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Stato legittimo dell’immobile: quando le difformità non bloccano i lavori

Nuove norme per le VEPA nei porticati e proroga dei termini per la rimozione degli abusi edilizi in caso di malattia o disagio socioeconomico

La Commissione Ambiente della Camera ha approvato ieri una serie di emendamenti al Decreto Salva Casa, apportando significative modifiche alla definizione di stato legittimo dell'immobile e all'ambito dell'edilizia libera. Queste novità puntano a semplificare la normativa e a rendere più agevole la gestione e la commerciabilità degli immobili.

Stato legittimo dell'immobile: ampliamento dei confini
Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda la dimostrazione dello stato legittimo di un immobile. Non sarà più necessario considerare le difformità presenti nelle parti comuni dell'edificio per dichiarare lo stato legittimo. Anche le difformità nelle singole unità immobiliari non influiranno sullo stato legittimo dell'intero edificio.

Questa modifica ha l'obiettivo di facilitare le transazioni immobiliari e permettere un maggior numero di interventi di riqualificazione, potenzialmente incentivati da agevolazioni fiscali. Tuttavia, questa semplificazione ha suscitato critiche dall'opposizione, che teme che possano essere ignorate difformità significative, come sopraelevazioni non autorizzate, che potrebbero compromettere la sicurezza e la conformità edilizia.

Edilizia libera: nuove regole per le VEPA nei porticati
Il Decreto Salva Casa ha ampliato il campo degli interventi di edilizia libera includendo anche l'installazione di pergole bioclimatiche, trattate alla stregua di tende da sole e pergole con telo retrattile.

Un'altra novità riguarda le VEPA (Vetrate Panoramiche Amovibili), che possono essere installate liberamente anche nei porticati. Tuttavia, gli emendamenti stabiliscono che prima di procedere con tali installazioni, sarà necessario verificare che i porticati non siano soggetti a diritti di uso pubblico e non siano posizionati sui fronti esterni degli edifici prospicienti aree pubbliche.

Rimozione degli abusi edilizi: proroga dei termini
Per quanto riguarda la rimozione degli abusi edilizi, il nuovo decreto prevede un'estensione dei tempi. Di fronte a comprovate esigenze di salute o situazioni di grave disagio socio-economico, i tempi per la rimozione degli abusi possono essere prolungati fino a 240 giorni, rispetto ai 90 giorni standard previsti dall'ordine comunale.

Queste modifiche cercano di conciliare il rigore delle normative edilizie con la necessità di non aggravare ulteriormente le situazioni di difficoltà dei cittadini. Il Decreto Salva Casa, nella sua nuova configurazione, mira a promuovere una riqualificazione urbana più inclusiva e sostenibile, offrendo al contempo soluzioni pratiche per migliorare la vita quotidiana e la sicurezza degli abitanti.


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