Roma. Festival Internazionale Documentari su Arte e Architettura

Dal 30 ottobre al 3 novembre, alla Casa dell'Architettura di Roma Torna Conversazioni Video curato dall'associazione culturale Art Doc Festival, promosso dalla Casa dell'Architettura di Roma

ROMA - Il festival si svolge nell'ambito delle Risonanze della Festa del Cinema di Roma, con il patrocinio del Mibact - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

I documentari in concorso son  sedici e sono stati selezionati tra centosessanta partecipanti, divisi nelle due categorie di "Arte" e "Architettura", realizzati dal 2014 ad oggi e provenienti da ogni parte del mondo (America, Belgio, Francia, Giappone, Italia, Portogallo e Spagna), che verranno mostrati durante le quattro giornate di proiezioni alla Casa dell'Architettura di Roma.

I documentari hanno come tema la vita e le opere di grandi architetti: Tadao Ando, l'architetto "Samurai"; Vittorio Giorgini e la sua "balena" nel bosco di Baratti in un poetico racconto in anteprima al nostro Festival; Frei Otto, i cui lavori vengono analizzati da Zaha Adid, in una delle sue ultime interviste prima della scomparsa; Eero Sarinen, alla scoperta del quale intraprendiamo un viaggio accompagnati da suo figlio Eric Saarinen, direttore della fotografia. Scopriremo, inoltre, le case e la vita quotidiana di alcuni dei più importanti designer del mondo con il documentario Dove vivono gli architetti.

Il Festival è anche l’occasione per incontrare grandi personaggi dell’arte. Tra questi Salvador Dalì, nel secondo documentario della trilogia che sta realizzando la Fondazione Gala-Salvador Dalì; Berthe Morisot, unica donna del gruppo degli Impressionisti; Gillo Dorfles, in un ritratto corale tratteggiato da testimonial d'eccezione: Achille Bonito Oliva, Mario Botta, Fulvio Caldarelli, Andrea Cortellessa, Gino Di Maggio, Federica Pirani, Luigi Sansone, Angela Vettese); Daniel Buren con la sua installazione per la Fondazione Louis Vuitton a Parigi.

I giovani artisti borsisti dell'Accademia di Francia racconteranno invece la loro esperienza romana nel documentario in anteprima assoluta “A mani nude”. Altra anteprima è la storia della ex fabbrica di pasta Pantanella, nel documentario “Pantarei Pantanella”.

Ogni giornata sarà inoltre arricchita dalla presentazione dei documentari da parte di esperti e dei registi dei film in concorso.

La giuria del Festival,  curato da Antonella Greco, Benedetta Nervi, Lia Polizzotti,  è composta da: Antonella Greco, Presidente Art Doc Festival, Alfonso Giancotti, Presidente del CTS della Casa dell'Architettura, Elisabetta Cristallini, Prof.ssa di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Università della Tuscia di Viterbo, Edoardo Dell'Acqua, regista e Claudio Libero Pisano curatore. L'ingresso a tutte le proiezioni è libero e gratuito.

Per i professionisti appartenenti all'Ordine degli Architetti che si accrediteranno è previsto il conferimento di 3 CFP per ciascuna delle giornate.

Programma

Tutti i giorni dalle ore 17.00
INGRESSO GRATUITO

LUNEDÌ 30 OTTOBRE

ore 17.00 INAUGURAZIONE

ore 17.15 CONCORSO ARCHITETTURA
SAMURAI ARCHITECT TADAO ANDO
Regia di Shigenori Mizuno
Giappone, 2015, 73’, giapponese, sottotitoli in inglese

ore 18.30 CONCORSO ARCHITETTURA
AZIMUT
Regia di Emiliana Santoro
Italia, 2016, 15', italiano, sottotitoli in inglese

ore 18.50 CONCORSO ARTE
URBAN ART PORTOGHESE A ROMA
Regia di Leonardo Meuti
Italia, Portogallo, 2016, 17’, portoghese, sottotitoli in italiano

ore 19.10 CONCORSO ARTE
A MANI NUDE. GLI ARTISTI DI VILLA MEDICI
Regia di Michele Di Salle
Italia, 2017, 53', Inglese, Francese, sottotitoli in italiano


MARTEDÌ 31 OTTOBRE

ore 17.00 INTRODUZIONE ALLA SERATA

ore 17.15 CONCORSO ARTE
THE SECRET LIFE OF PORTLLIGAT. SALVADOR DALÍ’S HOUSE
Regia di David Pujol
Spagna, 2017, 60', inglese

ore 18.15 CONCORSO ARCHITETTURA
LA BALENA NEL BOSCO
Regia di Emanuele Piccardo
Italia, 2017, 15', italiano, sottotitoli in inglese

ore 18.30 CONCORSO ARCHITETTURA
PANTAREI PANTANELLA
Regia di Emilia Rosmini
Italia, 2017, 40', italiano, sottotitoli in inglese

ore 19.15 CONCORSO ARCHITETTURA
FREI OTTO: SPANNING THE FUTURE
Regia di Joshua Hassel
USA, 2016, 60', inglese, sottotitoli in inglese

GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE

ore 17.00 INTRODUZIONE ALLA SERATA

ore 17.15 EVENTO SPECIALE
Presentazione di uno dei video realizzati dagli studenti della facoltà di Ingegneria/Architettura dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per l’esame di Storia dell’Architettura.

ore 17.30 CONCORSO ARTE
LA BIBLIOTECA RICCARDIANA
Regia di Maria Teresa de Vito
Italia, 2014, 28', italiano

ore 18.00 CONCORSO ARCHITETTURA
SPAZIO, LUCE, SACRALITÀ
Regia di Vincenzo Capalbo, Marilena Bertozzi
Italia, 2015, 16', solo musica

ore 18.15 CONCORSO ARCHITETTURA
DOVE VIVONO GLI ARCHITETTI
Regia di Francesca Molteni
Italia, 2014, 78', italiano

ore 19.30 CONCORSO ARTE
IMPRESSIONS MORISOT
Regia di Monique Quintart
Belgio, 2016, 52', francese, sottitoli in italiano

VENERDÌ 3 NOVEMBRE

ore 17.00 INTRODUZIONE ALLA SERATA

ore 17.15 CONCORSO ARCHITETTURA
EERO SAARINEN. THE ARCHITECT WHO SAW THE FUTURE
Regia di Peter Rosen
USA, 2016, 68', inglese

ore 18.30 CONCORSO ARTE
SIMMETRIE VOL II. LA VIA DELLA CONCILIAZIONE
Regia di Roland Sejko
Italia, 2016, 9’, solo musica

ore 18.40 CONCORSO ARTE
GILLO DORFLES. ESSERE NEL TEMPO
Regia di Fulvio Caldarelli
Italia, 2017, 50', italiano

ore 19.30 CONCORSO ARTE
DANIEL BUREN. L'OBSERVATOIRE DE LA LUMIÈRE, FONDATION LOUIS VUITTON
Regia di Gilles Coudert
Francia, 2016, 25', francese, sottotitoli in inglese

Ore 20.00 PREMIAZIONE

fonte: artemagazine.it

Pubblicato in Eventi & Fiere

Antinori, Frescobaldi, Tramin, Tenute Lunelli e molti altri in Italia affinano i loro vini e custodiscono botti e bottiglie in cantine progettate da grandi architetti. Sono edifici che senza tradire la loro funzione primaria, sono un ponte tra la natura e la civiltà, tra la bellezza del paesaggio e quella dell’opera dell’uomo.  Presso lo store di Modulnova a Milano in questi giorni c’è una piccola grande mostra, dove sono esposte le fotografie di otto splendide cantine. Ma più che una mostra, vista anche la brevità dell’esposizione, si può parlare di un percorso virtuale, un viaggio tematico e plurisensoriale, dal Nord al Sud italia, alla scoperta di costruzioni architettoniche notevolissime, vere cattedrali del vino e, naturalmente, dei vini eccellenti che ospitano. In poche parole alla scoperta dell’Architettura del vino, una dimensione nella quale le archistar incontrano i grandi vignaioli (le winestar).

1. Un tempio ipogeo nel cuore del Chianti
Forse la più celebre cantina monumento è quella di Antinori (2012). A pochi chilometri da Firenze, a Bargino, San Casciano. L’architettura progettata da Marco Casamonti (Studio Archea Associati) comprende dal basso verso l’alto la cantina vera e propria, con barricaia e bottaia, l’orciaia, la vinsantaia, il ristorante, l’auditorium, l’area museale , il bookshop, le sale di degustazione e il wineshop.  E infine ospita diverse opere d’arte contemporanea.

2. La cantina pronta a decollare
La Ammiraglia di Frescobaldi (2011) in Maremma sembra una nave spaziale nell’atto di emergere dalle profondità della terra pronta a decollare verso chissà dove. Eppure il suo impatto ambientale è quasi pari a zero, è completamente eco-compatibile e la struttura dialoga magnificamente con il paesaggio che la circonda. La cantina di Magliao in Toscana (Grosseto) è stata progettata daghli architetti Piero Sartorio e Nathalie Grenon.

3. Sulla strada del vino
Lungo la via del vino a Termano (Bolzano) incontriamo un altro splendido edificio, la Cantina Tramin, che produce alcuni tra i più apprezzati vini dell’Alto Adige. Il progetto architettonico firmato da Werner Tscholl (2010) è come una gigantesca scultura di metallo, cemento e vetro, cangiante a seconda dell’ora della giornata che dialoga costantemente con i vigneti a perdita d’occhio del territorio circostante.

4. Antico e moderno
La cantina di Feudi di San Gregorio è stata tra le prime innovative costruzioni del genere. Opera dello studio ZitoMori (2004) ha forme geometriche e razionali che, tuttavia, non sono affatto in contrasto con il territorio irpino (ci troviamo a Sorbo Serpico, Avellino). Anzi. L’architettura incarna lo spirito stesso del produttore, che senza tradire l’antica storia e tradizione della cultura vitivinicola locale, ha una visione contemporanea. La struttura ospita anche il celebre ristorante Marennà, stella Michelin dal 2009.

5. La grande bellezza toscana
Pur essendo modernissima, Petra, la struttura progettata da Mario Botta (2003) per Terra Moretti a Suvereto (Livorno), evoca l’architettura rinascimentale medicea. La cantina abbraccia con le “barchesse” laterali le vigne e insieme sembra sprofondare nella collina. Il complesso occupa ben 7.200 mq e la sua superficie cambia colore più volte al giorno e a seconda delle stagioni.

6. Il genio di Renzo Piano
A Rocca di Frassinello è evidente l’impronta del suo creatore, Renzo Piano. Essenziale, funzionale, leggera, la cantina ospita una grande barricaia scavata nella roccia a una profondità di 50 mt. Sormontata da ampi spazi per degustazioni, pranzi, mostre e congressi. La struttura inaugurata nel 2007 è il frutto di una joint venture vitivinicola internazionale tra Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rotschild. Qui a Giuncarico, in Maremma, sono coltivati vitigni autoctoni e internazionali da cui nascono alcuni superbi vini.

7. Carapace, la testuggine di Bevagna
Per la Famiglia Lunelli Arnaldo Pomodoro ha concepito un complesso architettonico che di fatto è insieme una gigantesca scultura immersa nel paesaggio. Una creatura addormentata da secoli, forse da millenni, che sotto il cui guscio si custodiscono e si affinano eccellenti vini. Come il Carapace, appunto, pregiato Sagrantino in purezza.

8. Lo stile del Barolo
Le cantine Vite Colte – Terre da Vino sono riuniscono circa 2.500 viticultori locali. Parliamo delle Langhe, del Monferrato e del Roero. Ecco allora la necessità di avere a disposizione un grande centro multifunzionale, che nato nel 2000 su progetto dell’architetto Gianni Amaudo è stato ulteriormente ampliato nel 2010. Il complesso è insieme imponente e il suo contrario, grazie alle grandi vetrate, all’impiego del legno e ai giochi cromatici.

fonte: gqitalia.it

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