Bonus edilizi ridotti e rischio lavoro nero
Sul fronte dei bonus edilizi, l'Ance ha evidenziato come la riduzione delle agevolazioni fiscali rischi di favorire il lavoro nero e compromettere la qualità e sicurezza degli interventi. Le nuove aliquote, con agevolazioni del 36% e 30% per le ristrutturazioni, sono viste come insufficienti per incentivare la regolarità del lavoro e potrebbero limitare gli interventi di riqualificazione, rendendo difficile per l'Italia raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dalla Direttiva Europea "Case Green".
Piano Casa Italia: una proposta pubblica-privata
La previsione di un "Piano Casa Italia" è stata accolta positivamente come segnale di attenzione ai bisogni abitativi, ma la mancanza di fondi adeguati potrebbe limitare gli interventi concreti. Per rispondere a questa carenza, l'Ance propone un modello pubblico-privato per la riqualificazione di zone urbane degradate, con soluzioni abitative come residenze per studenti, RSA e case per lavoratori, allo scopo di soddisfare le esigenze abitative di fasce più ampie della popolazione.
Sicurezza del territorio e tagli alla prevenzione
Anche se è stato istituito un fondo per la ricostruzione con una dotazione di 1.500 milioni di euro per il 2027 e 1.300 milioni annui dal 2028, l'Ance critica l'assenza di misure preventive nella Manovra. I recenti eventi climatici, secondo l'associazione, sottolineano l'urgenza di un piano di prevenzione per proteggere il territorio italiano da catastrofi naturali. L'Ance evidenzia come il taglio di 2,4 miliardi di contributi per la sicurezza del territorio nei prossimi dieci anni rappresenti un segnale negativo per la sicurezza a lungo termine.
Infrastrutture e PNRR: riduzione degli investimenti
L'Ance manifesta preoccupazione per i tagli ai programmi di investimento pubblico e alle opere infrastrutturali locali. La manovra, infatti, prevede riduzioni significative (circa 8,9 miliardi di euro tra il 2025 e il 2034), inclusi contributi per rigenerazione urbana e progetti locali per contrastare il rischio idrogeologico. L'istituzione di un maxi-fondo da 24 miliardi per il finanziamento di investimenti e infrastrutture a partire dal 2027 rappresenta un tentativo di compensazione, ma la gestione centralizzata delle risorse potrebbe allungare i tempi di utilizzo dei fondi e limitare l'efficacia delle misure.
Caro-materiali: mancata proroga rischia di bloccare i cantieri
L'ultimo punto critico riguarda il problema dell'aumento dei costi dei materiali, che rimangono circa il 30% sopra i livelli di pochi anni fa. L'Ance richiede che il Parlamento trovi lo spazio per prorogare le misure contro il caro-materiali, onde evitare il blocco dei cantieri all'inizio del 2025. Stime Ance indicano che il blocco dei cantieri potrebbe mettere a rischio oltre 10 miliardi di investimenti e azzerare la crescita economica prevista per il 2025.
La Manovra, secondo l'Ance, appare priva di una visione a lungo termine per il settore delle costruzioni e per la crescita economica del Paese. Senza interventi strutturali, adeguati finanziamenti e incentivi fiscali, il settore rischia di affrontare significative difficoltà, con un impatto potenzialmente negativo su occupazione, sviluppo urbano e infrastrutturale e sulla sicurezza del territorio.