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Tassa sulla Plusvalenza: il calcolo non si basa solo sul valore di mercato
Per determinare l'importo dell'imposta sulla plusvalenza non è sufficiente il valore di mercato. Ecco come deve essere calcolata
La determinazione dell'imposta sulla plusvalenza immobiliare non può e non deve affidarsi unicamente al valore di mercato. Questo è quanto è emerso da una recente pronuncia della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Calabria. La sentenza, datata 17 gennaio 2024 e identificata con il numero 194/8, ha respinto un appello presentato dall'Agenzia delle Entrate, affermando che il calcolo della plusvalenza non può fondarsi esclusivamente sui valori dichiarati per il versamento dell'imposta di registro.
L'Accertamento della Plusvalenza Immobiliare
Nella sentenza sopracitata, i giudici hanno sottolineato l'importanza di considerare parametri aggiuntivi per l'accertamento della plusvalenza immobiliare. Non è sufficiente basarsi esclusivamente sulla differenza tra il prezzo di acquisto dichiarato trent'anni prima e quello dichiarato nell'atto notarile di compravendita. Altri elementi, come i valori ai fini Imu o le valutazioni delle pubbliche istituzioni, devono essere presi in considerazione per una valutazione corretta.
La Tempistica e l'Importo da Pagare
La plusvalenza immobiliare rappresenta il profitto realizzato dalla vendita di un immobile, ed è soggetta a tassazione. L'imposta deve essere versata al momento del rogito notarile e dipende dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. La tassa viene detratta dall'importo ricevuto dal venditore. È importante notare che le plusvalenze superiori a 15.000 euro, per atti che non coinvolgono l'abitazione principale e per immobili detenuti da meno di 30 anni, sono soggette a tassazione.
Come Calcolare la Plusvalenza Immobiliare
Il calcolo della plusvalenza immobiliare è relativamente semplice: si sottrae il prezzo di acquisto da quello di vendita. Tuttavia, è possibile aggiungere o sottrarre altri costi, come lavori di ristrutturazione o oneri di acquisto e vendita, per ottenere la plusvalenza imponibile. Il contribuente può usufruire di detrazioni che variano in base alla durata della detenzione dell'immobile.
Aliquote e Imposte Aggiuntive
Attualmente, l'aliquota complessiva per la tassa sulla plusvalenza immobiliare è del 36,30%, composta dal 19% per l'imposta sul reddito e dal 17,2% per i prelevamenti sociali. Dal 2013, è prevista un'imposta aggiuntiva che varia dal 2% al 6% a seconda dell'importo e della natura dell'immobile. Questo tasso aggiuntivo può arrivare fino al 6% se la plusvalenza supera i 50.000 euro e l'immobile non è un terreno edificabile.
L'Accertamento della Plusvalenza Immobiliare
Nella sentenza sopracitata, i giudici hanno sottolineato l'importanza di considerare parametri aggiuntivi per l'accertamento della plusvalenza immobiliare. Non è sufficiente basarsi esclusivamente sulla differenza tra il prezzo di acquisto dichiarato trent'anni prima e quello dichiarato nell'atto notarile di compravendita. Altri elementi, come i valori ai fini Imu o le valutazioni delle pubbliche istituzioni, devono essere presi in considerazione per una valutazione corretta.
La Tempistica e l'Importo da Pagare
La plusvalenza immobiliare rappresenta il profitto realizzato dalla vendita di un immobile, ed è soggetta a tassazione. L'imposta deve essere versata al momento del rogito notarile e dipende dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. La tassa viene detratta dall'importo ricevuto dal venditore. È importante notare che le plusvalenze superiori a 15.000 euro, per atti che non coinvolgono l'abitazione principale e per immobili detenuti da meno di 30 anni, sono soggette a tassazione.
Come Calcolare la Plusvalenza Immobiliare
Il calcolo della plusvalenza immobiliare è relativamente semplice: si sottrae il prezzo di acquisto da quello di vendita. Tuttavia, è possibile aggiungere o sottrarre altri costi, come lavori di ristrutturazione o oneri di acquisto e vendita, per ottenere la plusvalenza imponibile. Il contribuente può usufruire di detrazioni che variano in base alla durata della detenzione dell'immobile.
Aliquote e Imposte Aggiuntive
Attualmente, l'aliquota complessiva per la tassa sulla plusvalenza immobiliare è del 36,30%, composta dal 19% per l'imposta sul reddito e dal 17,2% per i prelevamenti sociali. Dal 2013, è prevista un'imposta aggiuntiva che varia dal 2% al 6% a seconda dell'importo e della natura dell'immobile. Questo tasso aggiuntivo può arrivare fino al 6% se la plusvalenza supera i 50.000 euro e l'immobile non è un terreno edificabile.
La determinazione della tassa sulla plusvalenza immobiliare richiede quindi un'analisi attenta e dettagliata, che non si limiti al valore di mercato dell'immobile, ma che consideri anche altri parametri per una valutazione equa e accurata.
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