alberto Caprari presenterà i dati congiunturali di pre-consuntivo 2015 e previsioni 2016
per il settore della meccanica italiana. Saranno premiate le aziende con 20 / 50 anni di fedeltà associativa
e verranno assegnati i Premi Export. Previsti ospiti del mondo istituzionale e politico.
A seguire lunch buffet e brindisi natalizio
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CONFERMI SUBITO LA SUA PRESENZA
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In chiusura evento è inoltre organizzata un'esclusiva visita al museo della location per un gruppo di 25 persone massimo.
Farà fede l'ordine cronologico di conferma entro il 30 novembre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Come raggiungere la sede dell'evento
Ricordiamo che la partecipazione è solo su invito e previa conferma, fino a esaurimento posti disponibili
Cresce il settore idrotermosanitario italiano: nel 2016 produzione a +1,4% grazie all’export +2,2%
Segni positivi per il preconsuntivo 2015 e le previsioni 2016 del settore idrotermosanitario della Meccanica italiana.
Le tecnologie italiane, che dominano le nostre case e gli edifici tutti dal riscaldamento e condizionamento, al trattamento dell’acqua calda sanitaria fino ai rubinetti, valvole ecc. stanno crescendo, anche come previsioni 2016.
Rispetto all’anno 2014, la produzione registra un +2,2% nel 2015 pari a 10 miliardi di euro. Nel 2016 il settore conoscerà un ulteriore incremento del +1,4%. La ripresa è direttamente proporzionale alle esportazioni, che occupano una quota export/fatturato del 62%. Le esportazioni nel 2015 sono aumentate del +2,5%, trend positivo che trova conferma nelle stime 2016 (+2,2%).
In ANIMA le produzioni dell’idrotermosanitario sono rappresentate da Assotermica, Assoclima, AquaItalia, Avr e Assopompe, comparti dinamici, in continua evoluzione anche normativa. Sono settori che occupano circa 46.200 addetti, un quinto dell’intera occupazione relativa alla Meccanica italiana tutta.
Anche la voce investimenti finalmente è in controtendenza: dal 2014, in cui si investiva circa 300 milioni di euro, nel 2015 si registra un +2,4% e nel 2016 si prevede una stima pari a 316 milioni di euro (+1,6%).
“Il settore dell’idrotermosanitario è il termometro della nostra eccellenza tecnologica. – dichiara Alberto Caprari, Presidente ANIMA – I nostri prodotti rispondono agli standard di qualità più alta richiesta all’estero, sia nel domestico che nel building professionale. Confidiamo inoltre nell’accennata ripartenza del mercato dell’edilizia nazionale. I comparti dell’idrotermosanitario determinano l’efficienza energetica vera delle nostre abitazioni, edifici pubblici e imprese. Per questo motivo gli impianti termici, gli aeraulici, le valvole, i rubinetti e le pompe sono soggetti a evoluzioni normative costanti come l’etichettatura energetica e l’Ecodesign. Le nostre tecnologie occupano spesso le prime posizioni a livello di diffusione internazionale. MCE saprà attrarre ancora una volta i buyer e progettisti che da tutto il mondo vengono ad attingere il meglio proprio in Italia”.
“I dati ANIMA di preconsuntivo 2015 – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia – e soprattutto le stime per il prossimo 2016 evidenziano come l’eccellenza della industria italiana della meccanica, che da sempre investe in ricerca e innovazione, possa costituire il motore per lo sviluppo interno del nostro paese, e in questo contesto sono sicuro che ancora una volta MCE 2016 sarà un’ importante piattaforma di business oltre che punto di incontro privilegiato fra domanda e offerta a livello internazionale, diventando così occasione per nuove relazioni e strategie”.
MCE 2016 ospiterà ANIMA e le sue qualificate associazioni Acism, AquaItalia, Assoclima, Assofoodtec - Costruttori impianti frigoriferi, Assopompe, Assotermica, Avr e Climgas, Italcogen, Ucc, Uman, all’interno di un’ampia Lounge che, nelle scorse edizioni, si è rivelata il crocevia di professionisti, media e imprenditori del settore.
Arabia Saudita: Export meccanica italiana in costante crescita
Gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio studi ANIMA tracciano una linea in costante crescita che ritraggono
le esportazioni 2010-2014 delle imprese italiane meccaniche in terra araba.
Dal 2010 a oggi l’export italiano verso l’Arabia è raddoppiato.
Nel 2014 l’Arabia Saudita occupa la settima posizione nella classifica dei Paesi di destinazione dell’export
della manifattura meccanica rappresentata da ANIMA per un totale di 824 milioni di euro, già in aumento rispetto al 2013 (754 milioni di euro).
Export ultimi 5 anni verso i Paesi del Medio oriente (Ufficio studi ANIMA)
Solamente nel primo semestre 2015, l’Arabia Saudita ha registrato un aumento delle esportazioni del +12% toccando già i 420milioni di euro.
E’ il Paese del Medio Oriente che in misura maggiore richiede la qualità dei prodotti della meccanica italiana, staccando gli Emirati arabi uniti di quasi 200milioni di euro.
Ci si aspetta, quindi, che l’anno chiuderà con una cifra export superiore a quella presentata a fine 2014.
Il totale delle esportazioni delle tecnologie meccaniche italiane verso l’Arabia nel 2014 presenta almeno tre situazioni molto interessanti.
Su 824 milioni di euro, il 29% è rappresentato da valvole e rubinetteria (che si presume siano destinate principalmente agli impianti Oil&Gas) equivalente a 238 milioni di euro.
L’Arabia rappresenta il quinto mercato di destinazione per la produzione italiane del settore valvole. L’Italia risulta essere il primo paese esportatore di tali prodotti lasciando dietro di sé Germania, USA e Cina.
Valvolame e rubinetteria. Principali Paesi di destinazione dell’export italiano (Ufficio studi ANIMA)
Anche le pompe italiane (22% sul commercio export totale) tra 2013 e 2014 hanno conosciuto un importante aumento pari a un +35,4% per arrivare a contare 132milioni di euro.
Altrettanto rilevante anche i dati degli impianti per l’industria molitoria che mostrano un +156% tra gli anni 2013 e i 2014 fino a raggiungere i 66milioni di euro di export.
Unac: La sicurezza dei cancelli non è automatica: al via la formazione continua
Unac, Associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere, federata ANIMA introduce una grande novità per il suo settore. In collaborazione con Arcadia Consulting, ente accreditato di formazione, Unac ha avviato un progetto di e-learning già disponibile on line. La formazione potrà così essere effettuata senza spendere tempo in trasferimenti e senza costi aggiuntivi.
Le linee guida UNAC della corretta installazione, sono personalmente illustrate dall’Ing. Roberto Franza, Convenor del TC 33 WG9 (Powered Pedestrian Doors) e delegato italiano del WG5 (Industrial, commercial and garage doors and gates), maggior esperto in Italia delle norme di prodotto del nostro settore.
“Unac da anni si interessa dell’aspetto tecnico formativo di chi installa i cancelli e gli automatismi per le chiusure: l’obiettivo è aumentare la qualità culturale e dei valori verso l’intera filiera. - dichiara Stefano Bonan, Presidente di Unac - Quest’anno perciò abbiamo voluto agevolare ancora di più installatori e gli altri operatori del settore. Secondo noi lo strumento e-learning permette di rendere fruibile a più utenti e più agevolmente un percorso formativo base che ha lo scopo di essere linea comune per la corretta applicazione delle regole del costruire in conformità e sicurezza. Il corso potrà essere seguito con il PC e una semplice connessione internet, fruibile quindi a qualsiasi orario e anche nei weekend. Al termine del percorso formativo è previsto il test finale; superato il quale il discente avrà diritto ad un attestato rilasciato da Unac. Verrà prodotta l’analisi dei rischi, dando la possibilità di apprendere le direttive europee e le norme di prodotto applicabili”.
Fare formazione per Unac vuol dire fare cultura e quindi incrementare la sicurezza del parco installato, ridurre i rischi di incidenti e apportare benefici fino al singolo privato.
Accordo struttura missione edilizia scolastica di Palazzo Chigi ed Enea per l'"operazione Green School"
Avviare per la prima volta a livello nazionale un programma di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli oltre 40mila edifici a uso scolastico. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa sottoscritto oggi fra la Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’iniziativa si focalizza sugli interventi per la sostenibilità e l’efficientamento energetico degli edifici ma anche per la messa in sicurezza dal rischio sismico e la bonifica da amianto.
In particolare, verrà creata una ‘task force ENEA- ItaliaSicura’ , ovvero una specifica struttura operativa costituita da tecnici e ricercatori altamente qualificati dell’Agenzia che proporrà alla Struttura di Missione i possibili modelli di intervento e le soluzioni tecnologiche, nonché i format per acquisire le informazioni necessarie per la valutazione dei progetti presentati (consumi, condizioni dell’immobile, elementi progettuali, costi etc.).
Fra le novità più significative, una sorta di ‘bollinatura’ verde da parte di ENEA a garanzia della qualità e dell’intervento proposto sotto il profilo tecnico-economico e di certificazione del risparmio energetico.
La ‘task force ENEA-ItaliaSicura’ potrà inoltre supportare i soggetti interessanti nelle fasi di acquisizione dei finanziamenti e delle autorizzazioni, nonché nelle fasi realizzative, di collaudo e di gestione.
Gli interventi previsti riguardano gli aspetti architettonici, strutturali, sismici, energetici e funzionali, nonché la bonifica per l’eventuale presenza di amianto negli edifici oggetto dell’intervento.
“Grazie alla collaborazione con ENEA procederemo alla riqualificazione degli edifici scolastici garantendo aspetti architettonici, strutturali e funzionali nell’ottica della sostenibilità e dell’efficientamento energetico degli istituti”. Così Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Un grande lavoro congiunto – continua Laura Galimberti – che ci consentirà di fornire un utile supporto agli Enti locali nell’opera di riqualificazione energetica delle scuole presenti sul loro territorio e che prosegue nell’impegno del Governo per garantire Scuole sostenibili, già avviato grazie ai 350 milioni di euro stanziati dal Fondo Kyoto”.
“L’ENEA in qualità di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica e di referente per il Patto dei Sindaci è il soggetto che può mettere a disposizione elevate competenze nel campo dell’uso efficiente e sostenibile dell’energia e delle tecnologie innovative per la bonifica da amianto e la salvaguardia dai rischi sismico e idrogeologico – afferma il Commissario ENEA Federico Testa. Questo accordo con la Presidenza del Consiglio ci permette di mettere le nostre conoscenze a disposizione del Paese per rendere finalmente sicure e ‘green’ tutte le scuole italiane. Inoltre la nostra valutazione degli interventi favorirà l’accesso ai finanziamenti come una sorta di bollino di garanzia sulla validità strutturale ed economica del progetto di ristrutturazione”.
La Struttura di Missione garantirà che la scelta e la realizzazione degli interventi di riqualificazione vengano realizzati con la più elevata efficienza in termini di rapporto tra i benefici (economici, energetici, ambientali e di sicurezza) e i costi di investimento. A tali fini, la Struttura di Missione si impegna a fornire le indicazioni sui modelli di intervento e sulle soluzioni tecnologiche da adottare, predisposte con il supporto dell’ENEA, con i riferimenti tecnici e progettuali da adattare alle specifiche caratteristiche dei territori.
Ad oggi sul territorio italiano sono presenti oltre 40mila edifici ad esclusivo o prevalente uso scolastico – dei quali un terzo è concentrato in 10 province – con consumi termici pari a 9,5 TWh/ anno ed elettrici di 3,66 TWh/anno.
Ucc aderisce a Adotta una scuola per Expo: un'occasione perché impresa e scuola dialoghino ancora
Ucc, federata ad ANIMA, ha adottato una classe dell’istituto professionale Polo Treviglio. L’iniziativa, germoglio del progetto Adotta una scuola siglato da Confindustria e Ministero dell’Istruzione, ha trovato un forte consenso tra gli imprenditori.
La Caldareria italiana, rappresentata dall’associazione Ucc, ha trovato nel progetto Adotta una scuola un valido strumento per rinvigorire il tema dell’alternanza scuola-lavoro, così caro e urgente alle imprese.
Adotta una scuola, che consiste nel favorire le visite delle scuole a Expo2015 con un’attenzione particolare a mostrare il supporto della tecnologia nel campo dell’alimentazione, ha offerto agli imprenditori lo spunto per stringere i rapporti con alcuni istituti professionali e superiori in genere.
Ucc, in modo particolare, non si è limitata a conoscere e ad accompagnare i professori e gli studenti degli Istituti di Treviglio, oltre che quelli di Brescia e Milano, ma si è interessata al futuro prossimo dei ragazzi che si stanno avvicinando al termine del ciclo degli studi superiori. Gli imprenditori di Ucc, infatti, hanno scelto di mettere a disposizione un numero limitato di borse di studio a coloro che verranno individuati come meritevoli di tale riconoscimento.
“La nostra associazione ha aderito al progetto Adotta una scuola per Expo2015 per condividere con i ragazzi l’esperienza unica di Expo e per individuare i punti di contatto con il loro percorso scolastico - afferma il Presidente di Ucc Pier Eugenio Baldini -L’apporto unico della manifattura meccanica al tema Feeding the planet, energy for life è grande e forte. Il mondo dell’istruzione chiede di diminuire lo iato che inevitabilmente si crea tra la realtà delle imprese e i ragazzi. Le aziende della caldareria favoriscono questa reciproca conoscenza. Adotta una scuola per noi è solo il primo passo di un grande progetto per le scuole e, quindi, per il Sistema Paese. L’alternanza scuola-lavoro è uno strumento efficace per formare tecnici specializzati che si possano inserire subito nel ciclo produttivo con le professionalità già maturate all’interno delle aziende”.
“L’Istituto Mozzali è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per molte aziende del territorio con le quali si sono consolidati proficui rapporti di collaborazione. - ha commentato Maria Chiara Pardi, Dirigente scolastico I.S.I.S.S. "Oreste Mozzali" - La scuola si sta impegnando per mettere a punto, insieme alle imprese, un sistema efficace di alternanza scuola lavoro, che valorizzi questa esperienza formativa anche in relazione alle differenze tra percorso tecnico e percorso professionale e ai diversi stili di apprendimento degli studenti. L’opportunità che ci è stata offerta dalla federazione è in sintonia perfetta con la nostra offerta formativa ed è stata molto apprezzata sia da studenti che dai docenti”.
Renzo Comacchio è il nuovo Presidente di UCoMESA
L’assemblea dei soci UCoMESA - Unione costruttori di macchine edili, stradali, minerarie e affini - federata ad ANIMA, ha eletto il suo nuovo Presidente, Renzo Comacchio, che rimarrà in carica fino al 2017.
Renzo Comacchio è Presidente della Comacchio Srl, fondata nel 1986 assieme ai fratelli Pasqualino e Patrizio. Dal 1989 l’azienda si specializza nella produzione di perforatrici idrauliche di piccolo medio diametro. Oggi l’azienda annovera circa 100 dipendenti ed esporta oltre il 90% della produzione, con particolare attenzione al mercato europeo e nord-americano.
“Avverto la responsabilità dell’elezione alla presidenza di UCoMESA in una congiuntura economica cruciale per il nostro comparto. – dichiara Renzo Comacchio, Presidente di UCoMESA – A livello associativo stiamo impegnando le nostre risorse e competenze nei lavori per le linee interpretative della normativa europea che riguarda la sicurezza dei macchinari. Con il supporto di ANIMA stiamo contribuendo ai tavoli normativi in modo tale da riconfermare il ruolo di leadership che l’Italia può vantare per il settore delle macchine per l’edilizia. E’ evidente a tutti la grave difficoltà che a causa della crisi stiamo affrontando da più semestri. E’ altrettanto stupefacente come le aziende italiane esportino in media più dell’80% dell’intero fatturato. L’industria italiana è richiesta e stimata in tutto il mondo e le cifre lo dimostrano”.
L’Ufficio studi di ANIMA ha appena reso noti i dati relativi a UCoMESA, che evidenziano ancora una volta numerose situazioni determinanti a livello di export. Rispetto al 2013, il mercato USA ha incrementato le richieste di macchinari italiani pari a +46% passando dai 140 mln € ai 204 mln € nel 2014. Verso l’Algeria le esportazioni sono aumentate di circa il +44% raggiungendo i 108 mln €. Un ulteriore picco interessante è rappresentato dal Regno Unito che ha superato nel 2014 i 74 mln € (+64%).
La Russia si conferma un fattore critico che ha ricevuto una battuta d’arresto importante. Se nel 2013 le esportazioni avevano raggiunto i 140 mln €, nel 2014 si è registrato un calo del -33%.
UCoMESA a livello globale, come previsioni 2015, incrementerà l’export del +4,7%.