Pronto nel 2020, avrà un'area espositiva di 3mila metri quadri. Sorgerà in zona Paolo Sarpi, avrà uno spazio espositivo di circa 3 mila quadri, sarà aperto al grande pubblico e fortemente digitalizzato. Queste le caratteristiche del Museo del Design che dovrebbe aprire a Milano nel 2020, diventando la più ampia struttura di questo genere in Europa.
Il museo aprirà nell'ex area industriale rinnovata tra via Ceresio e via Bramante e costituirà un polo del design costantemente in contatto con tutte le realtà contemporanee del settore. “Adi (Associazione disegno industriale, ndr) e la Fondazione Adi Collezione Compasso d'Oro hanno scelto di uscire dai confini disciplinari del design per aprirsi alla realtà di oggi in tutte le sue manifestazioni - ha spiegato alla conferenza di presentazione Luciano Galimberti, presidente dell’associazione che ha promosso la creazione del museo -. Quella che è stata per un sessantennio un preziosa collezione di design oggi diventa un centro culturale che si candida a un ruolo attivo nella vasta rete dei musei nazionali.”
Come sarà il museo del design di Milano.
La struttura espositiva si chiamerà Museo del Compasso d'Oro Adi e sarà il risultato di un progetto iniziato nel 2011 grazie all'impegno dell’amministrazione comunale di Milano (che ha investito circa 6 milioni di euro nella ristrutturazione), di Regione Lombardia e dello Stato a quello della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, che destinerà all’iniziativa altri 2 milioni di euro circa.
“Siamo orgogliosi del risultato di molti anni di impegno rappresentato dalla trasformazione della Collezione storica in un vero museo contemporaneo”, ha dichiarato Umberto Cabini, imprenditore e presidente della Fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro, che si occupa della conservazione e della promozione del patrimonio storico del premio.
Il museo, allestito in base al progetto di Ico Migliore, Mara Servetto e Italo Lupi, avrà un carattere 'narrativo'. Al suo interno i visitatori potranno utilizzare i più aggiornati strumenti digitali, per vivere un’esperienza di conoscenza pienamente coinvolgente. Grazie al polo anche gli studenti delle scuole di design potranno contribuire all’esplorazione dei rapporti tra i più celebri simboli del design e i comportamenti sociali
Nell’area avranno sede, con il museo, gli uffici dell’Adie della Fondazione, sale riunioni, la biblioteca e l’archivio storico dell’Adi (che raccoglie oltre 60 anni di documenti storici del design italiano), un bookshop e una zona dedicata alla ristorazione realizzata sulla scorta dell’esperienza ADI per Expo 2015.
Il progetto Florim Magnum Oversize è entrato ufficialmente all’interno dell’ADI Design Index 2015, la prestigiosa pubblicazione firmata ADI (Associazione per il Disegno Industriale) che raccoglie annualmente il miglior design italiano messo in produzione.
Le maxi lastre di soli 6 mm di spessore – presentate dall’azienda fioranese anche nell’inedito formato 160x320 cm – sono tra i 150 prodotti selezionati dall’Osservatorio permanente del Design ADI e concorreranno alla prossima edizione del Premio Compasso d’Oro ADI. Nello specifico, le lastre figurano all’interno della macrocategoria “Design dei materiali e componenti” insieme ad una ristretta selezione di 13 proposte.
Tra i vincitori nel 2014 dell’ADI Ceramics Design Award nell’ambito del Cersaie, il progetto Florim Magnum Oversize si distingue e viene inserito nell’ADI Design Index per il suo grande contenuto di innovazione.
Le grandi lastre Made in Florim cambiano le prospettive del progetto contemporaneo: proposte in 9 formati, con 5 diverse ispirazioni materiche e uno spessore di soli 6 mm sperimentano i limiti dimensionali della ceramica e si affacciano anche a nuove tipologie di installazioni che affiancano i tradizionali pavimenti e rivestimenti. Tavoli, piani cucina, porte e camini sono solo alcune delle soluzioni di complemento di arredo realizzabili.
L’estrema lavorabilità del prodotto unita ad un’ampia gamma di strutture e superfici ne consente un utilizzo versatile e personalizzato, adatto sia per il rivestimento di spazi commerciali che residenziali e dunque in grado di rispondere ai mercati sempre più esigenti del contract e del consumer.