Di Ambra Petruzzelli su Giovedì, 25 Maggio 2023
Categoria: Normativa

Emilia-Romagna: Decreto emergenza alluvione per appalti urgenti e Superbonus

​Il Governo ha varato un nuovo provvedimento urgente che innalza da 200.000 a 500.000 euro il tetto per l'utilizzo delle procedure emergenziali, che consentono di assegnare appalti senza gara e in maniera più semplificata.

​Il provvedimento dell'Esecutivo vuole intervenire concretamente nei territori colpiti dall'emergenza. Il nuovo decreto-legge "Interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, nonché nel settore energetico" è stato varato durante il Consiglio dei Ministri n. 35 dello scorso 23 maggio. Il testo, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi non ancora in vigore, tra i diversi focus, si concentra proprio sugli appalti, sul Superbonus e sui professionisti.

Dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, vengono sospesi i termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento, con scadenza a partire dal 1° maggio. La sospensione è da intendersi per gli adempimenti verso le pubbliche amministrazioni, previsti a carico dei datori di lavoro di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori alluvionati coinvolti dagli eventi recenti, anche per conto di aziende e clienti che non operano nei territori stessi.

​Viene posticipato al 31 dicembre 2023 il termine per ultimare gli interventi effettuati su unità immobiliari collocati nei territori di interesse, ai fini del Superbonus 110%. Questo riguarda la scadenza per terminare i lavori che riguardano gli edifici unifamiliari, la cui scadenza sarebbe fissata al 30 settembre 2023, sempre a condizione che entro il 30 settembre 2022 sia stato eseguito almeno il 30% dei lavori.

​Viene anticipata l'entrata in vigore dell'art.140 del nuovo Codice degli Appalti, in relazione alle "procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile", che prevede la possibilità di "disporre l'immediata esecuzione dei lavori entro il limite massimo di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità".
Si otterrà quindi un innalzamento: da 200.000 euro a 500.000 euro, per l'utilizzo delle procedure emergenziali, che consentiranno di assegnare appalti senza gara e in maniera più semplificata.

​Infatti, l'art.140 stabilisce che in casi di emergenza, il RUP può "disporre la immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità". Così, sarà possibile disporre "l'immediata acquisizione di servizi o forniture entro il limite di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità e, comunque, nei limiti della soglia europea".

​In via eccezione, date le circostanze, sarà possibile utilizzare l'affidamento diretto anche sopra la soglia dei 500.000 euro ma limitatamente ad "un arco temporale limitato, comunque non superiore a trenta giorni e solo per singole specifiche fattispecie indilazionabili".
Attraverso il decreto-legge, vengono anche stanziati fondi per un totale di 298 milioni di euro per introdurre un'indennità una tantum, fino a 3.000 euro per supportare i collaborati coordinati e continuativi, i titolari di rapporti di agenzia e rappresentanza commerciale e i lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa del disastro.

​Il Consiglio dei Ministri del 4 maggio 2023 ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi, a causa delle condizioni meteorologiche che hanno investito dal 1° maggio il territorio delle Province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena. Le misure, come riportato nell'art.1 del decreto-legge, sono specificatamente da intendere valide per i soggetti che alla data del 1° maggio 2023, avevano residenza, quindi sede legale o operativa nel territorio dei Comuni interessati e citati dal testo del Decreto.

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