Giovedì, 04 Luglio 2019 16:59

3TI Progetti ottiene la certificazione SOA

Alfredo InglettiLa società parteciperà direttamente alle gare di appalto pubbliche riguardanti i rilevamenti topografici e le indagini geognostiche

3TI PROGETTI, tra i principali player dell’ingegneria italiana, ha ottenuto l’attestazione SOA per i lavori pubblici rilasciato dalla società SOA GROUP SPA, uno dei più qualificati organismi di certificazione italiani.
“Si tratta di una attestato di rilevante importanza per la nostra società - spiega Alfredo Ingletti, presidente di 3TI PROGETTI - perché ci consente di ampliare le opportunità di partecipare direttamente alle gare di appalto pubbliche.
Tale attestazione, ottenuta dopo un lungo e importante iter certificativo, è un premio all’estrema qualificazione e alla credibilità nazionale e internazionale acquisita da 3TI PROGETTI nel corso dei suoi oltre 20 anni di attività in Italia e all’estero. Sono numerosi, infatti, i requisiti sia di carattere generale sia di capacità economiche e tecniche richiesti dai certificatori”.
Le società certificatrici, infatti, hanno il compito di effettuare un’approfondita valutazione dei requisiti imposti dalla legge riscontrabili negli ultimi dieci esercizi approvati e depositati dalla società richiedente.
3TI PROGETTI ha ottenuto la SOA per quanto riguarda le categorie OS 20A, riguardante i rilevamenti topografici, e OS 20B, relative alle indagini geognostiche, entrambe in classifica II ossia per la partecipazione a gare pubbliche fino a un importo di 516 mila euro. Ciascuna classifica abilita l’impresa in possesso di Certificazione SOA a concorrere ad appalti di importi pari alla classifica accresciuta di un quinto.
L’ottenimento della SOA in tali ambiti, oltre a completare il portafoglio di servizi offerti da 3TI PROGETTI ne consolida la posizione di leadership nei settori dei sondaggi e del monitoraggio geotecnico dopo aver acquisito, lo scorso anno, dalla DMS Geotechnical Engineering il ramo d’azienda legato alle attività di progettazione geotecnica e monitoraggi strutturali.
 “Questa nuova attestazione - aggiunge Ingletti - viene a poca distanza di tempo dalla certificazione BIM (Building Information Modeling) per le attività di progettazione architettonica, strutturale, impiantistica e infrastrutturale di opere civili rilasciata da ICMQ, Istituto di certificazione che sta promuovendo la diffusione della certificazione in questo settore.
Questi riconoscimenti rappresentano la naturale conseguenza della crescita di 3TI PROGETTI e un premio agli investimenti effettuati nel corso degli anni in termini di qualità del servizio, nella tecnologia applicata alla progettazione, nella qualificazione dello staff organizzativo. Tutti requisiti che ci hanno permesso di realizzare progetti di grande rilevanza in Italia e nel mondo”.

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Vela A Scampia

Il progetto è firmato da Servizi Integrati e 3TI Progetti

Tra 180 giorni la Vela A di Scampia, ribattezzata Vela Verde, non ci sarà più. Le ruspe hanno fatto il loro ingresso nell’area più nota e degradata d’Italia per allestire il cantiere che demolirà pezzo dopo pezzo il primo dei quattro palazzoni rimasti dopo che tra gli anni 1995 e 2003 altre tre vele erano state buttate giù.
Si inizierà con l’operazione di bonifica dei rifiuti speciali che verranno portati in discarica per poi continuare con la “demolizione controllata” ossia con l’abbattimento progressivo, dall’alto verso il basso, realizzato mediante l’utilizzo di mezzi meccanici.
La Direzione dei lavori è affidata all’ing. Nicola Salzano de Luna, direttore tecnico della società SERVIZI INTEGRATI, che insieme a 3TI PROGETTI ITALIA è anche autore della progettazione esecutiva e responsabile del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
Il progetto complessivo prevede l’abbattimento anche della Vela C (Gialla) e della Vela D (Rossa), mentre la Vela B (Celeste), grazie a un profondo restyling, sarà trasformata dapprima in alloggi residenziali e successivamente rifunzionalizzata come sede della Città metropolitana.
Il progetto di SERVIZI INTEGRATI e 3TI PROGETTI rappresenta il primo tassello di un programma più ampio - denominato Restart Scampia - che ha come obiettivo la riqualificazione dell'intero territorio periferico di Scampia e prevede la realizzazione del polo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Federico II, insediamenti per la produzione di beni e servizi, strutture commerciali, culturali, per il tempo libero e lo spettacolo, e nuova edilizia residenziale sociale, dove trasferire gli abitanti degli edifici già demoliti e da demolire.

LA BONIFICA
Il cantiere per l’abbattimento della Vela A si è appena aperto e i lavori di demolizione partiranno a breve, dopo che l’area circostante sarà stata bonificata dai rifiuti speciali. Innanzitutto dall’amianto che all’epoca della costruzione non era vietato e venne usato per i parapetti delle balconate delle cucine che affacciano all’interno e per quelli delle scale che accedono dalla passerella. A seguire si procederà allo strip-out, ossia la rimozione dalla struttura di tutti i materiali legnosi, la plastica, l’alluminio, il ferro.

IL PROGETTO DI DEMOLIZIONE
L’attività di demolizione vera inizierà a luglio, attività a cui seguirà la separazione tra il materiale ferroso e gli inerti. La predisposizione di un frantoio alla base dell’edificio permetterà di frantumare la materia cosiddetta prima-seconda che poi sarà reimpiegata per colmare i due livelli interrati esistenti sotto la Vela e realizzare nell’area di sedime un grosso piazzale da dedicare ad attività varie. Entro dicembre la Vela Verde non ci sarà più.
Questa Vela è la struttura più piccola delle quattro presenti nel lotto (circa 49.600 mc), ed è collocata sul lato Ovest dell’area sviluppandosi in verticale con un impianto ad H su 16 livelli fuori terra, con una parte centrale di collegamento tra i quattro blocchi longitudinali disposti su due allineamenti paralleli, a pianta digradante in altezza.
I due allineamenti paralleli lasciano libera un’intercapedine, che costituisce quasi una sorta di cortile aperto di larghezza pari a circa 8.80 metri. Il collegamento tra i corpi paralleli è assicurato da passerelle in calcestruzzo sostenute da una struttura metallica, ogni due interpiani, a quota intermedia rispetto a quella dell’ingresso degli alloggi.
Ciascun blocco è costituito per i primi due livelli da strutture intelaiate in cemento armato destinate a piani cantinati o porticati di servizio; gli elementi verticali sono costituiti da setti in c.a. di lunghezza 1.50 metri e spessore 30 cm, mentre gli orizzontamenti sono costituiti da solette in c.a. di spessore pari a 30 cm.
I piani superiori, che ospitano gli alloggi, presentano un sistema modulare di cellule in cemento armato delle dimensioni di metri 3.60 x 3, con una profondità di circa 9 metri; gli elementi verticali sono costituiti da pareti di spessore 15~18 cm, mentre gli orizzontamenti sono costituiti da solette in c.a. di spessore pari a 13 cm.

Per la sua struttura alveolare e non fatta di pilastri e travi, l’abbattimento non avverrà per implosione attraverso l’utilizzo di esplosivi, bensì utilizzando la tecnica della demolizione meccanica top-down mediante escavatori cingolati allestiti con pinza oleodinamica dotati di braccio HRD high reach demolition. Se in passato non esistevano macchinari che avessero uno sbraccio in grado di “aggredire” edifici alti circa 50 metri come le Vele, oggi invece sono presenti sul mercato pinze demolitrici con queste altezze di sbraccio, tra l’altro mai utilizzate a Napoli. Viste le sue caratteristiche, infatti, la Vela non può essere abbattuta con gli esplosivi perché si sarebbe adagiata su uno dei due lati e, una volta a terra, si sarebbe dovuto in ogni caso procedere con la frantumazione.

Abbattimento Vela ScampiaL’abbattimento e la demolizione interesserà la struttura in elevazione della Vela A fino all’estradosso della pavimentazione controterra del livello più basso, che sarà escluso dalla demolizione insieme alle opere di fondazione.
La stessa procedura sarà utilizzata in futuro anche per le Vele C e D.
Come detto, infatti, la riqualificazione dell’area prevede la demolizione in fasi successive delle Vele Gialla e Rossa e il recupero della Vela Azzurra. Il progetto ha puntato sulla ricerca delle migliori soluzioni progettuali che, coniugate con opportune scelte tecniche e tecnologiche, permettono un innalzamento generalizzato della qualità della vita delle persone che abiteranno, seppur per un periodo transitorio, nell'area d'intervento, senza trascurare gli aspetti di flessibilità necessari alla futura utilizzazione pubblica dell'edificio che va conservato.

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3ti Progetti Rail Baltica3TI PROGETTI, dopo essersi aggiudicata la gara indetta da RB Rails AS, ha firmato il contratto per la redazione del manuale delle linee guida alla progettazione architettonica, del landscape e della visual identity del progetto Rail Baltica.
“Si tratta di un progetto di grande rilevanza – commenta Alfredo Ingletti, Presidente di 3TI PROGETTI – perché ha un grande respiro europeo essendo uno dei progetti di trasporto prioritari dell’Unione visto che integrerà gli Stati Baltici nella rete ferroviaria europea: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e indirettamente anche la Finlandia”.
La Rail Baltica sarà, infatti, il collegamento ferroviario transfrontaliero al momento mancante che unirà Varsavia, Vilnius, Kaunas, Panevežys, Riga, Pärnu, Tallin, Helsinki per un totale di 870 km. Mentre la maggior parte dei paesi europei utilizza binari con scartamento di 1435 mm, infatti, gli Stati Baltici ricorrono ancora agli standard russi che prevedono binari di 1520 mm di scartamento. Per tale ragione i collegamenti delle carrozze ferroviarie baltiche risultano finora inaccessibili alle reti ferroviarie di Polonia e Germania. Indirettamente questo percorso include anche la Finlandia visto che il progetto prevede anche la possibilità di costruire un tunnel ferroviario sottomarino che potrebbe collegare Tallin a Helsinki.
“In questo progetto – afferma Michele Amerio, direttore tecnico di 3TI e responsabile del progetto – 3TI PROGETTI avrà un ruolo prioritario dovendosi occupare dell’elaborazione di un insieme di criteri, regole, disegni concettuali che determineranno le linee guida paesaggistiche, tecniche, normative ed economiche per la progettazione architettonica della Rail Baltica”.
La linea ferroviaria Rail Baltica sarà completamente elettrificata e, quindi, a impatto ambientale zero e si svilupperà su 870 km, di cui 265 km in Lettonia, 213 km in Estonia e 392 km in Lituania. I treni passeggeri dovrebbero funzionare a una velocità massima di 249 km/h, con una velocità media di 170 km/h mentre la velocità massima per i treni merci è prevista in 120 km/h. Rail Baltica sarà realizzata utilizzando le tecnologie e i materiali più avanzati. Alcuni di essi sono ancora in fase di elaborazione, standardizzazione o appena commercializzati. Nuovi terminal saranno costruiti in ciascuno dei paesi baltici per consentire un trasferimento rapido ed efficiente di passeggeri e, in particolare, delle merci. Le stazioni ferroviarie rappresenteranno veri e propri centri multimodali per il collegamento con diversi servizi urbani, regionali e di lunga distanza con parcheggi per auto e biciclette, negozi e aree ricreative.
Rail Baltica verrà costruita secondo i più severi requisiti di sicurezza. L'ultima generazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) sarà utilizzata per controllare il movimento del treno. Tutti gli incroci con strade e percorsi pedonali saranno a due livelli. Le stazioni passeggeri avranno tutte le strutture necessarie per rendere l'accesso ai servizi ferroviari un'esperienza facile e piacevole per chiunque.
La linea è pianificata in modo da evitare per quanto possibile le aree protette di Natura 2000 e senza un impatto significativo su altre aree protette sensibili dal punto di vista ambientale. Ove necessario, verranno installate barriere antirumore e saranno anche realizzati passaggi speciali per gli animali.
“Con questo progetto – spiega Ingletti – raggiungiamo un’area geografica di grandi potenzialità infrastrutturali per noi ancora inesplorata ma da tempo monitorata. Oltre allo sviluppo di molti progetti nei paesi arabi e a una consolidata presenza in Romania, 3TI PROGETTI oggi si affaccia nei Paesi Baltici avvicinandosi sempre di più all’Europa, punto di riferimento strategico dove affrontare importanti sfide contro competitor di tutto rilievo”.

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Emergency Clinical County Hospital Romania3TI PROGETTI, uno dei player dell’ingegneria italiana, ha recentemente firmato il contratto della progettazione per la riorganizzazione dell’attuale polo ospedaliero rumeno Târgu Mureş Emergency Clinical County Hospital e la realizzazione di un nuovo edificio adiacente all’attuale struttura che ospiterà il centro ustioni.
“Si tratta di un ulteriore, importante risultato conseguito in Romania - ha commentato il Presidente di 3TI PROGETTI, Alfredo Ingletti - in primo luogo perché si tratta di un progetto interamente finanziato dalla World Bank, in secondo luogo perché amplia e consolida la nostra presenza nel Paese, dove abbiamo già operato e lavoriamo su altri grandi importanti progetti”.
L’attività di 3TI PROGETTI, nella fattispecie, prevede oltre allo studio di fattibilità (comprensivo di permessi e approvazioni) relativo alla riorganizzazione dei flussi ospedalieri dell’attuale struttura, anche il progetto definitivo ed esecutivo, la produzione di specifiche tecniche e la direzione lavori per la realizzazione dell’edificio che ospiterà il nuovo blocco operatorio e il centro ustioni. Il nuovo fabbricato garantirà l’assistenza per i pazienti critici, posti letto per pazienti meno gravi e inoltre ospiterà il reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva e quello della terapia intensiva (con 57 posti letto), nonché un blocco chirurgico con 25 sale operatorie.
“Siamo molto orgogliosi - aggiunge Ingletti - di aver firmato con il Ministero della Salute rumeno, in qualità di leader di una Joint Venture con la società di ingegneria italiana GPA, avvalendoci inoltre della consulenza di Fabrizio Rossi Prodi, il contratto per la realizzazione di un progetto che garantirà un nuovo e più efficiente nosocomio alla città di Târgu Mureş, dopo Bucarest una delle principali città rumene.
Questa acquisizione deriva dai rapporti e dalla reputazione che 3TI PROGETTI ha maturato negli ultimi anni in Romania e dalla storica esperienza della nostra società nella progettazione di strutture ospedaliere, dai progetti del passato come la rimodernizzazione di vari reparti del Policlinico Gemelli di Roma fino al più recente progetto per il nuovo ospedale della Spezia in Italia, così come l’ampia esperienza estera nel settore sanitario che va dai 17 ospedali specialistici progettati in Oman al centro di ricerca cardiologica super specialistico in Arabia Saudita”.
Sempre in Romania 3TI PROGETTI ha recentemente siglato il contratto con la CNAIR (Compania Națională de Autostrăzi și Drumuri Naționale din România) per i servizi di progettazione, lo studio di fattibilità e il progetto tecnico della variante Ocolire-Giurgiu che assicura una connessione tra le strade nazionali extraurbane DN5B e DN5C. Il tragitto che si snoda per 11 km su territorio pianeggiante interferisce con 4 viabilità esistenti e una ferrovia nella città di Giurgiu.
La Romania per 3TI PROGETTI rappresenta un importante mercato di riferimento avendo già realizzato altri significativi progetti infrastrutturali tra cui la riabilitazione del tratto ferroviario Brasov-Simeria, la riqualificazione degli aeroporti di Bucarest, Craiova, Cluj e Bacau, ed il sistema di mezzi di trasporto ecologici a Bistrita.

3TI ProgettiAlfredo Ingletti, presidente di 3TI PROGETTI, ha ricevuto nei giorni scorsi a Londra il premio “European CEO Awards 2017” per la categoria “CEO of the Year Medium Firm”.

Nel corso dell’evento organizzato da ormai sette anni dall’ACE, associazione che riunisce le società di ingegneria, grandi e piccole, del Regno Unito, vengono premiati i leader dell’ingegneria europei che si sono particolarmente distinti nell’implementare il prestigio internazionale e le attività imprenditoriali delle società che guidano.

In tale ottica la giuria, formata da importanti esponenti di prestigio internazionale, ha individuato in Ingletti il profilo ideale per assegnare il premio finale per la sua categoria, accompagnandone la consegna con la seguente motivazione: “Un candidato molto forte che ha profuso impegno nel modellare e costruire la propria società e nell’incoraggiare i suoi collaboratori ad avere una visione internazionale. Un grande leader, apprezzato e stimato nel settore dell’ingegneria, che investe nelle risorse umane e si espone in prima persona nello sviluppo della propria azienda”.

Alfredo Ingletti e 3TI PROGETTI sono state le uniche rappresentanze italiane a essere presenti sia nelle nomination che nelle fasi finali.

“Si tratta di un riconoscimento di grande prestigio - dichiara Ingletti - che gratifica la nostra organizzazione per il lavoro svolto nei venti anni di vita della società, ed in particolare in questi ultimi anni, in cui grande è stato l’impegno profuso per il raggiungimento di obiettivi di rilievo in molte aree del mondo. Dal 2012 ad oggi abbiamo investito risorse economiche e umane su grandi progetti internazionali e aperto uffici in molti paesi fuori dal confine italiano. Questa strategia ha portato 3TI PROGETTI a incrementare in pochi anni il fatturato internazionale, che nel 2016 è arrivato a valere il 75% del totale”.

Ingletti ha ricevuto l’European CEO Awards 2017 anche per essere stato artefice in Italia della costruzione di una società strutturata secondo il modello britannico employee-owned.

“In Italia, soprattutto nel settore dell’ingegneria- aggiunge Ingletti -, sono poche le società che si sono date come obiettivo questa tipologia organizzativa, per noi da sempre garanzia dell’autonomia ed indipendenza che rappresentano le caratteristiche fondamentali del ruolo del consulente, e che rappresenta comunque una sfida notevole in un contesto come quello italiano, molto diverso da quello anglosassone. Il premio ottenuto è per noi motivo di grande gratificazione, ma rappresenta soprattutto un punto di partenza, da cui muovere per raggiungere nuovi e più prestigiosi traguardi, contribuendo alla crescita dell’ingegneria italiana nel contesto interazionale, dove speriamo risultati come questo possano rappresentare la normalità per l’ingegneria italiana, e non un episodio isolato ”.

La giuria ha individuato tre principali valori su cui la società, ed Ingletti, hanno puntato per la crescita ed il successo della propria organizzazione: aver creduto nell’innovazione tecnologica e nello sviluppo di nuove competenze, primo tra tutti il BIM, nella cui sistematica applicazione 3TI è da anni impegnata; aver puntato costantemente sui giovani e sulla loro capacità di potenziare le competenze accumulate dai progettisti senior con la freschezza del loro entusiasmo e del loro approccio “digitale” e cosmopolita; aver creduto nella possibilità di una piena integrazione del contributo femminile anche nel settore dell’ingegneria, tradizionalmente dominato dalla presenza maschile, avendo ormai quasi raggiunto la parità numerica tra donne e uomini nella propria organizzazione.

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3tiprogettiLa 3TI PROGETTI ha acquisito la commessa per la progettazione esecutiva e costruttiva di 450 bus station a Riyadh, articolate in quattro tipologie costruttive.

Le nuove bus station, alcune delle quali climatizzate, saranno caratterizzate da aspetto accogliente, elegante e tecnologicamente evoluto, garantendo ai passeggeri un’attesa confortevole.

“Si tratta di un’ulteriore testimonianza di quanto la 3TI PROGETTI goda di grande credibilità nei mercati esteri e in particolare nei Paesi della Penisola Arabica”, commenta Alfredo Ingletti, Presidente della 3TI PROGETTI, primaria società di ingegneria italiana che nel 2015 è entrata nella classifica delle Top 225 International Engineering Firms di ENR.

“Le capacità progettuali di 3TI PROGETTI - prosegue Ingletti - e l’affidabilità delle prestazioni sono particolarmente apprezzate in Arabia Saudita dove la nostra società sta conquistando quote di mercato e nuove commesse. Il progetto delle bus station ci è stato affidato in sostituzione di un competitor cinese che non offriva le stesse garanzie di eleganza, accoglienza e tecnologia, in particolare delle stazioni di aspetto chiuse e refrigerate da un sistema di aria condizionata”.

La reputazione che ha acquisito 3TI PROGETTI in Arabia deriva anche dal lavoro che sta svolgendo in questo Paese in particolare per quanto riguarda le metropolitane di Riyadh e di Mecca e per la progettazione di 2 cittadelle militari a Abha e Najran. La 3TI PROGETTI, recentemente, ha anche siglato un accordo per la progettazione di un Hospital & Cardiac Center (MEHCC) per circa 100 pazienti su una superficie di 6.000 metri quadrati a Riyadh.

“Questo dimostra che le società di Ingegneria italiane, sotto il profilo della qualità, possono vantare una forte competitività riconosciuta sui mercati - conclude Ingletti - e la visione internazionale di 3TI PROGETTI che ha voluto investire su nuovi, precisi mercati aprendo nuove sedi insediandovi strutture commerciali e operative sta promuovendo le strategie impostate. Internazionalizzare, al momento, è l’unica strada da seguire considerando la generale povertà del mercato italiano. E per 3TI PROGETTI i risultati stanno arrivando. Abbiamo cominciato a lavorare sul fronte estero nel 2011, partendo da zero. Il fatturato per l’anno successivo è stato del 5%, nel 2013 del 25%, nel 2014 del 40% e per il 2015 abbiamo toccato quota 50%”.

CHI è 3TI PROGETTI

3TI PROGETTI è una società di ingegneria employee owned che, da oltre 18 anni, offre servizi di consulenza nella pianificazione, progettazione e project & construction management di infrastrutture per il trasporto (ferrovie, aeroporti, porti e strade), nell’edilizia e nell’ingegneria ambientale.

In tale arco di tempo 3TI PROGETTI è cresciuta sia in termini di numeri (il fatturato 2014 ha raggiunto quota 23 milioni di euro, raddoppiandosi negli ultimi quattro anni), sia in termini di staff (oltre 250 persone), oggi composto da professionisti qualificati con notevole esperienza, capacità progettuali, manageriali e commerciali.

3TI PROGETTI, nel tempo, ha allargato le proprie competenze e, supportata da un team di sviluppo del business internazionale dedicato, ha portato la propria capacità progettuale in molti paesi del mondo (oltre 30) costituendo nuove società e aprendo sedi operative e di rappresentanza in Italia e nel mondo, in particolare in Oman, Emirati Arabi Uniti, KSA, Qatar, Kuwait, Balcani, India, Vietnam, Hong Kong.

Tali risultati hanno portato la 3TI PROGETTI a ottenere nel 2014 un importante riconoscimento: l’inserimento nella speciale classifica ENR TOP 225 delle società di ingegneria internazionali.

Attualmente la 3TI PROGETTI è impegnata nella realizzazione di importanti progetti in Italia e all’estero: dall’ Autostrada Pedemontana Lombarda, un'opera strategica di interesse nazionale, all’aeroporto Internazionale di Muscat; dal nodo ferroviario di Torino, con il quadruplicamento delle linee e la stazione AV di Porta Susa, alle metro di Riad, in Arabia Saudita, e di Doha, in Qatar.

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