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Nuovi incentivi per le rinnovabili termiche: al via la consultazione pubblica sul Decreto FER-T

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato la consultazione pubblica sul Decreto FER-T, che definirà il quadro degli incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili su larga scala. L’iniziativa si propone di raccogliere contributi e suggerimenti dagli stakeholder del settore, al fine di strutturare un provvedimento efficace per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, delineati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

Secondo il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, il Decreto FER-T rappresenta un passo decisivo per il settore delle rinnovabili termiche: “Questo meccanismo di incentivazione competitiva, complementare al Conto Termico, mira a potenziare la produzione di energia termica rinnovabile su larga scala e a favorire la transizione energetica del Paese.”

Nuovi incentivi per le rinnovabili termiche: le novità del Decreto FER-T
Gli incentivi previsti dal Decreto FER-T saranno affiancati a quelli già esistenti del Conto Termico 3.0, che supporta impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica.
Questa nuova misura intende dare slancio agli impianti di grandi dimensioni, sostenendo in modo più efficace la riduzione delle emissioni di gas serra e l’incremento delle fonti energetiche sostenibili.
Il Decreto FER-T si pone tre obiettivi principali:
1. Aumentare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, riducendo le emissioni di CO₂, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei;
2. Definire un meccanismo di incentivazione equo e proporzionato, che garantisca un’efficace concorrenza tra i partecipanti e rispetti le normative sugli Aiuti di Stato per il clima e l’energia;
3. Garantire incentivi adeguati, sostenuti dalle componenti tariffarie del gas, come avviene per il Conto Termico, per favorire la realizzazione di impianti di energia rinnovabile su grande scala.

Cosa prevede il Decreto FER-T
Il nuovo decreto stabilirà le regole per accedere agli incentivi per la produzione di energia termica rinnovabile e disciplinerà le procedure di selezione competitiva. In particolare, il provvedimento definirà:

– Chi può accedere agli incentivi: i soggetti ammessi al meccanismo di sostegno;
– Le fonti energetiche rinnovabili coinvolte: quali impianti e tecnologie saranno incentivati;
– Le modalità di calcolo degli incentivi: criteri generali di incentivazione e spese ammissibili;
– Il sistema di accesso agli incentivi: le procedure competitive che regoleranno l’assegnazione delle risorse;
– I criteri di selezione dei progetti: come verranno valutati gli interventi candidati.

Le risorse destinate alla misura saranno distribuite attraverso bandi competitivi, così da garantire il massimo dell’efficienza nell’assegnazione degli incentivi.

Come partecipare alla consultazione pubblica
Le parti interessate possono inviare le proprie osservazioni e proposte entro il 21 aprile 2025 all’indirizzo PEC dee@pec.mase.gov.it, utilizzando l’apposito Modulo di adesione alla consultazione. È necessario indicare nell’oggetto dell’e-mail: “Consultazione – DM FER-T”.
Successivamente, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica analizzerà le risposte ricevute e provvederà alla stesura di un testo definitivo del decreto, che disciplinerà il meccanismo di incentivazione per gli impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni.

Un passo avanti verso la transizione energetica
Il Decreto FER-T si configura come un’importante leva per accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili nel settore termico, contribuendo alla riduzione delle emissioni inquinanti e alla creazione di un sistema energetico più sostenibile ed efficiente. Il coinvolgimento degli operatori del settore nella consultazione pubblica sarà essenziale per rendere il provvedimento efficace e ben calibrato sulle reali esigenze del mercato.

L’Italia si prepara così a rafforzare la propria strategia di decarbonizzazione, con strumenti di sostegno mirati per il settore termico e con l’ambizione di raggiungere gli obiettivi energetici stabiliti per il 2030.

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