Tra le novità, la scelta dell’Associazione Arte&Architettura d'istituire un riconoscimento per la ‘Conservazione dell’Architettura moderna’
Torna, nell’ex chiesa di San Francesco, a Udine, la “Rassegna Biennale di Architettura – Premio Marcello D’Olivo”, selezione di opere realizzate nel territorio regionale sui temi dell’edilizia pubblica, dell’abitazione, dell’arredo urbano e dell’architettura degli interni.
La nona edizione dell’iniziativa, organizzata dall’Associazione Architetti del Friuli Venezia Giulia - Arte&Architettura (in collaborazione con la Federazione degli Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori del Friuli Venezia Giulia, Comune e Udine Musei e Gallerie del progetto, con lo sponsor, Derve decor store e Laminam), sarà inaugurata il 12 aprile (alle 17.30) e resterà aperta al pubblico fino al 5 maggio (giovedì e venerdì, ore: 15-19; sabato e domenica, ore: 9.30-12.30 e 15-19).
La presentazione si è tenuta a palazzo Morpurgo alla presenza del presidente dell’Associazione Arte&Architettura, Giovanni Vragnaz, del presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine, Paolo Bon, e dell’assessore comunale alla Cultura del capoluogo friulano, Fabrizio Cigolot che ha ricordato come “gli spazi nei quali viviamo, sia a livello intimo che pubblico, ricevono un’impronta unica dal nostro modo di essere individui e comunità e allo stesso tempo condizionano il nostro modo di vivere e di organizzare lo spazio e il tempo. L’uomo ha infatti da sempre un rapporto dialettico con l’ambiente che lo circonda ed è per questo che i luoghi diventano elementi fondamentali nella definizione della qualità della nostra vita. Per questo l’architettura, ovvero l’arte che in tutte le sue declinazioni si è incaricata di tradurre in bellezza, funzionalità e armonia la necessità primaria di abitare, merita un’attenzione particolare da parte della politica e delle istituzioni. Questo è il mio impegno come assessore alla cultura e il mio augurio a questa importante realtà è di continuare a crescere fino a diventare un punto di riferimento internazionale nel settore”.
PREMIO MARCELLO D’OLIVO - Come già avvenuto in passato, nell’ambito della Biennale, ci sarà l’assegnazione del “Premio Marcello D’Olivo”, giunto alla sesta edizione, che sarà attribuito da una giuria internazionale al progetto ritenuto più meritevole. A giudicare i lavori saranno gli architetti Jacques Lucan (Parigi), Odile Seyler (Parigi), Moira Morsut (Udine), Miha Desman (Lubiana), Marco Contini (Parma) e Sergio Pascolo (Venezia). "I dieci progetti menzionati e il vincitore dell'edizione 2019 – come ha ricordato il presidente di A+A, Giovanni Vragnaz - saranno esposti nella ex chiesa di San Francesco assieme ai quasi cento lavori realizzati negli ultimi anni in Fvg. La consegna ufficiale del premio è in programma, nella stessa location, il 3 maggio, alle 17.30".
RASSEGNA E OBIETTIVI - Lo scopo della rassegna, accolta negli spazi dell’ex chiesa di San Francesco è duplice: da un lato gli organizzatori intendono segnalare i migliori progetti realizzati in Fvg, dall’altro promuovere una riflessione sull’arte del costruire insieme ai principali portatori di interesse (le scuole di architettura, i produttori, le amministrazioni pubbliche). Lo scorso anno sono pervenuti all’associazione Arte&Architettura 86 progetti a firma di 60 studi professionali, con un coinvolgimento complessivo di più di 150 progettisti-architetti, alcuni dei quali di fama internazionale, che hanno realizzato opere in tutto il territorio regionale.
UNA MOSTRA ITINERANTE - Tutte le opere saranno esposte in una mostra itinerante che, accompagnata da un catalogo a diffusione nazionale, nel corso del 2019 e del 2020, toccherà i quattro capoluoghi della regione, mentre le dieci opere selezionate saranno ospitate in esposizioni alla galleria Dessa di Lubiana e Napoleon Stadel di Klagenfurt. Dal 12 aprile al 5 maggio sono anche previsti una serie di eventi e mostre collaterali organizzati dall’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Udine assieme all’associazione Arte&Architettura. Come ricordato da Paolo Bon, per la 9^ Biennale, “alle Gallerie del Progetto (palazzo Morpurgo) inaugureranno anche altre due esposizioni curate dall’Ordine degli Architetti della provincia di Udine - 'TTT–Tradizione Traduzione Tradimento' (il 13 aprile) e 'Architettura Alpina Slovena 2008⁄2018' (il 15 aprile)”, mentre a “maggio l’Associazione Arte&Architettura avrà il piacere di portare sempre a Palazzo Morpurgo una mostra con i disegni e le immagini inedite, di due importati opere che Marcello D'Olivo realizzò a Lignano", ha concluso Vragnaz.
NOVITÀ - Tra le novità di questa edizione della Biennale, la scelta dell’associazione Arte&Architettura di istituire un ulteriore riconoscimento per la ‘Conservazione dell’architettura moderna’. "Per i settant’anni e più di vita di un’opera – si legge nella motivazione dell’iniziativa -, che spesso è già largamente riconosciuta come capolavoro dalla comunità degli ‘addetti ai lavori’ e degli storici, l’unico argine a manomissioni, trasformazioni più o meno distruttive è costituito dalla sensibilità culturale e dalla consapevolezza dei proprietari. Il premio si rivolge quindi a proprietari di edifici ancora privi di tutela ufficiale, in cui la cura dell’architettura è semplice ‘fatto privato’, scelta dipendente dalla sensibilità e dalla consapevolezza culturale di ‘singoli’, che non operano sottostando a obblighi stabiliti da istituzioni preposte alla conservazione del patrimonio".
Info: https://www.arte-architettura.it/
La Santa Sede per la prima volta alla Biennale di Architettura di Venezia
Dal 26 maggio al 25 novembre 2018, il Vaticano presente alla esposizione con un padiglione sull’Isola di San Giorgio
Un padiglione diffuso, che si svilupperà nella suggestiva cornice del Bosco dell’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia: la Santa Sede parteciperà così alla 16° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale, dal 26 maggio al 25 novembre 2018. Una esperienza che segue quelle del 2013 e del 2015 all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Modello del progetto - promosso dal cardinale Gianfranco Ravasi, coordinato dal Pontificio Consiglio della Cultura e curato dal professor Francesco Dal Co - è la “cappella nel bosco”, costruita nel 1920 da Gunnar Asplund nel cimitero di Stoccolma. Dieci architetti di comprovata esperienza e diversa formazione, sono stati dunque invitati a proporre e realizzare ciascuno una cappella, indagando le possibilità offerte dai differenti materiali.
Particolare attenzione, nella progettazione e realizzazione delle strutture, sarà data anche alla possibilità di riutilizzare le cappelle dopo l’esposizione, nella tutela e nel rispetto dello spazio naturale circostante.
Gli architetti provengono da Italia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Usa, Australia, Brasile, Giappone, Cile/Serbia e Paraguay. Sono stati chiamati a confrontarsi con un tipo edilizio che non ha modelli ne precedenti. Nella nostra cultura, infatti, è usuale identificare la cappella come ambiente parte di spazi religiosi e ambienti di culto più ampi, come chiese e cattedrali; nel Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Architettura 2018, invece, le cappelle saranno isolate, collocate in un ambiente naturale e astratto, metafora del peregrinare della vita: il bosco, appunto.
Tra le iniziative promosse dal Pontificio Consiglio della Cultura nell’ambito della partecipazione della Santa Sede alla Biennale, anche un evento organizzato dal “Cortile dei Gentili” e previsto per il prossimo 21 settembre, durante il quale quattro architetti di fama internazionale si confronteranno tra loro e con il pubblico; un’ulteriore occasione, questa, per mostrare quanto possa essere fecondo il dialogo tra architettura e spiritualità e indagare come viene interpretato il messaggio contenuto nella enciclica Laudato si' di Papa Francesco.
La presentazione ufficiale dell’intero progetto della Santa Sede e degli architetti partecipanti avrà luogo ad aprile 2018, presso la Sala Stampa vaticana.
finte: lastampa.it
Per il secondo anno Lightbox, casa editrice e società di comunicazione con sede a Venezia, presenta il My Art Guides: Venice Meeting Point, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare all’Arsenale di Venezia.
Il MyAG: Venice Meeting Point è concepito come una piattaforma per conferenze, talks, presentazioni, dibattiti, cene e cocktail rivolte al pubblico degli opening della 15. Mostra Internazionale di Architettura.
Come lo scorso anno, il Circolo si trasforma in spazio contaminato con opere e interventi di artisti e designer, tra cui Atelier Oï, che presenta l’installazione Honminoshi Garden; Davide Pepe e Salvatore Bevilacqua con il progetto fotografico e video dal titolo Cities: New York Central Park; Massimo Mastrorillo, con una selezione di immagini provenienti dal suo ultimo progetto Aliqual sulla città dell’Aquila a seguito del terremoto e in collaborazione con ISOLAB centro di ricerca fotografica; Orbite, un dialogo virtuale tra il designer Matteo Cibic e il pittore Fabio Marullo.
Nelle sale del Circolo è in mostra anche l’installazione del pluripremiato duo di architetti franco-giapponese Moreau Kusunoki, una piramide costruita in Shou Sugi Ban, l’antica tecnica nipponica di lavorazione del legno. Il giardino del Club ospita anche uno speciale intervento in linoleum di Tarkett, leader mondiale nel campo delle pavimentazioni innovative e sostenibili.