I rifiuti industriali lapidei e le ceneri volatili delle centrali termoelettriche si trasformano in nuovi materiali da riutilizzare in edilizia, nell’arredamento e nell’artigianato artistico, diventando così una risorsa economica. È il piccolo miracolo di riciclo che si realizza con “Da scarti di lavorazione a prodotti a elevato valore aggiunto: conglomerati di marmo per la bioedilizia – Progetto Cluster Biomarmo“, promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e coordinato dall’Università di Sassari applicando concetti di bioeconomia, chimica verde e bioedilizia per l’utilizzo e la valorizzazione degli scarti industriali.
Il progetto prenderà il via venerdì 13 luglio con la presentazione delle procedure adottate, che saranno illustrate nell’aula magna del complesso didattico di via Vienna da Alberto Mariani, docente dell’Università di Sassari e responsabile scientifico di “Biomarmo”. Il progetto sarà realizzato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università di Sassari e tredici aziende del territorio che operano nel settore lapidei.
Fonte sardiniapost