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Cambiamenti fiscali per Architetti, Ingegneri e Altri Professionisti

Un'Analisi Approfondita del Decreto Attuativo della Delega Fiscale

Il panorama fiscale per i professionisti, compresi architetti, ingegneri e altri lavoratori autonomi, ha subito significative trasformazioni con l'introduzione del nuovo Decreto Attuativo della Delega Fiscale. Questo decreto mira a portare notevoli cambiamenti nella determinazione del reddito derivante da lavoro autonomo, assimilandolo, in molti aspetti, al reddito dei lavoratori dipendenti. Esaminiamo attentamente le modifiche apportate e il loro impatto su questi professionisti.

Reddito Onnicomprensivo e le Implicazioni Fiscali
Tra le novità più rilevanti si trova l'introduzione del concetto di reddito onnicomprensivo. Questo implica che tutte le somme percepite durante l'esercizio dell'attività professionale contribuiranno alla formazione del reddito tassabile. Tuttavia, il calcolo del reddito imponibile avviene sottraendo dalle entrate complessive dell'anno le spese sostenute nel medesimo periodo fiscale relative all'attività professionale.


Si escludono dal calcolo del reddito le somme percepite per la cessione della clientela o la vendita di altri beni immateriali. Inoltre, i contributi previdenziali e assistenziali non vengono considerati come parte del reddito imponibile. Le spese direttamente sostenute dai professionisti e rimborsate dai clienti, purché siano state addebitate in modo dettagliato, così come i costi condivisi con altri lavoratori autonomi per l'utilizzo di immobili strumentali, non rientrano nel calcolo del reddito.


Gestione degli Immobili Strumentali: Le Novità
Il decreto introduce una nuova categoria di beni immobili strettamente collegati all'attività professionale. Questi immobili, compresi quelli utilizzati sia per lavoro che per fini familiari, sono considerati strumentali all'attività se registrati come beni ammortizzabili o negli acquisti IVA.


Per gli immobili non registrati, le quote di ammortamento e i canoni di leasing risultano indeducibili. Le spese per ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione ordinaria di questi immobili non registrati sono anch'esse indedotte.


Le spese di viaggio, trasporto, vitto, alloggio e i rimborsi chilometrici non sono più rilevanti ai fini del calcolo del reddito.


Deduzione delle Spese Non Rimborsate
Il decreto introduce criteri specifici per la deducibilità delle spese non rimborsate dal committente. Queste spese possono essere detratte dal professionista se il committente è soggetto a istituti di crisi d'impresa o procedure equivalenti. Questa deducibilità permane anche se la procedura esecutiva nei confronti del committente risulta infruttuosa o se il diritto al credito è prescritto.


Sono previsti casi speciali per i rimborsi di modesta entità, cioè quelli inferiori a 2.500 euro, i quali diventano deducibili se non rimborsati entro un anno dalla fatturazione al committente.


Queste modifiche influenzeranno significativamente la determinazione del reddito e le spese deducibili per gli architetti, gli ingegneri e altri professionisti autonomi. Questo nuovo scenario fiscale richiederà un'adeguata pianificazione per massimizzare le detrazioni e adattarsi alle nuove regolamentazioni.

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