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Caro Materiali: stanziati 217 milioni di euro

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Per ovviare al rincaro nei prezzi dei materiali, nel secondo semestre del 2023 si potranno bandire gare PNRR e PNC, sulla base dei prezzi aggiornati a seguito dei rincari, grazie al Fondo Opere Indifferibili.

Le risorse verranno elargite presso gli Enti Locali, che attuando direttamente le opere del PNRR o del PNC grazie alla procedura semplificata, hanno confermato la preassegnazione automatica, in aggiunta al finanziamento riconosciuto in una prima fase.

I nuovi finanziamenti, che ammontano a circa 217 milioni di euro verranno distribuiti nel secondo semestre del 2023, secondo quanto previsto dal DM 11 luglio 2023, del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Di questi, 215 milioni saranno destinati alle opere del PNRR e i restanti 2 milioni circa, alle opere del PNC.

I soggetti attuatori, come già scritto, saranno gli Enti locali, che fanno capo a diversi Ministeri. Tra questi, quello che riceverà il numero più cospicuo di risorse sarò il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con oltre 43 milioni di euro assegnati per le opere del PNRR e 2.8 milioni per le opere del PNC.

Nel momento in cui i Ministeri e quindi a seguire gli Enti locali, entreranno in possesso delle risorse, queste verranno immesse nel circuito delle procedure di affidamento, che avendo prezzi a base di gara aggiornati, saranno più attrattive per professionisti e imprese.

Per accedere alle risorse stanziate contro i rincari dell’edilizia, ci sono due procedure: la prima si rivolge agli Enti locali, che mettono in atto le opere del PNRR e del PNC, che hanno anche accesso ad un sistema semplificato, secondo il quale il Ministero dell’Interno predispone l’elenco degli Enti aventi diritto alla preassegnazione aggiuntiva automatica, che equivale al 10% del finanziamento già riconosciuto.

 Il Ministero ha stilato un elenco nello scorso mese di giugno; gli Enti locali hanno avuto fino al 29 giugno, tempo per confermare la preassegnazione. Alla loro conferma, è seguito il decreto definitivo del Mef.

La seconda procedura, invece, investe le Amministrazioni Centrali, che devono fare domanda di accesso al Fondo per avviare le opere indifferibili. Quest’ultima procedura è chiusa dallo scorso 6 luglio e sono attesi gli esiti.

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