L’Esposizione Universale che si terrà a Milano a partire dal 1 maggio sarà l’evento più importante al mondo; i lavori sono quasi conclusi e Nacanco, con oltre 150 piattaforme fornite a noleggio, è protagonista nella costruzione di tantissimi Padiglioni.
Siamo ormai vicinissimi al giorno in cui si apriranno finalmente i cancelli dell’Esposizione Universale 2015, che accoglierà i visitatori a partire dal 1 maggio 2015 e fino al 31 ottobre 2015, nel futuristico scenario del sito di Expo 2015 a Milano. I lavori fervono alacremente, ormai 24 ore su 24, e le imprese impegnate nella costruzione stanno portando a conclusione le strutture e gli impianti per accogliere i visitatori che, secondo le ultime stime, supereranno l’impressionante cifra di 15.000.000 di persone (oltre ottantamila ingressi al giorno, uno stadio di San Siro pieno ogni giorno per avere un’idea della cifra).
L’area di Expo 2015 si svilupperà su un’estensione di circa un milione di metri quadri ed è stata progettata da un team di lavoro di archistar, da Stefano Boeri a Ricky Burdett, da Jacques Herzog a William Mc Donough fino a Joan Busquets; il concept si sviluppa su due assi ortogonali e sarà ricco di spazi verdi e completamente circondato dall’acqua. Tanti, tantissimi cantieri, che l’Ente appaltatore (Expo 2015 appunto) ha voluto caratterizzare per un elevato livello di qualità, per la massima sicurezza per chi vi lavorava e, infine, per la massima efficienza operativa. E in tanti di questi cantieri, sia in quelli dei Padiglioni sia su quelli dell’impianto infrastrutturale di servizio, hanno lavorato e stanno lavorando macchine a noleggio fornite da Nacanco. Vediamo assieme come.
Velocità; questa è stata la parola d’ordine che ha contraddistinto tutte le gare di appalto e che è stata richiesta dalla Committenza alle imprese vincitrici e ai loro fornitori, tra i quali Nacanco ha giocato un ruolo di primo piano. Non solo, un’altra parola d’ordine è stata gestione delle sovrapposizioni: tantissime lavorazioni si sono sovrapposte su aree molto ristrette e, quindi, nessuna impresa poteva permettersi il lusso di ritardare il lavoro delle altre. Proprio per questo gli appaltatori e i subappaltatori (tutti controllati in modo ferreo per escludere eventuali infiltrazioni malavitose) hanno deciso di rafforzare il proprio parco macchine, con tantissime piattaforme e altre macchine per il sollevamento a noleggio, molte delle quali fornite da Nacanco che ha seguito le opere di Expo dalla sede di Milano e ovviamente, vista l’importanza internazionale dei cantieri, dall’head quarter di Brescia.
Davvero moltissime le piattaforme che Nacanco ha noleggiato, impegnate in ogni tipo di lavorazione: dall’installazione delle facciate vetrate, alla sofisticata impiantistica dei padiglioni, dalla movimentazione in cantiere per la realizzazione delle vie di accesso, fino alla posa delle essenze arboree (il sito dell’Expo avràtantissimi spazi verdi).
Oltre 150 mezzi con il marchio Nacanco,molti utilizzati per lavori all’esterno, fra cui articolate diesel da 18 a 26 metri altezza di lavoro, autocarrate, autogru da 30 tonnellate, piattaforme cingolate, carrelli telescopici rotativi o fissi da 15 a 25 metri, telescopiche diesel fino a 28 metri altezza di lavoro…
Si èreso necessario anche l’impiego di elevatori di persona e verticali elettriche per i lavori d’interno, che richiedono spesso piùprecisione e accuratezza per i dettagli.
Il tutto nel completo rispetto di ogni criterio e di ogni requisito di sicurezza esplicitati nei bandi e dalla normativa vigente (in questo la Committenza è stata sempre rigidissima, anche e soprattutto per i tempi ristretti dei cantieri).