Livorno Smart CityLampioni a led intelligenti, semafori telecontrollati, sensori e telecamere per la gestione del traffico e della sosta dei veicoli, ma anche per il monitoraggio ambientale. Sono alcune delle tecnologie messe in campo da ENEA nel programma di riqualificazione in chiave smart della città di Livorno che consentirà risparmi energetici totali fino al 70%, oltre a un taglio della CO2 di oltre 1.400 tonnellate annue.

Queste attività rientrano nell’ambito del progetto ES-PA - Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione, coordinato dall’ENEA, per rafforzare le competenze degli amministratori pubblici sui temi energetici e della sostenibilità e costruire modelli replicabili in tutta Italia.

“Insieme all’amministrazione comunale stiamo predisponendo soluzioni che, oltre ai benefici economici e ambientali, avranno un impatto positivo anche sulla vita dei cittadini”, evidenzia Stefano Pizzuti, responsabile del laboratorio ENEA “Smart Cities and Communities. “Oltre che nelle strade, i sistemi illuminanti ad altissima efficienza con regolazione del flusso luminoso saranno installati anche nei parchi e nei monumenti”, aggiunge Pizzuti.

Il piano di trasformazione di Livorno in chiave smart prevede anche torrette di ricarica elettrica e per il pronto soccorso, sensori per il controllo dell’allagamento di sottopassi, la riqualificazione delle linee elettriche, sistemi di video sorveglianza wi-fi urbano e fibra ottica, il tutto coordinato da una piattaforma urbana che raccoglie e redistribuisce i dati secondo principi di interoperabilità definiti da ENEA. Questo primo modello di smart city su scala urbana prevede inoltre lo sviluppo e l’applicazione di strumenti e procedure standard per ottimizzare l’utilizzo delle soluzioni presenti sul mercato.

“Nell’ambito del progetto abbiamo sviluppato una piattaforma informatica, denominata PELL cioè Public Energy living Lab, che permette di monitorare e misurare le prestazioni dell’intera infrastruttura digitale”, sottolinea Nicoletta Gozo della divisione ENEA “Smart Energy”. “Grazie a questa piattaforma, per la prima volta in Italia in una gara per l’affidamento dell’illuminazione pubblica è stato possibile adottare l’istituto del dialogo competitivo, caratterizzato da modalità più flessibili che riescono a conciliare la prestazione di un servizio pubblico con la capacità innovativa delle imprese”, aggiunge Gozo.

“Questo modello rappresenta la combinazione vincente di innovazione, rispetto per l’ambiente e risparmio economico; infatti gli investimenti necessari per introdurre le soluzioni tecnologiche concordate tra ENEA, Comune ed aziende saranno sostenute interamente dalle imprese stesse, mentre i costi di investimento saranno recuperati attraverso i risparmi energetici che le soluzioni stesse garantiranno”, sottolinea Mauro Annunziato responsabile della divisione ENEA “Smart Energy”. “Non solo il Comune di Livorno non dovrà effettuare nessun investimento, ma i costi di gestione dell’intero nuovo sistema smart saranno inferiori del 20% rispetto a quanto il Comune paga attualmente per la sola illuminazione pubblica. In questo senso il ‘modello Livorno’ può essere generalizzato in una policy nazionale che consente di risparmiare risorse energetiche, ambientali ed economiche per dare al cittadino molti più servizi e migliorare la qualità della vita e la sicurezza”, conclude Annunziato.

Enea Smart CitySi chiama “Convergenza Smart City and Community” ed è l’iniziativa promossa da ENEA per promuovere e delineare il passaggio dalla discussione teorica sulla smart city alla sua applicazione pratica nei comuni, attraverso lo sviluppo di prodotti “su misura” per facilitarne la realizzazione, abbattere i costi e semplificare l’accesso alle informazioni.
Il progetto, che coinvolge tra gli altri Presidenza del Consiglio, Consip, Confindustria Nazionale e Agenzia per l’Italia Digitale, ha come obiettivo quello di promuovere una riorganizzazione in chiave digitale dei processi di gestione dei contesti urbani e territoriali, partendo da una convergenza concettuale, metodologica e tecnologica.

“Nello sviluppo di queste nuove realtà cittadine è fondamentale condividere un linguaggio comune per individuare, gestire, elaborare e valutare quei dati strategici alla gestione delle infrastrutture fornitrici dei principali servizi urbani. Sviluppare e condividere dunque modelli gestionali, standard, protocolli di trasmissione, specifiche tecniche, piattaforme e indicatori di prestazione costituisce un punto di partenza fondamentale per l’avvio di quel processo di innovazione e rigenerazione urbana in chiave smart city”, spiega Nicoletta Gozo ricercatrice ENEA della Divisione Smart Energy. Realizzare un percorso di trasformazione smart dei contesti urbani e territoriali è l’obiettivo che ENEA si è posta avviando anche il “Tavolo di Convergenza Nazionale Smart City and Community”.

“Città e territori - continua Gozo - diventano smart se si consolida una stretta collaborazione tra i principali attori dei processi gestionali e d’innovazione urbana e il mercato nella sua eccezione più ampia. Modelli gestionali, specifiche tecniche, standard e protocolli oltre che strumenti, azioni e tecnologie abilitanti contribuiscono a delineare il percorso, una vera e propria roadmap verso la Smart City, con un kit di supporto agli amministratori, cioè una sorta di ‘cassetta degli attrezzi’ nella quale si possono trovare gli strumenti utili per il comune coinvolto”.

“Allo stato attuale - conclude Gozo - la maggior parte delle città gestisce tramite le cosiddette utility una serie di servizi strategici come l’illuminazione, l’acqua, l’elettricità, il gas, i rifiuti e la mobilità in modo del tutto autonomo, in assenza totale di condivisione e valorizzando poco la strategicità della grande quantità di dati potenzialmente in loro possesso. Il percorso che andremo a iniziare si preannuncia quindi lungo e complesso e si articolerà attraverso una roadmap di cui si iniziano a intravedere i primi passi”.

Il Tavolo, al quale partecipano i principali attori del processo nazionale d’innovazione urbana, ha già prodotto “SmartItaly Goal”, il primo documento programmatico della roadmap nazionale.