Come funziona l'equo compenso professionisti 2018? L'equo compenso professionisti 2018, funziona così: in base a quanto previsto dalla legge di conversione del decreto fiscale, è stabilito che tutti i professionisti hanno diritto ad un compenso minimo al di sotto del quale non si può scendere. Tale equo compenso, ovviamente, deve essere «proporzionato alla qualità e quantità del lavoro».
l criteri in base a quali verrà definito il valore economico delle prestazioni professionali ed il limite al di sotto del quale non si potrà scendere, non verranno stabiliti in maniera assoluta ma ci sarà sempre la possibilità di derogarli qualora vi sia un accordo tra le parti.
La nuova disposizione contenuta del Decreto fiscale 2018, oltre all'equo compenso per i professionisti, prevede anche l'introduzione di 9 clausole vessatorie in base alle quali il professionista può richiedere l'annullamento del contratto entro 2 anni dalla firma ferma restando la possibilità di mantenere valido il rapporto di lavoro.
Tra le 9 clausole vessatorie che consentono al professionista di impugnare il contratto, c'è ad esempio:
- l'anticipo delle spese a carico esclusivo del professionista;
- tempi di pagamento delle fatture oltre 60 giorni;
- possibilità di modificare il contratto unilateralmente, ossa, solo da parte del committente;
- l'imposizione al dover rinunciare al rimborso delle spese ecc.
Si ricorda che in caso presenza di clausole vessatorie, la nullità del contratto può essere fatta valere solo dal professionista e non si estende al resto del contratto.