Revisione Codice Appalti: il MIT Aggiorna i Parametri

Nel processo di revisione del Codice Appalti, il Ministero delle Infrastrutture (MIT) intende procedere all’aggiornamento del Decreto Parametri. Questa notizia รจ stata annunciata da Elena Griglio, Capo Ufficio legislativo del MIT, durante una tavola rotonda svoltasi giovedรฌ pomeriggio a Roma. L’evento, intitolato “Un anno di codice appalti: bilancio e possibili miglioramenti“, ha visto la partecipazione di illustri esponenti del settore come il Presidente Anac Giuseppe Busia, Andrea Ferrante del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Francesca Ottavi per l’Ance, Marco Mingrone per Legacoop e Domenico Condelli per il CNI.
Riforma Codice Appalti e Aggiornamento del DM Parametri
Le dichiarazioni di Elena Griglio sono state accolte positivamente dall’Oice. Giorgio Lupoi, presidente dell’associazione, ha commentato: “Condividiamo la consapevolezza della necessitร di aggiornare il decreto parametri e l’apertura ad intervenire sugli allegati al codice per recuperare quelle norme sugli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura che erano nelle linee guida ANAC 1/2016 e che darebbero certezza a tutti gli operatori“.
Il Decreto Parametri, risalente al 17 giugno 2016, si riferisce a tre livelli di progettazione: progetto di fattibilitร tecnico-economica, progetto definitivo e progetto esecutivo. Tuttavia, il nuovo Codice Appalti ha ridotto questi livelli da tre a due, eliminando il progetto definitivo. L’aggiornamento dei Parametri e un adeguato coordinamento normativo sono richiesti dai professionisti fin dall’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti.
“Condividiamo fortemente” – ha continuato Lupoi – “anche la necessitร di andare verso una solida progettazione perchรฉ la centralitร del progetto e l’equilibrio contrattuale devono sempre essere rispettati. Le stazioni appaltanti devono essere incentivate a programmare piuttosto che a progettare. Un altro tema fondamentale รจ l’accesso al mercato, e su questo siamo favorevoli ai requisiti su base decennale“.
Equo Compenso nella Revisione del Codice Appalti
Elena Griglio non si รจ sbilanciata sul tema dell’equo compenso, limitandosi a dire che deve essere assicurato, insieme all’evidenza pubblica e ai vincoli di bilancio. In merito a questo, Giorgio Lupoi ha sottolineato che รจ necessario applicare l’equo compenso a tutela del professionista e della societร , specialmente nei casi di rapporti di forza disuguali, come nelle trattative dirette degli affidamenti fiduciari. Inoltre, ha ribadito l’importanza della corretta determinazione degli importi a base di gara nelle procedure aperte, evidenziando che il nuovo Codice ha reso obbligatorio il richiamo ai parametri ministeriali.
Lupoi ha anche espresso preoccupazione per le soluzioni che penalizzano gli investimenti in innovazione e tecnologia, limitano l’accesso al mercato per i giovani e le nuove societร , e incentivano comportamenti meno onesti. Ha concluso suggerendo che nelle procedure aperte, dove c’รจ un confronto concorrenziale, sia opportuno mantenere il ribasso sull’intero compenso, adottando meccanismi che disincentivino ribassi eccessivi, come l’applicazione di formule esponenziali e la limitazione del peso dell’offerta economica.
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