Gli Eurocodici strutturali sono a tutti gli effetti Norme Europee a carattere però volontario; infatti, viene raccomandato il loro uso ma non sono di per sé obbligatori.
L'Italia infatti, si è dotata di una propria normativa tecnica nazionale per i progetti costruttivi.
Attualmente, sono presenti Eurocodici raggruppati in diverse "tematiche", 10 per l'esattezza:
• Eurocodice 0 Fornisce indicazioni di base sulla progettazione;• Eurocodice 1 fornisce indicazioni basiche per le azioni di calcolo delle strutture;
• Eurocodice 2 è dedicato al calcestruzzo non armato;
• Eurocodice 3 è dedicato alle strutture in acciaio;
• Eurocodice 4 è dedicato alle strutture in acciaio misto a calcestruzzo;
• Eurocodice 5 è dedicato all'impiego del legno;
• Eurocodice 6 è dedicato alle strutture in murature, armata e non, naturale e artificiale;
• Eurocodice 7 si concentra sulle problematiche geotecniche;
• Eurocodice 8 è dedicato all'ambito sismico;
• Eurocodice 9 si concentra sull'alluminio come materiale;Il nuovo Eurocodice
La nuova edizione quindi, si concentra sulla progettazione delle strutture che adoperano come materiale principale l'acciaio. Inoltre, l'Eurocodice si adegua ai requisiti di sicurezza insieme a quelli di resistenza al fuoco, servizio e durabilità dell'edificio stesso. Il testo prevede la trattazione e l'aggiornamento su diversi aspetti, a causa della complessità e della varietà delle strutture in acciaio e dei diversi aspetti progettuali con le problematiche che ne conseguono. Infatti, L'Eurocodice 3 tratta: Regole Generali e Regole per gli edifici; ponti in acciaio; torri, pali e ciminiere; silos, serbatoi e condotte; pali e palancole; strutture per gli strumenti di sollevamento.