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Ponte sullo stretto di Messina: approvata la legge di conversione

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La legge per la costruzione del ponte sullo Stretto è stata approvata in via definitiva. I lavori saranno avviati entro l’estate del 2024 e dovrebbero concludersi entro i primi anni del 2030.

La legge per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina è stata approvata in via definitiva in Senato con 103 voti favorevoli, 49 contrari e 3 astensioni. Secondo quanto dichiarato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, i lavori dovrebbero iniziare nel 2024.

Il ponte sullo Stretto è stato progettato seguendo lo schema del ponte sospeso. Il progetto si compone di oltre 8.000 elaborati progettuali. Si prevede una lunghezza della campata centrale di 3.300 metri ed un’altezza delle torri di 399 metri. L’altezza del canale navigabile centrale è di 65 metri per consentire il transito di grandi navi. Ci saranno 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia, inclusa la corsia di emergenza; 2 binari ferroviari, per una capacità totale di 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno.

Il ponte sarà inoltre dotato di un impalcato aerodinamico di terza generazione, capace di resistere ad un sisma pari a 7.1 magnitudo della scala Richter. Viene anche specificato dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) che verranno curate anche opere di collegamento con 20,3 chilometri di collegamenti stradali e 20,2 chilometri di collegamenti ferroviari. Proprio a tal proposito, l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) aveva manifestato la necessità per il Mezzogiorno, di dotarsi di infrastrutture che facessero recuperare il gap fra Nord e Sud Italia, al fine di interconnettere il ponte ad altre opere.

Sull’argomento, il MIT ha inoltre specificato che il ponte si andrà ad integrare all’interno del corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti TEN-T, aumentando l’utilità complessiva degli investimenti già operati o in corso di realizzazione sull’intero sistema di mobilità interessato. La costruzione del ponte potrebbe, secondo le stime del MIT, rappresentare un importante mezzo di sviluppo socioeconomico dell’area, soprattutto nell’ambito dei traffici commerciali.

Il progetto definitivo è stato approvato già nel 2011, dopo uno studio durato oltre 40 anni. La scelta è ricaduta sul ponte sospeso a campata unica, divenuto standard internazionale. Questa soluzione avrebbe anche un impatto molto limitato su fondali, flora e fauna marine. Il costo totale sarebbe di 13.5 miliardi di euro. Viene però previsto dalla legge, un aggiornamento dei costi in base ai rincari registrati nei materiali di costruzione. Un aspetto che potrebbe modificare i costi è quello della compatibilità ambientale, in rispetto delle NTC 2018 e delle modifiche alla modellazione geologica e caratterizzazione geotecnica, oltre che alle norme in ambito sicurezza. Il rispetto di questi aspetti dovranno essere certificati dalla relazione del progettista che, secondo la legge, dovrà integrare il progetto definitivo.

Il MIT ha anche annunciato l’istituzione di un Comitato Scientifico, che fornirà consulenza tecnica ai fini della supervisione e dell’indirizzo definitivo delle attività tecniche progettuali. Gli oneri del Comitato scientifico saranno a carico della società concessionaria nel limite di 500.000 euro annui.
Il termine dei lavori è auspicato entro i primi anni del 2030.

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