Antinori, Frescobaldi, Tramin, Tenute Lunelli e molti altri in Italia affinano i loro vini e custodiscono botti e bottiglie in cantine progettate da grandi architetti. Sono edifici che senza tradire la loro funzione primaria, sono un ponte tra la natura e la civiltà, tra la bellezza del paesaggio e quella dell’opera dell’uomo.  Presso lo store di Modulnova a Milano in questi giorni c’è una piccola grande mostra, dove sono esposte le fotografie di otto splendide cantine. Ma più che una mostra, vista anche la brevità dell’esposizione, si può parlare di un percorso virtuale, un viaggio tematico e plurisensoriale, dal Nord al Sud italia, alla scoperta di costruzioni architettoniche notevolissime, vere cattedrali del vino e, naturalmente, dei vini eccellenti che ospitano. In poche parole alla scoperta dell’Architettura del vino, una dimensione nella quale le archistar incontrano i grandi vignaioli (le winestar).

1. Un tempio ipogeo nel cuore del Chianti
Forse la più celebre cantina monumento è quella di Antinori (2012). A pochi chilometri da Firenze, a Bargino, San Casciano. L’architettura progettata da Marco Casamonti (Studio Archea Associati) comprende dal basso verso l’alto la cantina vera e propria, con barricaia e bottaia, l’orciaia, la vinsantaia, il ristorante, l’auditorium, l’area museale , il bookshop, le sale di degustazione e il wineshop.  E infine ospita diverse opere d’arte contemporanea.

2. La cantina pronta a decollare
La Ammiraglia di Frescobaldi (2011) in Maremma sembra una nave spaziale nell’atto di emergere dalle profondità della terra pronta a decollare verso chissà dove. Eppure il suo impatto ambientale è quasi pari a zero, è completamente eco-compatibile e la struttura dialoga magnificamente con il paesaggio che la circonda. La cantina di Magliao in Toscana (Grosseto) è stata progettata daghli architetti Piero Sartorio e Nathalie Grenon.

3. Sulla strada del vino
Lungo la via del vino a Termano (Bolzano) incontriamo un altro splendido edificio, la Cantina Tramin, che produce alcuni tra i più apprezzati vini dell’Alto Adige. Il progetto architettonico firmato da Werner Tscholl (2010) è come una gigantesca scultura di metallo, cemento e vetro, cangiante a seconda dell’ora della giornata che dialoga costantemente con i vigneti a perdita d’occhio del territorio circostante.

4. Antico e moderno
La cantina di Feudi di San Gregorio è stata tra le prime innovative costruzioni del genere. Opera dello studio ZitoMori (2004) ha forme geometriche e razionali che, tuttavia, non sono affatto in contrasto con il territorio irpino (ci troviamo a Sorbo Serpico, Avellino). Anzi. L’architettura incarna lo spirito stesso del produttore, che senza tradire l’antica storia e tradizione della cultura vitivinicola locale, ha una visione contemporanea. La struttura ospita anche il celebre ristorante Marennà, stella Michelin dal 2009.

5. La grande bellezza toscana
Pur essendo modernissima, Petra, la struttura progettata da Mario Botta (2003) per Terra Moretti a Suvereto (Livorno), evoca l’architettura rinascimentale medicea. La cantina abbraccia con le “barchesse” laterali le vigne e insieme sembra sprofondare nella collina. Il complesso occupa ben 7.200 mq e la sua superficie cambia colore più volte al giorno e a seconda delle stagioni.

6. Il genio di Renzo Piano
A Rocca di Frassinello è evidente l’impronta del suo creatore, Renzo Piano. Essenziale, funzionale, leggera, la cantina ospita una grande barricaia scavata nella roccia a una profondità di 50 mt. Sormontata da ampi spazi per degustazioni, pranzi, mostre e congressi. La struttura inaugurata nel 2007 è il frutto di una joint venture vitivinicola internazionale tra Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rotschild. Qui a Giuncarico, in Maremma, sono coltivati vitigni autoctoni e internazionali da cui nascono alcuni superbi vini.

7. Carapace, la testuggine di Bevagna
Per la Famiglia Lunelli Arnaldo Pomodoro ha concepito un complesso architettonico che di fatto è insieme una gigantesca scultura immersa nel paesaggio. Una creatura addormentata da secoli, forse da millenni, che sotto il cui guscio si custodiscono e si affinano eccellenti vini. Come il Carapace, appunto, pregiato Sagrantino in purezza.

8. Lo stile del Barolo
Le cantine Vite Colte – Terre da Vino sono riuniscono circa 2.500 viticultori locali. Parliamo delle Langhe, del Monferrato e del Roero. Ecco allora la necessità di avere a disposizione un grande centro multifunzionale, che nato nel 2000 su progetto dell’architetto Gianni Amaudo è stato ulteriormente ampliato nel 2010. Il complesso è insieme imponente e il suo contrario, grazie alle grandi vetrate, all’impiego del legno e ai giochi cromatici.

fonte: gqitalia.it

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