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Gas e riscaldamenti: si parte più tardi e con un grado in meno

Due degli obiettivi del piano per ridurre i consumi nazionali di gas messo a punto dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani riguardano la riduzione dell'importo delle bollette di famiglie e imprese e la limitazione dei rischi legati ad una "potenziale interruzione dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno."

Nella giornata di martedì 6 settembre, il ministero della Transizione ecologica ha pubblicato il documento integrale del regolamento per "realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia".

Cosa prevede il piano? Una serie di misure di contenimento che verranno applicate attraverso interventi sulla temperatura e l'orario di accensione del riscaldamento.

In attesa di realizzare tutti i punti del piano, la prima regola, che sarà attuata entro questo mese, ridurrà di un'ora almeno l'orario di accensione invernale dei riscaldamenti, secondo un meccanismo diviso per fasce regionali, e farà scendere di un grado la temperatura (rispetto a quanto previsto dal decreto legge al momento in vigore DPR n.74/2013).

Nello specifico le nuove diposizioni prevedono:

  • 17°C (con una tolleranza di + o - 2°C) per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • 19°C (con una tolleranza di + o - 2°C) per tutti gli altri edifici.


Importante è specificare che questi limiti di temperatura riguardano tutti gli edifici, pubblici e privati (anche negozi e uffici) ma non riguardano edifici come ospedali e case di riposo.

Le abitazioni, sia quelle con riscaldamento autonomo che centralizzato, ovviamente devono seguire le indicazioni. Nel caso delle abitazioni con riscaldamento autonomo, effettuare un controllo risulterebbe difficile, pertanto si tratta di una "raccomandazione" la cui attuazione dipenderà dai singoli individui. Nei condomini con riscaldamento centralizzato, invece, l'attività di controllo verrà svolta a campione attraverso un contatto con gli amministratori di condominio i quali saranno tenuti a far rispettare le direttive emanate dal ministero.

Il piano prevede inoltre l'accensione del riscaldamento posticipata di 8 giorni e la data di fine esercizio anticipata di 7 giorni.

Saranno monitorati i consumi di edifici pubblici, impianti condominiali e locali commerciali attraverso la raccolta dei dati giornalieri di consumo a livello di reti di distribuzione gas cittadine. Pertanto, il provvedimento contiene anche l'indicazione di alcuni comportamenti virtuosi rivolti ai cittadini che saranno oggetto di una campagna informativa da parte del ministero. Si tratta dei cosiddetti comportamenti di buon senso che possono portare risparmi importanti anche in bolletta. Tra questi, come si legge nel testo del ministero, ci sono "la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l'utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l'abbassamento del fuoco dopo l'ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno".

Stando alle stime dell'ENEA, attraverso il piano messo a punto dal governo, si potrebbe arrivare ad una riduzione dei consumi di gas di circa 5,3 miliardi di metri cubi di cui una parte, circa 3,2 miliardi dovrebbero arrivare dai risparmi connessi al contenimento del riscaldamento e circa 2,1 miliardi dalla massimizzazione della produzione di energia elettrica da fonti differenti dal gas.


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