Green Community: annunciati i 3 progetti pilota del PNRR
Il 30 marzo 2022, la Ministra Gelmini nel corso di una conferenza stampa a Roma, ha presentato le prime tre aree italiane che avvieranno i primi tre progetti pilota di comunità verde, iniziative per sostenere lo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna. Le tre Regioni scelte da cui si partirà sono Piemonte, Emilia Romagna ed Abruzzo. Nello specifico si comincerà con i progetti per la Green Community La Montagna del latte nell’Unione montana dell’Appennino Reggiano (Emilia Romagna), la Green Community Terre del Monviso nelle Unioni montane delle valli Po e Varaita (Piemonte) e la Green Community nel Parco Regionale Sirente Velino (Abruzzo).
Si partirà attuando una strategia di recupero e sviluppo sui territori scelti attraverso l’impiego delle risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede l’investimento di 135 milioni di euro. Successivamente verrà aperto un bando del Ministero degli Affari regionali per individuare le altre 27 Green Communities comprese nel budget del piano nazionale.
Il concetto di Green Communities appare per la prima volta in Italia nel 2015 con la Legge 221 nella quale si definiva il suo significato. Con il PNRR il discorso è stato concretizzato e approfondito, si pone infatti attenzione non solo sulla valorizzazione e sostegno della montagna, ma anche sulla connessione sussidiaria e di scambio tra territori rurali e comunità urbane e metropolitane, i quali potranno svilupparsi invece che impoverirsi e spopolarsi. Questi territori rappresentano delle vere e proprie risorse di servizi eco-sistemici indispensabili per la sopravvivenza ed il benessere di tutte le città. Le Green Communities sono anche una soluzione per “salvare” i territori colpiti da incendi, da grandi calamità naturali, da fenomeni diffusi di dissesto idrogeologico, tenendo in considerazione un territorio geograficamente più ampio per realizzare un vero processo di rigenerazione e recupero del territorio, non solo ambientale, ma anche sociale ed economico.
Come la ministra Gemini ha spiegato, questa prima selezione sperimentale, serve a porre le basi pratiche per tutti gli altri progetti nazionali che verranno realizzati e per i quali verranno coinvolti Regioni, Province, Comuni, associazioni, cittadini e imprese La collaborazione interistituzionale è il pilastro sul quale edificare l’impianto dell’intero investimento, ha dichiarato. Successivamente, la ministra ha palesato l’intenzione del Governo di creare un fondo unico per la montagna, in modo da semplificare il quadro normativo e burocratico per l’utilizzo di queste risorse e l’istituzione di una task force per dare assistenza tecnica ai piccoli Comuni in relazione ai progetti legati al Pnrr.
Il finanziamento del PNRR comprende gli interventi sulla gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale e delle risorse idriche; sullo sviluppo di un turismo sostenibile; sull’efficienza energetica e l’integrazione degli impianti e delle reti; sullo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile; sulla produzione di energia da fonti rinnovabili locali; sulla costruzione e la gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture per una montagna più moderna e sull’integrazione dei servizi di mobilità.
L’obiettivo dell’investimento è certamente favorire la nascita e la crescita di 30 Green Communities, cioè comunità locali coordinate e associate tra loro che vogliono realizzare insieme piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale. Le Green Communities costituiscono la salvezza per molti territori che rischiano lo spopolamento, l’abbandono e la desertificazione aiutandoli anche a superare la crisi climatica, la crisi economica e la crisi pandemica ancora in corso.
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